Instamonth Aprile 2015
Credevo di no, e invece mi sto divertendo pure su Instagram. Sarà che ho cominciato a seguire dei profili interessanti, sarò che il numero dei miei followers è cresciuto (ovviamente parliamo di cifre ridicole, ma da qualche parte si deve pure iniziare), ma ci ho preso gusto. Sono arrivata a pubblicare anche 2 foto al giorno. E sì, i nuovi filtri mi piacciono. Ecco a voi Instamonth Aprile.
#food. Siccome io dico la verità e nient’altro che la verità, non me la menerò dicendo che in questo mese mi sono preparata alla prova bikini con una disciplina rigida e impeccabile. Non dirò nemmeno che ho fatto qualche strappo alla regola, o che ho ceduto alla mia golosità. Dirò la verità, cioè che ho mangiato felicemente in compagnia dei genitori di voi-sapete-chi, forieri di cibi deliziosi. Per mascherare la mia vergogna, ho fotografato anche cibi sani, tra cui un cavolo romano che ha ottenuto più likes di qualsiasi mio selfie degli ultimi 3 anni.

Area cibi buoni: torta cioccolato&pere, colazione con cheesecake, muffii ai semi di papavero, mix di crescioni&piadine. Area cibi magri: cavolo romano, bacche di goji, mix di muesli&cereali per colazione
#casa. Nel mese di aprile, abbiamo scampato una tragedia annunciata:
la morte della Yucca gigante di voi-sapete-chi, improvvisamente afflosciatasi nonostante le cure e le attenzioni ricevute -e il costo totalmente spropositato della pianta e del relativo vaso, aggiungo io che sono venale-. Così devono sentirsi i padri che mandano le figlie a studiare da ereditiere nei collegi svizzeri, e poi loro diventano le amanti cocainomani di un chitarrista squattrinato. Insomma, con l’aiuto di un’abile amica giardiniera, l’abbiamo potata, spostata, trapiantata. In via preventiva, ho pensato di aiutare voi-sapete-chi a elaborare il lutto comprando una giungla di piante, fiori, vasi e relativi supporti. La Yucca ha capito che gliela stavo mandando, e si è ripresa. Buon per lei, insomma.

Poltrona pigliatutto, poltrona pensatoio, mix di piante, piante nello studio per favorire concentrazione, fiori freschi
#torino. In queste settimane, a Torino ha fatto bel tempo. Il che, oltre a fare bene a corpo e spirito, mette in luce la straordinaria bellezza della mia città. Ci sono luoghi che danno il meglio di sé con un clima uggioso: Venezia, ad esempio, ma anche certi borghi medievali, acquistano un fascino speciale quando il cielo è coperto. Torino, secondo me, diventa bellissima con il sole e il vento gelido delle Alpi. Sì, esatto, quello che alza la gonna, gonfia i capelli e fa venire il cagotto, ma che volete, per la mia città questo e altro

Rella di abiti e facciata di abiti al Gran Balun domenicale, vista del Po da sotto casa mia, museo del Risorgimento all’alba, ora blu al Parco del Valentino
#blog. Triste a dirsi, ho scritto solo 5 post in un mese, che sono pochini, cioè sono meno di 2 a settimana. Il che mi ha suggerito due riflessioni: lavoro troppo e sono troppo lenta per essere una blogger produttiva e assidua. Cerco di compensare ricondividendo (anzi “riciclando”, come ha detto lei) dei vecchi post ai quali sono affezionata: se seguite la fanpage di Facebook o il mio account di Twitter, li vedrete lì. Però, in compenso, inserire mie (auto)citazioni nei layouts di Canva è molto soddisfacente. Mi fa sentire un po’ Alda Merini, un po’ Bukowski, un po’ Francesco Sole.
#tbt. Continuo, senza vergogna, ad aprire i miei armadi per tirare fuori scheletri, segreti di gioventù, errori e orrori stilistici. Sempre e solo di giovedì, grazie a Dio.

Tunisia a 20 anni, rapata a 15 anni, sul water a 2 anni, truccata da baby squillo a 11 anni, in braccio a mia madre a pochi mesi
#farecose. Aprile non è stato un mese densissimo. Sono stata a vedere la bellissima mostra di Tamara de Lempicka, ho rispolverato alcuni libri di infanzia e di giardinaggio, mi sono fatta qualche inutile selfie. A parte una gita nel Pavese dove mia madre è stata ricoverata per una operazione chirurgica e un weekend in Romagna dai genitori di voi-sapete-chi, non ho fatto viaggi. In compenso, ho iniziato a studiare la Lonely Planet di Copenhagen perché dal 7 al 10 maggio mi ci recherò col mio recalcitrante fidanzato, destinatario anche di una miniraccolta di poesie a lui ispirate.

