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By gynepraio16 Maggio 2016In BabyPersonale

La stanza di Elia: finalmente ho finito

DISCLAIMER-SPOILER: questo post parla di design e maternità, quindi se odiate i bambini e se vi piace vivere in un antro freddo e anonimo arredato da terzi dove la vostra personalità ne esce irrimediabilmente banalizzata se non addirittura deturpata, potete vedervi i vlog della casa di Carlitadolce.

Abbiamo ho finito la stanza di Elia, partendo da queste riflessioni di qualche mese fa. Frega a qualcuno? Non frega a nessuno? Perché dovrebbe? Non lo so, ma come diceva una mia amica canadese, “we do it because it’s fancy”. Se nelle mie elucubrazioni pedagogiche dico grosse stronzate, fatemelo notare; se invece sono semplicemente troppo ottimista, non ditemi niente. Ci penserà la vita a istruirmi. Spero apprezziate anche lo sforzo di intitolare il post “la stanza di Elia”: è il primo step per cementare e costruire un rapporto madre-figlio stretto ma non ombelicale!!! In verità l’ho fatto per meri motivi di SEO, mi spiace, sono pessima.

LA STANZA DI ELIA: CRITERI BASE

Ho agito mixando quanto segue:

  • alcuni libri di puericultura che ho letto, di cui ho fornito un collage in questo post
  • mie convinzioni probabilmente prive di fondamento scientifico-sanitario
  • un mix schizofrenico di proverbi: “chi più spende meno spende” e “chi ben comincia è a metà dell’opera”
  • una sovraesposizione a Pinterest, come avevo raccontato qui

La mia filosofia è più o meno questa: voglio mettercela tutta affinché il nuovo arrivato dorma volentieri nella sua stanza, le si affezioni e la senta sua. Ho scelto pochi mobili durevoli, di buona qualità e non troppo infantili, sia per non doverli cambiare tra pochi anni sia per non metterlo in imbarazzo quando crescerà, inviterà gli amici a casa e dovrà coprire orsetti/cuoricini disseminati ovunque. Siccome i suoi gusti cambieranno, ho preferito delle decorazioni più economiche e temporanee, proprio per sostituirle facilmente nel tempo.

LA STANZA DI ELIA: POCHI MOBILI

Abbiamo preso lettino e cassettiera della collezione Home della casa norvegese Stokke. Tutto in bianco, tutto solido, montato con le mie mani stesse medesime grazie alle istruzioni a prova di gravida confusa. I pregi dei prodotti Stokke, oltre al design scandinavo-essenziale-stockholm-streetstyle-blablablabla, sono durata e convertibilità: ad esempio, quando il bambino smetterà di cagarsi sotto non andrà più cambiato, eliminerò il piano-fasciatoio e resterà una normalissima cassettiera.

la stanza di elia

Fasciatoio Stokke e sac-en-paper per biancheria sporca Be Poles (mio)

Idem il lettino: quando il bambino non ci starà più, diventerà un divano.  L’effetto “casetta nel bosco” si potenzia aggiungendo una capote in tessuto ma, siccome ignoro gli spazi di manovra di inserimento-estrazione bambino, ho rimandato l’acquisto a quando avrò capito bene la logistica del metti-togli.

la stanza di elia

Lettino a capanna boschiva Stokke

Ho completato il tutto con una poltrona a dondolo Ikea che, se riuscirò ad alzarmi di notte, dovrebbe essere destinata all’allattamento.

la stanza di elia

Poltrona IKEA, cuscino in mohair Semeraro, Specchio Brico, lanterna a led Amazon

LA STANZA DI ELIA: LA SDRAIETTA PER STARE SVEGLIO

Sempre di Stokke è il sistema di sedute Steps, che è una base su cui si monta dapprima una sdraietta a dondolo, poi un seggiolone e che, a bambino cresciuto, diventerà una normalissima sedia di design. La scelta è frutto di alcune riflessioni di natura pedagogico-ergonomica: la sdraietta ha un riduttore pensato per i neonati, e io ho piacere che il bambino stia a tavola e partecipi alla nostra routine fin da subito anche se ancora non mangia. Inoltre, il fatto che la sedia lo porti ad altezza occhi gli permette di seguirmi quando mi muovo, cucino, faccio cose, lavoro al computer. La sdraietta mi dà l’idea di non farlo sentire “solo”, mentre la culla lo isola un po’.

