Cosa fa una nei giorni di ferie che la separano dall’inizio di un anno nuovo? Legge i libri che da mesi accantona alla ricerca della concentrazione? Pulisce la casa? Va a correre nel parco per smaltire quei 750g di crema-al-mascarpone-ma-senza-pandoro-che-sei-matta-io-mai-carboidrati? Figuremose. Si stilano LISTE.
Ho pensato che nel 2014 voglio essere disciplinata, saggia e forte. Ma non voglio essere rigida, saccente e violenta. Voglio essere come Pippi.
PIPPI E’ DISCIPLINATA.
“Ma allora chi ti dice quando devi andare a letto, di sera, e cose simili?” – chiese Annika.
“Me lo dico da sola – spiegò Pippi – dapprima con le buone, e se non obbedisco, in tono che non ammette repliche, e se continuo a non voler obbedire, allora finisce a sculacciate.”
Non si può dire che per Tommy ed Annika il concetto risultasse del tutto chiaro, pure pensarono che doveva essere un buon sistema.
PIPPI E’ SAGGIA.
“Perché dovrei andare a scuola?”
“Per imparare tante belle cosine”.
“Che tipo di cosine?” si informò Pippi.
“Tutto ciò che è possibile imparare” spiegò il poliziotto: “una enorme quantità di nozioni utili, come la tavola pitagorica, per esempio”.
“Me la sono cavata perfettamente per ben nove anni, anche senza bisogno della tavola piragotica” disse Pippi; “e posso continuare nello stesso modo”.
“Sarà, ma immagina quanto ti peserà la tua ignoranza: pensa se, quando sarai grande, qualcuno ti chiederà qual è la capitale del Portogallo e tu non saprai rispondere!”
“Certo che saprò” esclamò Pippi. “C’è un’unica risposta per un tipo simile: se proprio muori dalla voglia di sapere come si chiama la capitale del Portogallo, per amor di Dio, scrivi subito in Portogallo, e te lo sapranno dire”.
“Ma non pensi che ti sentiresti un po’ mortificata, a non saperglielo dire tu stessa?”
“Può darsi” disse Pippi. “Può darsi che mi capiti di rimanere sveglia fino a tarda notte a furia di chiedermi: ma come diavolo può chiamarsi la capitale del Portogallo? Del resto, ognuno ha le sue preoccupazioni” concluse, e si mise a camminare avanti e indietro sulle mani.”Del resto, sono stata a Lisbona col mio papà” aggiunse, continuando a spostarsi con la testa in giù e le gambe in su, perché, tanto, riusciva benissimo a discutere anche così.
pippi e’ FORTE
7 Comments
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benpower3
Dicembre 28, 2013 at 10:49 pm
no come pippi NO!!!,,, era gia troppo libera negli anni settanta,,,ed a noi bambini meridionali qui in piemonte non era permesso nulla……
gynepraio
Dicembre 29, 2013 at 12:51 pm
Benji che gioia averti qui
Queen*
Dicembre 29, 2013 at 1:00 am
fantastica! approvo!! 😀
PuroNanoVergine
Dicembre 29, 2013 at 2:35 pm
Ah Pippi, Pippi.
Il tuo post mi ha fatto tornar in mente questa cover:
gynepraio
Dicembre 29, 2013 at 2:46 pm
ti prego, PNV, immaginami in pigiama che canto con una spazzola come microfono. Grazie
PuroNanoVergine
Dicembre 29, 2013 at 6:58 pm
Lo farò: promesso 😉
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