
Livin’ my life senza zucchero
Se siete solite leggere tutti gli articoli che parlano di peso ideale, sicuramente conoscete questo consiglio: prima di iniziare il regime, tieni un diario alimentare dettagliato dei tuoi pasti. Rileggendolo, scoprirai i tuoi errori alimentari ricorrenti e potrai iniziare a eliminare quelli.*
Ora, io compilo il gratitudine journal, gestisco un blog e svariati account social, tengo famiglia e non dormo da 4 mesi quindi capirete che non ho proprio una voglia matta di sobbarcarmi anche il diario alimentare. Ma siccome non desidero che si dica in giro che non sono una ragazza temeraria o che non mi metto in discussione, ho fatto un tentativo segnando sull’agenda i piatti che ho mangiato per tutta la scorsa settimana. Ma dopo 5 giorni, indovinate cos’ho fatto? Ho desistito.

Con tutta quell’avena dovrei già essermi trasformata in una modella svedese
Insomma, a leggere il menù sembrerei la figlia segreta di Rosanna Lambertucci, mentre in realtà sono la sorella bionda di Nadia Rinaldi. Non ho segnato gli extra e i fuori pasto (uno yogurt e una banana al giorno, come minimo) perché mi sono dimenticata o non avevo l’agenda dietro. A dirla tutta, per essere veramente scrupolosa dovrei specificare come ho cucinato ognuno dei piatti indicati. E poi, chi vogliamo prendere in giro? Il mio vero grande nemico è lo zucchero. Ah, zucchero, droga del mio pancreas, kryptonite delle mie papille, fomento dei miei rotoli. Ho contato la bellezza di 6 cucchiai al giorno: 1 a colazione nel latte coi fiocchi d’avena, 2 nelle tisane fredde che bevo durante la mattinata, 1 nello yogurt che mangio il pomeriggio e gli altri sparsi nei dolci che mangio ogni giorno. Perché, signori, io ogni giorno mangio un dolce, acquistato o fatto da me. Una cioccolata calda, 4 o 5 fette biscottate con la marmellata, oppure un ghiacciolo. Ogni. Santo. Giorno.
Io so che la strategia migliore sarebbe disabituarsi al gusto dolce, e tutti i nutrizionisti e benzinai e lattonieri e astrologi che ho incontrato in vita mia mi hanno suggerito di forzarmi, almeno per un certo periodo, a rinunciare allo zucchero per apprezzare il gusto autentico dei cibi: gli infusi, il caffè, i latticini. Accontentarmi della naturale dolcezza dei fiocchi d’avena (ma dove?) e fare a meno dello zucchero che ci metto sopra. Al ristorante, prendere l’ananas al posto della crema catalana. Posto che ci ho provato numerose volte fallendo sempre, ho pensato che un buon compromesso potrebbe essere quello di eliminare lo zucchero inteso come ingrediente “puro” e sostituirlo in parte con i dolcificanti Dietor, cercando per ognuno una collocazione nella mia giornata. Non è una soluzione radicale, ma, ehi, Roma non fu costruita in un giorno.
Questo è il piano, cui mi sto attenendo da 2 settimane (ok, va bene, dieci giorni):
- latte del mattino: Mydietor bustine. Non ha calorie, non contiene aspartame, già predosato così evito di metterne una coltre spessa 1 cm.
- yogurt: MyDietor liquido. Massimo una o due gocce per vasetto di yogurt (ho usato spesso un altro prodotto simile, e devo dire che questo è migliore). Feedback dell’operazione: ottimo, come testimoniato da questa foto
- dolci: provare a fare torte domestiche con MyDietor cuor di Stevia (di cui c’è anche la versione in bustine, ma per cucinare preferisco ovviamente quella sfusa in barattolo). Feedback dell’operazione: buono. Sicuramente la preparazione dei dolci con la Stevia merita approfondimento e maggiore sperimentazione, in particolare per quanto riguarda la lievitazione.
