Instamonth Marzo 2017
Instamonth marzo 2017: cultura
Incredibile ma vero, non mi sono completamente abbrutita nella mia ignoranza. Ho visitato 2 mostre, che vi raccomando molto: una su Bruno Munari e il suo multiforme ingegno ed un’altra sull‘Italia degli ultimi 70 anni fotografata dai grandi nomi della Magnum. Ho anche visto 2 film, entrambi reperibili su Netflix: on particolare, “Rezeta”, l’ho trovato davvero sorprendente anche se fatto di nulla. L’altro è una sorta di thriller avente come protagonista Melanie Lynskey che è la mia nuova attrice normale con culone preferita. Entrambi consigliati.

Dall’alto a sx: Rezeta, mostra di Munari, Mostra Magnum sull’Italia, “I don’t feel at home in this world anymore”
Instamonth marzo 2017: blog
Ho scritto abbastanza, dai. Ci sono 2 rubriche, una recensione, uno a tema baby e uno -particolarmente apprezzato- di denunzia sociale (no scherzo, si parlava solo di influencers). Il sesto post era solo un annuncio: il 18 marzo ho avuto il piacere di presentare e chiacchierare con Enrica Tesio in occasione dell’uscita del film ispirato dal suo romanzo a sua volta ispirato al suo blog. Si è trattato, per la sottoscritta,di un’esperienza totalmente nuova e a suo modo molto divertente.

Ho scritto e e mi son data da fare, su leggete amici
INSTAMONTH MARZO 2017: BABY
Questo mese Elia ha avuto le sue disavventure, tipo una influenza intestinale, una febbriciattola, un febbrone. Io non ero preparata alla malattia infantile, né al brivido che ti corre lungo la colonna vertebrale quando c’è una chiamata in arrivo dal nido. Di solito esordiscono dicendo: “Scusa se ti disturbo, ma gli abbiamo misurato la febbre ed è già a 37,8. Sai che a 38 per regolamento non possiamo più tenerlo qui” oppure “So che stai lavorando, ma ha appena vomitato a spruzzo sulla maestra, mi sa che ha preso un virus” e via dicendo. In tutto questo scenario, l’unica certezza sono i suoi bellissimi pigiami e il suo set da pranzo.

Completo pappa di Elia, pigiamino con decorazioni zoomorfe
Instamonth marzo 2017: fare cose
Questo mese ho avuto la riprova di una cosa che già sapevo: io sono un tipo da grandi viaggi anche lunghi e intercontinentali, ma non da weekend fuori porta. C’è chi il venerdì sera ha gli spilli nel culo e non vede l’ora di tornare a casa, ficcare due cose in un borsone e partire alla volta della montagna, del mare, della campagna, della miniera, della palude, di una città d’arte, di una località a caso. Ecco, io all’idea della valigia piccola dove c’è tutto quello che può servire (per due giorni!), della strada da fare per arrivare a destinazione (per due giorni!), del programma in loco (per due giorni!) ecco, mi viene l’orticaria. Credo sia per questo che non ho mai seriamente pensato di avere una seconda casa in montagna, o al mare, o cose simili. Questo per dire che siamo stati 2 giorni a Forlì dalla famiglia di Michele, è andato tutto bene ma io ne ho portato addosso i segni per 4 giorni. Che altro? In questo mese sono stata diverse volte a Milano a preparare la nostra installazione per il Fuorisalone: ovviamente avevo i minuti contati, nemmeno il tempo di fermarmi da Zara in Centrale. Giusto il tempo di una foto e via. Nei giorni di malattia di Elia, in cui non aveva niente di invalidante ma solo di infettivo quindi non potevo portarlo al nido, ho lavorato da casa e fatto lunghissime passeggiate in centro. Che bella è Torino, anche se spesso non me ne accorgo.

Dall’alto a sx: lavorare da casa, stazione Milano Centrale, inutili selfie sulla strada per la Romagna, piazza Carlo Alberto con culo del cavallo in bella vista
INSTAMONTH MARZO 2017: Fiori anzi fiorellini
Mi è presa la fregola delle piante: per il compleanno di Michele mi sono regalata gli ho regalato tre piante nuove. Tutte le volte che vado in giro vedo i fiorellini e devo fotografarli! Cosa mi sta succedendo? Io fino a un po’ di tempo fa ero una non-primaverista, come spiegavo accuratamente qui. Forse la maternità mi ha reso più dolce, o forse semplicemente i fiori sono belli e valeva la pena di accorgersene.

