
Il tabellone delle attività per bambini
Il tabellone delle attività non avrebbe fatto il suo ingresso in questo appartamento se la pandemia di Covid-19 non avesse comportato la chiusura delle scuole torinesi da lunedì 24 febbraio. Questo significa che sono esattamente 3 mesi che mio figlio è a casa con noi genitori: dapprima quasi solo con me, poi da marzo anche con suo padre. Che voglia di menare quelle persone, o meglio quelle pagine Facebook in cui un certo soggetto che non nominerò scrive senza pudore che la scuola è un’istituzione superflua, una fabbrica dell’infelicità, un parcheggio per infanti o peggio ancora un ripiego: la vita di mio figlio, se va a scuola, è migliore e più felice. Viva la scuola, viva gli insegnanti, viva la socializzazione.
Tuttavia, questa fase -così impietosa nei confronti dei genitori lavoratori- mi ha messa di fronte ai miei limiti: l’assenza di pazienza, una maniacale intolleranza per il disordine, l’assenza di iniziativa e creatività. D’altro canto, questa condizione di noia e isolamento ci ha spinti a tirare fuori alcune risorse, principalmente collaborazione, capacità di adattamento e inventiva, che forse sarebbero rimaste sopite per sempre. All’inizio vedevo tutto nero e notavo le piccole -ma numerose- regressioni di Elia mentre ora, con un occhio un po’ più attento e meno pessimista, ho notato anche alcune forme di avanzamento e crescita: gioca da solo anche per 40 minuti, è progredito notevolmente nel vocabolario, nell’espressione verbale delle emozioni. Ma anche io sento di aver guadagnato qualcosa: se un anno fa mi avessero lanciato l’anatema passerete 3 mesi semi-segregati in casa non ci avrei creduto, ma il fatto che siamo qui e, tutto sommato “centrati”, mi infonde un po’ di autostima e fiducia nel fatto che mi so adattare, che Darwin aveva ragione, che sono sana.
Una delle cose che ci ha aiutato maggiormente è stato redigere il tabellone delle attività: uno schedule destinato prevalentemente al piccolo ma utile anche a noi per fare i conti sulle ore disponibili e sui nostri tempi di recupero: non è stata una mia idea (ero troppo intenta a non impazzire per avere trovate brillanti) ma me ne sono fatta promotrice. Ripropongo qui le linee guida con cui ci siamo mossi perché sì, la routine non è più quella della Fase 1 ma è evidente che ancora per un po’ la gestione dei bambini sarà appannaggio delle famiglie: in quest’anno molti rinunceranno alle ferie o non potranno permettersi i centri estivi -posto che le amministrazioni comunali propongano qualcosa!-. Oltretutto, sui genitori dei bambini in età scolare pende l’orrida scure dei compiti delle vacanze che dovranno, necessariamente, essere inclusi in una routine da rispettare
Insomma, l’eventualità di dover inventare ancora molte, molte giornate è REALE.
benefici del tabellone delle attività
- stimola l’analisi: è un modo per riflettere sulle proprie giornate, scovare i buchi neri in cui si annidano i trigger della frustrazione, della rabbia e della stanchezza di bambini e adulti. Ad esempio, inizialmente abbiamo previsto il film al mattino ma dopo un po’ ci siamo ritrovati dei pomeriggi lunghi e pieni di tempi morti con conseguenti manifestazioni di insofferenza da ambo le parti: a quel punto, abbiamo compreso che era meglio approfittare del buonumore del mattino. Mio figlio è di solito più accomodante prima delle 14, e anche noi siamo meno stanchi: abbiamo quindi spostato il film (e i conseguenti 90 minuti di silenzio!) al pomeriggio dove invece gli episodi di nervosismo sono più probabili.
- condivisione: poiché idealmente fatta di primo mattino, la compilazione del tabellone delle attività rappresenta un vero e proprio meeting di famiglia, di quelli che si vedono solo nelle sitcom americane
- stimola le decisioni autonome: in particolare, se parliamo di bambini sopra i 3 anni, lascia spazio a delle mini-scelte che permettono di sentirsi protagonisti e padroni del proprio tempo
- aiuta la creatività: siccome è in gran parte pittografico, il tabellone delle attività costringe a mettere le mani in pasta. Questo post è realizzato in collaborazione con Carioca, azienda produttrice di strumenti per la scrittura, il colore e la creatività il cui motto è proprio #createtolearn. Troverete a fondo pagina un codice sconto utilizzabile fino al 30-06 per rifornire la vostra scatola della creatività e fare scorta back-to-school.
- riduce le discussioni: se al tabellone delle attività si affidano le decisioni condivise, basterà fare riferimento a lui per frenare le richieste immotivate tipo una merenda alle 14:45 (“cosa dice il tabellone delle attività? Che la merenda è alle 16:00. Leggi 16 sul telefono di mamma? Eh, no, allora no, non è ancora ora di merenda“). No, non elimina gli attriti, ci proveranno comunque ad introdurre eccezioni scriteriate.
Come si compone il tabellone delle attività
- il tabellone include una parte relativamente “fissa” costituita dalla tipica routine giornaliera. Sconsiglio di riscrivere ogni giorno la routine giornaliera, specialmente nel caso di bambini in età prescolare, perché sono piuttosto amanti delle abitudini e della prevedibilità. A volte, quello che per noi è un allegro diversivo, per i piccoli è una novità destabilizzante. Ovviamente, se ci sono degli imprevisti occorre farvi fronte, ma per noi ha funzionato studiare una struttura solida con degli spazi invece più elastici
- alcune parti variabili e giornaliere: per noi sono negoziabili gli intrattenimenti, i giochi e il menu. Ogni giorno abbiamo scelto un film da max 90 minuti, uno o due audiolibri da 20 minuti l’uno, un libro da leggere insieme e un lavoretto creativo (da infilare nei momenti denominati “gioco”). Se vi occorre ispirazione, vi rimando a questi due post sulle attività per bambini 0-3 anni e attività per bambini 3+ anni. In fase 1 si trattava sempre di attività indoor, per ovvie ragioni, intervallate solo dal gioco nel cortile condominiale. Quando è stato possibile uscire, ho lasciato una finestra di 2 ore al mattino intitolata “tutti fuori!” che usiamo per fare insieme spesa/commissioni/giro in bici al parco/merenda al bar e via dicendo. Insomma, siamo certi che per un paio d’ore si esce ma non è detto che sia solo per motivi ludici.
Come procedere
- scegliete la superficie di fondo: un cartoncino molto corposo, un pannello di compensato, una lavagna da parete o da terra, il retro di una vecchia cornice a giorno 70×100. Noi, al grido di reuse&recycle abbiamo usato un pezzo di uno scatolone in cartone.
- calcolate la distribuzione degli spazi e individuate dei “moduli” che siano multipli l’uno dell’altro e che, ho deciso, chiameremo card. VI consiglio di partire da fogli A4 che potrete utilizzare interi (circa 21×30), dimezzati (mezze card da circa 21×15), o ulteriormente dimezzati (un quarto di card: circa 10 x 15)

