
Recensioni beauty saggissime
Recensioni beauty saggissime: mascara rinforzante olio di ricino idrapelle
La saga delle sopracciglia continua. Ne avevo già parlato a dicembre, e penso di aver ripetuto la cosa anche alla panettiera (“Ok, belle ‘ste rosette alla segale, ma lei le sue sopracciglia le pitta?”), al postino (“Uh, grazie per questo atto giudiziario che mi consegna col sorriso beffardo, lei non trova che le mie sopracciglia siano perfette?”), a Elia (“Sì, tesoro, ok, cantiamo la canzone delle scimmiette che saltano sul letto ma per favore, dì subito a mamma che ha delle arcate disegnate da Dio”). Quindi mi sono recata da Melissa Erboristeria e ho comprato quest’olio di ricino in flacone dotato di scovolino ideale per una rapida applicazione su ciglia e sopracciglia. Lo sto usando da poco e credo che, come qualsiasi prodotto naturale, ci metterà il suo tempo a dare i risultati. Mi aspetto che funzioni, diamine, visto che pure la mi’ nonna lo usava.
L’ho scoperto usando Instagram dove Melissa Erboristeria è attivissima con una gallery molto più che bella. Volevo spendere due parole in merito perché sulle recensioni sono mediocre, non sono una trendsetter e di bellezza non capisco granché, ma di marketing forse qualcosina da dire ce l’ho.
Melissa Erboristeria è un negozio di proprietà di una ragazza che l’ha aperto 8 anni fa in una via centrale ma non trafficatissima ed è diventato in tempi assai brevi popolare tra gli abitanti della città, fino a trasformarsi in una meta di pellegrinaggio per i turisti: io stessa, quando qualcuno di voi mi chiede un programma per un weekend torinese, lo includo sempre. Il successo di Melissa dovrebbe costituire un esempio per i nuovi piccoli business: scelta attenta e sempre rinnovata dei brand, comunicazione online impeccabile e concentrata sui canali che contano (Instagram in questo momento), possibilità di acquistare online che c’è ma è solo “sussurrata”. L’enfasi viene messa sul punto giusto: l’experience in negozio, esteticamente e umanamente appagante. Lo staff di vendita è numeroso e preparato, presente e attento (ad esempio, ho ricevuto un sms quando il prodotto da me richiesto è stato nuovamente disponibile). L’assortimento e il layout del punto vendita sono continuamente rivisti: entrano ed escono prodotti e marchi, l’esposizione viene arricchita di props che rivelano buon gusto e una ricerca continua. Ritrovati vintage, riviste d’epoca, elementi decorativi che chiaramente provengono da circuiti non convenzionali: in italiano vuol dire che mentre fa shopping per se stessa nel tempo libero, la proprietà di Melissa compra anche per il negozio. La sovrapposizione -quanto meno estetica- tra il business e la persona si legge persino nei cuscini del divano e nei quadretti appesi: lo si ritrova nel naming delle sue famose tisane in sacchetto, vergate a mano ad una ad una, nei pattern dei vestiti di chi ci lavora e delle loro shopper.
In più, Melissa svolge sui brand che distribuisce un lavoro minuzioso di promozione e valorizzazione: come diceva un mio saggio seppur stronzo ex amministratore delegato, i fornitori sono clienti a monte e come tali vanno trattati. Guardate gli scatti che fa Melissa ai prodotti Leone o gli eventi Faby che ospita in negozio: questi brand non fanno un’opera di comunicazione così accurata neppure per se stessi! Una volta i negozi fondavano il loro prestigio sui brand che distribuivano: ma oggi questa verità è ribaltata. Sono i brand che acquisiscono prestigio grazie a chi li distribuisce. Sono certa che Faby, Nabla, Purobio, Neve Cosmetics, Wemakeup etc se ne rendano conto.
Infine, il team di Melissa usa saggiamente il marketing della privazione: in altre parole, stanno aperti quanto basta. In condizioni normali il negozio apre alle 11 del mattino e non fa orario continuato neppure il sabato. La vigilia di Natale chiude e riapre il 5 gennaio. Ovviamente, la domenica non si lavora, altrimenti quando si va ai mercatini a comprare le scatole di latta, eh?
Questo sproloquio per dirvi che il commercio tradizionale non è morto e che c’è spazio per gli imprenditori volenterosi, specialmente se sono donne.
Prezzo: 8,10 euro
Recensioni beauty saggissime: panno microfibra
Anche questo prodotto è figlio della rete, nel senso che mai avrei usato uno straccio comprato da Tigotà per pulirmi la faccia se non avessi letto che un numero crescente di ragazze fanno la stessa cosa e non mi fossi finalmente decisa a investire questi 2,65 euro. Io la uso in abbinata a un detergente in mousse e non oleoso perché ancora non mi sono convinta ma non escludo di farlo prima o poi. Alla fine dell’uso la sciacquo e la metto ad asciugare sullo scaldasalviette come mi hanno suggerito di fare tutte le ragazze gentili di Instagram. Ovviamente sono come San Tommaso e non credevo che funzionasse così bene: ma diamine sì, leva tutto alla perfezione. La questione è stata anche confermata dalla giovane professionista della Golden Palace Spa che mi ha fatto la pulizia del viso il 28 dicembre, la quale mi ha detto: “Lei ha una pelle straordinariamente pulita, signora”. Non so se era una becera scusa per non sobbarcarsi l’onere di strizzarmi i punti neri e liquidarmi in fretta ma, al netto del signora, l’ho preso come un complimento.
