Instamonth aprile 2017
Allora, prima di tutto un doveroso promemoria: su Instagram mi chiamo @gynepraio e se non mi seguite poi non lamentatevi se siete infelici. Ok, adesso si può iniziare.
INSTAMONTH APRILE 2017: BABy
Questo mese ho acquistato un Bubuk per Elia di cui ho parlato brevemente qui (mentre l’altro libro personalizzato “Dov’è finito il mio nome?” è appena arrivato e devo ancora leggerlo tutto e fotografarlo): inutile dire che per tutti i prossimi compleanni di bambini e bambine sotto i 5 anni ne regalerò uno. Le scatole Sassi Junior sono il classico caso di gioco che prima Elia non cagava neppure di pezza e che invece adesso è il suo favorito.
Altra new entry, il cestino dei tesori montessoriano beauty&hairstyle edition che gli ho preparato: tuttavia, devo cambiarglielo velocemente perché si sta annoiando. Visto che mi tocca (ancora, sì!) fare il cambio degli armadi, con l’occasione magari recupero qualche oggetto idoneo.

Da sx. Bubuk, cubi Sassi Junior, cesto montessoriano
INSTAMONTH APRILE 2017: SHOPPINg
Credo di aver scartavetrato l’anima qui con le mie 3 nuove borsine, di cui solo due qui sotto rappresentate, che ho comprato su Glitterroom. La terza la fotograferò un giorno, povera piccola, non vorrei mai che si offendesse. Il terzo grande acquisto di aprile sono stati i prodotti The Ordinary che ho recensito brevemente qui e che mi stanno finalmente dando una gioia.

Da sx: borsetta verde militare GlitterRoom, cosmetici The Ordinary, borsetta blu GlitterRoom
INSTAMONTH APRILE 2017: BLOG
Questo mese ho scritto un po’ più del solito: oltre alle rubriche Instamonth e Discovery Channel, sto cercando ogni mese di fare un post di sole recensioni beauty. Faccio bene o faccio male? In realtà non sono una grande sperimentatrice di cosmetici, ma alla fine mi sono resa conto che almeno 3 o 4 prodotti al mese nuovi li provo, e allora tanto vale condividerli. Oltre a questi, ho scritto 2 post personali e ho partecipato con una testimonianza, anch’essa personale, alla campagna “Don’t tap and drive” indetta da Ford Italia.
Siccome mi è stato fatto notare che a volte i miei post sono troppo lunghi -per questo motivo sono sporadici!- vorrei sapere se secondo voi ha senso ogni tanto includere anche dei contenuti più brevi. Non sono sicura di riuscire a non essere prolissa, ma forse se il popolo della rete unido che jamas serà vencido me lo chiedesse insieme, beh, forse ci potrei provare.

Cattivi che siete se non leggete e condividete, che fate piangere Elia
INSTAMONTH APRILE 2017: CULTURA
Questo mese sono tornata la capra di un tempo. Sto vedendo, con la lentezza riluttante di chi non ci crede e ha un sonno incredibile, 13 reasons why: mi fa schifo, ma voglio vederlo (è l’effetto gatto spiaccicato in mezzo alla strada). Ho visto un bellissimo film, Todos se Van, che vi consiglio un sacco: fa rabbia e tenerezza, anche se l’accento dei personaggi è sbagliato.
Ho letto Lacci di Starnone, che mi è piaciuto molto: io amo le storie sui matrimoni altrui, e questo è proprio un romanzo sulle corna, la riconciliazione, il rancore e la resistenza. In verità ho letto anche “Grande Era Onirica” di Marta Zura Puntaroni ma l’ho trovato così poco degno di divulgazione che preferisco non dire apertamente la mia opinione.
Infine, nel weekend di Pasqua ho ricevuto la visita di 12 (!!!) membri della famiglia di Michele che sono venuti a trovare noi Elia, stipando l’auto di pietanze deliziose. Il minimo che potevamo fare era garantirgli un po’ di beltempo (grazie Torino) e portarli a visitare la palazzina di caccia di Stupinigi. Che è bellissima e che io non visitavo dai tempi della mostra “Il Male” curata da Sgarbi che se non erro risale al 2005.