Esempio di card “menu” grande come un A4 dimezzato

Esempio di card “libro” grandi come un quarto di A4
- definite come attaccare le card. Se usate carta uso mano da stampante (preferibilmente di recupero!) andranno benissimo dello scotch o della pasta adesiva. Se volete vivere facile, potete usare il Coloring Roll Carioca bianco: è un rotolo di carta pre-tagliata in formato A4 pensata per aderire a qualsiasi superficie (anche sul muro, se necessario!) ma rimovibile. Idea estremamente liberante, quella di scrivere sui muri, ma per evitare
infartisorprese suggerisco di adottarla se avete bambini grandi e con una prensione più salda. Io ve l’ho detto.
- definite come disegnare e procuratevi gli strumenti. Molto dipenderà da chi se ne occuperà: in casa mia, tendenzialmente disegno io perché mio figlio c’ha la vena artistica occlusa. Se siamo di fretta il mio strumento di elezione sono i pennarelli Jumbo che sono lavabili, facili da impugnare e disponibili in 24 nuance. In alternativa, se si preferiscono colori sgargianti e un look&feel più naïf si possono utilizzare i Temperelli: sono ideali per colorare grandi superfici, quindi forse per scrivere prediligerei un pennarello normale. Se invece siete illustratori, art director, calligrafi presso voi stessi: via di SuperBrush! Le illustrazioni che vedete in questo post sono realizzate proprio con questi pennarelli (che hanno una punta a pennello flessibile) con l’aggiunta di alcuni dettagli fatti con matite colorate Tita con impugnatura triangolare (quelle che avrei voluto avere io alle elementari!).
- definite la routine “fissa”: questa è la nostra in un giorno lavorativo di Fase 3. Disegnatela una volta per tutte: non è la Bibbia, ma indicativamente attenetevi!

