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By gynepraio19 Ottobre 2017In Posta del cuore

Posta del cuore Ottobre 2017

posta del cuore ottobre 2017
Posta del cuore Ottobre 2017: Vaccinista

Vaccinista è un giovane ingegnere e lavora presso una amico stretto di suo padre. Le premesse iniziali di questa collaborazione erano quelle di creare un gruppo di lavoro: ma la situazione è precipitata e gli altri membri del gruppo di lavoro, benché più junior, hanno acquisito maggiore importanza di lei che viene invece esclusa dalle decisioni o dalle informazioni. Vaccinista non sa se accettare supinamente la situazione, o parlare chiaramente con il suo superiore -seppur amico del padre- oppure dimettersi direttamente.

Io ri chiedo, sempre che tu non l’abbia già fatto, uno sforzo di laica obiettività: queste persone ti sono passate avanti per motivi che esulano dalla loro professionalità (il boss è un orrido maschilista? questi sono dei luridi leccaculo?) oppure meritano il loro successo? Perché qui, concorderai con me, il problema non è il loro successo ma il tuo insuccesso. Dobbiamo essere sicure che non sia una mera questione di skills.

Poi ti chiedo anche: se questa persona non fosse un amico stretto di tuo padre tu avresti timore ad affrontarlo e farti valere? Se la risposta è no, va affrontato. Io, cautelativamente, chiederei a tuo papà come la vede: il tuo boss gli ha forse anticipato qualcosa? Quest’uomo è un sostenitore del metodo bastone-carota? Oggettivamente, la loro amicizia uscirebbe minata da una tua presa di posizione? Se la risposta è no, chiedigli un colloquio.

Io sono dell’idea che, come sempre, la differenza la fanno i modi e il “vestito” che tu deciderai di dare al tuo discorso. Io più che rivendicare l’esclusione da informazioni o decisioni, ribadirei la tua volontà di imparare, fatturare e produrre di più. Deve comprendere che, estromettendoti, sottosfrutta il tuo potenziale. Se non capisce come ti fa sentire, può darsi che sia solo un ingegnere rigido e trombone; ma se non capisce la linearità di questo discorso, allora forse non è un gran mentore.

Mi rendo conto che non è un discorso facile: ho lavorato in un posto in cui camminavo sulle uova e vivevo nel terrore di fare errori diplomatici, sminuire, invadere il terreno o involontariamente pestare i piedi a qualcuno (chiaramente lo facevo in continuazione, perché la paura fa novanta). Il timore di offendere mi è passato nel momento in cui ho consegnato la lettera di dimissioni, e da allora non è mai ritornato.

Consiglio di lettura: il saggio breve Le vostre zone erronee di Wayne W. Dier contiene un capitolo estremamente illuminante su diplomazia e rispetto delle regole in ambiente lavorativo (spoiler: l’autore pensa siano cazzate)

Posta del cuore Ottobre 2017: GEORGIE

Georgie ha una storia d’amore felice con un ragazzo ma flirta col di lui fratello che in passato le aveva già fatto capire di avere interesse nei suoi confronti. Georgie non è stupita dal poter piacere a qualcuno anche se questo qualcuno è il fratello del suo fidanzato ma è turbata dalla propria reazione compiaciuta, forse anche un po’ vezzosa. Ora, Georgie, la cosa che dovrebbe essere prima di tutto indagata è: come mai questi fratelli sono così competitivi tra di loro? Mi auguro si prenderanno il tempo di parlarne con le rispettive psicologhe. Ma non è dei due fratelli Karamazov che dobbiamo parlare, scusa.

Ti darò una risposta che nemmeno Padre Ralph di Uccelli di Rovo, pronta? Io credo che sia normale provare compiacimento quando riceviamo apprezzamento, anche quando si è fidanzati. Trovo innaturale “ignorare” l’esistenza di altri essere umani oltre al proprio partner. A tutte le ragazze piace flirtare, a tutte le ragazze piacciono le attenzioni e i complimenti -purché garbati-, a tutte le ragazze piace fare le cretine (è padre Ralph che parla, ricordati) ma io sinceramente non ci vedo niente di male. Ti dirò una amara verità: piace tantissimo anche agli uomini e questo, entro un certo limite, non mette a repentaglio niente. Tutto sta nel sapersi fermare e ridimensionare questo gioco prima che diventi un vizio o un’ossessione: tipicamente, le cose sfuggono di mano quando il rapporto ufficiale è triste o manchevole. Però se di notte te lo sogni, immagini di farci le cose (sempre padre Ralhp) e ti senti di rimettere in discussione il tuo progetto di vita col tuo ragazzo, è possibile che la colpa non sia di tuo cognato che ti provoca ma che la vostra storia non abbia basi sufficientemente solide per andare avanti?

Consigli di lettura: se non sei amante dei manga, lo diverrai leggendo Georgie, la ragazzina australiana di cui sono innamorati i due fratelli Abel e Arthur (per la cronaca, a me piaceva il tisico Lowell).

Posta del cuore Ottobre 2017: Fuksas

Fuksas è una ragazza molto carina (io lo so perché l’ho vista su Instagram) di circa trent’anni che dopo lungo fidanzamento è single da quattro anni. Fuksas è disperata perché tutti i giovanotti (basta padre Ralph, bastaaaaaa) che conosce dopo 2 mesi spariscono nonostante lei non faccia niente per indurre questa reazione da cinghiale inseguito dai bracconieri. Segue breve elenco dei comportamenti che Fuksas sostiene di non mettere mai in atto:

  • non dà mostra di volerli trattenere anzi indica loro la porta
  • non implora attenzione
  • fa l’indifferente fischettando
  • piuttosto che richiamarli si infila spilli sotto le unghie

Cara Fuksas, io non credo che tu stia sbagliando candeggio (hello, padre Ralph again) ma devi sapere che in amore gioca un grande ruolo la statistica. Detto sinteticamente, è necessario frequentare tante persone -ivi incluso un certo quorum di coglioni- prima di trovare una persona ragionevolmente idonea. Ottimisticamente parlando, t’invito a considerare questi anni di insuccessi come una palestra emotiva che ti preparerà alla tua nuova grande storia: io sono stata single per due anni e -in mezzo a delusioni e innumerevoli alzate d’occhi al cielo- mi sono molto divertita.

In chiusura, mollo la veste di padre Ralph e mi metto la candida parrucca di Rhonda Byrneil segreto per attrarre a noi le persone che ci piacciono è riuscire a stare bene anche senza di loro. Detto in altre parole, le cose belle della vita succedono quando si è già autonomamente felici, senza stratagemmi, senza imporsi una disciplina da non-richiamo-piuttosto-mi-ammazzo. Sii autenticamente indipendente: le ragazze che fanno le cose da sole sono molto sexy, provare per credere. Infine, sii gaudente: apprezza fino in fondo l’essere single, che poi quando ti fidanzi sbuffi un sacco.

Consiglio di lettura: questo post di Tegamini è una spiegazione no-frills degli innumerevoli pregi della solitudine

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One Comment

  • Occhineri

    Novembre 9, 2017 at 12:50 pm

    lavoro da 7 anni nel settore nel settore edile e metalmeccanico, che è DAVVERO maschilista. finalmente sono in una fase in cui sono soddisfatta professionalmente, ma non non è stato facile quando lavori in un ambiente prevalentemente maschile (del tipo che spesso sei l’ unica donna in cantiere) . non credo che “vaccinista” non sia in gamba o capace, penso che debba solo “farsi le ossa” e col tempo otterrà i riconoscimenti che merita!

    svgRispondi

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