
tra essere e fare c’è di mezzo mio padre
Tra essere e fare, mio padre sicuramente preferisce non fare. Credo di avere già parlato della sua straordinaria propensione a impartire ordini e organizzare flussi di lavoro senza sporcarsi nemmeno un dito. In ogni occasione: come marito, come padre, ma anche come homo politicus.
Alla Festa de L’Unità di Settimo Torinese istituì una nuova figura di volontario nota come barbecue manager, il cui compito consisteva nel calcolare il fabbisogno di salsicce e costine, prima che si creassero inutili attese, code, raffreddamenti, overcotture, tenendosi però alla larga dagli schizzi di grasso rovente. Era molto orgoglioso di aver raggirato per anni i compagni di aver contribuito alla prosperità del partito, che si è peraltro avviato al suo inesorabile declino proprio quando mio padre si è stufato della militanza.
Siamo onesti, mio padre non ha voglia di fare nulla se non le cose che gli piacciono: fare rumore, fare il pisolino, fare viaggi, fare danni. Per fare silenzio, fare la veglia, fare la valigia, fare ordine, c’è mia madre. Sul fare tardi, fare piangere e fare cazzate, ci sono io.
Se la cava meglio sull’essere: essere intelligente, corretto, se stesso. Se ci sono i venti a favore, può anche essere simpatico, divertente, collaborativo.
Ma se c’è una cosa su cui mio padre è imbattibile, è l’esserci: perché nemmeno nei miei momenti di maggiore avversione per il genere maschile, rassegnata all’idea che l’uomo fugge per natura, ho sofferto dell’ansia da abbandono paterno.
Mai ho pensato di tornare una sera e, puff, lui era scappato via. Anche perché le poche volte in cui sono rientrata e ho vivamente sperato che se ne fosse andato di casa, era comunque lui a trovare me, e sarebbe stato meglio se non l’avesse fatto.
diamanta
Marzo 19, 2014 at 9:43 am
e che bello leggere di padri così 🙂
gynepraio
Marzo 19, 2014 at 12:01 pm
complesso edipico fatto post
diamanta
Marzo 19, 2014 at 1:33 pm
meglio il complesso edipico che l”orco 🙂
Carrie
Marzo 19, 2014 at 9:59 am
Tuo padre resterà sempre il mio tuo personaggio preferito!
– si capisce cosa volevo dire? –
rideafa.
Marzo 19, 2014 at 3:08 pm
gyne.
sono stata buttata alle feste de l’unità dall’età in cui altro che lavoro minorile, lavoro prenatale, semmai.
e questa còsa mi commuove.
qualche giorno fa ho detto a mio babbo:
babbo di tutti i mondi, dài, dicimelo che sono il tuo tipo. la tua donna-tipo..
lui mi guarda, apre gli occhioni verdi bellissimi con faccia nauseoesterrefatta e mi dice: per carità, t avrei mandato affanculo dopo due minuti.
olè.
gynepraio
Marzo 19, 2014 at 3:47 pm
in patre veritas
rideafa.
Marzo 19, 2014 at 3:48 pm
mh, sicchè, non ci ho speranze vè?
gynepraio
Marzo 19, 2014 at 4:29 pm
Dai, 2 minuti è comunque un tempo onorevole
rideafa.
Marzo 20, 2014 at 4:00 pm
si possono consumare i migliori amori in due minuti.
altro che persempre,e tuttalavita!