Instamonth Luglio 2017
Instamonth Luglio 2017: FILM E LIBRI
Questo mese ho letto il giusto: un libro impegnativo e un libro rilassante. Quello impegnativo lo definirei la lettura più ansiogena del 2017 ed è “Cortesie per gli Ospiti”: da una rapida indagine su Instagram ho appreso che è un sentimento condiviso. Quello rilassante è invece “Fai uno squillo quando arrivi” di Stella Pulpo, il cui blog “memorie di una vagina” credo sia l’ultimo esempio di personal blog puro e duro rimasto in Italia. Ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente in una occasione di lavoro ed è carina, dolce e sorprendentemente timida. Cosa penso? Penso che nella mia libreria possono stare libri di entrambe le categorie: vi invito a leggere questo post scritto da una ragazza che stimo molto e che condivido in gran parte. Tuttavia, c’è una questione che permane: molto spesso le blogger-scrittrici lavorano on demand, cioè sono le stesse case editrici a chiedere loro di scrivere un romanzo che somigli alla loro vita, alla loro esperienza e a ciò che il loro pubblico desidera. E se Mondadori ti chiede di scrivere di qualcosa che conosci e padroneggi, tu cosa gli dovresti rispondere? No, scusa, lasciamo perdere va’, che ancora sto aspettando che mi venga in mente la storia del secolo?.
Siamo sinceri, dai. La speranza di tutte è di avere una sufficiente visibilità e risultati così positivi da poter pubblicare un secondo romanzo, magari con più velleità artistico-letterarie. E’ ad esempio ciò che accadrà a Enrica Tesio, che a settembre pubblicherà un secondo romanzo assolutamente non-mommy, non-bloggish, non internet-driven (anche se, parafrasando Caparezza, il secondo libro è sempre il più difficile nella carriera di un artista).
Ho visto il chiacchieratissimo “Okja” (sempre all’interno del mio filone veggie) e “Little Boxes”. Se del primo si è sentito moltissimo (hello, Tilda Swinton nel cast!), il secondo l’ho scelto fondamentalmente perché c’è Melanie Lynskey che è la mia nuova donna normale preferita. Io vi invito a vederlo, ma prima vi invito a leggere questo articolo di Rivista Studio, che descrive esattamente il fenomeno descritto nel film.

Dall’alto a ex in senso orario: film “Okja”, romanzo di Stella Pulpo, romanzo di Ian Mc Ewan, film “Little boxes”
Instamonth Luglio 2017: FOOD
A luglio si è mangiato in maniera poco spettacolare. Degni di nota, oltre ai pomodorini e alle pesche che rimangono i miei grandi amori di stagione, solo delle paste: un tentativo di ragù di soia (suggerimento: se lo fate, usate il granulare e non i bocconcini di soia, onde evitare l’annoso effetto Chappy) e una deliziosa pasta di legumi alle verdure (recensita con felicità qui). La meravigliosa insalata con chevre semifuso e granella di cipolle essiccate non è farina del mio sacco, ma è opera loro.

Dall’alto a sx in senso orario: pomodorini all’origano, insalata sontuosa, pasta di legumi con verdura e spaghetti al ragù di soia
Instamonth Luglio 2017: TBT
Un anno fa Elia, alla veneranda età di 1 mese, mi sottoponeva alla serata più faticosa degli ultimi anni: portato all’incontro con i compagni e compagne del corso pre-parto, pianse e urlò 2 ore consecutive in mezzo a 10 neonati angelici e silenziosi. L’avevo vestito così bene, peccato. In verità ho eliminato dai miei contatti tutte le persone di quel gruppo dopo che l’ostetrica che tenne il corso ha cercato di convincerci a firmare una petizione online a tema “Vaccini&Libertà”, ricevendo da alcune mamme una entusiastica risposta. Elia lo sapeva già un anno fa, che non dovevamo infilarci in quella stanza.
Altri ricordi: il mio frigo con l’eco di quando ero single, la mia frangia tagliata da non-so-chi con le roncole per potare le siepi e il mototaxi che mi portò su una spiaggia di Giava passando per questo ponte pericolante, che se ci penso mi cago ancora sotto.

Dall’alto a sx in senso orario: Elia a un mese, il mio frigo da single, ponte pericolante nell’isola di Giava, il mio haircut a 4 anni
Instamonth Luglio 2017: BLOG
Un mese abbastanza nella media: un solo post personale e tante rubriche. In particolare, il Discovery Channel e le Recensioni beauty sono a tema vacanziero, per aiutarvi a riempire la valigia di cose utili contro le tigne di stagione come l’herpes.

Andate a leggere, orsù
Instamonth Luglio 2017: BABY
Luglio, come giugno, è stato un mese complicato. Elia sta diventando una piccola persona, sta facendo le prove generali, sta tastando il terreno. Piange un sacco, per il mancato soddisfacimento dei suoi essenziali bisogni come ad esempio avere in mano un cucchiaio di legno E ANCHE un cucchiaio metallico mentre io lo imbocco con un cucchiaio di plastica. Dopo una fase curiosa e onnivora, ora manifesta gusti alimentari precisi e, mi rincresce dirlo, terribilmente mainstream: pasta in bianco, creme di verdura, pollo, pesche, pane tostato. Giocava molto da solo, adesso ha sviluppato una passione malsana per prese e cavi, armadietti bassi, libri da collezione e cataloghi di mostre del valore commerciale superiore ai 50 euro. Si tira in piedi scegliendo prevalentemente supporti instabili, salvo non riuscire ancora a muovere i piedi o a sedersi senza dover invocare piangendo l’altrui aiuto.
Ma soprattutto, stiamo dormendo poco. Agosto, mi aspetto grandi passi avanti da te.

