Instamonth Gennaio 2017
Instamonth Gennaio 2017: OOTD
A gennaio ho fatto quasi 2 settimane della vergogna. Per chi non lo sapesse, sono una specie di purga sovietica per l’armadio: accantoni i vestiti sulla cui ragion d’essere hai dei dubbi (lo regalo? Si vedrà tanto che è pieno di pallini? Mi sta davvero così male? Non si sa mai, potrebbe servire per pisciare il cane) e per una settimana ti vesti solo con quelli. Un vago sentore di disagio misto alla ben nota sensazione di sentirsi un cesso calpestato ti aiutano a fare la scelta giusta e a disfarti di ciò che ti sta male oppure a rivalutare ciò che è salvabile. Io ho buttato la maglia bianca matelassè e ho salvato il pullover verde scuro a V. Per il resto, ho rivalutato gli anni ’90: ho riesumato uno zainetto di Prada, ho comprato un body (ne parlo qui) e un paio di jeans stone washed a vita alta. Quanto al colletto tembeshtato di pietre, beh, ogni tanto mi piace ancora metterlo e quindi no, non lo darà via anche se non è più trendy.

Dall’alto a sx: body Intimissimi, borsa anni ’90, preppy oufit, colletto bijou, nuovi jeans, maglia matelassé
Instamonth Gennaio 2017: beauty
Da questo minicollage si desume che le foto nel bagno di Michele vengono meglio che nel mio. Della maschera Mint Julep ho parlato qui, mentre il profumo Byredo è uno dei miei regali di Natale per Michele che ovviamente non me lo lascia usare.

Maschera Mint Julep e profumo Byredo di Michele a me vietato
Instamonth Gennaio 2017: fare cose
Diciamo che in questo mese il mio fare cose si sintetizza in: “ritorna in ufficio dopo 10 mesi di maternità e per non farsi mancare niente cambia pure azienda e ruolo”. La verità è che, a parte lavorare e stare con la mia famiglia non faccio un beneamato cazzo. Mi sa che per ripopolare la mia agenda ci vorrà qualche tempo. E no, l’assemblea di condominio non conta nella categoria “fare cose”.

Il castello del Valentino e il mio prestigioso account Snapchat
Instamonth Gennaio 2017: food
Per compensare l’assenza di attività outdoor e culturali, questo mese abbiamo cucinato un sacco. Il copione classico è che il sabato decidiamo di invitare qualcuno a cena o a pranzo, e per l’occasione ci cimentiamo insieme nella preparazione di qualche piatto complesso. In verità succede che Michele decide cosa fare, mi manda a fare la spesa e quando carica come uno sherpa sono rincasata mi relega ai compiti di bassa manovalanza come pesare la farina, spellare la salsiccia o pulire le carote, per tenere per sé i compiti di alta cucina come chiudere tortelli o stratificare lasagne. Il motivo per cui non ho fotografato tutte le nostre sue creazioni è che spesso sono troppo stanca per pensare a una mise-en-place. Oppure, più spesso, ho fame e mi butto sul cibo come un minatore che ha concluso il turno di notte.

Da sx. intagliare carote, mangiare Frizzy Pazzy, sfondarsi di ragù
Instamonth Gennaio 2017: baby
Elia cresce, va al nido, fa un sacco di nuovi versi, possiede 2 denti, pesa quasi 10 kg, ha infine trovato una soddisfacente regolarità intestinale, mangia come un dannato e rotola in ogni dove, intrufolandosi sotto i tavoli, i divani, le sedie. Io gli compro decine di calzini antiscivolo, body con le stelline. Gli amici ci regalano paperelle da bagno della Juventus e orsetti francesi di Histoire d’Ours.
Nelle notti in cui mi tiene sveglia per i dolori della dentizione, pago l’amministratore di condominio, recupero episodi di Friends di cui inspiegabilmente avevo perso memoria e gli compro nuovi vestitini a righe sul sito di HM. Lo amo sconsideratamente.