la stanza di elia

Sdraietta Stokke per pranzare con noi

Alcune madri usano in casa l’ovetto o il passeggino, ma preferirei tenere questo tipo di sedute per le uscite. Forse sono pazza mi illudo, ma i pedagoghi concordano nel dire che per i neonati le abitudini siano vitali, e che dinanzi ad alcuni segnali ricorrenti (sempre la stessa copertina, lo stesso tipo di luce, una posizione simile) tendano ad assumere comportamenti regolari. Quindi, ecco il mio nuovo e personalissimo filmino a colori della situazione:

  • sdraietta e seggiolone –> vita domestica diurna, stare sveglio, sorridere, fare versi
  • ovetto e passeggino –> vita outdoor, mettere cappottino, scoprire cose nuove
  • culla e sacconanna –> vita notturna e riposini, chiudere occhi e sognare
  • lettino con sopra le nuvolette –> notte fonda, dormire almeno 12 ore consecutive
la stanza di elia

Biancheria da letto Jollein e Stokke, Doudou e Bestiole Ikea

LA STANZA DI ELIA: ILLUMINAZIONE

Sono in difficoltà perché non amo le lampade e non mi diverto a sceglierle, ma qualche giorno fa si è staccata una plafoniera dal soffitto, che si è deflagrata sul pavimento in mille pezzi. Siccome la cosa è accaduta nel cuore della notte e senza alcun motivo apparente, voglio interpretarlo come un segno del destino, o un avvertimento mafioso: per stavolta ti è andata bene perché non c’era nessuno, ma non pensare di cavartela con un’altra palla di vetro a 9,99€. Quindi abbiamo comprato un lampadario del Brico Center con paralume in cotone biologico ecru (???? Ebbene sì) dotato di lampadina a luce calda consigliataci da un credibilissimo responsabile di reparto con la salopette rossa da Gabibbo. Vorrei dire grandi cose, ma a me le lampade non suscitano emozioni né voglia di spendere, né di montarle infatti sta lì da una settimana.

Nei manuali che ho letto, ho trovato spesso dei riferimenti alla luce e al suo ruolo nel coordinare il ritmo sonno-veglia. Nei neonati questo equilibrio è molto delicato e quei piccoli mostri essi tendono a mis-interpretare i segnali a loro favore: sparargli in faccia una luce violenta alle 3 di notte potrebbe indurlo a pensare che sia ora di alzarsi, giocare, fare attività diurne come se fossero le 11 del mattino, mentre si deve trattare di una breve poppata di 20 minuti per tornare a dormire ASAP. Quindi, ho pensato anche di disporre due luci di sicurezza notturne, da non spegnere mai e che siano sufficienti a muovermi in sicurezza senza accendere la luce. Una è l’umidificatore-diffusore che avevo comprato per Michele a Natale e che a lui non serve visto che ne ha ricevuto uno molto più bello, e l’altro è una lanterna a LED che ci è stata donata per Natale, che collocherò in punti strategici la sera prima di ipnotizzarlo addormentarlo (è fotografata sopra vicino alla poltrona a dondolo)

LA STANZA DI ELIA: DECORAZIONI

Mi sono improvvisamente ricordata di un post scritto da Chiara di Machedavvero che recensiva Command, brand di strisce e ganci per decorare senza rovinare i muri e che soprattutto possono essere rimossi senza lasciare tracce*. Io ho preso delle clip minuscole trasparenti su Amazon: me la sono cavata con 7 euro per solo 48 ganci che a questo punto mi serviranno anche per appendergli la laurea. Ad esempio, la giostrina sul letto l’ho assicurata con questi gancetti.