Imparare a non far morire le orchidee, Mostra di Tamara de Lempicka, Eataly Forlì, Piazza Saffi a Forlì, guida di Copenhagen con raccolta di poesie, orrido selfie, riscoperta libri dell’infanzia per #ioleggoperché
#ootd. Ho comprato -con solo 2 anni di ritardo rispetto al resto del mondo- degli skinny jeans bianchi. Ho inaugurato gli ankle-boots-but-open-toe che mi ha regalato voi-sapete-chi per il mio compleanno. Per il resto, niente di nuovo sul fronte occidentale: ho solo rimesso i pochi vestiti vagamente primaverili che possiedo. La primavera non merita uno shopping ad hoc, mi spiace.
Come al solito, vi invito a segnalarvi dei profili imperdibili, vostri e non: specialmente se originali, artistici e possibilmente fedeli al principio originario di Instagram (=foto scattate ed editate tramite dispositivo mobile, che a far le fighe con la reflex siam capaci tutti). Come al solito, il mio account è @gynepraio, e se mi seguite tendenzialmente non mi offendo.
4 Comments
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Barbs LeCupcake
Maggio 4, 2015 at 1:42 pm
Le auto-citazioni sono un’arma a doppio taglio. Poi finisce come quando riporti (non tu ovviamente, solo io me ne esco con queste idee geniali) qualcosa da Tumblr a Facebook e nessuno dei tuoi contatti capisce cosa sta succedendo, quante personalità hai, perchè affermi e neghi, e da quando sei un ragazzo adolescente gay?
Barbs
la funambola
Maggio 4, 2015 at 3:07 pm
1. Ho la pianta di basilico che mi sta letteralmente morendo sotto gli occhi, ma temo sia perchè era senza radici. Anzi, lo spero, altrimenti farei proprio schifo dopo pochi giorni che ce l’ho.
2. I gaia junior *.* tanto love!! Pochi mesi fa ho finalmente trovato su ebay il cerchio del tempo di tanith lee e senza pensarci due volte l’ho comprato, lo cercavo da anni ( e non è più pubblicato). Ci sono cresciuta con loro XD
3. Se vuoi qualche info su copenhagen scrivi, ho vissuto in DK un anno e ho visitato due-tre ( quattro cinque…) volte la capitale 😉
la funambola
Maggio 10, 2015 at 1:33 am
Secondo me mi hanno un po’ fregato e dato quella senza radici. L’anno scorso con Cugino ho avuto il basilico del supermercato per mesi, abbiamo addirittura dovuto trapiantarlo in un vaso più grande e abbiamo fatto un vasetto di pesto 🙂
Per copenhagen in generale devi fermarti in un bar e prendere una fetta di torta. Costano eh, 5 euro li devi spendere, ma ti portano di quelle fette che sono una cosa bellissima. In centro ti so solo consigliare Cafè Norden http://www.cafenorden.dk/ ti posso già dire che costa ( il dolce è un dieci euro se ricordo bene -.-) ma è centralissimo, di fronte c’è la fontana si può fare people watching comodamente dal primo piano e l’arredamento è art decò che adoro.
Se la giornata è bella ( e vuoi smaltire gli zuccheri del dolce) potresti salire sulla torre rotonda http://it.wikipedia.org/wiki/Rundet%C3%A5rn.
In ogni caso non puoi evitare di passare per Lagkagehuset, http://www.lagkagehuset.dk/, ti pregoooo, vacci per me! E assaggia la treccia con la cannella *.* e tutto il resto. A copenhagen uno si trova vicino a Christania, sicuramente farete un giro lì e usciti potreste rifocillarvi da lagkagehuset!
Il museo di arte moderna a me era piaciuto, ma a me i musei piacciono sempre di solito :), non so quanti giorni state etc, però se vi capita noleggerei la bici per girare, finalmente si può provare l’emozione di essere rispettati in quanto ciclisti, avere i propri semafori e altri dettagli 😉 non so darti indicazioni più precise perchè ero sempre stata ospite di amici che mi hanno prestato/portato loro!
Per i locali idem, sono andata a feste universitarie/erasmus.
Ultima cosa, non so cosa ne pensi dell’ambra, a me piace tantissimo e in una delle laterali di radhuspladsen ( quindi o in frederiksberggade o lavendelstraede o lì vicino) c’erano un sacco di negozietti con orecchini e pendenti a prezzi accessibili, mi avevano anche risolto i regali da fare a sorella, mamma, amiche etc, quindi se vuoi dare un’occhio..
Buon viaggio!!
la funambola
Maggio 11, 2015 at 3:22 pm
Ho appena letto il post del ritorno, pensavo partissi più avanti, la prossima volta sarò più reattiva nel rispondere!;) In caso Lagkagehuset aveva prezzi normali, da quello che ricordo. Normali, diciamo accettabili 🙂