Instamonth Maggio 2016
INSTAMONTH MAGGIO 2016: LETTURE EDIFICANTI
Di “Riparare i Viventi” ho parlato brevemente su Snapchat: spero di non ripetermi dicendo che è un romanzo originale perché riprende il concetto di Unità di tempo, luogo e vicenda tipico della tragedia greca. L’argomento, cioè la morte di un adolescente, è crudo: ma il linguaggio utilizzato è forbitissimo e barocco, ideale per chi parla un ottimo francese. L’altro libro fotografato è un manuale educativo, di cui ho letto solo la sezione 0-6 mesi, giusto per non rovinarmi tutta la sorpresa adesso…
Per quanto mi riguarda, l’unico aspetto brutto di leggere con il Kindle è che non riesco a fotografare tutti i libri che mi passano tra le mani: in verità, a maggio ne ho letti altri 2 (“Le mie cose” di Marco Lazzarotto e “Il resto è ossigeno” di Valentina Stella). Di entrambi gli autori, torinesi e da me conosciuti personalmente, ho parlato su Snapchat qualche tempo fa: se non mi seguite, beh, dovreste farlo.

“Riparare i viventi” e “I no che aiutano a crescere”
INSTAMONTH MAGGIO 2016: BLOG
Segnatevi questa frase perché potrebbe non accadervi mai più di sentirla: questo mese sono contenta di ciò che ho scritto. Non della quantità di post, che avrei potuto incrementare con un minimo di applicazione, ma in termini di contenuti credo di avere prodotto articoli interessanti. C’è una guida all’utilizzo di Pinterest per gli studenti e una per diventare finalmente fighe, le solite rubriche mensili (Discovery Channel e Instamonth), un post emotivo sul senso di colpa e uno fancy sulla stanza di Elia.

Se non li leggete vi vengono i brufoli, è scienza
INSTAMONTH MAGGIO 2016: OUTFIT DEL BAMBINO
Mi sono autointrattenuta scegliendo e fotografando vestiti per neonati. A mia discolpa, posso dire che costavano poco e che mia madre mi ha sobillata. Vi assicuro che potevo spingermi ben oltre, ma ho pensato che 3 outfit fossero già prova sufficiente di rincoglionimento materno. Non è escluso che ne pubblichi molti altri.

Sneakers e berretto da scugnizzo, come se i bambini se li mettessero
INSTAMONTH MAGGIO 2016: OUTFIT DELLA GESTANTE
Ho comprato vestiti per Elia perché io devo per forza finire di sfruttare quelli che ho. Anzi, no: ho comprato su Zalando delle prestigiosissime Birkenstock Madrid approfittando persino di un buono sconto del 15% piovutomi dal cielo. Siccome ho i piedi che tendono a gonfiarsi, gli ho prontamente fatto fare un buchetto in più: come mi ha detto il calzolaio riconsegnandomele, “ha fatto bene signora, che altrimenti le vengono i piedi come un salame felino”. Sante parole, ragazzo.
Nel frattempo, ho pulito gli armadi e preparato 3 sacchi di vestiti non più utilizzabili ma che ho sfruttato solo in questi mesi di pinguedine. Non vedo l’ora di ricominciare a vestirmi normalmente, ve lo giuro.

Abito da gestante tedesca, chiodo nero che non si chiudeva quando ero vuota, figuremose adesso che son ripiena
INSTAMONTH MAGGIO 2016: FOOD
In compenso ho cucinato, e non poco. Da quando possiedo un’alzata, la devo esibire; da quando abbiamo una spianatoia, facciamo le tagliatelle e i maltagliati. Da quando è primavera, ho ritrovato il piacere di mangiare i pomodori, le zucchine crude e le melanzane. E diciamolo, da quando sono in maternità ho anche più tempo di sperimentare. Alcune di queste ricette saranno o sono state condivise sulla fanpage Facebook del blog, e le trovate raccolte in questa gallery. Se poi mettete un like alla pagina, ogni domenica mattina alle 9:30 ne pubblicherò una: tutte facili, parola mia.

