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By gynepraio28 Settembre 2017In Shopping

Discovery Channel Settembre 2017

Discovery Channel Settembre 2017: Choker riciclato

Era da un po’ che volevo comprare un choker d’oro giallo ma la mia voglia di spendere in gioielli è nell’intorno dello zero. Nella mia religione, i gioielli li regalano i papà, i fidanzati e i mariti. Nel tentativo di superare questa mia visione medievale del rapporto tra i sessi, ho fatto una ricerca online e me ne piacevano diversi, sia brand scovati su Etsy sia altri case italiane tipo Lil Milan o Atelier VM. Confesso però che non me la sono sentita di spendere 200 euro per un pezzo che di fatto è semplice e poco pesante. Allora ho pensato di crearlo adeguando una catenina che avevo già. Quasi tutte abbiamo in casa qualche collana della comunione o della cresima che possa essere adeguata allo scopo: non io, però, perché le avevo già vendute tutte nel 2010 per pagarmi le vacanze (true story). Per fortuna ne ho appena ricevuta una appartenuta alla mia nonna: è un mini-torchon di due fili in oro giallo abbastanza corto ma che ho modificato con l’aiuto di un gioielliere il quale in pochi minuti l’ha portato a 35 cm di lunghezza. Come choker avrei potuto farlo ancora più stretto ma non volevo nemmeno crepare di claustrofobia. Anche se ho rischiato di morire soffocata quando l’orefice mi ha detto. “Ah, insomma, lei vuole uno strangolino” e gli ho riso sguaiatamente in faccia. Sta di fatto che un braccialetto l’Essenziale di Atelier VM mi piacerebbe averlo, quindi se qualche mio pretendente è all’ascolto giassà cosa fare.

discovery channel settembre 2017

Nonna is with me

Costo: circa 15 euro da un gioielliere qualsiasi

Discovery Channel Settembre 2017: Talea di Monstera

Tutto è iniziato quando ho comprato presso Ikea una Monstera che sembrava bella ma nel giro di qualche tempo è diventata troppo grossa, i rami sempre più pesanti pendono verso il basso, alcune foglie sono diventate marronmerda. Allora ho deciso di sfondare il muro dei miei pregiudizi e dei miei timori e ho fatto una talia. Che sembra una malia, una ordalia, una botta&via, insomma una cosa strana o malefica e invece significa solo staccare una foglia col suo ramo, metterla in un vaso sperando che inizi a fare delle timide radici per poi invasarla nuovamente. Ho capito che ogni 4 o 5 giorni devo cambiare l’acqua e che quando le radici avranno raggiunto qualche centimetro devo metterla nella terra. “Come invasare la Monstera senza ucciderla” è una domanda che porrò sui forum di giardinaggio che sto bazzicando ultimamente, dove però ci sono persone così folli che al confronto le mamme-pancine sono tipi ragionevoli e posati. Insomma, salvo necessità vi suggerisco di tenervene lontani.

Comunque il risultato è bellissimo anche se non è affatto vero che la tengo su questo tavolino da caffè circondato da ciotole di bambù giapponese e cataloghi di mostre d’arte perché Elia lo distruggerebbe in 3 secondi.

discovery channel settembre 2017

In realtà il vaso sta in sicurezza, vicino al piano cottura

Discovery Channel Settembre 2017: gerani finti

Questa è una di quelle cose per cui molti mi disprezzeranno. Io volevo due fiorellini sul balcone ma vivo al primo piano nella via più trafficata, sporca, bazzicata di Torino. Mi passa il tram sul balcone (sono seria), a volte vibrano le finestre, lo smog mi annerisce le persiane dopo averle appena lavate e per tutte queste ragioni apro le finestre lato strada per 30 minuti al giorno cioè dalle 7 alle 7:30 prima che il traffico si faccia insostenibile. Quando mi sono offerta di mettere i fiori sul balcone hanno riso tutti, ma proprio tutti! Anche i salici piangenti sul lungo Po, anche Andrea Pirlo che non ride mai, anche Elia che era appena nato, aveva le coliche e non sapeva ancora ridere. Sulle Smemorande hanno persino corretto la dedica: sorridi anche se è un sorriso triste, perché peggio di un sorriso triste c’è Valeria che vuole mettere i gerani sul balcone.

Quando ho strappato il permesso di metterli finti, la mia scelta è caduta su Fiori and Fiori, un’azienda veneta che, se non fosse chiaro, è specializzata nella vendita di fiori finti. Li ho chiamati e mi hanno pazientemente spiegato tutto: che le fioriere che si appendono al balcone si chiamano balconiere, che si appendono verso il dentro e non verso il fuori per evitare le denunzie. Mi hanno spiegato le diverse fasce di prezzo, dovute al tipo di tessuto utilizzato per i fiori, e mi hanno anche insegnato come fare manutenzione con il loro prodottino speciale noto come Mr Mike. Anche se il rosa e il fucsia erano belli, abbiamo scelto il geranio rosso, pensando che nel tempo si sarebbe sbiadito e che fosse bene partire dal colore più scuro in modo che il processo di scolorimento sia meno rapido. Ho completato l’opera con delle balconiere universali metalliche scovate su Amazon e montate da me stessa in persona non senza difficoltà e parolacce. Ma finalmente non sono più l’unica del condominio ad avere il balcone sguarnito.

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Una vista sopraffina, lo so

Costo: balconiera 22 euro e 40 euro di fiori per riempirla.

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