Instamonth novembre 2015
Per Instamonth Novembre, che è notoriamente un mese di addii, foglie che cadono, grandi cambiamenti, cominciamo dalle foto nostalgiche.
TBT
Mostar, Atene, il mio visto da studentessa negli USA e i vecchietti che giocano a domino in Calle Ocho, a Miami. Ho in proporzione molte più foto di viaggi vecchi che di viaggi recenti perché il di allora fidanzato faceva tante e spesso belle foto. Quello di adesso, tra i vari difetti, non fa molte foto.
BLOG
Male a tratti malissimo: solo 5 post di cui un fantacasting. Inutile piangere sul latte versato e sulle ore di straordinario in ufficio, farò meglio il mese prossimo. Però, ecco, se ve ne siete perso qualcuno sentitevi liberi di recuperare. A proposito, perché ve lo siete perso? Forse perché non avete Bloglovin? Beh, al limite potete sempre sottoscrivere il servizio di invio post by email: il pulsante è qui a destra. Ah, è gratis.
MOVIE
Complice un weekend in cui ero a casa da sola, ho visto tipo 37 film questo mese. Ma su Instagram finiscono solo quelli che mi sono piaciuti e il cui spirito si può riassumere in una didascalia di 3 righe, quindi eccoli qui di seguito. Tutti consigliati, per ragioni diverse, rispettivamente: la presenza di Vincent Lindon, l’esistenza di mark Ruffalo, la speranza delle ragazzine vittime d’integralismo e l’ambivalenza della protagonista Sarah Silverman.
OOTD
Ecco, queste foto non mancano mai. È giusto che sappiate una cosa, che non deporrebbe molto a mio favore se io aspirassi a essere un modello di lifestyle o una socialite: io nei giorni feriali non combino un cazzo di interessante. Guido 1 ora per andare al lavoro bestemmiando a suon di clacson, raggiungo Mirafiori che è una zona brutta come il Grande Raccordo Anulare, a pranzo sbocconcello verdura e Jocca da un Tupperware col coperchio blu elettrico seduta nella sala mensa della mia azienda. Nel mio ufficio c’è, alternativamente, una luce abbagliante che mi fa sembrare Maria Goretti miracolata oppure un buio deprimente tipo sala degli interrogatori della Stasi. La mia scrivania è poco fotogenica oltre che tendenzialmente ingombra di lassativi alle erbe. In settimana esco di rado e, se metto il naso fuori è per rintanarmi a casa di qualche mia amica -se voglio parlare- o dei miei -se voglio mangiare del comfort food-. Questo per dire che il selfie allo specchio delle 8 AM, quando il trucco è fresco e la giornata può ancora potenzialmente non fare schifo, è spesso uno dei momenti più glamorous della giornata. Vi faccio pena? E allora mandatemi inviti per eventi mondani, vernissage, degustazioni, cene di gala e farò foto lì.
Questo mese, comunque, non mi sono comprata niente se non due camicie a fiori che mi hanno procurato le risa sguaiate del mio fidanzato. In compenso ho ritrovato degli stivali di suede fagocitati dal trasloco e fregato due borse a mia madre.
BEAUTY
Ci credo che non ho comprato vestiti, mi è toccato andare dal parrucchiere. Che, per chi se lo chiedesse, è 16Luisa&Franchino, sede di via Bonafous, che mi piace per tre motivi. Prima di tutto perché usa prodotti Aveda, poi perché l’arredamento è stratosferico e infine perché quando penso a Franchino mi viene subito in mente l’episodio di Fantozzi e la scena di Kibbutz.
Dicevamo, parrucchiere. Ho risolto l’affaire ricrescita e mi sono fatta una gringe à la Alexa Chung duratami il tempo di un’Avemaria. Siccome non avevo speso abbastanza, e non avevo ancora dimostrato un sufficiente asservimento intellettuale alle leggi del marketing, mi sono comprata la Tangle Teezer e un contorno occhi di Benefit che dovrebbe risolvere il problema della secchezza del mio contorno occhi. L’ho risolto? A fondo pagina la risposta.*
TORINO
Ah, questo mese Torino è stata bella come non mai. Ci sono stati Paratissima, Artissima, Operae, The Others, CioccolaTO, il Torino Film Festival, Club2Club. Io, ormai vecchia e stagionata per i festival di musica elettronica, mi sono data all’arte. Tra tutto ciò che ho visto, vi consiglio col cuore in mano la mostra Ukraine di Boris Mikhailov presso Camera, il nuovo Centro Italiano per la Fotografia. Son già qui tutta calda che nei weekend di dicembre vado a vedere Monet alla GAM e Matisse a Palazzo Chiablese

