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By gynepraio13 Gennaio 2014In Personale

sul far l’amante

Il desiderio inconfessabile e recondito di ogni blogger è che tutti gli essere umani dotati di connessione Internet passino il loro tempo libero a leggere i suoi post, chiedendosi quale articolata mente li abbia mai partoriti, ridendo sguaiatamente delle sue trovate, augurandosi fortemente di conoscerla e magari toccandosi pure un pochino. Pensandoci bene, nel mio caso, sarebbe d’aiuto piantarla di scrivere di mia nonna, del metodo di preparazione della marmellata di uva fragola e delle lettere anonime indirizzate a mio padre per affrontare finalmente argomenti succulenti, generare dibattiti, dividere l’opinione pubblica, provocare reazioni.

A ben pensarci, anche un dominio meno sfigato avrebbe agevolato. Dovevo scegliere un nome evocativo tipo “ilcovodellevogliose”, invece di Gynepraio, una parola che sa subito di rovi, problemi e malattie veneree. E’ stata molto più lungimirante l’autrice del neonato www.sexandtheciturin.wordpress.com, che si vince una bella marketta per il suo post sui triangoli amorosi e per la capacità di risvegliare ricordi di quel breve periodo della mia vita in cui facevo l’amante e mi vergognavo come una merda su un cuscino di broccato.

Succede anche nel Gynepraio di innamorarsi di uno già fidanzato. Di frequentarlo, essere a conoscenza della situazione, darsi una data limite, cercare ostinatamente segnali del loro imminente scoppio, ovviamente non trovarne manco uno e quindi inventarseli di sana pianta, rosicare rosicare rosicare, lasciare perdere che non si può andare avanti così. Periodiche ricadute, chiedersi come sarebbe se, ancora rosicare rosicare rosicare. Chiedere una presa di posizione, non ottenerla, chiudere definitivamente. Fare un viaggio, rinsavire.

Sono stati mesi di alti e bassi, in cui l’unica costante era il pensiero per la sua ragazza ufficiale. Non avevo manco la soddisfazione di dire “Che ci troverà mai in quella?”. Carina, conferma Facebook. Con un curriculum stratosferico, dice Linkedin. Addirittura simpatica, di buon cuore, tenera, innamorata, sostengono comuni conoscenze. Ce n’era già a sufficienza per sentirsi male, no?

No. Avevo pronta anche la SCENEGGIATURA. Lei che lo accoglieva a casa dopo che lui era uscito con me, che gli chiedeva amore come stai. Che gli lavava le camicie, quelle che metteva per uscire con me. Che si sedeva sulla stessa auto su cui il giorno prima stava il mio culo. Probabilmente senza dubitare della sua buona fede. Mi sentivo malevola. Ma non come quando nelle ultime file della chiesa critichi l’abito nuziale della sposa, o quando fai affermazioni snob sui gusti musicali altrui. Nemmeno come quando dici “poveri negretti” guardando i bambini africani con la pancia gonfia mentre addenti un krapfen.

Perché intimamente non riesco a immaginarmi morente di fame in Darfur, ma ci metto 3 secondi netti a pensarmi in cucina, a fare una zuppa di farro per quando il mio compagno tornerà a casa affamato. Sorridente, serena e cornuta. Mi sono anche immaginata -per nulla sospettosa, come me- a scoprire tutto. Delusa, tradita, stupida. A chiedermi come possa un’altra donna un altro essere umano essere così superficiale da non capire che le sue azioni hanno delle ripercussioni sulla mia vita. Che mi sta facendo deliberatamente soffrire. Desiderare tutto il suo male, perché tra me e lui ci sono cose grandi che vanno salvaguardate e può trovare modo di rimediare al suo errore, mentre tra me e lei non c’è niente.

Ecco, cosa penso del fare l’amante.

svgvelocità di crociera
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svgdonne milionarie svogliate

33 Comments

  • Carrie

    Gennaio 13, 2014 at 9:23 am

    Capisco perfettamente il tuo tormento, caro gynepraio, ma questa volta per me è molto diverso: per me la sua fidanzata esiste solo quando è di ostacolo bel vederci, perché è solo in quei momenti che mi ricordo che esiste.
    In più, io voglio che lei se lo tenga, e ben stretto, perché uno così non lo vorrei mai!
    Grazie davvero per la marchetta, a breve un nuovo post!

