Torniamo alle vecchie passioni. Ho letto in giro che c’è chi già sta andando in vacanza e ho approntato al volo una checklist da valigia, sia mai che partiate sguarniti e vi ritroviate in aeroporto con l’espressione della madre di Kevin. Si tratta di una checklist pigliatutto idonea per qualsiasi destinazione, inclusa la piscina comunale di Poirino, che in questo blog non si fanno discriminazioni.
PS Se ho dimenticato qualcosa di essenziale ditemelo; se vi serve una mano per scegliere, vi accompagno purché mi facciate strisciare la carta di credito, grazie.
CHECKLIST VALIGIA-DONNE
1. shorts. Per provare l’ebbrezza di stare un po’ in braghe di tela, senza vergognarsene.
2. verde. Per non smarrire la speranza, maledetta stronza che non muore mai mentre io vorrei dormire.
3. espadrillas. Per guardare dal basso verso l’alto, o verso l’altro.
4. crochet. Per concedersi il lusso di essere retro, vintage e vivaddio, anche VECCHIE.
5. maxigonna à la Jo March. Per emanciparsi, scrivere racconti e trovare un professor Bhaer o Bauer che dir si voglia.
CHECKLIST DA VALIGIA-UOMINI
1. barba. Non per avere più carisma e sintomatico mistero, ma per recuperare la semplicità Neanderthaliana.
2. scarpe stringate. Stringate, appunto, per smettere di parlarsi addosso.
3. tracolla. Per provare l’ebbrezza dell’indipendenza.
4. espadrillas. Rasoterra, per stare coi piedi ben radicati alle cose vere.
5. camouflage. Perchè la vita è ‘n’avventura, fà paura, è ‘na battaja, cade pure chi nun sbaja, la vita è ‘na scommessa, appena fatta l’hai già persa, la vita è ‘na guera, ma pure se ‘n faccia te sputa rimane degna sempre d’esse vissuta.