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By gynepraio14 Luglio 2020In Personale

Armocromia: con comodo, arrivo anche io

In ritardo sul resto del mondo, ho fatto una consulenza di armocromia. Devo veramente spiegare cos’è l’armocromia? Lo faccio per Google e non per voi che certamente lo sapete meglio di me: l’armocromia è un metodo che consente di associare a ogni persona una serie di colori in grado di valorizzarne l’aspetto. Per farlo, la persona viene sottoposta a dei test cromatici con l’ausilio di alcuni drappi di tessuto e infine inserita in un gruppo che porta il nome di una stagione che ne richiama le caratteristiche cromatiche. All’interno del gruppo esistono 3 sottogruppi che consentono di scremare e affinare la palette. Nel nostro Paese, le consulenti d’immagine che praticano la consulenza di armocromia sono formate e abilitate dall’Italian Image Institute e da altre istituzioni come ad esempio l’Accademia del Lusso.

Alcune fortunate persone riescono a determinare (o presumono di riuscirci? Chi può dirlo) da sé la propria stagione arrivando ad azzeccare addirittura il sottogruppo: persone che evidentemente non sono io, perché ogni volta che ho cercato di sottopormi al test di autovalutazione non ero in grado di rispondere neppure a metà delle domande. Forse perché per anni mi sono guardata allo specchio senza vedermi? Può darsi. Sicuramente (e al di là dei miei limiti cognitivi in materia cromatica!) io sono il tipo di persona che non ha problemi a riconoscere l’autorità di un esperto e ama essere guidata nell’apprendimento con una presa di coscienza progressive, cioè di fatto apprezzo il senso profondo della parola “consulenza”.

Il motivo primario per cui ho rimandato, mentre il mondo progrediva e scopriva come vestirsi e truccarsi, è piuttosto intuibile: non conoscevo nessuno disposto ad accompagnarmi in questo percorso che, evidentemente, non sapevo compiere da sola. Per fortuna la mia amica Arianna mi ha segnalato Simona Fletcher: mia concittadina, storica ma ormai ex proprietaria di un negozio di abbigliamento e da qualche anno divenuta consulente. Che è fondamentalmente come dovrebbero essere le persone che prestano servizio alla persona: accogliente, allegra, collaborativa.

Il secondo motivo è che sentivo -presuntuosamente- di essere abbastanza consapevole del mio aspetto da sapermi vestire da sola senza bisogno di suggerimenti. Non sono forse io quella che negli anni ha sperimentato tutto, che è arrivata a svuotarsi tutto l’armadio, che ha inventato la settimana della vergogna?

Infine, la mia ultima resistenza era legata alla body positivity. Abbiamo davvero bisogno di altri dettami, di altre persone che ci dicano come essere più belle? È proprio così importante apparire nella versione migliore di noi stesse? Sicuramente mi è stato d’aiuto chiarire alcuni concetti legati all’impatto del colore sull’aspetto e raccontarmi una storia diversa rispetto al “be pretty or die trying”. Scegliere una palette adeguata alla propria stagione serve principalmente a due fini.

  • avere un aspetto più sano e vivo. A chi possiede un sottotono caldo, i colori giusti conferiscono un aspetto più abbronzato; a chi possiede un sottotono freddo, i colori giusti donano un aura più luminosa. Non è detto che ci si voglia sentire sempre più vivi e sani, ma sapere come farlo dà serenità e autostima anche nel caso in cui si voglia ottenere esattamente l’effetto opposto ad esempio per ragioni sceniche o stilistiche (forse a un Emo non interessa sembrare sano, no?). Valorizzare i propri colori naturali è una pratica inclusiva, applicabile a qualsiasi taglia, età, forma, stile di vita;
  • essere protagonisti della propria “presenza”. Simona mi ha spiegato  che i colori giusti valorizzano la persona: in quei casi è l’abito al servizio della figura e non viceversa. Alcuni colori non stanno propriamente “male” ma contribuiscono a evidenziare il capo, e fagocitano la creatura che c’è dentro. Il che non sempre è un male: ci sono volte in cui il ruolo da protagonista della scena spetta dell’abito (e va benissimo così: pensiamo alle sfilate o agli shooting, dove si dovrebbe notarsi la collezione), altre in cui l’abito deve comunicare appartenenza e non personalità (ad esempio le uniformi).
I risultati della consulenza di armocromia

