
6 tips: come fare a farcela con un neonato
Da dove arriva la presunzione con la quale sto compilando un vademecum per neomamme o moms-to-be o wannabe-moms, me lo chiedo anche io visto che sono solo 3 mesi che c’è Elia e molte cose mi restano oscure, tipo come farlo dormire nella posizione che voglio io, o non farlo sempre sudare come un cucciolo di stambecco abbandonato. In ogni caso, questi sono i pochi tips che mi sentirei di dare a una persona che teme di non riuscire a farcela con un neonato.
1- come fare a farcela con un neonato: abbiate ciò che vi serve per voi e per il bambino
Questo non è un invito a sperperare denaro in perfette inutilità, o privarvi del pane per comprare sempre e comunque il top di gamma. É solo una calda raccomandazione di sfruttare il periodo della gravidanza per fare mente locale e predisporre tutto ciò che può servirvi. Tra tutti i consigli ridicoli che ho letto online durante la gravidanza c’è il seguente: “Non comprate troppo: limitatevi all’essenziale! Ciò che vi serve lo potete sempre acquistare strada facendo”. Posto che io non sono una minimalista e che parteggio per la squadra di “abbilo che può sempre servire”, la peggior illusione che vi potete fare è che avrete voglia di andare per boutique, farmacie, negozi specializzati e via dicendo quando il bambino sarà nato. Magari lo farete, e finirete col comprare una cosa brutta, o costosa quando si poteva trovare online, o nuova quando esisteva usata a metà prezzo. Io, all’idea di salire in macchina con un neonato di 15 giorni per andare all’Iperbimbo a comprare, che so, una vaschetta da bagno perché sono stata così scema da aspettare che gli cadesse il cordone ho una specie di mancamento. Sicuramente molte cose ve le regaleranno amici e parenti: ma non illudetevi, perché non riceverete quello che davvero vi serve a meno che non lo chiediate espressamente. Faranno tutti a gara a comprarvi dei minicardigan in cachemire, ma nessuno si presenterà con dei sanissimi body in cotone bianco. Vi regaleranno una costosissima colonia per neonati, ma non un bel cuscino da allattamento. L’altra cagata pazzesca che ho sentito è che alcune cose non sono poi così necessarie: che so, mica serve il fasciatoio ad altezza gomiti, il bambino può essere cambiato anche su un tavolo o sul letto! Ecco, anche questo non è vero, perché quando sei stanca vuoi muoverti in un ambiente comodo ed ergonomico. Io ho seguito questo metodo: ho stilato una checklist mixando più opinioni trovate in rete, e poi l’ho sottoposta a tre mamme di cui mi fidavo. Ognuna me l’ha limata o arricchita, e finora non mi sono mai trovata impreparata. Diverse cose sono rimaste inutilizzate, ma a mia discolpa devo dire che mio figlio è nato in un periodo in cui poteva fare caldissimo oppure freschetto, quindi ho preferito prepararmi per entrambe le eventualità. Ovviamente la mia checklist è disponibile per chi la vuole.

Ehi, ‘sta casa aspetta a te
2 – COME FARE A FARCELA CON UN NEONATO: STUDIATE E LEGGETE
Anche qui, non è un invito ad abbracciare una filosofia, appassionarvi a un autore e illudervi di poter affrontare in maniera manualistica e deterministica i primi mesi del nascituro. Tuttavia, leggere qualche libro aiuta a capire quali sono le questioni calde (tipicamente, sonno e allattamento) e studiare i diversi approcci esistenti: lo scenario più probabile è che il vostro sarà un mix di quello che avete letto, sperimentazione, suggerimenti di amiche e parenti, intuito. Ad esempio, Tracy Hogg buonanima con il suo acronimo EASY pecca un po’ di ottimismo (il bambino si riaddomenta da solo la metà delle volte) e di sadismo (dopo che ha mangiato, è istupidito e quindi predisposto al sonno, non coricarlo ma portalo a passeggiare). Ma la sua spiegazione sul ciclo del sonno dei neonati è illuminante, così come molti dei suoi suggerimenti per non interromperlo sono utili e ragionevoli (evitare la luce, i suoni, l’overstimolazione). Sono anche molto contenta di aver letto il manuale di puericultura con cui mia madre ha allevato me: insieme a una serie di suggerimenti obsoleti che farebbero rabbrividire qualsiasi pediatra laureato dopo il 1990 (ogni tanto, date pure al lattante un po’ di succo di frutta diluito in acqua), racconta con parole bellissime il momento di conoscenza e acclimatamento del neonato con la casa e la madre.