Dall’alto a sx: Insalata greca, insalata di lenticchie, spaghetti alle fave, tortina semplicina, quiche alle verdure, zuppa di ceci e maltagliati, torta sbrisolona, torta nocciole&albicocche, torta al latte di cocco
INSTAMONTH MAGGIO 2016: THROWBACK THURSDAY
Giovedì al profumo di nostalgia canaglia? Io sono così nostalgica, ma così nostalgica, che una settimana ho persino saltato. Come al solito, sono viaggi: Egitto e Creta. In mezzo, una foto celebrativa di quello che era il mio fisico un anno fa. Ma poi torno come prima, eh.

Vacanza ignorante a Marsa Alam, outfit da runner, trekking nelle gole di Samarià a Creta
INSTAMONTH MAGGIO 2016: TORINO
Mi spiace per voi tutti che a maggio il tempo abbia fatto schifo, ma una parte di me -per via dei già citati piedi gonfi- ha tirato un sospiro di sollievo. C’è stato il sole praticamente solo 4 giorni, e in quei giorni sono riuscita a fare foto. Le prime due in Vanchiglia, nel mio quartiere; una nel mercatino francese di Piazza Solferino (dove per dignità non ho fotografato la pasta al burro che mi sono scofanata in tre mozzichi) e una presso i Giardini Reali.

Chiesa di s.Giulia, Lungo Po Machiavelli, la Mole dai Giardini Reali, saponi di Marsiglia al Mercatino Francese
INSTAMONTH MAGGIO 2016: HOME
Il bello di andare al mercato rionale non sono i negozianti affabili, né i prezzi accessibili, né i bellissimi carrellini colorati delle massaie: sono i fiori freschi. Quanto arredano? Quanta allegria mettono? Ma soprattutto, quanti likes prendono? Sicuramente più della mia tavola geometricamente apparecchiata per un pranzo domenicale.

Mettete dei fiori nei vostri Bormioli, oppure teneteli in mano. Apparecchiature degne di un Vergine ascendente Vergine
INSTAMONTH MAGGIO 2016: MOVIES
Per i film, vale un po’ lo stesso discorso della cucina: ho avuto tempo. Ho visto due film francesi (“Florida” e “Microbo&gasolina”), uno giapponese (“Le ricette della signora Toku”), uno australiano (“The dressmaker”). Ho visto anche un documentario made-in-Italy intitolato “Unlearning”, che vi consiglio sia per il tema trattato (è possibile per una famiglia vivere in un modo diverso rispetto alla classica esistenza borghese urbana?) sia per il sistema di distribuzione, basato sulla piattaforma Movieday (tutte le informazioni sono qui). In realtà ne ho visti anche altri, ma siccome ho deciso di fare solo divulgazione positiva -e non sfruttare la poca visibilità che ho per affossare il prossimo- non vi dirò di evitare come la peste quel capolavoro di depressione cinese che è “Al di là delle montagne”.
Infine, ho assistito ad uno spettacolo di Supershock, al secolo Paolo Cipriano, che è un artista specializzato nel musicare e accompagnare dal vivo dei film muti: questa volta si trattava del “Faust “di Murnau, che è stato in cartellone per tutta la durata del Torino Fringe Festival.
annagiuliabi
Giugno 6, 2016 at 9:49 am
Quel manualetto Feltrinelli ha campeggiato nella sala dei miei fin dalla tenera infanzia, così che ad ogni rifiuto verso le mie più che ragionevoli richieste la mia ira silenziosa si scatenava su quel (incolpevole?) volumetto.
Fossi in te lo terrei chiuso nel comodino come un diario segreto, almeno dal momento in cui Elia inizierà a scoprire l’alfabeto.
gynepraio
Giugno 6, 2016 at 10:13 am
Lo nasconderò in un cassetto dotato di chiave, insieme ai preservativi e alle Rotelle Haribo di suo padre.
Taurus_Littrow
Giugno 7, 2016 at 1:00 pm
Tu non lo sai ma sei diventata la mia spacciatrice di film di fiducia.
gynepraio
Giugno 7, 2016 at 7:22 pm
Mi pare che “The lady in the van” ti sia garbato!