Instamonth Febbraio 2017
Instamonth Febbraio 2017: food
Io cucino poco, ultimamente. Non so più preparare piatti complessi, doso male il sale, spesso non ho voglia. Michele se n’è accorto e mi lascia solo compiti di bassa manovalanza tipo raschiare le carote, oppure fare le mie sciocche mise-en-place con i tovaglioli colorati di Tiger. Ero felicissima delle mie kale farfalle, che già progettavo di esportare a Hollywood presentandole come nuova frontiera della dieta mediterranea, quando mi sono resa conto che mangiare pasta alle 13:00 mi fa venire una drammatica e inspiegabile emicrania post-prandiale. I dolci li ha fatti tutti Michele, io li ho solo fotografati; la frittata ignorante, invece, è opera mia.

Dall’alto a sx: muffin al cacao, kale farfalle, panino con frittata, Kusmi tea, tarte-tatin
Instamonth Febbraio 2017: blog
Il mese più breve, la produzione superiore. Sono contenta di ciò che ho scritto, e infatti febbraio è stato ancora più trafficato di gennaio nonostante abbia 3 giorni in meno: da qui traiamo una grande morale, cioè che se scrivo di più mi leggete di più. Nell’attesa che mi consegnino un premio Nobel all’intuizione, vi invito a leggere i 6 post di febbraio: due rubriche, due personali, uno mommy-ma-non-troppo e uno sponsorizzato ma scritto col cuore in mano.

Correte a leggere, dai che mi sono impegnata
Instamonth Febbraio 2017: ootd
A febbraio ho pulito gli armadi e ho archiviato una serie di capi, sempre col metodo “settimana della vergogna”: una camicia azzurra che mi faceva sudare come un prosciutto all’equatore (prontamente sostituita con una camicia su misura descritta qui) e una camicia nera vecchia di mille anni con un fiocco che faceva difetto. Sono entrati alcuni capi nuovi, come un trench cammello, un cardigan bianco in mohair e svariati maglioncini tinta unita 100% lana merinos. Se non si fosse capito, sto tenendomi alla larga dai negozi di fast fashion.
A breve arriva la primavera, e sento che sarà il momento di approcciare 3 categorie merceologiche che ho lasciato indietro: intimo, pigiami e scarpe aperte. Ma non ho le idee chiare, quindi ci devo ancora lavorare.

Dall’alto a sx: wannabe esistenzialista, cardigan in mohair, calzini&monk shoes, camicia su misura, trench cammello dei miei sogni, segretaria d’azienda, camicia floreale e camicia con fiocco declutterizzata
Instamonth Febbraio 2017: tbt
Anche io a Carnevale mi vestivo, ad esempio da operaia della Dharma Corporation. Ho rimembrato un vecchio Sanremo 2015, visto a letto mentre m’imbottivo di medicine. Ho dedicato anche un pensieri all’ombelico sporgente di baby Elia, e alle mie grigie pause pranzo in quel di Mirafiori Sud.

Dall’alto a sx: Elia con ombelico a bottone, abito da Dharma Corporations, solitudine a Mirafiori Sud, bouquet di medicine 2015
Instamonth Febbraio 2017: baby
Come al solito, navighiamo a vista: l’appetito del piccolo resta abbondante ma la digestione non sempre eccellente, alterniamo notti tranquille con altre animatissime. Gli do uno sciroppino che credo non serva a nulla, dissemino la sua stanza di adorabili gadget fatti da Isabo’, gli leggo libri per conciliare il sonno. A febbraio, a parte la prima logorante e snervante febbre descritta qui, Elia ha vissuto il suo primo carnevale. Era vestito da Batman, l’unico supereroe il cui pigiamino della sua taglia era disponibile su Amazon Prime. Potevo fare meglio, ma mi rifarò ad Halloween.

Dall’alto a sx: seggiolone scandinavo, printables e cuscini, tutina di Gotham City, artiglieria pesante per il sonno
Cosa manca questo mese? La cultura, ecco. Non sono stata in grado di vedere un solo film al cinema, o una serie. Non sono stata al cinema, non ho visto una sola mostra. Non posso dare la colpa di questo all’impegno di madre, ma solo alla mia pigrizia e alla febbre che ci ha prostrati per settimane intere. Devo organizzarmi per avere una vita, non escludo di fare un piano e parlarne a breve.
3 Comments
Leave a reply Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Marghe ✿
Marzo 4, 2017 at 3:42 pm
Sono indecisa tra invidiarti per avere un compagno che prepara quelle meraviglie o essere contenta che a me non le prepari nessuno, che diventerei una balena nel giro di un mese (-_-‘)
Le ragazze di Orlando sono troppo carine, anch’io avevo fatto fare qualcosa! Tra l’altro questo weekend facevano megasconti, peccato che non riesco a passare…
Quel libretto delle ninnenanne è uno dei miei preferiti, tanti cuori (♥.♥)
Il primo che avevo comprato è quello della Alemagna, Buon viaggio piccolino, che continuiamo a leggere con piacere da almeno tre anni!
gynepraio
Marzo 5, 2017 at 2:55 pm
Lo cerco, allora!
patalice
Marzo 5, 2017 at 9:52 pm
…mi raccomando per la sezione “cultura”…
mettitici…
non conosco bene i tuoi gusti, ma ho visto qualche sera fa “Manchester by the sea”, puoi evitartelo, nonostante Casey Affleck sia stato davvero da Oscar!