Posta del cuore novembre 2017
Posta del cuore novembre 2017: joan fontaine
Joan Fontaine convive da 5 anni con un uomo separato con figlio adolescente il quale trascorre con loro maggior parte del tempo. La ex-moglie, a sua volta dotata di un altro compagno, non contenta di criticarla e giudicarla alle spalle, manifesta la sua presenza con numerose e insistenti telefonate, intromettendosi in decisioni che non la riguardano senza che il compagno di Joan Fontaine ponga limiti a questa invadenza. Ad aggravare la situazione, egli freudianamente la menziona chiamandola ancora “mia moglie” e parla al plurale riferendosi al passato con lei: alcuni dettagli rivelano insomma che lui non ha ancora fatto ordine nelle sue priorità e non ha ri-attribuito i ruoli. Interrogato e messo alle strette da Joan Fontaine, egli adotta al 101% la linea comportamentale maschile: minimizza e la accusa a sua volta di “attaccarsi ai dettagli e alle parole”. Joan Fontaine, io mi auguro che quest’uomo abbia dei pregi che ti sei dimenticata di scrivermi, che so, un pene gigante o un conto in banca a 12 zeri perché io lo sto detestando per interposta persona. Io penso che esista un modo ragionevole per gestire una storia finita E ANCHE vivere felicemente con un nuovo partner attribuendogli la giusta importanza. Tu non sei arrabbiata perché lui si dimentica di dire “ex” quando parla di sua moglie, sei giustamente risentita perché ti sta destinando a un ruolo da comprimario. Non so se tu hai mille altri limiti e lui è costretto a sopportarti quindi siete pari, ma su questo fronte hai assolutamente ragione. É scandaloso che lui si muova come un elefante nel negozio di porcellana dei tuoi sentimenti e che tu debba fargli notare quanto ti ferisca. Io non sarei rimasta in questa situazione per così tanti anni: io soffro di gelosia retroattiva e la questione “ex” per me è spinosissima. Se tu ci riesci, chapeau.
Consiglio di lettura: “Rebecca la Prima Moglie” di Daphne du Maurier, in cui una neosposa deve convivere con l’ombra onnipresente dell’ex moglie del marito.
Posta del cuore novembre 2017: anastasia steele
Martina ha una storia altalenante con un uomo poco più grande di lei il quale ha la piacevole abitudine di fare il giochetto del tira&molla. Personalmente, trovo che compiuti i 19 anni, il giochetto del ti lascio e ti riprendo, che nella versione moderna diventa ti blocco e ti risblocco, sia divertente come uno sketch del Bagaglino, o dei Trettré. Non sai chi sono? Guarda questo video e anche questo video. Fanno ridere, sinceramente?
Il meccanismo è ridicolo e ora ve lo spiego. Io mi aspetto che tu ti comporti in un certo modo, sostanzialmente compiacendomi e obbedendomi perché ho un ego grande come una portaerei. Siccome penso che la mia compagnia sia un privilegio, ti punisco per i tuoi comportamenti sgraditi (es. impertinenze, obiezioni) mettendo in atto un gravissimo castigo: ti privo della mia attenzione e presenza. Ma non è che mi dileguo e basta! No! Io te lo annuncio con una velata minaccia: una forma di mansplaining viscida e sinceramente ridicola. Ah Christian Grey, ma vaffanculo va’. Le persone normali, se non gradiscono un comportamento, ne parlano per trovare una quadra oppure, se lo considerano inaccettabile, tagliano i ponti. Il metodo del bastone e della carota si usa con i cani e talvolta con i bambini, per educarli: certamente non con le donne di 26 anni, non credi? Se tu lo trovi un approccio intrigante, virile e sessualmente stimolante, padronissima di prestarti al gioco. Io lo trovo pietoso e avrei già perso la stima di costui al primo blocco su Whatsapp.
Consiglio di lettura: questo post di Giulia Evolvi che spiega in maniera eccellente ed esauriente che cos’è il fenomeno del mansplaining
Posta del cuore novembre 2017: josephine march
Josephine ha un amico del cuore che le ha recentemente confessato il suo amore ecco spiegati alcuni alti e bassi degli ultimi tempi, alcune assenze o reazioni inspiegabili. Jo prova forte nostalgia, pensa addirittura di esserne a sua volta innamorata ma soprattutto non vuole perdere questo legame importante. Il tuo amico, a differenza del pirla di Anastasia qui sopra, è stato corretto e sincero quindi merita da parte tua una reazione altrettanto trasparente e ragionata. Io penso che tu gli voglia molto bene ma non sia innamorata di lui -e probabilmente non lo sei, visto che negli ultimi 8 anni non lo sei stata- e vorresti continuare a godere della sua amicizia attribuendogli un ruolo ben preciso e dimensionato. Credo che il tuo amico, sapendo di essere incorrisposto, non abbia particolarmente piacere a essere ancora il tuo confidente e continuare a raccogliere ulteriori dettagli sulla tua vita privata della quale, purtroppo, sa di non fare parte nel modo che gli piacerebbe tanto. Io penso anche che nel breve il tuo amico si farà una ragione del suo essere incorrisposto e vorrà riportare il vostro rapporto agli antichi fasti, ma per fare pace con la situazione ha probabilmente bisogno di mantenere del sano distacco. Penso che dovresti comprendere la sua posizione e dargli l’opportunità di chiarirsi serenamente le idee. Come dirglielo? Semplicemente e di persona: io tengo a te, voglio che tu viva serenamente, non voglio che la nostra amicizia sia per te fonte di malessere quindi se pensi che un momentaneo allontanamento possa aiutarti a superare la cosa, conta sulla mia collaborazione.
Ci tengo però a chiudere questo mio sermone dicendo che io penso davvero che l’amicizia tra uomini e donne possa esistere, maturare e dare ottimi frutti perché io l’ho vissuta personalmente e in numerosi casi: non mi sentirete dire che questo genere di rapporti finisce sempre male. Tuttavia bisogna imparare a riconoscere dove finisce il cameratismo e dove comincia l’ambiguità, prima che sia troppo tardi.
Consiglio di lettura: in “Le Piccole Donne Crescono”, Josephine March si rende conto che Laurie Lawrence è innamorato di lei e decide proprio di rifiutarne l’amore e di eclissarsi per non inquinare anni di amicizia fraterna. Quando entrambi si sono sposati e innamorati di altri partner, tornano ad essere grandi amici del cuore. Disgraziatamente il mio fantacasting di Piccole Donne non è arrivato alle orecchie della BBC e quindi il cast della nuova miniserie che stanno girando non contempla nessuno degli attori che avevo scelto io. Peggio per loro.
2 Comments
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Giupy
Novembre 13, 2017 at 2:35 pm
Grazie per avermi citata 🙂
gynepraio
Novembre 13, 2017 at 10:02 pm
Era assolutamente il caso!