Instamonth marzo 2018
Instamonth marzo 2018: baby
A marzo ho fatto una collaborazione sperimentale con Mellin: ho provato a cucinare e somministrare a Elia la loro linea Primi Dentini pensata per bambini più grandi e quindi in grado di masticare.
Elia ha anche ricevuto il suo primo DVD: si tratta di Pipì, Pupù e Rosmarina e il mistero delle note perdute, realizzato da Enzo d’Alò che, dopo il successo de La Gabbianella e il Gatto, non è rimasto esattamente con le mani in mano. Se a qualcuno interessa, comunque, al ragazzo non piace guardare la TV: forse la sua soglia di concentrazione ancora non glielo consente, o forse preferisce menare le mani e schiacciare in maniera casuale i tasti del telecomando. Ma che importa? Me lo sono visto io e sono stata superfelice.
Meno felici gli animali della fattoria in legno del Lidl, arrivata a casa nostra a Natale: un porco, una mucca, una gallina e ciao, fine del patrimonio faunistico. Sono alla ricerca di bestiole in legno per riempire un po’ quel pollaio, che pare ci sia stata una epidemia di aviaria (a proposito di Lidl, lo amo follemente. Pensavo di dovermene vergognare, ma da quando ho capito grazie a un pazzo gruppo Facebook che ci sono donne ancora più folli di me, beh, mi sento meglio)

Dall’alto sx in senso orario: fattoria in legno Lidl, making-of del babyragù, DVD di Pipì, Pupù e Rosmarina, babyragù pronto
Instamonth marzo 2018: BLOG
Ho scritto ma non quanto avrei voluto. Marzo è stato duro, sapete perché, e mi sono spesso sentita in colpa a nutrire pensieri stupidi mentre la mia famiglia viveva un momento del genere. Ora che ci ripenso, però, mi rendo conto che poche cose hanno saputo darmi sollievo quanto la scrittura, e forse che sarei stata ancora più manchevole e debole se non avessi avuto anche questo minuscolo rifugio. Quindi mi perdono.

Scrivo post e newsletter, se li leggete son felice
Instamonth marzo 2018: FOOD
Per il mio compleanno Michele mi ha regalato una supercena a due presso il Piano35, il ristorante a 35esimo piano del Grattacielo San Paolo: I tavoli sono circondati dalla serra bioclimatica, dalla quale si accede alla terrazza panoramica dalla quale si vede tutta la città: indovinate un po’? Ci torneremo, perché anche io gli ho regalato la stessa cena.
A marzo ho goduto per una settimana del servizio di Nutribees, del quale ho parlato approfonditamente sia nelle Stories sia qui: c’è anche un codice sconto senza scadenza che vi invito a utilizzare liberamente! Le olive e i loro prezzi sconvolgenti sono solo un malinconico tributo al weekend pugliese.

Da sx: serra bioclimatica Piano35, il packaging Nutribees e le olive pugliesi
Instamonth marzo 2018: beauty
Viste le numerose richieste relativamente alla colorazione delle sopracciglia, ho pensato di espormi con una immagine scattata durante il trattamento. Per chi volesse saperne di più, il mio verdetto finale è: no, non lo rifarò.Non ho visto un vero e proprio cambiamento, il costo è elevato e il trattamento di colorazione andrebbe effettuato con una frequenza troppo elevata. In compenso, grazie a una bravissima professionista che si chiama Martina Barale e che trovate su Instagram come @m__bmakeup mi sono informata sulla tecnica “peloapelo”. Visti i prezzi notevoli, non è il momento di usufruirne: non solo perché non posso permettermelo ma anche perché, grazie a Dio, la situazione non è così grave (ovvero: non ho mai sottoposto le sopracciglia alla depilazione selvaggia anni ’90 e posso tranquillamente tamponare con il make-up). Ma se ne avessi bisogno, piuttosto che disegnarmi le arcate con l’UniPosca come la buonanima di Moira Orfei, ricorrerei sicuramente a questo servizio.
I prodotti Lavera sono un kit di preparazione pelle alla primavera, sono in corso di test e ne parlerò certamente nelle Recensioni Beauty di Aprile.