- tisane: qui niente palliativo, la sfida è imparare a berle così visto che spesso sanno di frutta e quindi sono abbastanza gradevoli anche tal quali
La ricetta che ho utilizzato per la torta proviene dal sito di Dietor ed è questa qui, ma se ne avete altre è arrivato il momento di inviarmele perché mi piacerebbe sperimentare ancora un po’. Anzi, pare ci sia anche un concorso di cui trovate le informazioni qui. Se vincete vi acchiappate al volo un Bimby, non so se ci siamo capiti.
PS Ad esempio, la mia amichetta Emily-perfettina-Schuman e il suo braccio destro Alina-in chief-Gonzalez di Cupcakesandcashmere hanno tenuto un diario alimentare per sottoporlo ad una consulente alimentare. Leggeteveli, vi prego. Io non so come quelle due facciano a entrare nei loro preppy clothes gentilmente sponsorizzati da Nordstrom, anzi veramente m domando come possano deambulare senza l’aiuto di un argano a motore che le sposti, visto che non fanno altro che mangiare cornucopie di caramelle, trionfi stratificati peanut butter&jelly sandwich, timballi di hamburger ripieni di pancetta e cheddar cheese. Non se lo meritano quel fisico, non se lo meritano.
Lella Lella
Ottobre 17, 2016 at 10:27 am
Ciao, da neo interessata all’alimentazione (studio da un po’ macrobiotica), ti consiglio di informarti bene sugli effetti di questi edulcoranti artificiali. Tra l’altro, il gusto dolce stimola comunque la produzione di insulina, che “brucia” zuccheri che non stai introducendo, che abbassa quindi la glicemia e fa partire al corpo il segnale di fame per rialzarla. E’ un autogol. Prova invece i vari malti (malto d’orzo ecc.) se proprio desideri questo gusto.
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 1:34 pm
Ho usato alcune volte i malti per preparare il pane ma devo dire che non mi danno grande soddisfazione. Credo che la strada migliore sia, un po’ per volta, disabituarmi al gusto dolce e basta.
Fran
Ottobre 18, 2016 at 10:36 am
Credo che questi dolcificanti che lei usa sono fatti esclusivamente di Stevia, per cui sono naturali. Insomma non si tratta di edulcoranti artificiali. Ma magari mi sbaglio.
gynepraio
Ottobre 18, 2016 at 11:00 am
Diciamo che sicuramente quelli a base di stevia sono più naturali rispetto a quelli a base di aspartame
giulia torelli
Ottobre 17, 2016 at 10:48 am
Valeria ma se usassi il miele, invece?
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 1:31 pm
Il miele mi piace molto e lo uso, perchè io alimenti dietetici mai. Diciamo che dal punto di vista calorico è identico allo zucchero, quindi forse dovrei semplicemente imparare a mangiare tutto amaro e riservare il gusto dolce per quelle volte in cui vado a cena fuori e mi voglio premiare.
DarthA
Ottobre 17, 2016 at 1:57 pm
Persevera! Bevo ormai tutto senza zucchero, anzi le bevande dolcificate mi fanno abbastanza schifo.
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 2:36 pm
É lo stadio cui vorrei arrivare. Da anni ci riesco col caffè ma per il resto mi occorre tempo….
martina lodi
Ottobre 17, 2016 at 2:04 pm
(semi) off-topic: l’avena con il latte al mattino è davvero buona o è uno sforzo mangiarla?
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 2:37 pm
A me piace, purché il latte sia freddo e si aggiunga un quid dolce (es. miele). Se vuoi ingannare un po’ il gusto, puoi usare il latte di soia alla vaniglia Provamel -se ti piace, of course- che dà al tutto un gusto molto bambinesco.
