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By gynepraio30 Settembre 2013In MoviesPersonale

su come si possa non vedere Bling Ring e vivere ugualmente

Domenica piena di grandi soddisfazioni. Mi sveglio, mi sovviene che nel pomeriggio andrò a un babyshower, per l’occasione preparo una torta al cioccolato di Modica; mentre il suddetto dolce sta in forno, imparo a usare discutibili App fotografiche. Infine faccio una sintesi delle tre scoperte che vedete sotto riepilogata. Dopo tutto questo lavorio, il cinema potevo anche risparmiarmelo. Soprattutto se si tratta di Bling Ring, ultima fatica di Sofia Coppola. Per quei quattro che non sanno la storia: una gang di liceali di Los Angeles organizza una serie di furti-festini in casa di celebrities e sottrae abiti e accessori couture per un valore complessivo di 3 milioni di dollari. Miseramente mascherati dalle telecamere a circuito chiuso, le 4 ragazze+1 ragazzo sono condannati alla reclusione e al pagamento di un risarcimento. La storia -vera- è stata oggetto di un articolo apparso su Vanity Fair America nel marzo 2010 dal titolo “The suspects wore Louboutins”.

L’elemento più interessante -almeno in potenza- del film è il ventaglio di motivazioni per cui 5 adolescenti americani si dedicano a questa carriera. C’è la leader -che vuole manovrare-, il loser -che vuole essere amato e stimato-, le wannabies -che aspirano ad una carriera nel mondo dello spettacolo- e la scema totale (la mia preferita ovviamente) che non sa nemmeno trovarsi il culo nel letto e che giustappunto è stata doppiata da una veneta avvinazzata. Sembra di vedere Regina, Gretchen e Karen di Mean Girls, con la differenza che quelle, almeno, FACEVANO RIDERE.

Potenzialmente, si poteva fare un film intero sui rapporti di forza/sudditanza che legano i protagonisti. Peccato che lo spettatore debba figurarseli da sé, perché il film è sostanzialmente il riproporsi della seguente sequenza: scelta del vip, verifica suo indirizzo, reperimento di chiave sotto zerbino (????), ingresso in casa, product placement a voce alta dei brand di abiti/calzature/gioielli che costui possiede, fuga vigliacca con bottino, sperpero spudorato di denaro in un night-club della città degli Angeli, post su Facebook di relative prove fotografiche. Tutto il resto lo dobbiamo intuire da pochi teaser offertici da Sofia, che è generosa in quanto notoriamente tiene cuore italiano. Famiglie non-tradizionali, figlie catechizzate alle leggi dell’attrazione di The Secret, padri divorziati che vivono nel Nevada, omosessualità occultate nel buio di una stanzetta, una certa passione per l’alcol e le droghe.

Possiamo immaginare che Sofia non volesse annoiare lo spettatore medio -che, si sa, ha la capacità di concentrazione di una coccinella- con una complessa analisi sociologica. Purtuttavia, si poteva quanto dare al film un taglio avvincente, simil-poliziesco sfruttando IL PROCESSO. Gli sbobinamenti, il mix&match di interviste e verbali funzionano sempre: i “vostro onore”, “obiezione”, “obiezione respinta”, “il mio cliente non intende accettare queste accuse”. Tengono alta l’attenzione e fanno tanto America.

Sofia, deve dirtelo Gynepraio? E poi, cuore mio, pensavo che la categoria degli adolescenti difficili, di cui io sono stata illustre esponente e chiedi a mamma se non ci credi, ti stesse davvero a cuore. Ma forse mi sbaglio, a te interessava solo dimostrare che, finalmente, i liceali americani hanno imparato a vestirsi e non vanno più in giro conciati come loro.

PS tra l’altro la gang ha colpito anche nell’appartamento di Brian Austin Green aka David di Beverly Hills, ma secondo me ha trovato solo calzini bianchi e cappellini da DJ anni ’90

svggynepraio meets lombroso: bene ma non benissimo
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svgCose piccole che fan godere forte e duro

5 Comments

  • Michela

    Ottobre 3, 2013 at 3:13 pm

    Io avrei citato anche i portafogli rubati dalle auto, lasciate ovviamente aperte lungo la strada….

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  • Marti

    Ottobre 4, 2013 at 12:06 pm

    Il film più brutto che io abbia mai visto… terribile!

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  • Signor Ponza

    Ottobre 23, 2013 at 3:03 pm

    Diciamo che Sofia non aveva voglia di fare sforzi intellettuali particolarmente complicati.

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    • gynepraio

      Ottobre 23, 2013 at 3:14 pm

      Forse doveva uscire a cena con Paris Hilton.

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  • siboney2046

    Novembre 29, 2013 at 10:17 am

    Sto ancora cercando di capire come abbia potuto tirare fuori ‘sta robbba dopo Marie Antoinette (in realtà me lo chiedo da Somewhere…).

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