
Esercizi di gratitudine di fine anno
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: libri
Nell’anno 2018 non sono riuscita andare al cinema nemmeno una volta e non sono riuscita a guardare praticamente nessuna serie: le poche produzioni che ho visto le ho godute quasi tutte a comode rate, ma le ho amate e ci ho pensato un sacco, forse perché erano poche e il mio cervello è riuscito ad assorbirne tutti i dettagli. In compenso, ho letto molto: forse non moltissimo in senso assoluto o se paragonato alle vette dei veri bookworm, ma molto di più rispetto agli anni precedenti. Ho amato quasi tutto ciò che ho scelto o che mi è stato regalato -romanzi e, a sorpresa, anche saggi- e a ogni opera ho riservato un pensiero. Sono felice perché nel 2018 ho anche trovato la mia maniera di raccontare e raccomandare i libri che leggo: si tratta della rubrica mensile “Libri in 3 parole” che potete leggere qui.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: formazione
Sono grata perché mi sono educata su argomenti che non conoscevo, o non sapevo di conoscere: in particolare, ho approfondito il tema del femminismo contemporaneo. Complice il fatto che non ho mai realmente ricevuto un’educazione femminista (se non attraverso numerosi e positivi esempi da parte di membri della mia famiglia) e soprattutto non essendomi mai veramente scontrata con la discriminazione di genere, sono state solo delle circostanze fortuite che hanno messo sulla mia strada le opere giuste: non sono pronta a giurare che siano le migliori, le più complete o rappresentative, ma sicuramente sono state quelle più idonee al mio modo di apprendere e al bisogno che avevo in quel momento specifico. Sono felice e grata di aver ascoltato alcuni podcast e di essermi interessata, in generale, a una forma di divulgazione che un tempo -lo ammetto- non avrei testato: continuo a pensare di essere più ricettiva ai contenuti scritti rispetto a quelli parlati, ma riconosco che il potenziale educativo e intrattenitivo di un podcast realizzato con senno sia comunque enorme. Grazie a una serie di ascolti attivi, credo di essere anche in grado di discernere un podcast ben fatto da uno raffazzonato, e, -PECCATO DI PRESUNZIONE ALERT- anche di scriverne uno.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: salute e benessere
Sono grata per la mia salute. Dovete sapere che fino a due anni fa fa vivevo nell’illusione di essere eterna e invincibile, e constatare la fallibilità del mio corpo e di quello dei miei cari mi provocava un mix di dispiacere e, diciamolo, di stizza, simile a quando mi si rompe la caldaia. La malattia di mio papà è stato un grosso colpo alla mia fiducia nel corpo e nella medicina, e adesso guardo alla malattia con un atteggiamento più vigile, più allertato, più spaventato. Ammiro un sacco il mio corpo, non per la sua bellezza ma per la sua resistenza, per la sua capacità di respingere le malattie e di lavorare in modo solidale con la mia mente. Suona ridicolo, ma a volte la mia testa dice al corpo di riprendersi, sento che si danno delle pacche reciproche, e poi alla fine davvero ce la fanno. Non lo so se questa conversazione accade davvero, ma mi piace pensare di sì. Quest’anno sono stata generosa con il mio corpo mantenendo fede al proposito di mangiare poca carne e nutrirmi di cibi vegetali freschi e possibilmente a km 0: l’ho fatto grazie agli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia, quindi grazie computer, grazie Cortilia, grazie contadini illuminati.
Sono meno fiera di aver disatteso i miei buoni propositi di fine 2017 relativamente all’attività sportiva: per un mix di pigrizia, tristezza, depressione, mancanza di forza di volontà e oggettive difficoltà pratiche, non ho fatto niente. E quando dico niente, intendo niente. Di questa manchevolezza mi dispiaccio non tanto per non aver tenuto fede al mio proposito quanto perché credo di averci perso moltissimo: mi conosco e so che il movimento costituirebbe un notevole beneficio per il mio benessere psicologico.
Quest’anno ho testato un sacco di prodotti di bellezza, cosmetici sedicenti miracolosi e ritrovati tecnologici vari salvo concludere qualche mese fa che mi sono stancata di investire tempo tempo nell’essere carina senza risultati apprezzabili, oltretutto per compiacere non si sa bene chi. Certo non me stessa, visto che questa cosa mi genera frustrazione e ben pochi benefici tangibili: siamo onesti, con questa faccia sono nata e con questa faccia creperò. Non significa che smetterò di provare e testare prodotti di bellezza con entusiasmo ma lo farò solo per migliorare una situazione oggettivamente migliorabile, e non per intervenire su limiti non superabili.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: maternità
Sono estremamente grata che mio figlio sia un bambino forte e robusto, cioè che mostri nei confronti delle intemperie e, in senso ampio, degli imprevisti della vita, una buona resistenza fisica. Lo vedo forte nelle tempeste, capace di assorbire le asperità: non nascondo che, se così non fosse, sarebbe ancora più difficile la nostra routine famigliare e quindi grazie, sistema immunitario di Elia.