Dall’alto a sx: fiorellini gialli nei giardini pubblici di Forlì, parete di rampicanti sul lungo Po Machiavelli, praticello fiorito, altri fiorellini gialli rampicanti
Instamonth marzo 2017: food
Sono stata relativamente brava, non tanto perché abbia mangiato poco ma perché ho avuto il buon senso di fotografare solo una minima parte di ciò che ho ingurgitato. Le fotogenicissime barbe di frate, mia grande passione di marzo. Una torta al cacao senza uova nata da suggerimento di Cookthelook che ho arricchito con delle pere anzianotte che avevo in casa e che vi consiglio un sacco perché è facile e molto buona. Infine, mi sono appassionata agli infusi di Yogi Tea: per oltre 5 anni ho lavorato in un’azienda che era il loro principale distributore nazionale e non me li sono cagati manco di pezza, mentre oggi mi piace pagarli tipo 4 euro nei negozietti bio radical-chic.
La frase riportata sul talloncino mi ha riportato alla memoria un vecchio mio post che ho riletto con piacere. Spesso ridere di sé è più facile e soprattutto più comodo che evidenziare i propri punti di forza.

Fotogenicissimi agretti, torta al cioccolato e pere, bustina di infuso Yogi Tea
Instamonth marzo 2017: ootd
E’ stato un mese ricco di sole che mi ha fatto venire voglia di acquistare delle scarpe aperte e basse. Mi sono trattenuta, ma credo che provvederò ad aprile. Il mio acquisto marzolino preferito è stata una collana in ottone con un ciondolo molto “chirurgico”. Il resto sono abiti che già avevo e che andavano rispolverati. Per il futuro, farò tesoro dell’ardito abbinamento nero+rosso+cammello.

Dall’alto a sx: trench cammello, mise da pescatore bretone, arditi abbinamenti di rosso, nuova collana con carpo e metacarpo
Instamonth marzo 2017: tbt
Marzo ha avuto 5 giovedì, quindi 5 ricordi diversi. Di essi, quello che più mi dà nostalgia è l’ingresso del ristorante “Il Cambio” dove Michele ed io abbiamo festeggiato il nostro ultimo compleanno da non-genitori. Non solo in quanto ristorante elegante, stellato, antico, bellissimo, ma perché l’ho confrontato con i festeggiamenti di quest’anno:
- malati entrambi, specialmente lui
- cena by me a dir poco disgustosa e priva di dolce, tipo delle rolate di tacchino cotte fuori e crude dentro
- ansia pre-partenza per Forlì
Credo di dover fare qualcosa per compensare, non mi piace far passare sotto silenzio queste ricorrenze. L’unica cosa bella sono stati i regali che ci siamo scambiati, ma forse un po’ di sforzo per creare l’atmosfera potevamo farlo, ecco. Solo che avere fantasia, spirito organizzativo e voglia di mettere in piedi cose belle quando tutto se ne va a rotoli, tutti stanno male e sei stanca non è facilissimo. Bella scoperta, lo so.

Dall’alto a sx: io che sfondo un catino in cui mia madre mi fa il bagno, tutine di Elia neonato, ingresso del ristorante “Il Cambio”, formaggi stagionati in bella vista durante un mercato domenicale, mia madre e mio padre quando si amavano
3 Comments
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Antonia
Aprile 3, 2017 at 2:20 pm
Sono sempre incredibilmente affascinata dai tuoi racconti quotidiani così normali ma così unici. Sei stata una delle più belle scoperte del 2016. Spero che questa bellissima conoscenza virtuale un giorno diventi reale. Tu intanto continua a raccontarci i tuoi giorni.
gynepraio
Aprile 7, 2017 at 10:50 am
Sarà un piacere Antonia, e se un giorno passo da Parma voglio fare un giro nel tuo giardino tra i tuoi fiori!
Antonia
Aprile 7, 2017 at 6:23 pm
Io ti aspetto a braccia aperte!