Ecco i titoli che ho letto io
Infine, sono anche molto contenta di aver frequentato gli incontri di cui parlavo qui, che mi hanno dato modo di riflettere, decisamente in anticipo sui tempi, su alcuni temi caldi legati alla genitorialità.
3 – COME FARE A FARCELA CON UN NEONATO: snellite la vostra routine
Trovatevi una estetista e una parrucchiera vicino a casa, o una che operi a domicilio. Prima del parto fatevi taglio, piega, depilazione: insomma, cercate di essere a posto per un mesetto. Comprate i cosmetici che vi servono, dei vestiti idonei all’allattamento (non fate come me), procurate di avere scarpe comode ma guardabili. Insomma, se siete ragazze che ci tengono a essere carine, organizzatevi per riuscire a esserlo anche dopo aver partorito perché, almeno all’inizio, non sarà facilissimo mantenere il decoro. Pensate a piatti buoni che si cucinano in fretta, organizzatevi per avere in casa gli ingredienti necessari, insegnate al partner a prepararli o fatene una scorta in freezer: se siete persone che amano mangiare bene, non privatevi del piacere di farlo anche dopo la nascita del bambino. Insomma, se ci sono aspetti della vostra routine su cui non intendete derogare perché vi aiutano a sentirvi voi stesse, studiate una maniera per adattarle alla nuova vita: ma fatelo prima.
4 – COME FARE A FARCELA CON UN NEONATO: APPRENDETE LA SOTTILE ARTE DELLA DELEGA
Lo dice una che non sa delegare e che è intimamente convinta di essere l’unica a saper fare le cose come Dio comanda. Invece di spendere migliaia di euro in un trio che vi durerà 3 mesi, fatevene prestare uno da un’amica e usate quei soldi per pagare una colf che vi pulisca casa e stiri i vestiti. Perché se, come tutte le donne normali, detestate pulire ma amate il pulito, per qualche mese non riuscirete a raggiungere gli standard soliti, e questo vi creerà una frustrazione non indifferente. Se mandate il partner al supermercato ma dimentica la metà dell’occorrente o sbaglia marca o compra gli yogurt in scadenza o compie altri simili passi falsi, provate Esselungaacasa o altri altri servizi locali simili che vi portano la spesa al pianerottolo. Se la vostra mamma o suocera è un asso ai fornelli, mettetela sotto a cucinare di tutto, fatele congelare tutto nei suoi Tupperware arancioni anni ’70 e assicuratevi un po’ di pasti premianti. Riducete al minimo i compiti che gravano su di voi, e pensateci prima, coinvolgendo le persone e indicando le vostre necessità.
5 – COME FARE A FARCELA CON UN NEONATO: trovate UN AUTO-INTRATTENIMENTO CHE FACCIA AL CASO VOSTRO
Probabilmente passerete molte ore in casa, e molte ore con un neonato attaccato al seno: passati i primi giorni in cui allatterete con chirurgica concentrazione, queste sessioni silenziose di nutrimento diventeranno noiose. Tipicamente, si degenera in un utilizzo smodato dei social network da mobile, con perdita di tre diottrie, scioglimento della batteria, pubblicazione di post sgrammaticati e disperati sulla propria condizione di puerpere. A volte ci si imbatte in siti pericolosi, ed è un attimo diventare delle mammole o delle sostenitrici della Leche League. Se avete una vita culturale attiva, ci sono molti modi per mantenerla viva: si può leggere (meglio un e-reader che un libro cartaceo, perché basta una mano sola), si può ascoltare la musica su Spotify, si può ascoltare un audiolibro, si può guardare film o serie TV su Netflix (magari non Stranger Things, che poi vi va via il latte) Basta allestire una milking station comoda e organizzarsi. Ma tenete il volto del bambino ben lontano dallo schermo altrimenti vi compare in sonno lo spirito di Tracy Hogg a dirvi che le luci sovrastimolano il neonato, e che quindi in sostanza è colpa vostra se non si riaddormenta da solo.