Da sx: film “Todos se van”, palazzina di caccia di Stupiningi, Libro di Starnone
INSTAMONTH APRILE 2017: FARE COSE
Cose stagionali: comprare e invasare un po’ di nuove piante, dipingere uova di Pasqua con il volto del signor Yunioshi, fotografare fiorellini e giostrine nei tiepidi pomeriggi di primavera. Ci metto dentro anche un selfie fatto per sostenere la campagna di Ford Italia cui ho in seguito dedicato un intero post.
In aggiunta a tutto questo, ho partecipato al Fuori Salone con una installazione luminosa all’interno di Officina 14. Si tratta di una composizione di paralumi in tessuto realizzati dall’azienda per cui lavoro: anzi, a proposito, avevo promesso su Snapchat che avrei fatto una sorta di tutorial su come creare le proprie lampade da soli quindi se l’argomento vi interessa e ancora non mi seguite potreste cominciare a farlo (@valeria_fiorett).

Dall’alto a sx: installazione dell’azienda per cui lavoro al Fuorisalone, la mia nuova giungla domestica, uova dipinte per Pasqua, campagna per la sicurezza stradale, fiorellini in Vanchiglietta, giostre all’ora blu
INSTAMONTH APRILE 2017: FOOD
Io non amo la primavera, ma se c’è una cosa che salvo sono la frutta e la verdura primaverili: gli asparagi, i carciofi, pasta con le zucchine trombetta, le barbe di frate, pasta con le fave. Poi ci sono delle piccole primizie che sicuramente arrivano dall’altra parte del Mediterraneo ma sono già buone: i meloni, le angurie. A me la primavera fa venire voglia di andare al mercato con dei borsoni giganti e riempirli di verdure piene di foglie che straripano da tutte le parti: ah, no, scusate, lo faccio già.
Quanto alle mie scoperte, su le mani per le la pasta di legumi, di cui ho parlato brevemente qui.

Dall’alto a sx: frutta, torta margherita, prima anguria della stagione, pasta di legumi, asparagi bellissimi, pasta con le fave
INSTAMONTH APRILE 2017: OOTD
I selfie allo specchio sono stati rimpiazzati dagli Snap allo specchio prima di uscire: sono più veloci, non devono essere editati e soprattutto dopo 24 ore nessuno se li ricorda più. In effetti potrei cominciare a usare Instagram Stories e pubblicarli lì: che ne pensate delle IG stories? Le seguite? Mi seguireste?
Oltre a una mise da Amish e una camicina in seta a pois acchiappata in un banco di vestiti usati, è stata immortalata la mia tenuta da turista di primavera: pantaloni culotte di Muji in lino e sneakers Bensimon per fare la gioia di Giulia Torelli. Queste scelte fanno parte dell’operazione “comprati abiti comodi che hai un figlio e gli devi correre dietro”.

Da sx: coulotte Muji e sneakers Bensimon, camicia in seta vintage, mise da Amish prossima alla conversione
INSTAMONTH APRILE 2017: TBT
Due ricordi torinesi: la fetta di polenta progettata dall’Antonelli fotografata durante il periodo in cui ero in maternità (e facevo passeggiate da 4 ore al giorno sperando di non trasformarmi in un bidone) e una vagonata di bottoni al Gran Balôn. Una famiglia di cellulari d’epoca abbandonati su una mensola in ufficio, e la panchina che sembra quella di June&Joseph a Notting Hill e invece l’ho fotografata nei giardini pubblici di Forlì qualche settimana fa.