Dall’alto a sx in senso orario: pesche e piccoli oggetti di Elia, un libro commovente, il cavalluccio a dondolo e una macchinina nella mia giungla domestica
Instamonth Luglio 2017: OOTD
Luglio vuol dire saldi per quelle persone intelligenti che comprano in saldo, io sono solo capace di andare per negozi e comprare articoli a prezzo pieno gli unici articoli che non vanno in saldo, tipo la t-shirt color mattone di And Other Stories. Da un giro di shopping al mercato vintage della Gran madre, sono tornata con un vestitino-grembiulino rosso a pois e la borsa in paglia. Riesumati dai saldi 2016, un camicione a righe comprato sulla fiducia e un abitino a quadretti Vichy. La polo a tema spiaggesco, per ricordarmi che di mare quest’anno non ne vedo. Calzature rigorosamente sexy, come le ciabatte a righe di Tiger e le Bensimon color denim. Quanto alle espadrillas rosse, ne avevo già parlato qui.

Dall’alto a sx: vestaglietta de mi’ nonna, vestitone-camicione, ciabatte anni ’90, Bensimon, cliché estivi, una polo decorata e acquisti post saldi
Instamonth Luglio 2017: FARE COSE
Non esattamente un mese denso di accadimenti ed esperienze, questo luglio. In realtà ho fatto più cose, senza documentarle mai. Lo faccio perché se partecipo ad eventi che coinvolgono amici, o Elia, o Michele, o i miei parenti -oltre agli innumerevoli scrupoli legati alla privacy- non mi viene naturale interrompere il flusso del momento per fare una foto o un video. Mi succede più spesso se sono sola e tendenzialmente felice. A proposito, da un paio di settimane sto provando a usare Instagram Stories, ma poco e a singhiozzo.
Ho ricominciato a correre, salvo scoprire che sono un budino senza energie e che vado sempre negli orari sbagliati -cioè gli unici in cui posso-. Correndo ho scoperto che sul Lungo Po vicino a casa mia vive una mini-comunità di camperisti Hippy.
Per la salvaguardia del mio equilibrio mentale, una volta alla settimana uscirò a pranzo da sola in luoghi carini per mangiare cibi carini in mezzo a persone carine. In quell’occasione leggo il libro, ascolto le conversazioni, oppure, molto più tautologicamente, riposo il riposo. Se il luogo mi piace, ne parlerò.
A questo proposito vorrei segnalare ai torinesi un blog che si intitola Le Strade di Torino, che con molto più metodo e tempismo di me, segnala nuovi ristoranti, business e iniziative. Ha anche un bell‘account Instagram, peccato per le migliaia di followers palesemente comprati. Il che mi porta alla chiosa di questo sudatissimo post: io dico che uno sforzo per farmi arrivare a 4000 followers potreste anche compierlo, eh. In cambio prometto di raddrizzare sempre la linea dell’orizzonte e di limitare le didascalie a 3 righe.

Da sx: correre e scoprire insediamenti, pranzi solitari, prepararsi alla corsa con un selfie (de)motivazionale
Questo è l’ultimo post di questo anno scolastico 2016-2017: per 3 settimane almeno sarò in ferie. Tempo, energie e famiglia permettendo, cercherò di essere presente su Instagram, Instagram Stories e Snapchat.
Buone ferie a voi tutti!
6 Comments
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Grazia
Agosto 4, 2017 at 4:15 pm
Le ostetriche la sanno sempre lunga e chissà se Elia con quei pianti non prevedesse giá l’incubo di questi ultimi due mesi. Sono stata in queste settimane in piazza a protestare e si continua; i figli non sono cavie e le multinazionali come la glaxo fanno paura.
gynepraio
Agosto 8, 2017 at 9:57 am
Purtroppo non posso che dichiararmi in totale disaccordo con questa tua visione.
Silvia
Agosto 4, 2017 at 5:19 pm
Mi spieghi perché anche l’ostetrica del mio corso preparto (a Milano) ci voleva salvare dai vaccini? Tra l’altro era l’ostetrica dell’ospedale, non proprio professionale da parte sua.
Epilogo: tutte le mamme hanno vaccinato i loro bimbi
Silvia
gynepraio
Agosto 8, 2017 at 9:56 am
Io credo ci sia una sorta di rivalità tra ginecologi vs ostetriche: ognuna delle due fazioni rivendica un’area di competenza, quella dell’ingresso alla “vita”. Per estensione, diventa una lotta tra medicina vs natura, maschile vs femminile, etc.
Nei casi peggiori, prende la forma di scienza vs irrazionalità.
Silvia
Agosto 10, 2017 at 11:56 pm
Bellissima risposta, non ci avevo pensato. Effettivamente l’ostetrica che mi ha seguito durante il parto è stata una specie di “maga”, mi ha tranquillizzato e coccolato come nessuno dei ginecologi con cui avevo avuto a che fare fino ad allora aveva fatto.
Peccato, come dici tu, che ci sia rivalità e non commistione e collaborazione tra medicina e natura; secondo me le due cose possono convivere.
Grazia
Agosto 9, 2017 at 2:09 am
Legge 210 del 1992 che risarcisce I danneggiati da vaccino. Non tanto irrazionale. La mia ostetrica mi ha insegnato che non c’è una ricetta o la strada giusta, ogni volta devi fare una scelta quando diventi genitore e ti auguri che sia quella giusta.