Da sx: sopracciglia in corso di colorazione, kit contro la pelle smorta by Lavera,
nstamonth marzo 2018: NATURA
A marzo ha nevicato, e il momento è stato immortalato dalla mia auto, accostata sulle rive del fiume: tutta un’altra cosa rispetto alle siepi di fichi d’India di Borgo Egnazia.
Pochi giorni dopo però, le aiuole davanti all’azienda si sono riempite di margherite: che bel nome Margherita, è un nome da fiore, da pizza, da domande bisognose di risposta.
Sempre nelle mie peregrinazioni al Lidl, ho ricominciato a comprare i fiori: i tulipani, ovviamente. Per chi ama questo fiore, vi segnalo che presso il Castello di Pralormo, fino al 1 maggio, è visitabile la bellissima mostra Messer Tulipano: le residenza Sabauda si riempie per un mese di 90.000 bulbi fioriti. Ripeto, novantamila.

Da sx: i tulipani del Lidl, cespuglio di fichi d’India in Puglia, lungo Po innevato, le coraggiose margherite delle aiuole aziendali
Instamonth marzo 2018: home
Per il mio compleanno non ho fatto grandi feste, ma ho comprato una ghirlanda in feltro by Tiger per addobbare la libreria. Quanto ai gerani fioriti, amici miei, sono finti e servono a rendere la vista dal balcone della cucina meno triste: ne ho già ampiamente parlato qui e vi garantisco che dopo 6 mesi sono ancora perfetti.

Da sx: libreria addobbata con ghirlanda Tiger, ciò che vedo dal balcone della cucina
Instamonth marzo 2018: tbt
Nonostante i sentitissimi complimenti ricevuti, credo che lil taglio di Giovanna d’Arco non lo rifarò prossimamente: non alle porte dell’estate che, vi ricordo, non è il momento giusto per fare la frangia. Altri ricordoni del mese: Elia che stava nel suo con il semplice ausilio di qualche cuscino, la spiaggia di Elafonissi a Creta e la hall del QC Terme Hotel di Pré Saint Didier (cioè l’unico posto in cui la neve mi piace).

Dall’alto a sx in senso orario: Elia ancora contenibile, io pettinata come Giovanna d’Arco, hall del QC Terme hotel, spiaggia cretese
Instamonth marzo 2018: books
A marzo ho finito -con una desolante ma credo giustificata lentezza- il bellissimo “Parlarne tra amici” di Sally Rooney, sul quale desidero scrivere una recensione questo mese. Mi ha scatenato una lunghissima serie di riflessioni, che per vostra fortuna in gran parte vi risparmierò, sulla percezione che ho della mia età.
Non sono riuscita a partecipare a #librinimarzolini, l’iniziativa architettata da @tegamini che ha riempito Instagram di copertine e consigli di lettura per ben 31 giorni. Mi sono unita just in time, solo l’ultimo giorno, presentando il romanzo che avrei voluto scrivere anziché stare su Instagram a fotografarmi le sopracciglia: si tratta della stratosferica opera di esordio di Jonathan Safran Foer. Il romanzo che ne contiene tre: uno per ridere, uno per piangere e uno per riflettere. Ho letto anche le opere successive di JSF ma non ho più ritrovato quel miracolo, purtroppo.

Da sx: il conturbante “Parlarne tra amici” e il mio misero contributo ai #librinimarzolini
Instamonth marzo 2018: ootd
Quasi zero shopping questo mese: l’orologio è vintage -regalo del mio papà-, così come le calze gialle color Lisa Simpson che mi sono valse una lunga sfilza di insulti dai miei haters.
Le scarpe sono delle decollete nude acquistate su Zalando dopo attenta lettura della gallery di Vitasumarte in occasione del matrimonio pugliese in cui ero appunto vestita in color champagne. Devo dire che, pur essendo interamente in plastica, non ho avuto un drammatico male ai piedi dopo il primo -e finora unico- utilizzo.
Ho anche acquistato un kit scrunchy+cerchietto in velluto bordeaux, che ho già utilizzato con soddisfazione: non altrettanto fruttuosa è stata la mia ricerca di un cerchietto bombato come quelli di Bluetiful: come immaginerete gli originali sono magnifici ma non posso spendere 56 euro per un accessorio che probabilmente utilizzerei poche volte. Ho cercato di fare la furba e comprarne uno su Amazon ma purtroppo, pur essendo in velluto e ben più largo dei cerchietti normali, non ha niente a che vedere con quelli di Bluetiful. Ben mi sta, chi credevo di gabbare.

Dall’alto a sx in senso orario: orologio CK anni ’90, scrunchy di velluto anni ’90, collant colorati come a Non è la Rai negli anni ’90, io con le decolleté distrutta manco avessi 90 anni