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By gynepraio22 Ottobre 2019In Posta del cuore

Posta del Cuore Ottobre 2019

Posta del Cuore Ottobre 2019: LAVOISIER

Lavoisier sta concludendo un dottorato in una materia scientifica che un anno fa l’ha condotta in Germania dove ha conosciuto un collega olandese per il quale ha lasciato il suo ex. Si capiscono e si supportano, condividono quotidianità, background e progetti. Visto il sentimento che li unisce, tentano di restare insieme e fino a giugno sembrano riuscirci; ma quando, dopo non poche difficoltà emotivo-organizzative, Lavoisier si reca in Germania per trascorrere agosto con lui, viene lasciata dopo una settimana. La motivazione addotta è che la distanza è insostenibile e mina il suo sentimento oltre che la sua motivazione.

Lavoisier non se ne fa una ragione: la rottura arriva proprio mentre sta scrivendo la tesi di dottorato ed è vicina al coronamento del loro progetto di ricongiungersi in Germania. Lavoisier non spera che lui cambi idea, non è adirata ma solo molto triste e frustrata all’idea che lui abbia sabotato un piano in via di concretizzazione. Lavoisier, che (quando mi scriveva dichiarava di volerlo fare, quindi immagino sia andata così) ha trascorso le ferie restanti con la sua famiglia in una specie di isolamento, si sente svuotata e poco interessata al suo futuro, perché priva della persona con cui voleva condividerlo.

Io non ho mai avuto una storia a distanza (se si esclude quella con un tizio di Varese, che mi ha distrutto l’adolescenza, vi metto il link ma non fatemi parlare se no inizio a piangere) e non riesco a immaginare cosa voglia dire. Conosco alcune coppie che ce l’hanno fatta egregiamente, ma costituiscono una virtuosa eccezione e di questo resto convinta. Penso che le storie a distanza si basino su presupposti difficili da reperire di questi tempi, ma soprattutto difficili da conciliare: ci deve essere un reciproco sentimento (per non vacillare e dubitare), una spiccata indipendenza (per affrontare degnamente la lontananza e vivere comunque “bene” anche se soli per la maggior parte del tempo) e una forte fiducia nel futuro (una sorta di ottimismo generalizzato che spinge a credere che le cose si aggiusteranno, che in qualche modo le faremo andare bene).

Come si fa ad essere persone indipendenti e provare un sentimento solido quando l’amore, per definizione, implica interdipendenza? Come si fa a restare ottimisti coi tempi che corrono e mentre il mondo ti porta in un’altra direzione? Si fa, ma ci vogliono doti superiori. Forse al tuo ragazzo mancava solo l’ottimismo, mentre il sentimento era solido? Forse vacillava il sentimento e lui ha dato la colpa alla mancanza di ottimismo? Oppure non si sentiva abbastanza indipendente e gli pesava la nostalgia? Non lo sappiamo.

Quello che che posso dirti è che tu possiedi già tutte queste doti e sei in grado di sostenere situazioni dure, stringere i denti, amare comunque e nonostante. Quando ti sarà passata (forse ti è già passata, forse la montagna ti ha fatto bene), ne troverai un altro che sarà per certi versi come i precedente, per altri versi migliore e per altri peggiore. Ma credimi, questo vale per qualsiasi storia, a distanza e non.

Mi raccomando, tira fuori una tesi da paura e poi se hai voglia spiegami le redox che continuo ad avere un buco.

Suggerimenti di visione: “Senza Distanza”, del regista esordiente Andrea di Iorio, che racconta proprio la coppia nell’epoca degli amori internazionali.

Posta del Cuore Ottobre 2019: ValESKA

Valeska ha 35 anni, vive sola e lontana dalla famiglia d’origine; 3 anni fa conosce Giacomo, suo coetaneo sposato da 5 anni, con un figlio piccolo e 1 anno di crisi matrimoniale alle spalle

Valeska, che è un tipo razionale e con un passato sentimentale frammentario, intesse con lui una felice e intensa relazione a distanza (vive a 500 km), al termine della quale Giacomo si separa ufficialmente chiedendole di trasferirsi da lui. A sorpresa, Valeska annuncia di non essere pronta a comunicare alla sua famiglia questa relazione, trapiantarsi altrove e affrontare un tale salto nel buio. Giacomo, come intuirete, non la prende bene; da allora, Valeska non fa che pensare all’occasione perduta e al futuro solitario che l’attende, vista la sua difficoltà a legarsi.

Prima di tutto, bacioni a Giacomo che ha compiuto un gesto coraggioso e mi ha regalato un filino di fiducia nell’umanità. Io non conosco le motivazioni profonde e pratiche per le quali hai scelto di non rivedere la tua vita per lui, e sono sicura che abbiano un valore importante altrimenti non sarebbe stata una decisione così combattuta.

Io penso che, se fossi stata senza figli, per un grande amore sarei disposta a ridiscutere molte cose: il lavoro, la casa, la vicinanza agli affetti. Però non voglio riempirmi la bocca di parole da Cuore Impavido perché non mi è mai accaduto e non ho riprove di questa affermazione; quello che posso dirti è che l’amore è un sentimento dove si dovrebbe stare comodi, ma purtroppo non è per i pigri. Traslocare per unirsi a uno che sta in un’altra città è una decisione importante, ma anche vivere con un tuo concittadino che ti fa girare spesso le palle, che la vede diversamente da te su molti fronti -anche su temi molto caldi tipo l’educazione dei figli-, dotato di una madre invadente, con il quale occorre una mediazione continua, in caso di malattie o situazioni economicamente difficili.

