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Posta del cuore Febbraio 2018

POSTA DEL CUORE FEBBRAIO 2018
Posta del cuore Febbraio 2018: ally macbeal

Ally MacBeal ha 25 anni e da poco ho cominciato il praticantato in uno studio legale: l’esperienza, seppure forte e impegnativa le piace, non fosse per il clima competitivo e poco inclusivo creato dai colleghi più giovani che la escludono, la mettono a disagio con delle battute o sguardi di riprovazione. Ally MacBeal teme di essersi “ridicolizzata” dicendo sinceramente a un collega di volersi occupare di diritti umani e civili, e di avere per questo perseguito questa carriera. Ally MacBeal non ha in generale problemi a relazionarsi col prossimo e vorrebbe capire come muoversi in questa giungla forense.

Cara Ally, gli ambienti di lavoro inclusivi non sono molti: io ho avuto la fortuna di incontrarne alcuni -ad esempio adesso sto come come un pesce dentro l’acqua- ma sono stata anni in luoghi in cui i colleghi che dovevano aiutarmi e lavorare a mio servizio (non per anzianità o organigramma ma per modello di organizzazione del lavoro) non mi passavano le informazioni o ridacchiavano quando prendevo la parola in riunione (solo che io non ero una tirocinante, ma avevo 30 anni). Io credo che gli studi legali, per la penuria di posti di lavoro e per la miseria degli introiti che ormai caratterizzano la professione di avvocato -te ne sarai resa conto- siano luoghi molto competitivi: la cosa positiva della competizione è che mette alla prova la resilienza, la tolleranza e l’astuzia. Insomma, sul lungo periodo ti portano a sviluppare degli strumenti che altrimenti non avresti: è anche meglio che la tua prima esperienza sia “dura” perché le successive ti parranno una passeggiata nel bosco (esattamente l’opposto di ciò che è accaduto a me: 3 luoghi di lavoro affettuosi per poi arrivare in un 4° dove per poco m’accoltellano).

Detto tutto ciò, io credo che tu debba agire su tre fronti:

  • la rispettabilità: devi essere professionalmente impeccabile, per te stessa in primis ma anche per guadagnare quella visibilità e protezione da parte dei tuoi superiori che ti metterà sempre e comunque in una posizione di vantaggio. Guadagna l’affetto e la stima non dei tuoi pari, ma delle figure di staff: le segretarie, le addette contabilità, le signore delle pulizie.
  • la superiorità morale: non devi mai cedere al ricatto dell’emarginazione, che porta gli ultimi a diventare cattivi. Li devi umiliare con la tua irreprensibilità: servizio, disponibilità, fermezza. Non perdere le staffe, non vacillare, non sentirti inutilmente in difetto, perché non lo sei
  • la gentilezza: devi farli sfigurare. Compi gesti che altri non fanno: crea condivisione dove c’è isolamento, fai squadra dove c’è divisione. Sii un modello di leadership, da questo punto di vista: i caffè offerti all’improvviso e senza motivo al vicino di tavolo, i croissant portati ogni tanto, la fotocopia “che tanto sto andando di là”, quel “sto uscendo per pranzo, qualcuno vuole un panino?” detto alle persone giuste. La gentilezza è disarmante e molto educativa. Sei forte, ce la farai.

Suggerimenti cinematografici: Erin Brockovich, ovviamente! Non è gentilissima ma determinata sì

Posta del cuore Febbraio 2018: jeune et jolie

Jeune&jolie ha 25 anni e vive in una fase in cui frequenta in totale libertà e assenza di impegno più persone. Ma brava, ma bene, ma continua così: sai come la penso.

Ha però fatto cenno alla cosa con sua madre -ovviamente ricorrendo alle opportune censure- e ne ha ottenuto in cambio disapprovazione, nonostante tra loro esista un rapporto positivo e trasparente. Insomma, carissima, cosa ti aspettavi? Che appoggiasse la tua scelta?

Io penso che i nostri genitori (la generazione nata negli anni 60, che penso sia quella della tua mamma), per quanto possano essere di mente aperta o per quanto burrascosa sia stata la loro adolescenza, portino ancora con sé un retaggio “vecchio stampo” che difficilmente si scolleranno di dosso. Banalmente, tua mamma non avrà goduto della libertà di cui godi tu, sarà stata sottoposta a un regime più severo di quello che lei ha attuato con te e quindi è normale che non riesca a empatizzare con le tue scelte. Inoltre, e credo converrai con me che è normale, chiunque di noi auspica per i propri figli e i propri cari in generale uno sviluppo personale lineare: come un genitore non si augura che il figlio cambi 4 facoltà prima di scegliere la sua, analogamente non auspica che debba andare a letto con 25 persone per trovare quella giusta. Cambiare posizione implica perdite, sconfitte, delusioni e anche rischi: nessun genitore vuole questo per i suoi figli.

La tua mamma non ha avuto una reazione miope, penso tu abbia un buon margine per vivere liberamente la tua vita e non sei costretta a mentire deliberatamente su quello che fai. Mi sembra che tu agisca coscienziosamente e che lei si fidi di te: non è necessario dirle proprio tutto. Se posso darti un suggerimento in generale, nella vita: non è mai necessario dire proprio tutto a nessuno, nemmeno a un marito, a un figlio, a un genitore. Se non è indispensabile, somministra a ognuno la quantità di verità che è in grado di gestire e vedrai che non si farà male nessuno.