Io sono un Autunno Assoluto. Ora, a posteriori, affermo che dentro di me mi sentivo autunno ma -come ha ammesso la stessa Rossella Migliaccio in un direct!- non era cosi facile dedurre che fosse assoluto.

armocromia autunno palette tappeto foglie

Eh io lo sapevo!

autunno armocromia outfit corretto

Eh ma io lo sapevo, parte 2

armocromia autunno estivo

Eh io lo sapevo parte 3

Con l’appartenenza al gruppo Autunno si spiega anche perché io stia relativamente bene bionda, castana e, me la meno, anche rossa: è una famiglia ampia e gli autunni sono piuttosto versatili.

armocromia autunno capelli rossi

Rarissima testimonianza fotografica di me con i capelli rossi e la frangia di Giovanna d’Arco (Creta, agosto 2010)

Come accade a qualsiasi cliente, Simona mi ha consegnato una cartella colore che riassume le nuance consigliate per abiti, accessori e make-up. Quelle brave l’appendono nell’armadio, ma io la conservo gelosamente in un cassetto perché mio figlio ha braccia lunghe e mani leste.

Fonte immagine: https://donna.fanpage.it/armocromia-e-make-up-la-guida-per-truccarsi-con-i-colori-giusti/

La buona notizia è che, almeno dal punto di vista cromatico, l’80% del mio guardaroba è già adeguato alla palette, specialmente quello invernale.

Esempio di outfit recente e in palette che ho comprato spontaneamente

In estate, negli anni, ho osato con colori più pazzerelli e righe a contrasto e mi ritrovo quindi un guardaroba più colorito ed eterogeneo, pieno di righe ad alto contrasto e abbinamenti ispirati al mondo marinaro.

armocromia autunno outfit estate sbagliato

Esempio di outfit estivo che concentra un po’ di cose evitabili

Avevo intuito che il grigio -praticamente tutte le nuance- non fosse il mo colore, mentre apprendere che nero e blu marino non mi valorizzano è stata una sorpresa alla quale non mi rassegno.

armocromia grigio su autunno

Poco male, tanto questo cardigan l’ho già regalato

Comunque, secondo me, non mi stanno propriamente “male”: semplicemente ci scompaio dentro e infatti continuerò ad usarli in quei giorni in cui preferisco tnon essere notata. Mi affiderò al life-changing magic of colori neutri quando vorrò essere lasciata in pace. Va detto che l’impatto positivo o negativo delle scelte cromatiche è massimo per i capi a diretto contatto con viso e capelli (cappotti, maglie, camicie) e lo è meno per gonne e pantaloni. Insomma, la mia gonna blu marino in velluto non la butto di certo.

LA CONSULENZA DI BODY SHAPE

Nel pacchetto studiato con Simona era presente l’individuazione della body shape. Anche in questo caso, spiego per Google e non per chi mi legge: si tratta di una serie di misurazioni che associano il corpo femminile a una forma ricorrente, indipendentemente dalla taglia, dal peso o dall’età. Ciò che determina l’appartenenza a una forma, infatti, sono i rapporti tra le misure (es. spalle/fianchi, oppure vita/seno) e non le misure stesse: il concetto di proporzione fa riferimento ai canoni vitruviani classici che non costituiscono uno standard cui tendere ma solo un criterio universale. Insomma, discostarsi da queste misure non è necessariamente uno svantaggio o un vantaggio di per sé. Quando a me, pensavo di essere un rettangolo smussato ma col seno (forma di mia invenzione), e invece risulto essere una pera. Non sono particolarmente felice della mia body shape e mi piacerebbe prima di tutto stare meglio, lavorandoci con altri mezzi rispetto ai vestiti, tipo ad esempio fare della ginnastica posturale e non mangiare come un bufalo famelico. Ma nonostante l’ampiezza del catalogo servizi di Simona, per questo mi toccherà rivolgermi altrove.