la stanza di elia

Giostrina Ikea appesa con gancetti invisibili Command

Anche per queste decorazioni in carta ho adottato lo stesso sistema. In realtà ne avrei appese ben di più ma Michele mi ha redarguita, alché ho deciso di frenarmi ma non senza guardarlo e dirgli “Stavolta hai vinto tu, ma ci rivediamo a Natale, Rrrrramòn“.

la stanza di elia

Decorazioni in carta Jysk appese con sistema Command

Come avevo già raccontato a qualcuno, ho reperito tantissimi free printables (giuro che sono tutti royalty free, non ho infranto nessuna legge sul diritto d’autore) su Pinterest e li ho inseriti in cornici IKEA.

la stanza di elia

Printables in cornici IKEA

Sopra il fasciatoio ho previsto anche questa mensola portaquadri, sempre Ikea, su cui ho messo altri quadretti e candele.

la stanza di elia

Mensola portaquadri, lampada a bulbo, cornici, candele: tutto IKEA

In conclusione, in questi mesi in cui non ho potuto bere, fumare, drogarmi, fare tardi, ballare sui tavoli, mangiare salumi e addentare mele colte dall’albero, preparare questa stanza è stata una delle cose più divertenti che abbia fatto. L’unica cosa altrettanto divertente è l’acquisto del corredo che però vi risparmio perché, alla fine, non avete mica ammazzato nessuno.

la stanza di elia

Minigrucce Amazon

*questo per dirvi che, nella lunga ed estenuante e inutile e noiosa polemica sulle marchette, basta seguire chi le sa fare ed è credibile, e mandare a cagare tutti gli altri. Per dire, eh.

svgSenso di colpa non mi avrai
svg
svgCome diventare più belle

12 Comments

  • X_fedex

    Maggio 16, 2016 at 9:55 am

    Cameretta fantastica!!!
    Ottima scelta la poltrona ikea, io l’ho presa completa di poggiapiedi! Ci sto allattando adesso e confermo la comodità, sia di notte che di giorno! Ti consiglio magari anche di unire il tutto ad un delizioso cuscino da allattamento boppy e sarai ben sistemata nel piazzare il nano urlante per il pasto! Ci son delle fantasie per la fodera deliziose, che si adattano a meraviglia a ciò che hai scelto per decorare la camera…

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    • gynepraio

      Maggio 16, 2016 at 12:07 pm

      Anche il cuscino ce l’ho, me l’ha cortesemente prestato una mia amica! Non è Boppy ma essendo azzurrino direi che si adatta perfettamente!

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  • AliceOFM

    Maggio 16, 2016 at 10:24 am

    Sai che ho trovato questo post divertente – cosa utile per attirare l’attenzione di chi un bambino non se lo sogna neanche – ma anche molto tenero? Alcune tue accortezze mi sono sembrate non mirate unicamente al tuo benessere; una cosa che mi è parso di notare in alcuni blog sulla maternità è il bisogno di far intendere, tra le righe, che certe azioni nascano dalla tutela della mamma per la mamma, quando invece penso sia semplice istinto genitoriale. Ho l’impressione che alcune non sappiano “prendere le misure” e cerchino di sdoganare (a parole) l’idea della mamma che cura il figlio, per paura di non essere abbastanza moderne. Ma senza essere madre le mie interpretazioni potrebbero essere del tutto campate in aria…

    Ps: chissà perchè non hai optato per uno shabby chic con pareti gialle di Carlita…

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    • gynepraio

      Maggio 16, 2016 at 12:14 pm

      Sul giallo ero tentata ma in sogno mi è comparso il profeta Elia circondato da tutti i santi del Paradiso dicendomi NON LO FARE.
      Grazie per le tue parole. Non mi dispiace dire che c’è una componente di autoconservazione in molte delle mie scelte, ma è un egoismo a fin di bene. Se resto sana di mente e di umore accettabile, posso essere una madre decente. Se impazzisco, non so quanto bene potrò fare.

