
A COME AVVENTURA, B COME BRAVURA
Io purtroppo ho una fissazione con le iniziali. Non con le cifre ma con le lettere dell’alfabeto. Le vedo ovunque, scrivo, le fotografo.
Il problema è che nelle lettere io CI VEDO COSE. Cose vere, oggetti, concetti. Dopo aver esposto la mia teoria a molte persone, entusiaste e a questo punto ben più strane di me, è nato il mio personale abbecedario. Siete ampiamente in tempo per fermarvi e andare a leggere il blog di Chiara Biasi, ma v’invito a pensare che se vedessi il futuro nelle interiora degli animali sarebbe tutto sommato peggio.
SEDUTE. A questo gruppo appartengono le lettere che parlano di casa. Andiamo dalla A, che è evidentemente un teepee, passando da L, H, C, che sono sedie e poltrone. Una speciale menzione va alla G, che è dotata di poggiapiedi, mentre la J richiama le sedute in vimini sospese. Infine la T, che è chiaramente un pratico tavolino o, per chi ama la vita outdoor, una tettoia. Mi piacciono molto, non solo perché mi ricordano il catalogo IKEA ma anche perché sono rassicuranti, mi dicono che se sei stanca ti puoi anche adagiare un po’.
MADRE GAIA. Sarà che ho la fortuna di interagire con molte femminilità forti -talvolta pure un po’ incinte- ma secondo me la B, P, D, R sono palesemente seni e ventri gonfi. Non mi dilungo sulla O e sulla Q: è pacifico che si tratta di pancioni. Lettere bellissime che parlano di creatività e creazioni, novità in arrivo, talvolta urlanti ma tendenzialmente belle.
ON THE ROAD. La X e la K sono incroci stradali, punti di svolta e decisioni. F ed E sono inequivocabilmente cartelli stradali. Amo molto queste lettere perché mi sembrano utili supporti decisionali oltre che ispirate da autentico umorismo triviale. Fa un po’ eccezione la I, un palo cui hanno strappato le indicazioni che mi suscita un magnifico pensiero, cioè “vai un po’ dove cazzo vuoi”. Il libero arbitrio, ma anche la solitudine.
BORMIOLI ROCCO. Un intero servizio di bicchieri con U (calice), Y (coppetta martini), V (flute) e soprattutto W, cioè doppia razione. Questo gruppo di lettere mi esalta particolarmente perché richiama il mio lato beone e avvinazzato ma, per esteso, anche vizioso, voglioso e assetato.
CONCETTI. Questo è il gruppo di più difficile interpretazione e contempla S (il futuro), la Z (il passato), la N (funzione crescente continua) e soprattutto l’ostica M (funzione periodica decrescente). Buoni tutti, che qui c’è inquietudine. In particolare la M è la nemesi della W, che è la lettera gaudente. Facciamo che la M è la lettera cerebrale? Ora che ci penso, nella triade di Ohm la M è associata alla dissoluzione e al dio Shiva, quello che taglia la testa al figlio ma nel frattempo dispensa al mondo felicità. Facciamo che nella M io ci vedo un po’ tutto e un po’ niente? Così non scontento nessuno e soprattutto, la smetto. Buona settimana
costanza
Settembre 16, 2013 at 11:53 am
ma Grazieee! Scrivi benissimo! Connie
gynepraio
Settembre 16, 2013 at 11:59 am
ma grazie a te, insieme a Kate Middleton sei la mia unica speranza sul mondo della maternità
Patti
Settembre 16, 2013 at 2:45 pm
Io non voglio essere una P incinta!!!! Una P grassottella lo posso accettare, incinta no eh!
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