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By gynepraio21 Agosto 2013In Shopping

discovery channel agosto 2013

Una blogger previdente avrebbe mantenuto alto l’audience (???) scrivendo dei post e programmandone la data di pubblicazione con l’apposita funzione di WordPress. Una efficiente avrebbe tenuto un diario di viaggio, da sistemare al volo una volta rientrata. Siccome non mi risulta di essermi mai venduta come previdente o efficiente, sono certa che nessuno si sentirà tradito dinanzi ad un post mal concertato ma, come sempre, faticosamente partorito.

Ecco a voi 3 scoperte fresche, nell’attesa che quell’accozzaglia di foto grottesche scattate in Indonesia diventi un post vero e proprio.

Le cose che non ti dico. Un telefono ti salva la vita, ma un blog ti salva la faccia. Un servizio utilissimo e gratuito che vi invito a testare. Avete il bisogno impellente di vomitare un fiume di parole addosso ad una persona, ma una voce dentro di voi vi dice di non farlo? Le vostre previdenti amiche vi hanno sequestrato il cellulare?Scrivete alla redazione di questo blog. Loro pubblicheranno anonimamente il vostro sfogo. Potrete rileggerlo a posteriori, constatare quanto eravate scemi/e e dire fiuuuuu meno male. Potrete riprendere in mano il vostro intervento, sistemarlo e aggiornarlo. Potrete leggere gli interventi altrui e sentirvi meno scemi/e. Poi non dite che non vi penso.

Vivere senza la macchina. Ieri mio padre ed io abbiamo fatto un gentlemen agreement, che a sommi capi suona così: lui mi presta a tasso zero i soldi per comprarmi una nuova auto ed io glieli rendo con i miei ritmi pachidermici. In termini pratici, sono sempre una poraccia morta di fame ma non devo preoccuparmi di anticipo e interessi: quindi posso ANCHE non comprare una Ritmo Cabrio del 1989. Ma sapete che c’è? Ho scoperto che non mi importa nulla di avere un’auto. La comprerò perché mi serve, ma che bel pensiero, bravissima e maturissima me.

Kindle. E’ la svolta: pesa quanto un quaderno Moleskine, contiene potenzialmente una infinità di libri, ha una visualizzazione eccezionale e riposante. Significa un kg di bagaglio in meno. Inoltre, le sue dimensioni sono tali che sta anche in una borsetta davvero piccola. Le 606 pagine di “Middlesex” o le 513 di “Sulla bellezza” non mi sarebbero state nel tascapane di Oliver Twist che ho usato per 3 settimane. Non fa venire la nausea durante gli spostamenti in auto. Costa solo 79€ e consente di acquistare libri ad un prezzo minore rispetto a quelli cartacei, specialmente nel caso dei classici. Se per caso restate in terra straniera senza nulla da leggere, non dovrete farvi prestare un romanzo di Fabio Volo dalla vicina di bungalow: basta una connessione e il problema è risolto. Una volta finii i libri a metà vacanza e impazzii. Di ritorno da quel viaggio ci siamo lasciati. La correlazione tra i due eventi mi pare lampante.

Se mi biascicate le solite frasi fatte sul fascino della carta stampata, vi invito a fare una prova: ve lo presto io. E’ sempre letteratura e le due soluzioni non sono antagoniste: ci sono casi in un cui si legge la carta ed altri in cui si legge il Kindle. La contrapposizione, al limite, è tra lettori abituali e sporadici, tra viaggiatori e stanziali, tra borse grandi e pochette.

L’ultimo e secondo me migliore tra i pregi del Kindle è che, non vedendo lo spessore dei libri, sono riuscita a superare la soglia psicologica delle 400 pagine. E se ci sono riuscita io, buona camicia a tutti.

 

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