
fazzoletti tempo
Considerando che mio padre mi ha cresciuta al grido di “meglio un quarto d’ora prima che 5 minuti dopo”, ero intransigente sui temi tempo e puntualità. No, scusate, non ero intransigente. Ero una talebana dell’orologio, una nazi del cronometro, una mormona delle lancette.
Ho fatto passi da gigante grazie al mio fidanzato storico i cui ritardi mi hanno provocato principi di congelamento fuori dal cinema, raptus di follia la volta in cui assistetti da sola ai primi 10 minuti di uno spettacolo del Cirque du Soleil, ed un vero e proprio infarto quando stavamo per perdere un aereo da Dublino.
Per cui, sono più tollerante e sopporto i ritardi altrui. No, scusate, non sono tollerante. Semplicemente ho uno smartphone, seguo 200 blog e altrettante persone su Twitter, quindi mi sono trovata da fare nelle lunghe e silenziose attese.
Il peggio non sono i ritardatari, che spesso si rivelano soggetti poco cattivi e tanto superficiali. Ne conosco alcuni affetti da una forma di Asperger, che impedisce loro di calcolare il tempo necessario ad arrivare in un certo luogo data una certa fascia oraria e di compiere gesti anche routinari in un tempo accettabile. Alcuni ritardatari, tenerissimi, ti guardano candidamente “Davvero, ho iniziato a prepararmi per tempo, ma poi ho visto una falena danzare/udito un cigno cantare/toccato la veste della Madonna e nulla, son passati 45 minuti buoni”.
La forma di prepotenza e aggressività peggiore che si possa adoperare nei confronti di altre persone è monopolizzare il loro tempo e privarli della facoltà di gestirlo. Quelli che arrivano all’ultimo con richieste assurde, che creano urgenze assolutamente fittizie, che cercano di trascinarti nella loro spirale di disorganizzazione. Offendono e lasciano intendere che il tuo tempo non solo non costa, ma vale meno del loro tempo. Trattandosi spesso di questioni professionali, non ne esce leso solo il tempo lavorativo, ma anche quello privato. Ma il tempo, diceva Gramsci (son pur sempre figlia di mio padre), è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa. Chi ruba, rovina, svaluta, banalizza il tuo tempo, sta rubando, rovinando, svalutando, banalizzando la tua vita.
Disclaimer. Io non mi sento nessuno per esortare il prossimo a non perdere il proprio tempo. Infatti, vi incoraggio a sperperarlo come meglio credete. Destinare 2 ore al dì nella recitazione di mantra di vostra invenzione davanti allo specchio? Vi rilassate sbuffando sui soffioni dei parchi? Godete nel fissare un muro bianco? Io vi stimo uguale. Io ad esempio amo molto togliere e rimettere le cose nei cassetti, ripetutamente, senza alcuno scopo preciso.
PS Ho preso l’abitudine, per gestire la rabbia e calmarmi, di fare una lista delle cose che avrei potuto fare nel tempo ingiustamente sottrattomi dai tiranni. Questa è di ieri, ma tranne il punto 5 non sono riuscita a fare niente.
Pinocchio non c'è più
Dicembre 6, 2013 at 1:44 pm
Ecco, mi hai toccato sul vivo, essendo un ritardatario conclamato….tempo fa ci scrissi un post…ma…non andare a leggerlo, forse mi toglieresti subito l’amicizia. (A tal proposito evito di mettere il link al mio articolo, anche perchè devo uscire e sono in ritardo)
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 1:47 pm
La vecchia me ti avrebbe scartavetrato l’anima al punto di farti piangere di sfinimento. La nuova me ti aspetterebbe tranquilla leggendo il tuo blog. Sono una bellissima persona.
ale
Dicembre 6, 2013 at 1:22 pm
Mi sarei aspettato almeno una citazione del “De Brevitate”
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 1:25 pm
Ale, hai ragione. Ma la comu che è in me ha preso il sopravvento.
lareginanera
Dicembre 6, 2013 at 1:23 pm
Ecco, in effetti, veste della madonna a parte, anche se durante le mie corse per recuperare il ritardo la cito spesso, mi riconosco proprio in quel tipo di ritardatario lì! ^_^
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 1:25 pm
è un peccato veniale, figliola, due avemaria e quattro padrenostro.
lareginanera
Dicembre 9, 2013 at 12:42 pm
Amen!
miriamlanza
Dicembre 6, 2013 at 2:34 pm
Guarda non sai quanto sono d’accordo. Grazie per averlo detto al posto mio!
miriamlanza
Dicembre 6, 2013 at 2:35 pm
Grazie per averlo detto al posto mio! Grande
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 2:36 pm
Ma noi siam qui apposta.
rideafa.
Dicembre 6, 2013 at 3:59 pm
òh,cielo.
io, ecco, sono a metà tra l’inettitudine a calcolare i tempi necessari, eccedo sempre o in ottimismo o in sfiducia, e tra il perdermi in cose/pensieri incidentali (che definisco pensieri ellittici).
il risultato è che o sono in ritardo, o sono in anticipo.
però non mi lamento dei ritardi altrui e chiedo sempre scusa.
gyne, hai la stessa grafia di mia sorella.
ohi, ma sei mia sorella?
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 4:13 pm
Temo di no, essendo figlia unica. Ma mi piacerebbe.
rideafa.
Dicembre 6, 2013 at 4:18 pm
ùh. che bella còsa che hai scritto. grazie. e ci credo, quando dici che no, non sei mia sorella.
che se fossi mia sorella non l’avresti scritta questa cosa.
chè io sono giunta inaspettata (cioè all’inizio, poi dopo quasi nove mesi se l’aspettavano eh) e secondo me le ho anche rotto irrimediabilmente le palle.
zeusstamina
Dicembre 6, 2013 at 4:20 pm
Un tempo avevo un ritardo interno, classico, di circa 30-40 min netti. La scusa classica era quella del “c’era traffico inaspettato”, “incidente”, “dovevo mettermi a posto i capelli” (sono rasato). Con il tempo mi sono violentato e tirato via questo ritardo intrinseco cambiando fuso orario interno. Adesso sono quasi puntuale, diciamo che sgarro fra i 2 minuti prima e i 4 minuti dopo. Sono orgoglione di me stesso 😀
Io al bagno preferisco Metal Hammer… ma sono di gusti difficili 😀
gynepraio
Dicembre 6, 2013 at 4:24 pm
Mi dai grandi soddisfazioni, perché la tua non era Asperger ma solo cattiva abitudine.
siboney2046
Dicembre 6, 2013 at 10:19 pm
Non l’avevo mai vista sotto questo punto di vista ma devo dire che ne convengo in toto!
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