Dall’alto a sx: la fetta di polenta un anno fa, assortimento di bottoni al Balôn, antichi cellulari, panchina ai giardini pubblici di Forlì
16 Comments
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Manuela
Maggio 2, 2017 at 11:37 am
Ho amato questo Instamonth: già sono andata a sbirciare il sito The Ordinary e di Glitteroom (pur non potendo comprare altre borse ahimè) e ho segnato il libro di Starnone nella lunga lista di libri da leggere che possiedo.
A me non dispiacciono i tuoi post lunghi, anzi, sono talmente ricchi di contenuti e mai noiosi,da aver bisogno di tanto spazio!
(Comunque sì, io personalmente seguo le Instagram stories).
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:24 pm
Grazie Manuela, non so nemmeno da che parte cominciare con le IG Stories ma se riesco un test lo faccio!
Francesca
Maggio 2, 2017 at 4:05 pm
Purtroppo Max il carroattrezzi lo apprezzerà sicuramente e non lo mollerà con facilità. Le soluzioni sono impostarlo muto o in alternativa eliminare le pile e lasciarlo silenzioso per sempre!
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:23 pm
Ci avevo pensato, devo solo trovare il cacciavite per aprire lo sportellino delle pile…
nadia
Maggio 2, 2017 at 10:53 pm
Anche a me piacciono i tuoi lunghi post e seguirei le tue stories! Snapchat non riesco proprio a usarla, mentre Instagram mi piace molto!
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:22 pm
Instagram Stories mi tenta ma devo capire che tipo di uso farne, proprio per non sovrapporlo inutilmente a Snapchat o altri social. La ridondanza mi sembra comunque una cosa da evitare, non trovi?
Paola
Maggio 3, 2017 at 7:11 pm
Ue bellella! Tu lo sai che mi sfrugugli nell’intimo quando mi si parla di prodotti beauty, ma poichè sono capra non riesco a capire nel sito di The Ordinary cosa fa al caso mio.
Le borse sono deliziose ed effettivamente non costano un botto, i tempi di consegna sono brevi? Non abbreviare i tuoi post, sono tra i pochi che ancora leggo e non mi annoiano.
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:21 pm
Le borse mi sono arrivate in meno di una settimana, quindi direi che sono brevi, sì. Quanto a The Ordinary, credo anche io che ci sia ampio spazio di miglioramento in termini di chiarezza e usability, tuttavia secondo me vale la pena di approfondire anche così. A presto!
giulia
Maggio 4, 2017 at 10:15 am
grazie per la menzione (e viva le Bensimon)! 🙂 io non ti seguirei su ig stories ma solo perché ti seguo ogni giorno su snapchat, quindi non conto. Voto si ai post corti ma leggo comunque anche quelli lunghi quindi insomma, mi va bene tutto . Le borse sono adorabili e i loro prezzi davvero ottimi
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:19 pm
Credo che alternare contenuti brevi ad altri più lunghi sia un’arte che devo imparare. Quanto alle Bensimon, grazie a te!
Giulia
Maggio 5, 2017 at 3:25 am
I tuoi post troppo lunghi? Già ormai leggiamo pochissimo, se diventa faticoso anche leggere un post allora non so! Sono contraria per quanto mi riguarda, i tuoi articoli mi piacciono così come sono, e se proprio non riesco a leggere un post tutto d’un fiato, poco male, mi ritaglio uno spazio per farlo i giorni successivi, dato che è un momento molto piacevole.
Detto cio, voto sì anche a favore delle recensioni beauty!
gynepraio
Maggio 6, 2017 at 8:19 pm
Grazie Giulia per la tua opinione. Continuerò a spalmarmi addosso cose, giuro.
virginiamanda
Maggio 10, 2017 at 5:48 pm
Ma chi sono questi che si permettono di farti notare che fai post “troppo” lunghi?
Ma “troppo” per chi? Chi decide quanto è giusto e quanto è troppo?
Io voto: post alla tua lunghezza, che ti stiano ben addosso, su misura, insomma.
Ma non modificare la lunghezza perché qualcuno te lo chiede.
Abbracci!
gynepraio
Maggio 13, 2017 at 8:36 am
Erano amici, persone che mi conoscono, non dei trolls senza pietà! Grazie per il supporto, resterò prolissa as usual.
mavie
Maggio 12, 2017 at 9:19 am
A me piace tanto leggerti, perché sei una specie di personal trainer della curiosità. E, al tuo posto, non penserei affatto alla lunghezza: forse dipende dal momento, da quello che hai da dire. Poi, se uno non ha tempo, tanto meglio, vorrà dire che rimanderà la lettura ad un pomeriggio di attesa dal parrucchiere, ad una pausa dal lavoro, ad un tragitto in treno. E magari potrà anche goderne di più. Ecco. Cuorini per te!
gynepraio
Maggio 13, 2017 at 8:39 am
Ecco Mavie, parliamo di cose importanti: quand’è che ricominci a scrivere le tue ricette-con-colonna-sonora? A me piacevano un sacco, ed erano una boccata d’aria fresca.