Infine, se il vostro bambino dorme 18 ore al dì, non avrete problemi a finire un libro, e magari pure a scriverne uno di vostro pugno. Ma se non è così, compratevi assolutamente una fascia. Ne ho parlato qui, e non serve che mi ripeta sul perché.

Fascia
6 – COME FARE A FARCELA CON UN NEONATO: CERCATE E ACCETTATE IL SUPPORTO DEL GRUPPO
Io rimango dell’idea che il peggio che possa accadere ad una mamma è stare troppo a lungo da sola. Stare sola induce a sviluppare una serie di pensieri molesti: “mio figlio piange tanto, è un bambino difficile”, “mio figlio piange tanto, non son buona a fare un cazzo”, “io sono sempre triste, non dovevo ascoltare Adele durante la gravidanza”, “mi annoio e sono stanca, quindi mi concedo uno spuntino a base di timballo di cervo ripieno in sformato di polenta taragna”. L’ideale sarebbe avere a propria disposizione un team di specialiste da chiamare a ogni piè sospinto, o che venissero a turno a suonare con un caffè e un cabaret di babà al rhum. Pare che in Francia funzioni così: il Sistema Sanitario Nazionale ti garantisce l’osteopata neonatale, la consulente dell’allattamento, il corso di massaggio neonatale e la rieducazione perineale, tutte domiciliari.
Forse in Italia non contiamo su un così efficiente assistenzialismo, ma abbiamo l’associazionismo. In quasi tutte le città esistono enti, onlus, circoli dedicati alle neomamme dove sono presenti più professioniste in grado di fornire supporto sanitario, psicologico o semplicemente pratico. Ci lavorano ostetriche, puericultrici, neonatologhe, osteopate, psicoterapeute, naturopate, consulenti del portare, musicoterapeute, logopediste, psicomotriciste. A prezzi ragionevoli e talvolta gratuitamente, erogano corsi e tengono seminari, offrono consigli e suggerimenti. Durante gli incontri ci sono altre madri con cui confrontarsi. Per mia esperienza, le situazioni che si creano sono due, entrambe positivissime dal mio punto di vista:
- Le altre madri sono in gamba e hanno molto da insegnare
- Le altre madri sono delle decerebrate e ti fanno sentire meno inadeguata, oltre a farti ridere molto
Ma oltre queste associazioni private, ci sono le Fondazioni, i comuni, le regioni, i consultori, le bibilioteche (vedi Nati per Leggere, progetto attivato in tutte le regioni). Si tratta di guardarsi intorno e uscire di casa.
No? Preferite la specialista che viene a casa vostra e vi visita nell’intimità della vostra stanza? Siete sempre convinte che il modello d’oltralpe sia migliore? Che vi devo dire, trasferitevi in Francia. Ma vi ricordo che non usano il bidet e producono della musica dance di merda.
Livia
Settembre 12, 2016 at 10:12 am
Finalmente (i primi) consigli interessanti! Grazie! Mi piacerebbe molto sapere anche quali teorie di quelle che hai letto hai fatto tue e come le stai sperimentando. E ovviamente, bramo per la tua lista!! È possibile averla? Ho un bimbo in arrivo a metà dicembre ma forse anche per scaramanzia non sto ancora facendo/leggendo nulla.
