Discovery Channel Luglio 2017: Reggiseni Triumph
Avevo preannunciato che avrei speso il mio budget saldi in biancheria bella per tutti i giorni e così ho fatto. Per la prima volta in vita mia, mi sono recata in un negozio specializzato: sì, lo so, a 35 anni compiuti non ero mai entrata in una merceria. Dove mi procuravo i reggiseni? Da Tezenis, al mercato nero, dal ferramenta, cose così. La merceria in questione è Fantasia e si trova in via Santa Giulia 37/E a Torino: ci tengo a menzionare l’esercizio commerciale perché la titolare si è presa cura di me come facevano i filantropi dei libri di Dickens quando sceglievano un orfanello a caso per trasformarlo in un piccolo gentiluomo. La conversazione che si è svolta tra noi è stata:
D. Che taglia porti?
R. Pimperepettenusa!
D. Che circonferenza hai?
R. Testaspallababy-onetwothree!
D. Preferisci i materiali naturali o sintetici?
R. Ariete ascendente Gemelli!
D. Ok, ho capito, non sai niente. Facciamo l’argomento a piacere: che marca ti interessa?
R. Questa la so! L’azienda francese Chantelle perché quelle dell’Internet mi hanno detto che è il top di gamma.
Ne ho provati 3: belli eh, ma mi stavano male ed ero infelice. Alchè l’intuitiva signora merciaia mi ha detto: “Venite tutte qui chiedendo pizzi e trine, ma io lo sapevo: per te ci vuole questo.” E mi ha dato un germanico Triumph Body Make-Up azzeccando al primo colpo la mia taglia cioè 2C: e ho provato quella sensazione “stare comoda + non fare schifo” cioè qualcosa di molto simile all’amore maturo descritto dai grandi filosofi del ‘900.
Ho finalmente capito come stanno le cose: io volevo essere una francese sporcacciona (cit. Rockandfiocc) ma sotto sotto sono una tedesca minimalista! Per ora l’ho preso solo nel color cipria ma entro fine mese acquisterò anche il nero e il bianco. L’unica controindicazione è che va lavato a mano, ma mi sta benissimo così. Il prodotto c’è anche online e costa meno che in merceria dove non va in saldo essendo un continuativo. Ma alla fine, sommando i costi di trasporto e quel quid di riconoscenza che provo nei confronti della signora merciaia, le due opzioni si avvicinano molto.
Costo: circa 38 € in negozio
Discovery Channel Luglio 2017: Linea Be!Bio Bonduelle
Lo ripeto: sto cercando di ridurre la quantità di carne che mangio. Per ora sono 3 settimane e devo dire che ce la sto facendo abbastanza bene alternando formaggi, uova, legumi. Perché di una cosa sono piuttosto certa: a me le proteine vegetali intese come tofu, tempeh e seitan non piacciono. Le ho provate tutte e in tutti i modi: avendo lavorato come brand manager per La Fonte della Vita per 5 anni, ho partecipato al lancio di tantissimi prodotti di questo tipo e no, non mi piacciono né per consistenza né per gusto. Se ho voglia di un secondo piatto a questo punto preferisco una preparazione vegetale tipo burger e polpette a base di cereali e verdura. Tra i brand provati ultimamente uno dei più interessanti è Be!Bio di Bonduelle che rispetto agli altri (Eurospin, Bioappetì) ha un gusto più semplice e ricette più brevi: ad esempio sono senza dado e, al posto della fibra di soia hanno la fibra di pisello che ha oggettivamente un gusto più blando pur facendo il suo sporco lavoro di creare la texture.