Anche in questo caso, il mio guardaroba è già abbastanza adeguato, anche se dovrei usare più spesso delle cinture per valorizzare il punto vita. Altre indicazioni -correttissime- che ho ricevuto da Simona entrano nel novero delle cose belle alle quali non mi sento pronta: ad esempio, i costumi da bagno a vita molto alta con una cinturina li trovo adorabili, ma non su di me. In spiaggia le mie priorità sono altre: voglio sentire sostegno e comfort, voglio muovermi liberamente ed essere in grado di inchinarmi, piegarmi, correre e soprattutto rincorrere Elia. Al mare voglio essere rilassata, non bella, almeno finché mi tocca spalmare creme e infilare braccioli ogni 3 minuti.

armocromia autunno costume comodo

La mia idea di comodità, ancora per un po’ almeno

LA CONSULENZA DI FACIAL SHAPE

Questo altro servizio di Simona consiste nel verificare le proporzioni tra i lineamenti. Ecco cos’è emerso: ho un viso di forma ovale e le sue componenti sono così bilanciate e simmetriche da non abbisognare di particolari accorgimenti a livello di make-up. Questo è anche il motivo per cui mi sta abbastanza bene anche la frangia: ho un po’ una faccia pigliatutto. Eppure, neanche quest’anno troverete il mio volto sul September issue di Vogue, a riprova del fatto che aderire alle proporzioni non è garanzia di niente.

e adesso cosa faccio?

Tendenzialmente non butterò via nulla perché i capi che ho sono quasi tutti di buona qualità, scelti con cura e pagati di tasca mia, quindi il mio obiettivo primario sarà valorizzare ciò che possiedo con le indicazioni che mi ha offerto Simona: in ogni caso a settembre farò l’analisi dell’armadio insieme a lei, direi in occasione del cambio guardaroba, e spero di uscirne con qualche suggerimento ulteriore per rivitalizzare il mio patrimonio di vestiti o generare abbinamenti.

La cosa più importante è che per gli investimenti importanti privilegerò i colori che mi donano di più: ad esempio, non mi comprerò un cappotto MaxMara in cachemire nero come mi prefiggo di fare dal 2016. O magari lo comprerò, ma non nero…

Infine, vorrei investire qualche euro in rossetti in palette perché credo di stare bene con le labbra colorate e, dettaglio non trascurabile, quelle so truccarmele (a differenza degli occhi!): potrei iniziare con qualcosa di economico e poi, una volta consolidata l’abitudine, provare qualche marchio più prestigioso.

ARMOCROMIA E ALTRI SERVIZI: GOOD NEWS PER VOI

Simona ha un range di servizi ampio che prevede sia prestazioni singole sia pacchetti che associano più servizi a prezzi vantaggiosi: li trovate ben descritti sul suo sito nuovo di zecca dove potete acquistarli direttamente per poi concordare via email data e orario dell’appuntamento. Per chi lo vuole, e per ora senza limiti di tempo, ci sono degli sconti da godere:

GYNEPRAIOFACE omaggia un’analisi facial shape se acquistate un altro servizio

GYNEPRAIO15 offre uno sconto del 15% su qualsiasi servizio inseriate nel carrello (ma non sui pacchetti composti da più servizi che, come avrete notato, sono già scontati!)

Possono essere utilizzati più volte e anche acquistati a titolo di regalo per le vostre amiche. Tutti i servizi devono essere effettuati vis-a-vis tranne la consulenza del guardaroba che può anche essere svolta online. Simona riceve a Torino in zona Crocetta ma valuta anche spostamenti nel caso abbia senso dal punto di vista logistico: in questo caso, scrivetele tramite questo form 

svgPosta del Cuore n. 2
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svgLibri per l'estate: Le parole sono finestre (oppure muri)

One Comment

  • Giulia

    Luglio 14, 2020 at 12:12 pm

    Tanto, tantissimo love per a) la tua palette, io sono un’Estate ovvero la stagione ‘vorrei ma non posso’, niente colori troppo scuri, troppo intensi, troppo squillanti, troppo contrastanti, troppo tutto b) i capelli rossi, ti donano tantissimo e c) la borsa di The Bridge e il cappotto verde.

    svgRispondi

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