Discovery channel gennaio 2017: somatoline
Quest’anno riparte la missione cosce perfette decenti. Due anni fa avevo scherzato, l’anno scorso c’avevo altro a cui pensare ma quest’anno voglio provarci seriamente. Quindi sono partita dal 1 gennaio con Somatoline in bustine, quella classica, quella col principio farmaceutico. Ogni mattina, me la spalmo vigorosamente sulle cosce,con voluttuosi movimenti circolari. Si assorbe bene, non unge e secondo me lavora dietro le quinte.
Il prossimo step sarà iscrivermi in palestra. Potrei aver individuato il luogo, ma devo ancora perfezionare la ricerca e fare un sopralluogo: in ogni caso non inizierei prima di aprile.. Nel frattempo, movimenti circolari, movimenti circolari, movimenti circolari.
Costo: tra 45 e 50 euro per 30 bustine monodose (io l’ho comprata sia in farmacia sia su Mondofarmacia)
Discovery channel gennaio 2017: la canottiera
Ho divorziato dalla canottiera in prima media. Io la odiavo già alle elementari, per numerose e ben note ragioni: ero già ossessionata dal peso body conscious allora e trovavo che mi aggiungesse uno strato in più che proprio non ci voleva. In più, nei prestigiosi primi anni ’90 non esisteva Tezenis col suo angoletto per le prepuberi dove vendono per 6 euro le canottierine rosa, con spallina sottile ed effetto seconda pelle. No, amiche. Quando io ero piccola le canottiere erano di quel bianco sporco tipo pelo di pecora delle Shetland, erano spesse 1 cm, avevano un interno in lana abrasiva e costavano un sacco perché erano della Liabel. Si compravano inoltre in stock a inizio anno ed erano pertanto tutte uguali. Io detestavo metterla, detestavo infilarla nei pantaloni perché usciva, allora la mettevo nelle mutande ma poi faceva l’effetto donut intorno ai fianchi. Alle medie sono riuscita a dismetterla grazie alla moda anni ’90 dei pull corti con le reni al vento (Onyx, Phard, Non è la Rai, grazie come sempre grazie) alla quale mio malgrado mi sono piegata anche perché in giro non c’erano alternative. Da allora sono sopravvissuta, e non sono tornata a miti consigli nemmeno quando le maglie corte sono state definitivamente dismesse.
Tutto bene finché la settimana scorsa sono andata da Intimissimi e mi sono comprata un body in viscosa e cachemire grigio melange, pagandolo in saldo 17 euro. Da quando ce l’ho non voglio indossare altro. Me lo metterei pure sotto il pigiama se dormissi, sotto la muta da sub se facessi immersioni, sotto la tuta blu se facessi l’operaio, sotto la toga se facessi il giudice, sotto il saio se facessi il monaco. Insomma, avete capito, è un’esperienza tattile meravigliosa, un caldo costante, una sensazione avvolgente che mi fa pensare alla pelliccia in cui s’infagottava Anna Karenina quando andava in giro con la sua troika. Questa è la canottiera che ho sempre sognato di avere. Ho anche scoperto, grazie a questo articolo, che il body in inglese si chiama “leotard”.
Costo: 17,95 euro, colori nero, grigio e noce
Discovery Channel gennaio 2017: trattamento therapiste kerastase
Io vado dal parrucchiere al massimo 3 volte l’anno, e solo per il colore. In generale, non mi piace tantissimo andarci: a parità di spesa, cedo più volentieri a un massaggio o una pedicure. Mi piacerebbe imparare a farmi bene la piega da sola con la piastra, come vedo che sanno fare un sacco di ragazze normali, insomma non dotate di dottorato in cosmetologia capillare, che spesso fanno dei tutorial su Youtube e financo su Snapchat con una sola mano ma io no, mi spiace, NON CAPISCO.
Comunque, devo essermi lamentata benissimo della perdita di ciglia e capelli perché Michele mi ha regalato per Natale non una parrucca, bensì un ciclo di 4 trattamenti Kérastase da fare presso l’Istituto Kérastase Paris 32Lagrange. Sono andata due volte e mi hanno fatto il Rituel Therapiste, a base -tenetevi stretti. la pianta della resurrezione, un prezioso vegetale conosciuto per la sua capacità di sopravvivere in condizioni di quasi completa disidratazione, riuscendo a tornare in vita anche dopo anni di morte apparente. Come i miei capelli, insomma.
Non so dirvi esattamente cosa mi abbiano messo in testa: sicuramente uno shampoo, poi una maschera nutriente e alla fine un siero attivato col calore. Non ho fatto domande, perché era la prima volta in sei mesi che facevo qualcosa senza Elia, ero stanca, c’era il rumore bianco dei phon e mi sono addormentata. So solo che alla domanda “Che piega le faccio?”, ho biascicato un fantozziano “Facci lei” e ho richiuso gli occhi. Mi sono svegliata bella come il sole e con una signorina che mi fissava su una agenda un appuntamento per 15 giorni dopo. La situazione è questa: perdo meno capelli perché credo che il picco sia stato a fine novembre-inizio dicembre e ora si sia assestato. Il risultato di capello sano è durato anche quando, 3 giorni dopo, ho lavato i capelli a casa con il mio shampoo Ducray. Per ora resisto e non uso la piastra per non seccarli ulteriormente.
Costo: non lo so, era un regalo.
NOTA: per i lettori arrivati di recente (vi vedo), sappiate che i prodotti menzionati nel Discovery Channel Gennaio 2017, o in tutte le altre edizioni di questa rubrica, non mi vengono offerti o se percepisco denaro per scriverne. No, amici, la risposta è NO, ma pronunciata con il tono di MAGARI.
4 Comments
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incorporella
Gennaio 30, 2017 at 1:03 pm
Io del body ho ricordi atroci, tipo effetto monotetta e grandi acrobazie per fare la pipì. Per me è un no. Sono invece adepta della canottiera, dopo un’adolescenza spericolata e calorosa, ho un repertorio di basiche H&M che tengo fino a luglio e abbandono solo oltre i 27 gradi e dopo attente valutazioni. Si chiama anzianità, dicono.
Alessandra
Gennaio 30, 2017 at 2:38 pm
Spesse volte mi sono ritrovata a pensare davanti allo specchio “Ma cos’è questo rotolino? Grasso?” E sì era grasso ma amplificato dalla mia adorabile canottiera che fa le pieghette. Piuttosto che morir di freddo me ne sono sempre fregata ma devo ammettere che con i pantaloni a vita alta la faccenda è complessa e ho quindi acquistato il body sopra menzionato in tonalità nera. Ancora sullo stendino, vedremo se vale i 17€ di spesa (a 35 l’avrei lasciato lì, lo ammetto).
Giulia
Gennaio 30, 2017 at 6:36 pm
non sono mai riuscita ad essere costante con somatoline…mi farai sapere!
invece ho scperto anche io.i prodigiosi body misto cachemire di intimissimj (ahimè non a saldo) ci sono stata a new york a natale e sono stata sempre al caldo nonostante il vento gelido! mi sa che ora che sono a saldo me ne prendo un altro!
AliceOFM
Gennaio 31, 2017 at 11:03 pm
Io invece sono partito canottiera, non quelle della nonna con lo scollo in pizzo e la rosellina in raso, ma basic con scollo ampio (che su di me da l’illusione di un seno da donna e non da ragazzina prepuberale).
Il body mi ricorda le elementari e le contorsioni per chiudere quei due poussoir…