Body stellato, paperella da bagnetto juventina, orsetto francese e collezione di calzini antiscivolo
Instamonth Gennaio 2017: cultura
Di andare al cinema non se ne parla, finché non è un po’ autonomo la sera e soprattutto finché non mi attivo alla ricerca di una tata. Allora ripiego sulla sezione “Film indipendenti” o “Film indipendenti pluripremiati” (il che lascia presumere che nella prima categoria ci stiano solo i “Film indipendenti accolti in modo tiepido dai festival internazionali”) di Netflix, dove ho visto “Other people”, “Rainbow time” e “It’s kind of a funny story”. Tutti consigliati, al pari di “Blue Jay”, “Two days in Paris” e “LuTo” di cui ho parlato qui. Quanto alla raccolta di racconti “Innovazioni americante”, mi sono fermata ai primi due racconti perchè mi sono messa a leggere “Il metodo danese per crescere bambini felici”, di cui ho parlato qui.

Dall’alto a sx: “Other people”, “Rainbow time”, “It’s kind of a funny story”, romanzo Einaudi
Instamonth Gennaio 2017: tbt
A gennaio ho celebrato un po’ mio padre, che in una foto regge me che sembro Elia e in un altra regge un polipo molle come me dopo che ho retto Elia. Troverete anche una breve testimonianza di Valeria-Licia Colò che spiaccica una tartaruga di mare, ma soprattutto troverete una foto di me a 15 anni. Adolescenti in difficoltà che mi scrivete su Snapchat dicendo che vi sentite brutte e incomprese: sappiate che io, inspiegabilmente, uscivo-avevo-una-vita-e-financo-un-ragazzo nonostante fossi brutta come il culo del diavolo. C’è speranza per tutte, amiche.

Dall’alto a sx: in braccio a papà, papà goes dolce&gabbana, in coppa a una tartaruga a Bali, adolescente arrabbiata all’Avana
Instamonth Gennaio 2017: blog
Gennaio non è stato molto prolifico: ho scritto solo 5 post. Ma, secondo Google Analytics, è stato il mio mese più trafficato di sempre. A quanto pare, il post più letto è quello sulla spesa e il menù settimanale, seguito dalle recensioni beauty: come già sapevamo, dei post fondamentalmente utili. Mi piacerebbe dire che mi impegnerò a produrre sempre contenuti di questo tipo, ma sinceramente non ci sono molti argomenti su cui mi senta così ferrata da produrre una guida. Però, se avete particolari richieste, scrivetemi e ci provo. Quindi, prima di invitarvi con la consueta veemente brutalità ad alzare il culo e andare a leggere i post persi nel frattempo, lasciatemi dire grazie a chi viene qui con regolarità, commenta, cuora, condivide e mi motiva.

Andate a leggere, stolti
7 Comments
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Elisa
Febbraio 6, 2017 at 9:48 am
Non sarebbe male, come argomenti, se riuscissi a raggruppare in un post, i vari consigli della “posta di collocamento”.. dici cose molto utili, è un peccato che vadano all’aria.
Oppure considerarlo un argomento da trattare..
gynepraio
Febbraio 12, 2017 at 3:55 pm
Grazie mille per questa idea!
giulia
Febbraio 6, 2017 at 11:22 am
ti leggo sempre con tantissimo piacere.
sono meno interessata alla.posta del cuore (al momento felicemete sposata , quasi 38 anni minsento un po’lontana da questi argomenti e proiettata verso altri….) ma adoro tutti i tuoi post utili. grazie a te ho una vaporiera, un correttore per le occhiaie degno….e molte altre cose di fondamentale importanza!
gynepraio
Febbraio 12, 2017 at 3:56 pm
Non mancherò di condividere nuovi acquisti!
samanta
Febbraio 10, 2017 at 5:57 pm
e’ un peccato che vadano persi i tuoi consigli di posta del cuore! mi piacerebbe condividerli con chi non possiede snapchat. ps: ti stimo!
gynepraio
Febbraio 12, 2017 at 3:59 pm
Grazie Samanta, dovrei salvarli e unirli in un video unico, ma dovrei installare e imparare a usare qualche software di montaggio. Se qualcuno sa come fare, me lo dica!
X_fedex
Marzo 5, 2017 at 11:38 pm
Come cambiato azienda? Sei riuscita a farti assumere da un nuovo datore di lavoro post parto?? Io ho paura che mi ridano in faccia ai colloqui se emerge che ho un pupo di 13 mesi..