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    • gynepraio

      Gennaio 13, 2014 at 12:08 pm

      scrivi, su, muoversi

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      • Carrie

        Gennaio 13, 2014 at 2:01 pm

        Ho scritto amore, non hai letto?!

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        • gynepraio

          Gennaio 13, 2014 at 2:30 pm

          Ho letto ma prima di rePLICare devo gestire un po’ di PLIChi sulla scrivania…

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          • Carrie

            Gennaio 13, 2014 at 3:02 pm

            Anche io soffro dell’agonia da scrivania!!!

  • zeusstamina

    Gennaio 13, 2014 at 9:47 am

    Sinceramente il nome Gynepraio mi ha attirato… sarò malato 😀
    Non tocco l’argomento “terzo incomodo” visto che io sono fedele come un cocker e non ho notizia di cornificazioni oscene a mio danno… 😉

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  • siboney2046

    Gennaio 13, 2014 at 12:23 pm

    Ah ah ah, sempre deja vu nei tuoi post.
    Pure io mi sono fatta molti scrupoli in passato e paradossalmente ora la fidanzata di uno (stronzo) con cui uscivo è la mia migliore amica. Dopo sei anni ancora ci ridiamo su!
    Però trovo scorretto pensare che sia l’amante a doversi fare dei problemi, penso che sia lo stronzo che cornifica (o la stronza, dipende dalle parti) che dovrebbe farsi tutti gli scrupoli!

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    • Carrie

      Gennaio 13, 2014 at 12:49 pm

      In questa fase della mia vita non posso che concordare con siboney!

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  • gynepraio

    Gennaio 13, 2014 at 1:10 pm

    Non lo penso, davvero. Penso però che sia legittimo aspettarsi da una consimile un livello di empatia e lungimiranza che, da un uomo, non esigerei…Solidarietà femminile, se ci piace chiamarla così.

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    • Carrie

      Gennaio 13, 2014 at 2:27 pm

      Concordo sulla solidarietà femminile, e normalmente mi comporterei di conseguenza, ma questa volta non ce la faccio.

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  • gynepraio

    Gennaio 13, 2014 at 2:28 pm

    Sicuramente ne ha molta. Ma penso che alla fine la superiorità morale paghi di più. E se vogliamo parlare di fiducia, io non mi fiderei di uno così anche se avesse deciso di lasciare l’altra e stare con me…

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  • cineclan

    Gennaio 13, 2014 at 2:18 pm

    Ti capisco,perché anch’io sono stata una “terza incomoda”…ok,detta così sembra una taglia di reggiseno,ma mi è venuta male!
    Anch’io sono stata merda, stronza, puttana, sfasciacoppie (sempre per far aumentare le visualizzazioni!),ma poi mi sono chiesta “possibile che sia solo colpa mia e non anche del fedifrago?”

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  • Carrie

    Gennaio 13, 2014 at 2:26 pm

    Io ritengo che la responsabilità sia di entrambi, un po’ di più di chi è impegnato.

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  • Carrie

    Gennaio 13, 2014 at 8:27 pm

    infatti lui non lo voglio, desidero ardentemente che lei se lo tenga stretto!

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  • PuroNanoVergine

    Gennaio 13, 2014 at 9:59 pm

    Nani (o nano) non aiuta con le visite al blog.
    Sul resto non commento (sono nano, puro e vergine :-))

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    • gynepraio

      Gennaio 13, 2014 at 10:04 pm

      Ma come, avrei giurato fosse la parola più ricercata dai pervertiti di tutta Italia!!! Ma forse è cavallo…

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  • Pinocchio non c'è più

    Gennaio 14, 2014 at 8:47 am

    Eccomi, devo ricordarmi di incendiare il mio reader w.p. Che mi nasconde i tuoi post. Detto questo, non ho mai avuto amanti, ne lo sono stato, la mia è una scelta forzata, morale a parte, sono un casinista di prima categoria, mi scoprirebbero dopo 30 secondi netti.
    P.s. Ieri sera è stato bellissimo farlo sul cofano della Jaguar di tuo marito. 🙂

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    • gynepraio

      Gennaio 20, 2014 at 7:31 pm

      Per meno di una Porsche non calo le braghe, sappilo

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  • rideafa.

