Instamonth Dicembre 2017
Instamonth Dicembre 2017: food
A dicembre si mangia, e, anche se non quanto mi sarebbe piaciuto e sicuramente meno della maggior parte dei miei conoscenti, anche io ci ho dato dentro. Sono finalmente andata a pranzo al Convivium, un bistrot-ristorante in cui volevo andare da tempo: nel 2018 intendo continuare l’esplorazione dei dintorni e provare nuovi luoghi con maggiore frequenza. Oltre ai soliti sproporzionati trionfi di pasta e le apparecchiature tristi da disturbo ossessivo-compulsivo, c’è stato un ennesimo disastroso tentativo con i carciofi -che hanno generato milioni di suggerimenti e trucchi da parte di tutte le artichokers dell’Instagram.
Il piatto che ha maggiormente eccitato gli animi -vostri e dei miei famigliari- sono i passatelli in brodo, di cui vi riporterò la ricetta nella prossima newsletter unitamente a un giveaway: insomma, dovete iscrivervi qui.

Dall’altro a sx: frittini da Convivium, carciofi, zuppa simmetrica, pasta in porzione per minatori e passatelli in the making
Instamonth Dicembre 2017: ootd
A dicembre ha fatto freddo, hell yeah. Il che ha generato lagnanze inenarrabili dai soliti meteorofrignoni di mezza Italia mentre io non potevo che esserne felice: ho potuto indossare maglioni glitterati, ugly sweaters con le grechine, baschi e dolcevita.
Possiedo finalmente anche io un paio di alzatine di CooktheLook nella prestigiosa versione natalizia. Lo so che risultano esaurite, ma anche il Natale se permettete è passato quindi direi di attendere che Giorgia tiri fuori qualche altra idea e la metta in vendita: sento che non ci vorrà molto.
Tra gli acquisti intelligenti ma non troppo di dicembre vi segnalo i chunky golden earrings, cioè gli anellazzi per le orecchie spessi e perforalobo che io ho comprato in due diametri differenti da HM per un pugno di dollari ma che si sono rotti: se n’è giustamente rotto uno per diametro quindi mi ritrovo con due orecchini già piuttosto vistosi se simmetrici, figuriamoci se mi provo a metterli spaiati, ahahahahahaha, ma te pensa un po’! Ovviamente l’ho già fatto e me ne sono bullata con chiunque.

Dall’alto a sx: alzatine, maglione glitterone con chunky earrings, baschetto, maglione con chunky earrings, ugly sweater con grechine, cardigan con ruches totalmente fuori stagione
Instamonth Dicembre 2017: natale
É stato un Avvento triste, l’ho già detto, e per questo non ho ritenuto opportuno addobbare la casa come come avrei voluto. Albero, calendario dell’avvento, un po’ di scatole di latta e tovaglioli che sono rimasti inutilizzati perché spesso non ho cenato e non me la sono sentita di organizzare feste o cene. Uno strappo alla regola è stato il Christmas Jumper dei miei sogni, acquistato su Amazon e arrivato probabilmente a bordo di una bicicletta: privo della benché minima percentuale di lana, è pertanto sconsigliato a piromani, fumatori o possessori di un camino. É stato bello arrivare in ufficio il 15 dicembre e vedere anche due miei colleghi indossavano un Christmas Jumper, in un caso addirittura più kitsch del mio.
Ultimo tocco natalizio, le Cheerz Box per le nonne di Elia: le foto stampate sono un regalo sempre gradito per gli ultrasessantenni, la confezione è prestigiosa e il servizio buono come sempre. Vi ricordo il mio codice sconto VALFIN che è valido per qualsiasi acquisto su Cheerz e che vi omaggia subito 5 euro sul primo ordine (quindi no, non è valido se avete già usato questo servizio ma sì, potete aprire un account a nome di vostra zia Petunia e sfruttarlo così).

Dall’alto a sx: le Cheerzbox per le nonne, colazione della vigilia, calendario dell’Avvento, Christmas jumper, scatole natalizie, l’albero
Instamonth Dicembre 2017: blog
Poche cose, e poco belle: oltre alle solite 4 rubriche, ho scritto un guestpost sul Natale svedese e su Martina, il mio romanzo favorito di Astrid Lindgren. Infine, un post vagamente polemico ma non troppo sulla tendenza a raccontarsi troppo online e sui dubbi che mi pongo in merito.
Avevo promesso un post a tema organizzazione che però è uscito il 2 gennaio, spero di non aver tardato troppo.