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 1:11 pm
Dei libri che ho letto, ti consiglio “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg: non perché il suo metodo EASY sia oro colato o perfettamente applicabile, ma perché offre una panoramica abbastanza esaustiva delle aree “calde” della maternità. Inoltre, sul tema del sonno, contiene alcuni suggerimenti che io ho trovato utili e solo apparentemente ovvi: ad esempio, come impostare l’allattamento notturno per favorire il riaddormentamento del neonato. Conosco persone che allattano sotto un neon, per dirtene una.
L’altro libro che ti consiglio non perché sia istruttivo ma perché racconta un modello di maternità che ha pregi da scoprire è “Il metodo maman” di Pamela Druckerman: a me ha aiutato a capire che tipo di mamma volevo essere (anche se ci sto ancora pensando, eh)
Ti mando la lista all’email con cui ti sei registrata, va bene?
Livia
Settembre 12, 2016 at 5:09 pm
Sarebbe bellissimo per la lista, ti ringrazio tanto! Ora guardo anche i libri che mi hai indicato! Mia mamma mi ha passato tipo dieci manuali che usó lei a suo tempo ma ho iniziato a sfogliarne uno e sono rimasta un po’ sconcertata (non so se perché tutta la faccenda ancora mi sconcerta, eh). A prescindere grazie e sappi che c’è una parte di pubblico che forse come me non aveva mai commentato prima, ma che apprezza particolarmente post di questo genere:)
nadia
Settembre 12, 2016 at 7:07 pm
Condivido!
E mi sento chiamata in causa! Ti seguo da qualche settimana e mi sono andata a leggere alcuni dei vecchi post. In più sono al quarto (mese) e sono in questa fase in cui cerco di capire un po’ che bisogna fare/comprare, il tutto durante l’amato cazzeggio online. Ovviamente non mi sono ancora “raccapezzata”, per cui sia la lista, sia i consigli di lettura, ma anche di letture online sarebbero moooolto apprezzati!
E grazie per questo bel post.
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 10:10 pm
Posso mandarti la lista all’indirizzo email con il quale ti sei registrata? Per quanto si riferisce alle letture, quelli che ho indicato a Livia sono i due volumi che mi hanno illuminata di più e che consiglierei a tutti di leggere.
nadia
Settembre 12, 2016 at 10:19 pm
Ma certo! Grazie!
Alessandra
Settembre 12, 2016 at 12:34 pm
Sottoscrivo ogni singola parola! Brava! Se posso,mi permetto di consigliare a tutte le future mamme l’ ostetrica a casa.Soprattutto se si hanno problemi con l’ allattamento dato che in ospedale non sempre aiutano.Bastano anche solo due o tre incontri ma ne vale davvero la pena!
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 1:13 pm
Sai che a modo mio ho usufruito di un servizio simile? Ul mio consultorio di zona mette a disposizione gratuitamente uno o due incontri con la consulente dell’allattamento, proprio per compensare quanto non fatto dall’ospedale. Per me sono stati momenti utilissimi per apprendere alcuni trucchi e correggere la postura.
Elena
Settembre 12, 2016 at 12:37 pm
Applausi applausi applausi! Concordo su tutto! Se posso aggiungere qualcosa al tuo esaustivo post: regalate alle neomamme non solo vestitini che il bambino possa mettere nell immediato ( dato che non si sa quanto saranno grandi e quanto cresceranno, di solito comunque molto nei primi tre mesi) ma anche per più in là. Nel mio caso praticamente le tutine un mese sono durate tipo 15 GG dalle dimissioni. Nella mia ingenuità mi sono ritrovata senza vestiti estivi più grandi (che credevo sarebbero arrivati in dono) mentre tutti mi regalavano ancora tutine intere piccole!
Giustissimo il ragionamento di comprare o prendere in prestito ciò che serve e di chiedere alla mamma in caso di dubbio soprattutto per cose grandi/ingombranti. Vedi prestito di una vaschetta da bagno enorme che ci occupava mezzo bagno
..odiata e rimpiazzata con vaschetta stokke! E no, io mia figlia nel lavandino non posso metterla perché è tipo anguilla.
