Discovery channel agosto 2017: bacheca-griglia
Ho visto in un milione di blog di design le bacheche realizzate in griglia metallica: vi linko questo che è piuttosto rappresentativo. E’ accaduto che di ritorno dal Fuori Salone ho scoperto che per la realizzazione del nostro stand era stata usata una griglia metallica, ho chiesto di averla una volta finita la settimana del design e l’ho usata per decorare il mio ufficio. Ecco gli step per realizzarne una:
- acquistare una griglia che in nome tecnico si chiama “rete elettrosaldata zincata”. Ne esistono in diverse dimensioni: online. Penso che in qualsiasi ferramenta o bricocenter ci siano.
- cospargerla di smalto acrilico trasparente che serve a proteggerla dall’ossidazione. Lo smalto acrilico, questo sconosciuto, arriva da un ferramenta qualsiasi in una via qualunque del mio quartiere per meno di 5 euro. Per compiere l’operazione, sono andata in magazzino e in un angolino ho messo a terra due giornali e ci ho adagiato sopra la griglia.
- collocare due tasselli al muro per appenderlo, in quanto i chiodi non sono sufficienti per il peso della griglia. L’alternativa è appoggiarla a terra, ma è una soluzione che non mi piace molto perché trattandosi di una bacheca (poco importa che io l’abbia farcita di ciarpame) dovrebbe stare ad altezza occhi. Inoltre, il rischio di rigare e macchiare la parete recentemente imbiancata era del 101%
- decorarla con ciò che si preferisce. Io ho utilizzato le mini-mollette in legno che si usano a Natale per attaccare il biglietto al regalo, ma ho visto che alcuni utilizzano i ganci delle barre da cucina, le mollette da bucato oppure le clips metalliche. Se si è persone ragionevoli, si appende l’orario della palestra, l’elenco dei numeri di telefono usati più frequentemente, la lista della spesa, al limite la foto dell’innamorato. Se si è votate alla stupidità si appendono collane, stampe di printables motivazionali, foto in bianco e nero strappate da riviste, segnalibri, fiocchi in raso, biglietti da visita, occhiali dismessi, guanti spaiati, collane. Indovinate io a quale squadra appartengo.

In realtà la mia griglia è rettangolare, qui è tagliata come previsto da Instagram
Costo: variabile in base alle dimensioni della griglia
Discovery channel agosto 2017: abat-jour in lino
Avevo raccontato qui che brutta fine aveva fatto una delle mie abat-jout di Fontana Arte. Anche la seconda, 9 anni e un neonato dopo, è andata. Mi sono piegata a una soluzione non dico infrangibile ma quanto meno più resistente e ho acquistato da IKEA due basi con finitura ottone cui ho accoppiato dei paralumi impero in lino color ecru, scelti per intonarsi a quella inutile pletora di cuscini che tengo sul letto al solo scopo di metterci una vita a uscire di casa al mattino.