Prezzo: 2,65 euro
Recensioni beauty saggissime: CONTORNO OCCHI ALL’ARGAN EQUILIBRA
Qui come al solito gioco in casa: anche se non lavoro più per Equilibra, vado regolarmente nel negozio di via Po (dove con regolarmente intendiamo tutti i sabati perché fa parte del mio classico percorso di passeggiata in centro) a comprare tutti i prodotti che mi servono: 4 integratori diversi, le salviette per le regali chiappe di mio figlio, il burro di karité per ovviare ai piedi da Hobbit e una serie di altri prodotti che ho ampiamente recensito qui sul blog. Questa volta è toccato a un contorno occhi del quale avevo disperatamente bisogno perché quello alla Caffeina di The Ordinary non va bene col freddo invernale e con la baldanza dei riscaldamenti di casa che, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a contenere. Insomma, avevo bisogno di un contorno occhi cremoso, ricco, grasso che si infilasse in tutte le mie microrughe e che lasciasse la pelle morbida abbastanza per spalmarci sopra la solita cazzuolata di correttore.
Di questa linea all’argan avevo già usato le salviette struccanti, l’acqua micellare, la mousse detergente (insieme al panno in microfibra) e la prodigiosa maschera viso: confermo che, nell’ampio range di prodotti all’argan che ci viene offerto in questa pazzo mercato cosmetico, sia il meglio in termini di qualità, bontà della formula, percentuale di argan e prezzo.
Prezzo: 7,50 euro circa
Elena
Gennaio 17, 2018 at 3:14 pm
Mio dio ma Melissa erboristeria è il mio paradiso, ci passerei ore lì dentro!
Per l’olio di ricino voglio sentire il seguito, io ho utilizzato quello puro da banco di farmacia, spalmato religiosamente ogni sera con cotton fiocc… E non mi è per niente servito né a riempire i buchetti delle sopracciglia né a infoltire le ciglia. Sono io sfigata? Magari nel tuo mascara c’è qualche ingredente prodigioso che potrebbe aiutare ancora di più?
Contorno di equilibra moooolto buono!
A presto!
gynepraio
Gennaio 18, 2018 at 3:50 pm
Non penso, è olio di ricino puro: il suo punto di forza è che è semplicemente più comodo da usare!
Arianna
Gennaio 17, 2018 at 7:32 pm
I panni in microfibra hanno rivoluzionato la mia concezione di pulizia serale del viso. Un mai più senza da circa un anno, la differenza si vede eccome! Io mi affido ai panni della Longema, costano sicuramente più del tuo, ma in verità ho timore a cambiare…Per il detergente devo ammettere che uno oleoso , almeno per la mia pelle mista,sensibile e anche reattiva ( non mi faccio mancare nulla) è quello più adatto, specialmente abbinato alla micrifibra. A presto e grazie per gli spunti sempre utili.
gynepraio
Gennaio 18, 2018 at 3:49 pm
Come dicevo a Paola, prima o poi proverò anche un detergente oleoso ma io le rivoluzioni devo farle step-by-step!
Paola
Gennaio 17, 2018 at 7:47 pm
Il panno in microfibra non lo mollo più ormai, adoro la sensazione di andare a dormire con la consapevolezza che la pelle è perfettamente pulita. Io lo uso con l’olio di cocco bio, anche questo mi sa che non lo mollo più, oltretutto ha molte funzioni, tipo maschera capelli pre shampoo. Ciao. Paola
gynepraio
Gennaio 18, 2018 at 3:49 pm
Ciao Paola, prima o poi comprerò un detergente oleoso, ma sai che io devo andare per gradi alla scoperta del mondo!
Giulia
Gennaio 25, 2018 at 12:38 am
Ciao!
Io uso da anni il panno in microfibra + olio di jojoba/cocco ma… cosa è lo scaldasalviette su cui metti ad asciugare il panno? Da dove vengo? Non ho mai sentito nulla di simile!
Grazie!
gynepraio
Gennaio 25, 2018 at 10:35 am
Ahahahha scusa non volevo metterti in difficoltà; lo scaldasalviette è il nome di quei termoarredi che spesso si trovano nei bagni al posto dei classici termosifoni. Si chiamano così perché hanno delle strutture tubolari dove quasi tutti adagiano gli asciugamani per asciugarli e trovarli caldi.
Serena
Marzo 25, 2018 at 6:57 pm
Articolo davvero interessante, mi ha molto incuriosito ♥
Se ti fa piacere passi a trovarmi nel mio blog https://www.seresweetlove.it/blog/
Buona giornata ♥ Serena