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By gynepraio22 Giugno 2013In Personale

le piante stanno di nuovo morendo

Non è rilevante che sul mio pianerottolo ci siano la temperatura e la luce perfette. Non conta nulla che ogni venerdì mani amorevoli le nutrano con acqua e fertilizzante del Brico. Le piante stanno morendo.

Proprio come in quel novembre di due anni fa, quando l’altro occupante se ne andò e rimanemmo solo loro ed io. Forse non ero la roommate migliore della città, pasteggiavo a olive&parmigiano in pigiama (io, non le olive), le sottoponevo continuamente a playlist degli Smiths e tv spazzatura. Tuttavia la presi un po’ come un altro abbandono e mi risentii. Brutte ingrate, vi forse fatto mancare l’acqua filtrata con la Brita? Dracaena, ti ho pure messo le supposte contro i parassiti, cos’è quel tronco secco? E tu, Spatiphillus, dopo che ti ho riscattato dall’Ikea e tagliato le foglioline imbruttite con la forbicina delle unghie, mi ti afflosci a tradimento. Ragazze, non si fa così! Siamo o non siamo una famiglia? Quante ne abbiamo passate insieme qui dentro? Le tavolate di 30 persone, le domeniche pomeriggio in giardino, le serate di Lost? Come motivatrice dovevo essere pessima perché son crepate tutte, una alla volta.

Qualche mese dopo avevo elaborato i lutti, casa nuova, vita nuova, piante nuove. Vi ho scelte e comprate, messe in quei bei vasi bianchi che fanno tanto Martha’s Vineyard. Ho anche mandato una lettera all’amministratore per chiedere una deroga al regolamento condominiale, per tenervi tutte insieme sul pianerottolo e non ammorbarvi con il fumo delle sigarette.

Non potete essere gelose per quella volta che ho comprato dei fiori recisi da mettere in tavola, non potete risentirvi per quelle 3 settimane di vacanze che mi concedo ad agosto, lo sapete che torno e magari ho dei regali, come quella volta che vi ho comprato le lavagnette per farci sopra i disegnini.

Non lasciamoci andare, ragazze. Dobbiamo stare insieme nelle difficoltà, gestire gli alti e bassi, perdonare le nostre debolezze e imparare ad essere felici lo stesso. Non siate stronze, non fate come l’amore che è arrivato, sembrava volesse stare e poi se n’è andato.

 

svgmomenti di trascurabile felicità n.1
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svgsanto subito

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