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  • clovetta

    Maggio 16, 2016 at 11:39 am

    Yo! per il seggiolone/sdraietta stokke, io ho la versione tripp trapp ma il concetto è lo stesso, mi sono trovata benissimo anche se ti confesso che il virtuoso intento di farla partecipare alla ns routine a tavola è tramontato insieme a svariati oggetti deflagrati rovinosamente a terra come la tua plafoniera (tracy hogg ti direbbe che dovresti piuttosto insegnare al tuo bambino a non farlo… ma più spesso di quanto credi molti buoni propositi si trasformano in comodi compromessi utili a mantenerti sana di mente – so che anche la stokke si è arresa su questo e ha iniziato ad inserire i vassoi.. io ne ho acquistato uno fighissimo compatibile con tripp trapp e lei secondo me ha apprezzato questo spazio si cui fare le peggio cose).. se non hai molto spazio dove archiviarla ti consiglio la vaschetta flexi sempre d stokke.. ora attendiamo un post sulla scelta del passeggino :p

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    • gynepraio

      Maggio 16, 2016 at 12:12 pm

      Anche noi abbiamo acquistato sia il “vassoio” per il seggiolone, il venditore ci ha detto la stessa identica cosa! Anche la vaschetta flessibile con “cucchiaione” ci è stata consigliata da tutti e infatti l’abbiamo presa…
      Per il passeggino niente dilemmi: ho avuto una fortuna stratosferica in quanto la figlia della signora che ci aiuta con i lavori domestici aveva un trio fantastico Inglesina color ecru, praticamente nuovo, accessoriatissimo, di quelli che si piegano con una manata ben assestata e che mi ha gentilmente prestato. Insomma, credo che sia molto più bello di quello che avrei acquistato di mia tasca…

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  • Paola

    Maggio 17, 2016 at 5:31 pm

    Deliziosa cameretta, il piccetto potrà solo essere contento e soddisfatto. Hai usato la testa e la razionalità, portandoti avanti coi ragionamenti, diversamente da me che ero un’idiota e pure fanatica per cui volli per mio figlio l’inglesina blu con le ruote bianche grandi, che era pure carina quando andavo bellamente in giro col pupo. Il dramma si scatenò il giorno in cui da sola dovetti piegarla e metterla in macchina col neonato piagnens in braccio, lì uscì fuori tutta la mia napoletanità e la consapevolezza di aver fatto una cazzata (pure costosa). Paola

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    • gynepraio

      Maggio 19, 2016 at 5:20 pm

      Stamattina mi sono dedicata a monta-smonta-analizza il trio e ho perso 7 anni di vita. Spero di arrivare a padroneggiarlo meglio a breve…

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  • Jole

    Maggio 19, 2016 at 9:49 pm

    É bellissima la cambretta di Elia e la poltrona Ikea è comodissima di notte!

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    • gynepraio

      Maggio 20, 2016 at 9:32 am

      Pensa che l’avevo montata male e avevo una delle doghe che mi puntava nelle costole, mi sono data della scema per una settimana finchè non ho capito dov’era la magagna.
      Ho visto le foto della festa a tema Unicorni e sono bellissime! Inutile, tutta l’oggettistica per bambine è infinitamente più bella di quella per i maschi (spero che per Elia l’epoca delle feste a tema Gormiti, o Visitors, o qualsiasi altra schifezza televisiva andrà di moda, arrivi più tardi possibile).

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  • Luci

    Maggio 22, 2016 at 9:16 pm

    Anche se per ora l’idea di un bambino è più che lontana da me l’ho trovato un posto molto carino e divertente, tra l’altro scambierei volentieri la mia camera con quella di Elia! L’unica cosa un po’ meh per me sono i free printables tutti in inglese, ma su queste cose sono pesante lo riconosco.

    ps. grazie per la dritta dei Command

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    • gynepraio

      Maggio 22, 2016 at 10:07 pm

      Vedrai che appena capisco che tipo sarà, farò qualche printables in italiano con le mie mani proprie medesime!

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