Sono orgogliosa e felice del mio bambino, in generale, perché nonostante sia nel pieno dei terrible two, ho osservato in lui dei balzi in avanti sconvolgenti e ho apprezzato il miracolo di una personalità che si forma: ora parla, capisce, rielabora, fa persino dell’ironia bambinesca. Il suo pollice è leggermente opponibile: abbiamo fatto cose, come i biscotti, la torta, le forme di pongo, l’albero di Natale.
L’ho sentito chiedermi un libro da leggere (“leggiare” in verità) disteso sul letto con una copertina addosso, come facciamo a volte noi adulti di casa, e mi sono messa a piangere dalla felicità. Ho già ammesso di non essere una mamma crafter manidoro, ma nel 2019 vorrei ispirarmi ad altre genitrici più attive e proattive di me: un caso è quello di Elisa, che conosco personalmente anche se la frequento di rado, che è al corrente di tutti gli eventi child-oriented della nostra città e partecipa a iniziative bellissime (concerti, feste, recite) di cui io non avevo nemmeno sentito parlare. Forse perché anziché iscrivermi alle newsletter per mamme torinesi ricevo solo quelle con gli sconti di Arket? Può darsi, eh. Nell’anno che verrà, vorrei passare meno domeniche pomeriggio a pascolare col passeggino davanti alle vetrine del centro e destinarne qualcuna a delle belle attività ludico ricreative insieme al mio bambino. Elisa, coinvolgimi, questa volta prometto di portare anche la merenda.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: DENARO
Sono anche grata (anzi contenta e orgogliosa perché è frutto di una mia decisione) perché quest’anno ho speso meno e meglio. Sicuramente ho sperperato sempre e comunque troppo, ma, in termini di beni di consumo, sono diventata più saggia nello scegliere. Ho continuato con il mio periodico decluttering e a praticare la Settimana della Vergogna. Sono felice anche di aver iniziato un piano di accumulo personale, una cosa piccola che però è un gesto da persona adulta che qualche anno fa mi sarebbe parso impossibile.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: ESPERIENZE
Sono molto grata perché, pur non avendo potuto viaggiare (attribuendo a questa parola il significato che ero solita darle un tempo…) nel 2018 ho passato un bel weekend in una zona incantevole della Puglia (dove spero un giorno di tornare in maniera più tranquilla) e ho trascorso delle bellissime vacanze estive: si è trattato di una full immersion in abitudini confortanti, relax, sonno, reminiscenze della mia infanzia e serenità. Credo che quelle due settimane siano state le più belle del 2018, e me le voglio tenere strette nella memoria per sempre.
Infine sono grata perché ho avuto l’opportunità di vedere sugli scaffali delle librerie d’Italia il mio primo romanzo, al quale ho lavorato per lungo tempo; ho avuto il piacere di presentarlo e ricevere numerosi feedback positivi da parte delle persone che l’hanno acquistato, regalato o letto. Ho goduto del plauso e del supporto di amici, colleghi e di altri influencer che a titolo gratuito l’hanno letto e promosso. Non posso dire di aver fondato una community, ma di aver stabilito delle connessioni e delle microcondivisioni sì, e anche di questo sono molto grata.
ESERCIZI DI GRATITUDINE DI FINE ANNO: AMICHE
Sono piena di riconoscenza per le mie amiche: per lungo tempo ho affermato di preferire il confronto con i maschi, ma negli ultimi anni ho avuto il (delizioso) piacere di ricredermi. È dalle donne che ricevo il supporto più incondizionato, i consigli migliori, le confidenze più spontanee e l’empatia più sincera. Ma anche l’aiuto più pratico e concreto, le opportunità di apprendimento più costruttive e gli esempi più autentici. È da loro che ricevo ispirazione e motivazione.
Per l’anno che verrà non ho molti propositi se non quelli che ho già detto: intraprendere un’attività sportiva che mi consenta di scaricare l’aggressività in maniera tale da non doverla più ribaltare nella mia telefonata quotidiana con mia madre (scusami mamma, mi dispiace davvero tanto) e continuare il processo di riduzione dei miei bisogni materiali. Vorrei cavalcare l’onda di autostima che mi è rimasta addosso dopo la pubblicazione di”Se tu lo vuoi” per scrivere altro o per iniziare un altro progetto interessante, con persone interessanti e interessate.