Francesca
Ottobre 17, 2016 at 3:22 pm
Ciao! Non so se ti piace la cannella, ma nel latte+avena aggiunge un po’di sapore e forse così puoi abbassare la quantità di zucchero… a proposito per l’inverno se vuoi provare a fare il porridge vero e proprio, io faccio così: in un pentolino metto l’avena con metà latte e metà acqua (così l’avena cuoce meglio) un pizzichino di sale e lo lascio bollire 1-2 minuti. Si forma una pappetta poco invitante visivamente ma deliziosa una volta aggiunta cannella, e un pochino di zucchero o sciroppo d’acero.
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 7:27 pm
Proverò certamente. Mi assicuri che il latte annacquato non fa schifo?
Francesca
Ottobre 18, 2016 at 2:31 pm
No no non fa schifo, viene assorbito dai fiocchi e poi l’acqua in parte evapora. Bisogna usare le dosi giuste ma si trovano online, io poi faccio ad occhio perché dipende dai fiocchi ma dopo un paio di tentativi ci si prende e si ottiene la consistenza più gradita. Poi ci puoi aggiungere quello che ti pare (frutta fresca, semini, frutta secca, cioccolata…) fino a trovare le combinazioni che più ti piacciono, così puoi variare la colazione ogni giorno. Tipo mela+cannella e fragole+cocco essiccato secondo me spaccano. Invece la versione fredda estiva (overnight oats) l’ho provata ma non mi è piaciuta, troppo viscidina.
Marghe ✿
Ottobre 17, 2016 at 5:44 pm
Madonna ma come fai a mangiare così poco?? adesso capisco perchè sei così magrolina… (°o°)
io l’avena la metto nello yogurt (o nel kefir) e per dolcificare metto una banana schiacciata,
te e tisane invece mi sono abituata a non dolcificarle, all’inizio è difficile ma adesso non mi manca x niente anzi!
per il resto mangio come un bue, sarà dura quando non avrò più la scusa dell’allattamento!
gynepraio
Ottobre 17, 2016 at 7:30 pm
Ahahahaha, magra io!!! Il diario alimentare di cui sopra è assolutamente incompleto. Le mie porzioni sono sempre enormi e di solito quando cuocio non sto a lesinare sul condimento. Oppure ci sono quei giorni, tipo oggi, che ho trovato al mercato delle prugne buone e quindi ne ho mangiate 7 tra stamattina e oggi pomeriggio! Passerò la notte sul cesso, me lo sento.
Marghe ✿
Ottobre 25, 2016 at 10:26 am
io ho un problema con le ciliegie: quando è stagione a pranzo ne mangio almeno mezzo kg…
Francesca IConigli
Ottobre 17, 2016 at 11:47 pm
I feel you. Sono la classica terribile persona che puó serenamente cenare con pesce bianco al forno e spinaci bolliti, salvo poi servirsi una ciotola di affogato al cioccolato dal diametro di un metro. Mi piace nutrirmi in modo sano e sento che il corpo (al di là il fisico esteticamente inteso) ne riceve benefici, ma ho ormai appurato che rinunciare ai dolci -e a certi grassi, cfr. tra gli altri Camembert – mi è insopportabile. Compenso altrove: torte e dolci fatti in casa, niente bevande, meno olio nel soffritto, meno pane e più cereali.
Il caffè, tè, tisane li ho sempre bevuti senza nulla. Non mi piace il latte da sempre, non ho suggerimenti da dare. Quanto agli snack, per tagliare sugli zuccheri, frutta compresa: un pezzetto di grana?
gynepraio
Ottobre 19, 2016 at 8:38 pm
É che proprio a me piace mangiare i dolci, che ci posso fare? Ad esempio posso stare mesi senza mangiare le patatine fritte, o le arachidi salate, non mi verrebbe mai in mente di comprare delle caramelle (ma neanche quelle superbuone, proprio non me ne frega niente) o i pop-corn al cinema.
Però se ho voglia di gelato vi dovete scansare e farmi correre in pasticceria, ok?