    Gennaio 14, 2014 at 3:54 pm

    gyne, questo post è bello, bello.

    volevo proprio dirtelo.

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  • Signorina Effe

    Gennaio 15, 2014 at 11:05 am

    io non lo so, non so come mi comporterei.
    credo che finché non capiti di innamorarsi di uno sposato, non si possa sapere come ci si comporterà. o almeno, io non lo so.
    mi piacerebbe pensare che saprei mettere da parte i sentimenti e guardare altrove, ma non ne sono certa.
    c’è che forse l’unica è sapersi tirare indietro finché si è in tempo, finché si è abbastanza lucidi per farlo.
    ma da lucidi, si pensa di poter rimanere tali e di potersi tirar fuori al primo campanello di allarme.
    forse non c’è nemmeno un giusto e uno sbagliato in senso assoluto.
    non c’è mai, ancora meno se si tratta di sentimenti.

    (bello questo tuo post. è molto ‘vero’, fa riflettere).

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    • gynepraio

      Gennaio 15, 2014 at 11:29 am

      Io credo che si tratti -come sempre- di convivere con la propria coscienza, che nel mio caso è una creatura petulante dotata di volontà propria e non si allarma mai per le cose giuste, tipo quando sto per addentare uno stinco di maiale con patate non si fa sentire.

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      • Signorina Effe

        Gennaio 15, 2014 at 2:50 pm

        la mia, ha sentito stinco di maiale con patate e ha fatto l’occhiolino alla tua.
        sarà facciamo il compleanno a due giorni di distanza? 🙂

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  • rkaty

    Gennaio 15, 2014 at 5:39 pm

    Se ti conforta.. sono stata nella stessa situazione. non paga, ci son rimasta pure quando si è sposato. Evidentemente avevo qualcosa di bacato nel cervello. Comunque, devo ancora fare il “viaggio” per rinsavire. Ti farò sapere.
    love
    C.

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    • gynepraio

      Gennaio 15, 2014 at 5:42 pm

      suggerisco l’estremo oriente, presto guide, dispenso amore. grazie a te

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  • aliceoalmenocredo

    Gennaio 20, 2014 at 1:50 pm

    qual è la cosa giusta? come si fa a saperlo? derogare dai propri principi per seguire la vita? rimanere incastonata nella propria etica e rinunciare ad un amore perché socialmente ingiusto? soffocarsi per le responsabilità già assunte? tenere fede a queste cercando anche di tenere fede a se stessi e sentire di non smettere di vivere? E’ davvero difficile trovare il bandolo della matassa. Forse l’unica è fare ciò che ci fa sentire bene e pagarne tutte le conseguenze, in un senso o nell’altro. Bellissimo post.

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    • gynepraio

      Gennaio 20, 2014 at 1:54 pm

      io credo che alla fine la cosa che conti sia riuscire a guardarsi allo specchio al mattino. Il fatto di porsi un “dubbio morale” fa sempre e comunque onore, a prescindere dalla strada che si decide di intraprendere. Su cosa sia giusto, poi, potremmo scrivere un blog ad hoc!

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  • gynepraio

    Gennaio 20, 2014 at 7:34 pm

    Nicola, la vedo come te. Lascia perdere, se sei un sincero di natura saresti un pessimo traditore: si inizia a inanellare figure di merda e lapsus freudiani da scriverci un manuale

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  • Nicola Losito

    Gennaio 20, 2014 at 6:34 pm

    Mi piace da matti leggere dei post come il tuo. E mi piace anche pensare che cose del genere a me ormai non capitano più… oohps, non sono mai capitate. 😀
    Non c’ho più l’età per tradire o essere tradito.
    A ben vedere tutto ciò è tranquillizzante, visti i problemi che sorgono.
    Nicola

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