Ah sì, vorrei anche amarmi e rispettarmi un po’ di più, smettendo di accettare comportamenti e parole che mi mortificano e indeboliscono la mia fiducia in me stessa. Che sia un anno felice per tutti.
Ceci
Dicembre 31, 2018 at 1:24 pm
Come al solito articolo bellissimo!
Buon anno anche a te e continua a regalarci le tue perle preziose 🙂
Ps: i nomi dei podcast? Se c’è un post dedicato non riesco a trovarlo…
Grazie!
gynepraio
Gennaio 31, 2019 at 10:22 am
In realtà non ho fatto nessun riassunto! Quelli che ho ascoltato ultimamente sono: Senza Rossetto, Morgana e Quasidì che trovi tutti su Spotify.
Se a mano a mano ne ascolterò altri ne parlerò di sicuro!
Erica Regalin
Gennaio 2, 2019 at 12:40 pm
È sempre positivo leggere persone che si “mettono a nudo” soppesando l’anno appena trascorso. Anche io mi sono interessata al femminismo contemporaneo; ti consiglio questi titoli: Chimamanda Ngozi Adichie in
“Cara Ijeawele-Quindici consigli per crescere una bambina femminista” e
“Dovremmo essere tutti femministi” inoltre Rebecca Solnit in “Gli uomini mi spiegano le cose. I libri di Massimo Recalcati approfondiscono il ruolo della madre, del padre e dei figli all’interno del nucleo famigliare … te li consiglio! A presto,
Erica Regalin
gynepraio
Gennaio 31, 2019 at 10:24 am
Grazie Erica, tutti i titoli di Chimamanda Ngozi Adichie li ho letti (e in parte recensiti qui!).
Voglio vedere su Rai Play alcune puntate del programma TV di Massimo Recalcati ma non ho mai tempo, diamine.
Astrid
Gennaio 2, 2019 at 7:12 pm
Ciao Valeria, bellissimo post!
Sono d’accordo sull’argomento podcast quando dici questo: ” (…)forma di divulgazione che un tempo -lo ammetto- non avrei testato: continuo a pensare di essere più ricettiva ai contenuti scritti rispetto a quelli parlati, ma riconosco che il potenziale educativo e intrattenitivo di un podcast realizzato con senno sia comunque enorme (…)
Ecco mi sono posta anche io gli stessi dubbi, ma adesso sono curiosa di scoprirne anche io ! Sono totalmente neofita in questo.
Per l’argomento bellezza anche qui ti quoto.
Devo smettere di comprare trucchi che tanto so che non userò perché mi stanno di merda.
tenermi le sopracciglia che ho senza dover per forza sembrare Peo Pericoli perché va di moda avercele scure e doppie…
Smettere di bramare piastre e ferri per capelli che costano come un telefono … che peraltro compro sempre di seconda mano LoL
L’attività fisica è ormai un cruccio, chissà se quest’anno mi darò una svegliata !
Per quanto riguarda ” Se tu lo vuoi ” ti rinnovo i miei complimenti, un romanzo che ho letto tutto d’un fiato dopo un periodo in cui non leggevo niente, non trovavo nulla di interessante o che mi facesse stare attenta e non mi facesse distrarre dopo mezza pagina.
Sarei troppo contenta di leggere un tuo nuovo romanzo e spero davvero che qualcuno ti faccia una nuova proposta quest’anno !
Tu e la tua autostima boostata intanto… buttate giù qualche idea … ma tanto lo so già che ne hai una da parte 😉
Buon anno ValeriaSH (cit.)
gynepraio
Gennaio 31, 2019 at 10:29 am
Questi sono i podcast che ho ascoltato finora: Senza Rossetto, Morgana e Quasidì
Li trovi tutti su Spotify, per iniziare credo possano piacerti!
Alda
Gennaio 5, 2019 at 10:56 am
È sempre un piacere leggerti,sei una boccata di aria fresca! Baci Alda.
gynepraio
Gennaio 31, 2019 at 10:24 am
Grazie mille!
giulia
Gennaio 6, 2019 at 5:45 pm
brava Valeria, ottima analisi come sempre. Ti faccio anche io gli auguri e ti auguro che sia un felice 2019, te lo meriti! E menatela cazzo, hai pubblicato un super libro!!!!
gynepraio
Gennaio 31, 2019 at 10:21 am
Adesso vado a menarmela per le vie del centro.