Lucia
Ottobre 18, 2016 at 11:25 am
La perfettina Emily aveva suggerito un’app, myfitnesspal: è un diario giornaliero su cui caricare gli alimenti consumati e che ti dice a quante calorie corrispondono. Puoi sincronizzarlo con google fit e garmin connect (se corri) e se imposti un importo quotidiano di calorie che devi rispettare è molto utile perchè bilancia calorie consumate e calorie trangugiate. Io ho compilato religiosamente per almeno 6 mesi, poi mi son rotta un po’ le balle, comunque con me ha funzionato.
Io non uso zucchero nel thé e nel caffé, ma metto un goccino di latte. E anch’io sono del team “un pasto senza dolce non ha senso”, però vabbé, poi mi ammazzo di km di corsa…
gynepraio
Ottobre 19, 2016 at 8:35 pm
6 mesi di diligente compilazione di un diario alimentare: per me hai vinto il paradiso, una pelliccia Annabella e una batteria di pentole in acciaio
Luci
Ottobre 19, 2016 at 12:21 pm
Non sarebbe meglio il fruttosio? Aggiungo subito che non ne so nulla perché io non aggiungo zucchero o dolcificanti a nulla, non per dieta o altro, ma semplicemente perché preferisco così, però lo consigliarono a mio padre quando dovette sospendere lo zucchero classico per un periodo.
Tra l’altro se può esserti di incoraggiamento ha lentamente eliminato anche il fruttosio (per scelta personale) e ora non zucchera nulla neanche lui e non ne sente la mancanza.
Se poi ti piace fare i dolci spesso mia madre lo utilizza anche per quelli al posto dello zucchero.
gynepraio
Ottobre 19, 2016 at 8:32 pm
Anche il fruttosio non è male come soluzione! Mi piace anche abbastanza, l’unico inconveniente, se lo si usa in cucina tipo per fare dolci, è che ne occorre una quantità abbastanza importante e che ha le stesse kcal dello zucchero (400 kcal per 100 g).
Se l’obiettivo è quello di risparmiare calorie purtroppo o taglio sul gusto dolce tout court (complimenti a tuo padre fra l’altro) oppure mi tocca ricorrere ai dolcificanti…
Lara
Ottobre 19, 2016 at 10:13 pm
“Amaro, come la vita.” Così diceva il mio BFF dell’infanzia, forse conscio di creare un trauma dal quale non mi riavrò mai, visto che da allora lo zucchero (e tutti i suoi surrogati) non trovano posto nella mia ‘dieta’ (risate di sottofondo).
Ok non lo trovano per 27 giorni al mese, poi liberi tutti.
Temo comunque che la chiave sia un gusto molto personale e ancestrale, se io preferisco un arrosto di maiale al latte con patate rosolate alla Sacher e tu no, beh, ragazza, un motivo ci sarà.
Te siento per la guerra alla saccarina comunque, per tutte le ricettine che riguardano il salato sono qua.
Besos
L
gynepraio
Ottobre 20, 2016 at 7:46 am
Mi piace tantissimo pensare ai miei antenati Neanderthalensis che preferivano torte di fango e bacche alla grigliata di mammuth!
Antonia
Ottobre 20, 2016 at 10:25 pm
Lotto da sempre con il peso e capisco bene quello che scrivi perché il mio male sono proprio i dolci.
Detto questo certo io non posso darti consigli ma quello che posso dirti è che i dolcificanti fanno malissimo. Non farlo.
Quello invece che mi sento di consigliarti è per esempio lo sciroppo di agave che ha molte meno calorie dello zucchero.
Comincerò a tenere un diario pure io
virginiamanda
Ottobre 25, 2016 at 6:08 am
Allora, io comprendo tutto quello che dici perché svariate volte ho tenuto diari alimentari che sono naufragati dopo pochi giorni.