Suggerimenti cinematografici: Giovane e Bella di Ozon, la storia di una ragazza dissoluta che asseconda i suoi desideri

POSTA DEL CUORE FEBBRAIO 2018: ferry

Ferry conseguirà ad ottobre una laurea triennale in management e non sa se e come proseguire gli studi. Lei vorrebbe fare un master in Marketing presso la Bocconi per accedere al quale sarebbe utile qualche esperienza professionale. In alternativa, onde evitare di restare un anno a spasso, farebbe una laurea di secondo livello anche se non ha particolare desiderio di approfondire dal punto di vista accademico quanto ha già studiato ma preferirebbe lavorare e rendersi economicamente indipendente.

Con ogni probabilità, un Master in Marketing presso Bocconi dovrebbe aprirti le porte per degli stage curricolari di buon livello, visto che è una istituzione famosa per il suo job placement e per gli ottimi rapporti con le imprese: quindi se puoi permettertelo, se vuoi studiare duro un altro anno per poi librarti felice nel giro di altri 6 mesi verso il tuo primo stipendio (a Milano, tendenzialmente…) un master in Bocconi è una buona scelta. Immagino tu abbia già verificato se questo Master richieda qualche pregressa esperienza professionale. Se non è un prerequisito di sbarramento, io mi metterei in contatto con qualcuno che abbia già fatto quel master per capire se la selezione è davvero così severa oppure no: non essere pessimista, hanno bisogno di studenti anche loro! Comunque, visto che ci tieni a colmare questa lacuna, se ti laurei a ottobre e sei a buon punto con gli esami, puoi anche cercarti uno stage curricolare ora: se l’obiettivo è accumulare 3 o 4 mesi di esperienza, sei perfettamente in tempo. Il job placement della tua università non sarà efficiente come quello della Bocconi ma a qualcosa servirà, spero.

Se il tentativo in Bocconi andasse male, io non disdegnerei una laurea specialistica in marketing, magari part-time per continuare nel frattempo a lavorare e fare esperienza. Proprio come dici tu, gli esami costituiscono spesso una ripresa di argomenti giù studiati e quindi potrebbe essere un impegno conciliabile con il lavoro (una ragazza che è stata mia stagista e assistant l’ha fatto con successo e senza rinunciare ad avere una vita)

Consigli di lettura: Papà Gambalunga, la storia di una ragazza che fa l’università con l’aiuto di un misterioso benefattore. la protagonista dice proprio “Voglio vivere per conto mio, voglio essere libera… e non voglio mai più dover dipendere da qualcuno”.

svg2 giorni a Torino
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svgCarla Perotti: tre ricordi

7 Comments

  • alemarcotti

    Febbraio 22, 2018 at 9:45 am

    Mi piace la posta del cuore!!!

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  • Elisa

    Febbraio 23, 2018 at 1:37 pm

    “La gentilezza è disarmante”.
    Quanto hai ragione!!!

    Elisa

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    • gynepraio

      Febbraio 26, 2018 at 10:41 am

      È una posizione dura da mantenere ma alla lunga funziona…

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  • Stefania

    Febbraio 26, 2018 at 10:58 am

    Confermo: piccoli atti di gentilezza possono davvero cambiare le cose. Dico “possono”, perché poi vanno ad incontrare sempre la volontà altrui, che talvolta passa sopra agli atti di gentilezza come un tir. Tuttavia, a mio parere i gesti gentili hanno una risonanza nella vita di chi li riceve: puoi essere sbronzo (il correttore ha corretto: doveva esserci una t al posto della b) quanto vuoi, ma spero ti sentirai un po’ merdina a trattar male chi invece ti tratta bene. E piano piano, gentilezza dopo gentilezza, magari le cose cambiano.
    A me è successo, pazienta e sii la Melania Hamilton che loro si meritano! …Con Rossella ha “”””quasi”””” funzionato.

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    • gynepraio

      Marzo 2, 2018 at 12:15 pm

      ahhaha Melania Hamilton, quanti ricordi

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  • Silvia

    Febbraio 26, 2018 at 4:00 pm

    Opinioni non richieste qui di seguito:
    FERRY se non ti piace l’argomento secondo me non ha senso procedere, tieni peró presente che all’estero, se mai volessi fare un’esperienza, la laura triennale ed il mater (che per esempio in UK non trova corrispettivo alcuno) non hanno lo stesso peso. Cerca bene se ci sono delle opzioni di Laurea magistrale che ti piacciono, se invece non ti interessa un’esperinza oltre confine allora la musica cambia.
    JEUNE ET JOLIE: le mamme sono mamma e non amiche, una persona che si trova nella posizione di poterti mazziare nella vita difficilmente potrá essere un’amica. Vivi la tua vita come ti pare ma ricordati che ci sono insidie fisiche invisibili da cui purtroppo il preservativo non ci difende. Fai il pap test ogni anno.
    ALLY MCBEAL: siediti sulla tiva ad aspettare il cadavere del nemico galleggiare a valle. Nel frattempo sii gentile come suggerito e tieni duro, non avere fretta di affermare il tuo nome a parole, sará il tuo lavoro ad affermalo per te. E’ una situazione di merda, lo so bene, lavorando all’estero come professionista, per me questa fase é durata molto, continuamente attaccata da coetanei e giovani che mettevano in dicussione le mie capacitá soltanto perché straniera. Ora va meglio, ho anche imparato a fregermene tantissimo nel frattempo, alla fine é l’opinione dei tuoi superiori che conta, mi capire che hai delle ambizioni tali per cui penso che tu possa fare a meno della pizzata coi i colleghi 😉

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