C’è anche da dire che a volte si comprano molte cose che tanti ritengono essenziali prima del tempo per poi non usarle perché al bimbo non piacciono. Io per esempio ho una collezione di ciucci. Mai presi.
Sulle deleghe chettelodico a fa senza non si sopravvive e infatti per me le neomamme sole e che non hanno o non possono prendere un aiuto sono delle eroine vere. Stima assoluta.
E infine: quanti servizi ci sono per le neomamme? Tantissimi basta saperli cercare!
Comunque hai fatto molto bene a scrivere questo post, per niente mammolesco/imparanoiato/noioso. Brava!
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 1:16 pm
Grazie mille. In realtà esisterebbe uno strumento che io non ho utilizzato perché l’ho trovato un po’ troppo diretto, che è la lista bimbo. Se uno se la sente, sicuramente si risolvono lacune e si evitano i doppioni.
Elena
Settembre 12, 2016 at 5:11 pm
Ah se ti dovesse interessate: per il sudore dei neonati io ho usato fiocchi di riso talco non talco preso in farmacia. È un’emulsione liquida sia contro il sudore che contro le zanzare. E’ abbastanza naturale e mi son trovata bene, mi sembra che “assorba” il sudore e lascia la pelle morbidissima e profumata
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 10:07 pm
La sto usando anche io e mi piace molto, ma il profumo non è molto duraturo. O forse è Elia che sa di maialino sardo…
giulia torelli
Settembre 12, 2016 at 12:41 pm
bellissimo, come sempre mi fai morire dal ridere anche se l argomento non mi tocca da vicino! 🙂 consiglierò questo articolo ad amiche incinte (quando rimarranno incinte)
gynepraio
Settembre 12, 2016 at 1:17 pm
Grazie, detto da te vale doppio.
Dunja
Settembre 14, 2016 at 5:56 pm
sei un mito!!! Peccato che non hai partorito prima di me !
gynepraio
Settembre 16, 2016 at 3:35 pm
Ma ciao! Stai bene? Come procede in Florida?
Sere
Settembre 16, 2016 at 10:44 am
L’ho letto, trovato interessante e divertente anche (e soprattutto, forse) se non sono madre e non lo sto diventando. Come al solito, è sempre un gran piacere leggerti.
gynepraio
Settembre 16, 2016 at 3:36 pm
Grazie Sere, sei un tesoro come sempre
Azzurra
Settembre 17, 2016 at 5:17 pm
Che post bellissimo! Molto utile e a differenza di altri è senza moralismi da super mamma 🙂 Posso chiederti anche io la lista?
gynepraio
Settembre 19, 2016 at 1:04 pm
Ciao Azzurra, sono contenta che ti sia piaciuto il post. Ho provato a inviarti la checklist all’indirizzo Yahoo con cui ti sei registrata ma mi torna indietro, come se non esistesse. Se vuoi scrivimi a gynepraio@yahoo.it indicandomi un altro indirizzo email e te la rimando! A presto
Marghe ✿
Settembre 19, 2016 at 12:17 pm
Non sono molto d’accordo coi primi due punti, ma devo dire che mia mamma è di grande esperienza e mi ha dato ottimi consigli…. ad esempio i primi mesi il bagno può comodamente essere fatto nel lavandino!
Del fasciatoio avevamo già parlato: ho messo un ripiano sopra la lavatrice in bagno, così ho l’acqua corrente a portata di mano, per me sarebbe inconcepibile avere un fasciatoio in camera.
L’essenziale secondo me sono un set body-tutine e due pacchi di pannolini, poi dopo una settimana (che ho visto anche le dimensioni effettive del pupetto) faccio un bell’ordine sul web di robe che mi sembra manchino.
Anche sulle letture mi ripeto credo, trovo che sia importante darsi il tempo di conoscersi, imparare ad accettare cosa viene e ascoltarsi nelle esigenze reciproche, per il mio carattere le letture di “esperti” sono fonte di ansia, aspettativa, frustrazione e sensi di colpa…
gynepraio
Settembre 19, 2016 at 1:19 pm
Marghe, lo sai che sono spesomane, ansiosa e con manie di controllo. Combattere contro queste piaghe non serve, devo assecondarmi e cullarmici dentro!