Questa è la gamma
Costo: 3,98 € per due hamburger al Carrefour
Discovery Channel Luglio 2017: Carrefour a domicilio
Io amo Esselunga al punto da aver dedicato al suo servizio di spesa online la prima recensione mai apparsa su questo blog nel lontano giugno 2013. Recentemente ho testato il servizio analogo di Carrefour che, ci tengo a dirlo, non mi ha fatto sognare. Perché, come direbbe quel genio di Kevin Roberts, Esselunga per me è un lovemark: negli anni hanno preso il servizio di consegna a domicilio e l’hanno limato, sistemato, aggiustato e arricchito al punto che è ora perfetto in un modo commovente. L’assortimento è gigantesco -come diciamo noi gente di marketing: ampio e profondo-, il livello di personalizzazione della tua richiesta è minuzioso, ci sono offerte e punti fragola ovunque. Il neo sono i costi di consegna (7,90 Euro e 6,90 Euro per ordini oltre i 110 Euro che si azzerano se includi nel carrello alcuni articoli specifici che -hello!- molto spesso non ti servono) e il leadtime che è almeno di 2 giorni (se ordino il lunedì, tendenzialmente la consegna può avvenire da mercoledì in poi)
L’assortimento online che propone Carrefour è molto più limitato: per spiegare cosa intendo, non c’è l’ananas. L’ananas ce l’aveva pure il DiPerDì dove andava mia nonna, è un frutto che io acquisto ogni settimana, non è un prezioso durian portato nottetempo sulla nave dei pirati della Malaysia, capite? In generale, tutto l’assortimento di freschi, rispetto a Esselunga, è perdente. Se la cavano invece abbastanza bene sui prodotti a lunga conservazione e sui prodotti non alimentari dove l’offerta è simile.

Navigabilità assolutamente ok
E allora, brutta scema, perché lo consigli? Il servizio di spesa online di Carrefour è ottimo per due motivi:
- la consegna al piano è gratuita sopra i 70 euro (che si raggiungono molto facilmente). E’ quindi perfetto per chi non ha l’auto, tipo gli studenti fuori sede, gli anziani o per quando ti pesa il culo ma devi procurarti grandi scorte di articoli voluminosi tipo i pannolini da neonati o i fustini di Dixan
- i tempi di consegna sono rapidissimi: è possibile ricevere la spesa già 3 ore dopo aver ordinato. Quindi, è ottimo per le urgenze, tipo le cene improvvisate con 29 ospiti: ore 16 fai l’ordine a sgamo dall’ufficio, ore 19 taaac l’omino suona e consegna il vitello tonnato, l’insalata russa, la capricciosa e i cannelloni di ricotta che puoi tranquillamente spacciare per farina del tuo sacco senza che nessuno sospetti niente. E il dolce? “Carissimi mi scuserete ma ho comprato una Viennetta perché non avevo proprio tempo“.
NOTA BENE: Come sempre, Discovery Channel Luglio 2017 non è un post sponsorizzato.
6 Comments
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ema
Luglio 24, 2017 at 9:41 am
Mai lavato un reggiseno Triumph a mano, 30 gradi, lavatrice. mi hanno dato tutti almenno due anni di vita garantita. resistono a tutto. ogni volta che ne compro uno sento mia nonna che mi dice, chi più spende, meno spende. e in questo caso a ragione .
gynepraio
Luglio 24, 2017 at 11:09 am
Ah così proprio? Allora me ne fotto, via di Candy
chiara
Luglio 24, 2017 at 10:53 am
confermo: non solo triumph, tutti quei marchi da ‘chi più spende meno spende’ finiscono in lavatrice – ma per scrupolo, con programma delicati a freddo – e, in caso di ferretto, infilati in pratica retina rinforzata per evitare che il ferretto inizi a vivere una vita propria in giro per la lavatrice
gynepraio
Luglio 24, 2017 at 11:09 am
Grazie, allora bando alla minuzia, via di lavatrice
Paola
Luglio 25, 2017 at 5:28 pm
I reggiseni triumph hanno risolto il contenimento delle mie tettone 4a abbondante e sono anche esteticamente carini. Li lavo in lavatrice senza centrifuga tranquillamente, che qui tempo non ne abbiamo per spaccare il pelo in quattro
gynepraio
Luglio 25, 2017 at 9:51 pm
Vedo che siete tutte sportivissime, grandi soddisfazioni da voi tutte