Questo potrebbe essere una giornata di fase 3
- definite le attività variabili. Per noi, durante la Fase 3 sono state: menu, film, libro, audiolibro, creatività e momento “tutti fuori”. Queste dovrete disegnarle quasi ogni giorno: è vero che, conoscendo i gusti di vostro figlio, potreste disegnarle tutte insieme e fargliene selezionare una ogni giorno. Però credo che per un bambino sia più bello esprimere un desiderio e vederlo concretizzarsi sotto i suoi occhi per mano dei genitori!

Esempi di attività del tipo “lavoretti” (circa mezz’ora caduno)
- disegnate! Se i bambini manifestano volontà di farlo e sono in grado, è bello che lo facciano loro. Altrimenti, come in casa nostra, lo possono fare gli adulti con una collaborazione da parte dei piccoli: non ci si aspetta che la card sia bella ma deve essere rappresentativa ed evocativa! Ad esempio, si può decidere di richiamare un concetto con dei dettagli (es. Robin Hood —> arco e freccia)i, oppure lo si può copiare dal vivo, oppure scegliere i colori con cui realizzarlo. Trovate sparse in questo post delle card per dare l’idea dei possibili risultati: non è arte, ma se ero brava mi chiamavo Marina Abramovic e stavo al MoMa ad aspettare i visitatori vestita di rosso con le mani in grembo.

Esempio di card “film”. Sì, Ponyo c’ha lo strabismo di Venere

Esempio di card “audiolibro” (quella di Cars l’ha fatta Elia dicendo “è la pista”)
Comunque mi sono consolata vedendo quello che ha prodotto il mio mito, Emily di Cupcakes and Cashmere: uno dei blog più letti d’America, un team editoriale di 12 cristiani iperqualificati, una linea di abbigliamento e questo è il loro daily schedule. Emily, siamo sicuri che sia questo il meglio che possiamo fare? Chiedo.

Coi numeri del lotto scritti dietro sul retro, ci manca solo la macchia di sugo
- staccate le card del giorno precedente e sostituitele con quelle nuove lasciando invece invariate quelle “fisse”
- appendete il cartellone in un punto visibile e, ovviamente, consultatelo. Se i bambini sanno leggere (le parole e anche l’orologio) possono farlo da sé altrimenti si può farlo insieme.

Versione 1

Versione 2
- monitoratene il funzionamento e miglioratelo. Ad esempio potreste: legare il momento “creatività” al momento “pasti” e prevedere che ogni giorno si mangerà una ricetta autoprodotta includere una sopralluogo giornaliero ai filari se avete un giardino o un orto, coinvolgere i bambini nella cura o igiene di un animale domestico, includere i nonni o la tata nel decidere le attività del giorno seguente
Dal 22-05 e fino al 30-06 con il codice GYNEPRAIO avrete uno sconto del 30% valido su tutto l’assortimento Carioca e su un ordine minimo di 35€ (da scontare!), tranne che sui prodotti della sezione outlet. Le spese di spedizione, come per tutti gli ordini superiori a 25€ sono gratuite.
In realtà già durante la quarantena alcune persone -non necessariamente genitori- mi hanno mandato le foto del loro tabellone ispirato al nostro ma se per caso vi vengono idee per migliorarlo o volete mandarmi le vostre, ne sarò oltremodo felice.
Post scritto in collaborazione con Carioca #adv
sara
Maggio 29, 2020 at 12:48 pm
Adoro la Card di Cars3 con la Pista di Elia! 😀 Bellissima attività Valeria, e sei anche un’artista eccellente! 🙂