Collage e ritratto a The Others, caffetteria di Operae, materiale informativo su Boris Michailov
La città è sempre bella, anche all’alba, anche in piscina il sabato mattina, persino i muri della Vanchiglia sono belli.

Monte dei Cappuccini all’alba, muro tridimensionale in Vanchiglia, piscina torinese d’ispirazione sovietica
FOOD
Novembre, esaurita l’euforia per la zucca che mi aveva contagiata a ottobre lasciandomi sazia, satolla e pure un po’ disgustata, mi ha vista protagonista di pochi esperimenti culinari. O meglio, pochi esperimenti degni di essere instagrammati. Oltre alla ricetta per fare la zuppetta di legumi e cereali in 20 minuti (ampiamente spiegata qui), annoveriamo solo una pappa col pomodoro. Il risotto con funghi&pancetta in basso a destra l’ha fatto tutto da solo Michele, passato nel giro di un solo anno dalle vellutate Knorr ai primi piatti della tradizione.

Dall’alto a sx: frutta autunnale nel vituperato cestino metallico di Tiger, zuppa rapida, risotto e pappa col pomodoro
BOOKS
Ho scoperto che posso leggere tanto, sempre, tutti i giorni! Che riesco a trovare il tempo per i libri che mi piacciono! E’ possibile! Si-può-faaaaare! Insomma questo mese ho approcciato ben 3 libri: “Pulce non c’è”, “Chi manda le onde” e “Chiedi Perdono”. Tutti consigliati e consigliabili per motivi diversi.

L’associazione libri-cibo-emozioni non è casuale: tisana-pensosa, tortina alla zucca-intenerita, latte con muesli-infantile
*Risposta al quesito di cui sopra: NO, PROPRIO ER UN CAZZO.
3 Comments
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AliceOFM
Dicembre 2, 2015 at 5:50 pm
Amo alla follia ogni tuo singolo outfit, mi fa immaginare il mio ipotetico armadio se avessi le gambe un po’ più lunghe.
Comunque posso chiederti, riguardo il salone di cui hai scritto, se ci siano sempre gli stessi parrucchieri? O capitano anche gli “apprendisti”? Ho avuto brutte esperienze in passato che vorrei non si ripetessero – prendo i colpi di sole molto seriamente…
Grazie!
Alice
gynepraio
Dicembre 2, 2015 at 6:23 pm
Io in entrambi i casi sono stata servita dalla stessa collaboratrice, che aveva un scheda risalente all’ultimo mio appuntamento (che risaliva ad aprile-maggio, da qui si deduce che grande habituee della ricrescita io sia…). E’ un caso, anche perchè ho fatto servizi diversi da una volta all’altra.
In generale hanno un’ottima professionalità e non sono “ragazzini”, ma nulla ti impedisce di dare un’occhiata di persona prima di prenotare e richiedere ogni volta di essere seguita dalla stessa persona, specialmente se desideri sempre lo stesso risultato! (L’altro salone, quello di via IV marzo, è anche molto bello e ha orari prolungati).
AliceOFM
Dicembre 15, 2015 at 12:53 am
Grazie mille!