Intendo dire che lo stare insieme non è mai un percorso lineare fatto di facili decisioni, e tu ti sei incagliata molto presto, proprio quando le cose avrebbero potuto diventare semplici! Se l’amore non è uno stimolo sufficiente a sradicarti dal tuo luogo, o farti superare il timore del giudizio dei tuoi cari, pochi altri stimoli lo faranno, capisci?

Io prima di tutto indagherei -anche con un terapeuta, se vuoi- il perché di questo legame ombelicale, di queste scelte condizionate o comunque non-totalmente-adulte. Non sei destinata a pentirti e darti martellate sulle nocche fino al termine dei tuoi giorni, questa non sarà la tua ultima storia né la fine della tua carriera sentimentale: penso però che ti capiterà di prendere altre decisioni complesse e che questi vecchi timori ti giocheranno di nuovo dei brutti scherzi, quello sì. Non lasciarti più paralizzare dalla paura.

Ma Giacomo, poi, l’hai mai richiamato? Solo per dirgli come ti senti, e soprattutto sapere come si sente lui. Io un colpo di telefono glielo darei, così, giusto per tastare il terreno.

Suggerimenti di lettura:Terapia di Coppia per amanti” di Diego de Silva, dove una coppia di amanti esita e viviseziona il loro amore, e la loro paura di amare, davanti a un terapeuta

Posta del Cuore Ottobre 2019: AIDA

Aida ha 25 anni, è calabrese e 2 anni fa -dopo una relazione tossica e un utile percorso di psicoterapia- si è messa con il suo attuale fidanzato che, grazie a Dio, ha tutte le carte in regola. Dopo la laurea, Aida si è trasferita a Milano per lavorare mentre lui è rimasto in Calabria.

Da quando è tornata a casa per le vacanze, si sono visti di rado: ad Aida piace uscire e avere una vita sociale intensa e con lui non riesce a condividere questo lato di sé. Il suo fidanzato è discreto, ama stare in casa, non va a ballare né al mare. Aida è arrivata al punto di annoiarsi ed è sinceramente dispiaciuta di non amarlo come meriterebbe, ma teme che queste differenze renderanno difficili gli anni a venire.

Aida, io non sono della teoria che gli opposti si attraggono, anzi per me gli opposti si ammazzano. Però, visto che voi proprio opposti non siete perché condividete importanti valori, io mi porrei 2 domande:

  • mi annoio? Perché la differenza di gusti, un modo diverso di intendere il divertimento non sono di per sé negativi, anzi spesso sono un modo di non farsi mancare niente e concedersi respiro reciproco. Se tu provi uguale benessere nel divertirti con gli amici e nello stare con lui, sei a cavallo. Ma se il tempo che trascorri senza lui ti esalta e quello che passi con lui ti annoia, non va bene. La noia non è relax, serenità, pienezza, calore; la noia è vuoto e frustrazione. Non è un bel segnale, soprattutto quando si è giovanissimi.
  • lo considero uno sfigato? Perché le differenze, entro un certo limite e se non sono “irritanti”, generano amore e stima, anziché disprezzo. Se il mio compagno è silenzioso, ma il suo silenzio mi piace e mi accoglie, oppure è la condizione in cui la sua straordinaria intelligenza produce pensieri magnifici che prima o poi condividerà con me, quel silenzio lo completa e lo arricchisce, contribuisce a renderlo ai miei occhi una persona più bella. Questo lo possiamo dire per molti altri comportamenti apparentemente bizzarri, o diversi dai nostri, che però non indeboliscono la stima. Se gli riservi sguardi ricolmi di compatimento, se ha perso valore ai tuoi occhi, io mi allerterei.

Se in entrambi i casi la risposta è sì, non state partendo benissimo. A me i suoi non paiono propriamente “difetti da superare” ma solo modi di intendere la vita, la coppia e il tempo. Può darsi che questa sia la sua maniera di amare, la stessa che applicherebbe anche a un’altra donna diversa da te: insomma, mica gli possiamo chiedere di diventare un pazzerello se la sua indole è serena e contemplativa. Credo non faticherai a rendertene conto da sola.

Suggerimenti di lettura: “L’iguana non vuole” di Giusi Marchetta, dove una giovane si trasferisce a lavorare dal Sud al Nord e lascia un fidanzato nella città natale.

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4 Comments

  • Mari

    Ottobre 23, 2019 at 11:29 am

    Mi hai dato tanti spunti di riflessione… proprio ora che ho una relazione a distanza… ma tu guarda il caso!
    Grazie…

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    • gynepraio

      Novembre 4, 2019 at 1:11 pm

      Mamma mia, mi sento la persona giusta al momento giusto

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  • giulia torelli

    Ottobre 23, 2019 at 12:32 pm

    come sempre, tutto azzeccatissimo! Dovrebbero tutti chiedere sempre consiglio a te.

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