Mi ha migliorato molto la vita un’app (di cui però non ricordo il nome) che appena inserivi l’alimento che avevi mangiato ti dava le calorie, la percentuale di grassi, zuccheri, vitamine etc in un comodo grafico a torta (ironia portami via) che ti diceva quanto te ne avanzava da usare fino a sera.
L’ho usata fino ad un’autoformattazione del cellulare accaduta di notte ed al mattino, come le favole, non l’ho più trovata.
Un’altra app che invece mi ha dato molte soddisfazioni è “myDietatrainer” che nella versione basic ti dà degli obiettivi (che selezioni tu) per esempio: mangiare metà piatto di verdure per tre volte al giorno, camminare per 8000 passi, fare tre sessioni di addominali… ogni volta che le fai ti premia con dei punti. A metà giornata ti manda un messaggio con una foto del tuo fisico, per motivarti (e anche un po’ deprimerti).
E ora arriviamo al punto: lo zucchero. Io l’ho eliminato. Così tanto eliminato che se viene a casa qualcuno per il caffé non glielo offro neanche (a casa non ce l’ho). Passando pure per cafona. E’ che non mi viene in mente di comprarlo.
Certo, i dolci si fanno con lo zucchero, quindi per te che cucini, inforni e sforni non c’è niente da fare, lo devi tenere in casa.
L’ho sostituito con il miele, ma ne uso una goccia e solo al mattino nel caffè americano.
Un’altra cosa che ho eliminato del tutto è il latte e derivati. Ho capito che ci mettevo tantissimo a digerirlo e mi affaticava. Eliminato. Sono almeno sei mesi che passo noncurante davanti al reparto latticini senza degnarlo di uno sguardo.
Quindi, ho eliminato lo zucchero, ho eliminato i latticini, faccio una vita più attiva e mi sono trasferita dall’altra parte del mondo e vuoi sapere una cosa?
Non sono dimagrita neanche di un etto!!!
Quindi tesoro, dai retta a me, magna quello che ti pare, che la vita è già piena di tristezza! 😀
Abbracci a te e Elia <3
gynepraio
Ottobre 25, 2016 at 4:10 pm
Alla fine torniamo sempre lì. Io c’ho fame Virginia, c’ho fame.
Alessandra
Novembre 18, 2016 at 2:59 pm
Ti ho scoperta da poco e sto leggendo man mano i tuoi articoli, mi piace molto il tuo stile! Poiché sulla maternità non ho ancora nulla da dire, commento la faccenda zucchero. Personalmente, da quando ho deciso di eliminarlo dal caffè l’ho eliminato da ogni bevanda che assumo (tè, tisane, cappuccino ecc) tranne nella Coca Cola che ogni tanto mi concedo (me la regalano al posto dove prendo ogni tanto da mangiare a pranzo…giustificata). È stata una cosa naturale, non ci ho dovuto pensare e non mi è pesato, ad oggi non riuscirei a dolcificare le bevande. È abitudine, credo, puoi farcela. Il mio grosso problema è che non riesco a uscire di casa senza mangiare latte e biscotti, qualunque altra cosa a colazione mi fa venir fame dopo 15 minuti e comunque non mi sazia. Vorrei eliminarli, ma non trovo alternative valide. Ho provato anche a far io dei dolci con ingredienti più sani (farina integrale, miele, zucchero integrale di canna…) ma 0 soddisfazione, ahimè!
gynepraio
Novembre 20, 2016 at 2:08 pm
Ma mangia ‘sti biscotti, specialmente se ti danno sazietà e se sono l’unica concessione dolce della giornata. Sicuramente la colazione è il momento migliore per permetterti questo piacere.
Antonia (azzetazeta) Lady Zeta
Novembre 21, 2016 at 8:39 pm
Sai che io sono riuscita ad eliminare i biscotti prendendo ke gallette di riso i di mais con un velo di miele… saziamo molto e hanno decisamente meno calorie dei biscotti.