Giulia
Ottobre 2, 2016 at 6:59 pm
Terrorizzata e impreparata all’appello!
Termine previsto per il primo gennaio, non sono più una ragazzina (quasi 37, argh…) e sono pure medico per cui si suppone che certe cose dovrei già masticarle, invece brancolo nel buio e quel che è peggio volontariamente. Non voglio sentire parlare di gravidanza e bambini per più di cinque minuti, non ho ancora letto nulla di istruttivo (anche perché lavoro e quando rientro a casa sono demolita), per ora non ho abiti adatti ad allattare anche perché non ho neppure deciso se lo farò o meno e ho comprato vestiti che giocoforza dovrò lasciare per un po’ nell’armadio perché impraticabili, sono anche indecisa se fare corsi di preparazione al parto o meno. Insomma un disastro. Il pensiero di prepararmi e informarmi mi angoscia anzichenò. Se fossi così gentile da inviarmi la checklist forse mi sentirei meno irresponsabile. Un abbraccio e complimenti per la simpatia! Giulia
gynepraio
Ottobre 2, 2016 at 7:04 pm
Posso usare l’email con cui ti sei registrata?
Giulia
Ottobre 3, 2016 at 9:21 am
Certo!
Paola
Agosto 7, 2017 at 10:32 am
Ciao,
rispondo a questo vecchio post utilissimo perché ora servirebbe anche a me la famosa checklist.
Potresti inviarmela?
gynepraio
Agosto 8, 2017 at 9:51 am
Te la mando all’indirizzo da cui stai commentando, ok?
Caterina
Settembre 1, 2017 at 1:18 am
Ma che spasso! Finalmente una donna che non mi considererebbe pazza. Sono incinta al sesto mese, quattro dei quali a letto e il mio unico passatempo è acquistare e flaggare la lista (a proposito mi invieresti anche la tua?) e tutti a dirmi di frenare con gli acquisti! Intanto qua abbiamo già le forbicine arrotondate. Adesso mi sento meno sola, grazie.
gynepraio
Settembre 1, 2017 at 11:17 am
In bocca al lupo! Ti mando la lista all’indirizzo email con cui ti sei registrata, ok?
Caterina
Settembre 1, 2017 at 3:42 pm
Grazie!
Giulia Corradi
Settembre 11, 2017 at 2:02 pm
Mi sono studiata attentamente la tua lista acquisti, che è stata molto utile. Una domanda, ti sei trovata bene con il fasciatoio in camera e non in bagno? E lo,portavi ogni volta a lavare in bagno o ti sei attrezzata in camera? Grazie
gynepraio
Settembre 11, 2017 at 3:59 pm
Confesso che per una innocente pipì uso le salviette delicate, senza ricorrere all’acqua corrente. In tutti gli altri casi, facevo una prima pulizia grossolana con le salviette per poi trasferirmi in bagno.
Specialmente quando Elia era piccolo e ancora aveva la testa ciondoloni, ho sempre preferito fargli un bagnetto integrale con la vaschetta per neonati, piuttosto che reggerlo e lavarlo sul lavandino con quel testone che se ne andava qua e là…
Lara
Gennaio 4, 2018 at 5:40 pm
Post meraviglioso che rileggo ora che la pancia mi impedisce di vedere i piedi 🙂 Sarebbe bellissimo ricevere la tua checklist, io in realtà ho intenzione di chiedere a parenti e amici sfacciatamente e in maniera mirata, saranno gli ormoni ma sto diventando control freak! 🙂 Grazie mille!
gynepraio
Gennaio 4, 2018 at 5:50 pm
Carissima, la checklist l’ho poi pubblicata in forma di post e la trovi qui: http://gynepraio.it/2017/11/20/shopping-list-per-bebe-la-mia-esperienza/