Comodino da romanticona
Sono bellissime, eleganti, la luce filtra al punto giusto e le ho scelte su un catalogo enorme di colori e materiali. L’azienda è Creative-Lampshades: trattasi di simpatici artigiani fiorentini che producono a mano i paralumi in tessuto da prima che Dante cominciasse a farsi i pensierini impuri su Beatrice. E’ anche (casualmente, eh) l’azienda presso la quale lavoro io, ma vi giuro che li ho pagati! Mi sono limitata ad auto-farmi uno sconto del 20%, lo stesso che potrete avere voi fino al 30 settembre inserendo questo codice alla fine della procedura di acquisto: gynepraio20.
Siete ignoranti come capre poco preparate in tema illuminazione? Avete bisogno di aiuto nella scelta tra un’abat jour, una plafoniera o una lampada da terra? Basta scrivere a info@creative-lighting.it Vi si presenta un lancinante dubbio sul colore? Basta mandare una email a info@creative-lighting.it. Avete in casa una vecchia base e non siete sicure che sia compatibile con il paralume che vi piace? Di nuovo, digitate info@creative-lighting.it ed una persona vi risponderà. Non vi piacciono le misure disponibili e volete creare la vostra lampada su misura? Anche in questo caso, dite cosa vi serve a info@creative-lighting.it e troverete risposta ai vostri dubbi.
Costo: 10 euro cad le basi Ikea, 22 euro cad i paralumi in lino (dimensioni diametro inferiore 25 cm, diametro superiore 16 cm, altezza 15 cm) inclusa la spedizione
Discovery channel agosto 2017: IL ROSSO
Ho fatto un giro di skim shopping, che consiste nell’andare per negozi e cercare di capire cosa vogliono propinarmi quest’anno e quali orpelli faranno subdolamente entrare nel mio armadio approfittando dei momenti di debolezza che talvolta di colgono. E’ il giro di shopping più utile dell’anno perché mi fa subito capire se:
- mi fa schifo tutto e sarò irrimediabilmente out tutto l’anno (spoiler: non me ne frega niente)
- mi piace tutto e quindi sarò povera come la piccola fiammiferaia (spoiler: lo sono comunque)
- possiedo casualmente qualcosa di spropositatamente trendy
L’unica vera tendenza di quest’anno che sto amando è il rosso. A me il rosso piacecon il nero e il cammello, come mostravo qui, ma anche col bianco e il blu. Ho un vestito, dei collant, un paio di Rayban, un pull in lana merinos e, da domenica scorsa, anche degli stivaletti in suede Stradivarius che immagino mi faranno cadere i piedi ma che mi fanno sognare.

Discretissimi, lo so
Adesso mi devo solo procurare una borsa rossa in pelle che mi piaccia davvero e sia priva dei soliti 3 difetti che detesto nelle borse: dimensioni stupide, prezzo spropositato e griffe visibile da Marte. Sbaglio o si sono messi ad appiccicare, punzonare, imprimere, cucire, ricamare stemmi e simboli dorati anche i brand materasso, tipo Furla e Coccinelle, che forse non faranno venire i brividi di piacere sulla schiena ma almeno producevano borse sobrie, utilizzabili anche per qualche anno di seguito e a prezzi accettabili? Niente, è tutta un’esplosione di loghi pure lì.
Ad oggi vince un brand che si chiama Camelia, suggeritomi da una lettrice (chi sei, amica? Se vieni a Torino voglio offrirti un caffè) e che su alcuni modelli non presenta loghi a vista. Ci penso ancora qualche giorno e poi prendo posizione.
Costo: 39 euro gli stivaletti Stradivarius. Il resto è vecchio.
NOTA:
Discovery Channel Agosto 2017, come tutti i post di questa serie, non è sponsorizzato quindi non guadagno niente (neppure dal buono sconto!).
6 Comments
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giulia
Agosto 31, 2017 at 2:36 pm
il problema delle borse è allucinante, NON ESISTONO borse come le hai descritte tu (come peraltro vorrei anche io che una borsa fosse)! A me piacciono le frenzlauer perché sono capienti, la pelle è ottima e il logo è quasi invisibile ma devo ammettere che costano troppo (indistruttibili però, eh!).
gynepraio
Settembre 1, 2017 at 11:21 am
Quando a luglio c’era la promo veicolata da Sara sono andata a vedere bene il sito ma, anche volendomi imbavagliare sulla questione prezzo, non c’era il rosso che volevo io. E’ una maledizione, cazzo.
Cinzia
Agosto 31, 2017 at 4:58 pm
Sei una donna tutto fare. Argomento borse: io ho puntato su uno zainetto, ne ho trovato uno fighissimo in similpelle su Amazon di marca oscura e lo sto amando come non mai. Lo instagrammero’ a breve per le folle.
gynepraio
Settembre 1, 2017 at 11:17 am
Purtroppo similpelle per me è no, da anni. Meno borse, vera pelle.
Animalisti scusatemi.
Cinzia
Settembre 1, 2017 at 3:09 pm
Figurati, non ne faccio per nulla una questione animalista, non lo sono. Semplicemente mi piace di piu’.
Marina
Settembre 4, 2017 at 4:00 pm
Che bella questa lettura, mi ha molto rilassata in un momento di pausa in ufficio!
Grazie Valeria!