Andate a leggere, forza, su
Instamonth Dicembre 2017: baby
Elia la notte del 7 dicembre ha imparato a dormire, proprio dopo lo sfogo che accompagnava la foto di sinistra. Come abbiamo fatto lo metterò per iscritto tra un po’, perché siamo ancora nella fase di consolidazione del risultato e vorrei essere davvero certa di averlo fatto mio prima di cantare vittoria: questo traguardo è stata l’unica cosa veramente bella di un dicembre altrimenti disastroso e devo continuare a coltivare questo piccolo miracolo perché da esso dipende il benessere di tutto il nucleo famigliare.
E poi niente, per Natale gli ho comprato un teepee dove potrà andare a nascondere ciò che frega in giro per casa staccandolo dallo stendibiancheria, estraendolo dai cassetti o mettendoselo in tasca quando nessuno lo guarda.

Da sx; il piccolo sull’altalena, il teepee
Instamonth Dicembre 2017: torino
Il mio fastidioso campanilismo non si è fermato nemmeno in questo dicembre di neve, cieli limpidi e freddo da far colare il naso. Vi ho risparmiato le Luci d’Artista, il calendario dell’avvento gigante in piazza Castello, il mercatino di Natale dietro Palazzo Madama e anche quello di Borgo Dora, ma il pupazzo di neve del benzinaio mi sembrava doveroso. É l’equivalente di Spelacchio, ma nel mondo dei pupazzi di neve.

Da sx: lungo Po innevato, pupazzo di neve by il benzinaio Tamoil, albero di Natale in piazza Carlo Alberto
Instamonth Dicembre 2017: fare cose
A dicembre ho visitato due luoghi nuovi: il bellissimo Vintage Store Charly e il bistrot Convivium. Ho rimesso a posto i capelli dal mio solito salone, dove mi hanno fatto una split fringe che ancora, stranamente, non mi ha fatto venire un esaurimento nervoso. L’ultima volta che la feci era novembre 2015 e per la rabbia ho valutato di andare a sparare petardi in un circolo di Pentastellati.
A dicembre ho presentato il secondo romanzo di Enrica Tesio alla Libreria Binaria -chiaramente se l’è presentato da sola, io facevo solo domande-, visto qualche documentario tra cui quello su Joan Didion (recensione qui) e acquistato gli strumenti di organizzazione professionale del 2018.

Dall’alto a sx in senso orario: interno del Convivium esposizione di maglioni natalizi da Charly, interno del mio parrucchiere, fotogramma di Joan Didion che ci dà lezione di stile, romanzo di Enrica Tesio e strumenti organizzativi 2018
Instamonth Dicembre 2017: tbt
Fare dei bei post dedicati ai ricordi non è facile: la maggior parte delle mie memorie recenti è legata a Elia e non va pubblicata. Per riuscire davvero a estrarre dei ricordi interessanti dovrei catalogare e selezionare delle foto di repertorio, ma non ho molto tempo anche se vorrei perché é una delle cose più rilassanti del mondo.
Allora mi sono gettata sui metaricordi: il bestnine, una raccolta di ricordi, la foto di una camicia che racchiude il ricordo di un’amica di mamma che indossava sempre quel copribottone, uno scatto del weekend natalizio a Forlì, il pavimento meraviglioso del Castello di Govone visitato a Novembre.

Dall’altro a sx: il mio bestnine, camicia con copribottone di un’amica di mamma, fotografie forlivesi, pavimenti di residenze nobiliari
Ora, visto che siamo a gennaio e ho la certezza che molti di voi non mi seguono su Instagram, sappiate che mi chiamo @gynepraio e che pubblico una foto al giorno, al massimo due se mi sento spericolata. Poche marchette, didascalie scritte col cuore, poche stories (ultimamente ancora meno). Rispondo quasi sempre gentilmente e ho uno scarso potere aspirazionale, Il che significa che se vedete il mio profilo non vi crolla l’autostima né vi viene voglia di gettarvi da un ponte, al massimo batti un cinque e pat-pat sulla spalla, ci siamo capiti.
2 Comments
Leave a reply Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Francesca
Gennaio 8, 2018 at 10:46 am
Attendo con ansia di sapere come hai fatto il miracolo di far dormire tutta la notte il piccolo, visto mai che riesca anch’io a fare la magia :).
LaFra
gynepraio
Gennaio 18, 2018 at 3:58 pm
Spero di parlarne a breve su IG Stories, devo sondare il terreno perché se lo scrivo qui tempi l’avanzata delle mamme ad alto contatto che mi bannano, mi insultano, ecco non sono pronta ed è solo gennaio.