
perché no
Ho dato una scorsa a un manualetto per bloggers wannabies e pare che (fatte le dovute eccezioni, ma NO, NON VOGLIO essere polemica al secondo post) per essere letti sia necessario avere qualcosa da dire.
Ne è seguito un frettoloso e disastroso inventario: geist artistico e selvaggio? NO. Passione autentica per la scrittura, musica o arte? NO. Abilità manuali? Peggio che andar di notte.
Faccio pure delle foto demmerda, tutte unicamente con il filtro Earlybird perché mi sono convinta che mi migliori l’incarnato (???).
Anche la mia (presunta) confidenza con il PC si è sciolta in panico, quando ho visto il pannello di controllo di WordPress.
Ci sarebbe da chiedersi “perché”. L’unica risposta degna è perché no. Con tutti i soldi che spendo per comprarmi gadget utilissimi, tipo un utilissimo candy dispenser, non saranno certo 18USD a fare la differenza.
PS In tempi non sospetti, cioè nel 2006, aprii un blog insieme a 2 amiche fantastiche. Era il collettivo femminista più improbabile che si fosse mai letto, ma il risultato mi piaceva. Nel giro di un anno ci siamo fidanzate e la piattaforma blogs.com ha chiuso. Che disdetta.
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