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By gynepraio19 Novembre 2014In Personale

La valigia rossa: sex toy is the new tupperware

Quando in Erasmus le mie vicine di casa mi coinvolsero in una seduta spiritica, pensai che difficilmente mi sarei trovata in una situazione così inconsueta. Ma poi mi hanno invitato ad una serata de La Valigia Rossa, e allora forse no, mi sbagliavo. Lo schema è quello delle vendite Tupperware: un soggiorno spazioso, 20 invitate, una consulente. Un tavolo allestito con vasetti di creme, biancheria intima, scatolette varie e, sparsi ad arte, una muraglia di vibratori.

SCOPERTA N.1

What happens in Vegas, stays in Vegas, ma what happens under your lenzuola verrà condiviso with 20 galline che ne rideranno senza pietà. Niente a che vedere con quei trashissimi eventi girls only, tipo cena+striptease dell’8 marzo. Il livello di goliardia -promosso da alcune partecipanti appositamente selezionate dalla padrona di casa- era sofisticatissimo.

Stimolate da questo clima da spogliatoio di calcetto, anche le più pudiche si sono aperte, hanno fatto domande, offerto il loro contributo. Svelando che, come al solito, le apparenze ingannano. Sto già pregustando le mie freudiane figure di merda, quando rivedrò i loro compagni al pranzo di Natale, perché ovviamente io li conosco tutti.

la valigia rossa

Se non avete visto Rocky Horror Picture Show rimediate, o non potremo essere amici

SCOPERTA N.2

La professionalità, ancora una volta, fa la differenza. Io mi occupo di marketing e mi piacciono i business model non convenzionali: non ho pregiudizi verso le strutture multilivello, i sales party, l’uberizzazione dei trasporti, lo sharing, il baratto e qualsiasi forma di vendita che premi la creatività. Ho però constatato che le reti di consulenti sono costituite da personale improvvisato, magari ben formato, ma quasi mai solido a livello accademico-curriculare. So di dire una cosa assolutamente snob, ma un biologo nutrizionista, anche se disoccupato, difficilmente lavorerebbe per Herbalife. Nel caso di La Valigia Rossa, l’addetta vendite, nonché animatrice della serata ha dimostrato una preparazione fuori dal comune, sia nella capacità argomentativa sia in quella “tecnica”. Io, ad esempio, ho trovato la sua presentazione delle palline per la ginnastica pelvica così solida e convincente che le ho comprate. Modello deluxe, rosa Clarisonic, perché ok, la tengo como todas, ma la mia vale di più. Ha trovato terreno fertile, perché quando si parla di genitali io divento ipocondriaca. Devo aver sentito troppe storie di vagine incise da Edward Mani di Forbice, sfondate da parti plurigemellari podalici, ricucite a losanghe come vestitini Desigual. Alla parola “prolasso” avevo già firmato il modulo d’ordine e urlavo fantozzianamente ME LE DIII, ME LE DIIIIII.

Anche sui cosmetici si è difesa bene, con una spiegazione convincente su lubrificanti, oli da massaggio commestibili, creme ad effetto termico. Da grafomane, sono stata lì lì per comprare il praticissimo pennellino alla fragola per scrivere erotomessaggi in zone strategiche del corpo, ma voi-sapete-chi ama i gusti d’antan, tipo anice&caffè, salvia&limone, latte&menta. Proverò a compormi scritte sull’inguine con le Caramelle Leone al rabarbaro.

SCOPERTA N.3

Riportare il sesso ad una dimensione più ludica, lenta, progressiva è legittimo, necessario e opportuno per mantenere alto il livello di attrazione e complicità. Pare però che si debbano gestire alcune resistenze. Come se i traumi lasciati dai genitori, dalla catechista o dai romanzi di Melissa P. non fossero sufficienti, spesso occorre abbattere le riserve del partner, non sempre disposto a mettersi in gioco o a cogliere l’opportunità.

  • “Succede che mi metto questo completino tutto pizzo e trine, con lo slip tembeshtato di shvaroshky che mi vedevano dalla tangenziale. Volevo fare una gran scena di seduzione ma nemmeno il tempo di contare fino a dieci che già me l’aveva tolto senza neppure guardarlo e l’aveva lanciato in un angolo. Ti giuro, ha mancato la candela ai feromoni di pochi centimetri. Ma non mi sono mica arresa, ah no, eh! Arrivati al dunque, ho tirato fuori l’anello fallico.”
  • “Ma dai? Se l’è messo senza fare storie?”
  • “Sì, certo, ha armeggiato un po’ e se l’è infilato”
  • “E poi?”
  • “E poi niente, si è messo a fare l’elicottero”.

 

Se volete ricevere ulteriori informazioni su La Valigia Rossa, partecipare ad una loro presentazione oppure organizzare una serata a casa vostra, potete dare un’occhiata qui.

 

svgVolevo fare l'archistar - la zona giorno
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svgVolevo fare l'archistar - la zona notte

12 Comments

  • siboney2046

    Novembre 19, 2014 at 7:40 am

    Questo post ha un insolito tempismo!

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    • gynepraio

      Novembre 19, 2014 at 9:02 am

      Come mai? Ti sei iscritta a un corso di esercizi Kegel? VOGLIO SAPERE

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  • poison

    Novembre 19, 2014 at 8:46 am

    e niente, al “si è messo a fare l’elicottero” sono morta.

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    • gynepraio

      Novembre 28, 2014 at 9:41 am

      Purtroppo lo fanno. Fanno anche l’elefante.

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  • marghe

    Novembre 19, 2014 at 10:45 am

    Hahahahah, l’intramontabile elicottero!

    Devo dirti però che è appena uscito un nuovo prodotto della LELO must-have (lo trovi sul sito) che ti farà lasciare in cantina (?) le palline…
    Io ho quelle della Lelo (si vede che è la mia marca preferita) ma le avrò usate una volta.
    Comunque non ascoltare le storie tremende sui parti, è che chi ha avuto una brutta esperienza (una percentuale davvero minima, tant’è che ancora non ci siamo estinti) ci tiene tanto a raccontarla in giro: la risposta giusta in questi casi è “bafangù”!

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    • gynepraio

      Novembre 19, 2014 at 10:57 am

      Se ho capito di quale novità parli, ne ho letto una recensione ieri su diariodiunasnob e mi è parso una gran figata. Adesso parto dal sistema tradizionale, per gli allenamenti personalizzati aspetto di sfornare una creatura…

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  • Spora

    Novembre 19, 2014 at 2:04 pm

    Geniale!
    Mi piace molto la valigia rossa, anche se non ho mai avuto la fortuna di partecipare ad un incontro 🙂

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    • gynepraio

      Novembre 28, 2014 at 9:42 am

      Sono contenta che ti sia piaciuto, a presto!

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  • Sonia

    Novembre 25, 2014 at 9:44 am

    Non posso che ringraziarti per questo articolo !! Esprime esattamente la nostra filosofia e il messaggio che vogliamo far passare!

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    • gynepraio

      Novembre 28, 2014 at 9:42 am

      Ciao Sonia, adesso vado a divulgare il verbo

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  • Raffaella

    Novembre 26, 2014 at 7:51 am

    grazie mille Gynepraio per l’articolo originale e obiettivo e perché hai descritto in modo puntuale lo scopo che unisce tutte le consulenti selezionate: fare informazione corretta, lucida e ludica

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