
Valigia e shopping per vacanze senz’ penzier’
Io ero quella che amava follemente fare le valigie perché, nella mia mente un tempo giovane, fare la valigia per la vacanza era essa stessa vacanza. Ricordo che, in occasione del viaggio per la maturità (=7 notti e 6 giorni a Calella de Barcelona, una sorta di scannatoio a cielo aperto, o meglio una nave scuola nel cuore della Costa Brava) ero riuscita a riempire una valigia Delsey credo ormai fuori legge per mere questioni ergonomiche (=pesava 8 kg vuota) così grossa e solida che la usammo come sedia per la foto di rito alla stazione. Eravamo in tre e ci stavamo sedute comode, non dico altro.
Negli anni sono diventata più frugale: porto poche cose, sempre le stesse, ormai collaudatissime e spesso non riesco nemmeno a mettermele tutte. Ma vorrei che vi focalizzaste più che altro sulla parola collaudatissime: quelle che vi propongo sono le soluzioni che io adotto da tempo per le vacanze estive mare+città e che da mia modesta esperienza funzionano. Si tratta di cose che:
- si possono usare in più occasioni, dalla mattina alla sera
- si combinano tra loro: per colore, tessuto e taglio
- non si rovinano
- se si rovinano sembra sia fatto apposta
- non ti fanno sentire sciatta
- evitano l’effetto Rimini Rimini (=mi son tirata a lucido per 2 settimane di ferie alla pensione 3 stelle superior Serenella)
- stanno bene a tutte le bodyshape e, considerato che l’abbronzatura (come direbbe Totò) è una livella. anche a tutte le stagioni e relativi sottogruppi
Il risultato sarà un guardaroba vacanziero che si abbina da sé e vi lascia il tempo di fare le 3 cose che vogliono dire vacanza: mangiare, riposare e fare l’amore. Praticamente tutti i capi che ho incluso sono dei neutrals quindi, preannuncio, non vi aspettate un oceano di orIginalità: se sentite il desiderio impellente di ravvivare l’ensemble, puntate su accessori e make-up. Nel mio caso, gli accessori pazzi sono: occhiali da sole, turbanti in seta colorata, orecchini vistosi.
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Intimo
Per me in vacanza vince la strategia 4 slip e un reggiseno, da lavare spesso e ciao. Vi ricordo solo la camicia da notte che tantissime hanno amato quando l’ho mostrata, che fa le tette da sciogno, non intimidisce gli amanti occasionali né mette in fuga quelli consolidati, e che se per caso dovete uscire sul balcone a raccogliere gli asciugamani stesi non parete una scappata di casa.
shorts jeans IN vari lavaggi
Io avevo un solo obiettivo shopping per l’estate: trovare degli shorts di jeans che non facessero piangere Gesù. Gli shorts vanno bene sui mezzi pubblici, in spiaggia, per camminare in montagna e, se non sono inguinali, anche in città.
Questi qui ci sono in molte taglie e molti lavaggi, potete arrotolarli, fare un orlo express o lasciarli sbrindellati. Mi paiono anche abbastanza lunghetti per cui volendo potete anche accorciarli e farli à la Daisy Duke
costumi interi
Non vi farò selezioni di bikini perché da 2 anni ho smesso di portarli in favore degli interi: non me ne frega niente dell’abbronzatura, non amo il mio addome e in spiaggia voglio essere attiva e sentirmi sostenuta. Siccome, notoriamente, gli interi di qualità costano ben di più dei due pezzi vi propongo -se non siete già grandi fan- di testarne alcuni un po’ più economici, con diversi livelli di “supporto” per il seno. La combinazione costume intero + shorts jeans è già una mise da spiaggia e, se vi trovate in uno di quei resort in cui non si può girare svestiti, siete a posto per frequentare il bar e -se lo staff non è cagacazzo- anche la hall.
camicia lino
Da maggio a giugno, è un capo informale da città. Se utilizzate il bikini, arrotolate le maniche, chiudete solo un bottone è un ottimo copricostume; se girate per chiese e musei, è decente e fresca. Consiglio: meglio una taglia in più, che se sta stretta addio freschezza. Io ne ho 3 e le uso da anni.
infradito
Per me in spiaggia si va con le ciabatte in gomma. Io uso le Havaianaas da quando in Erasmus frequentavo un surfista a San Sebastian e le comprai per sembrare Sporty Spice e indurlo a fare le cosine con me. Eviterei le Brazil (quelle con bandiera) che fanno 2003 in favore delle Slim, Top o Flash Urban.
Esistono mille varianti di colore, ma qui a titolo esemplificativo metto le versioni nude perché sicuramente stanno bene sempre e perché c’è una vasta bibliografia sul potere allungante e snellente del color carne.
Altro brand che ho utilizzato quest’anno: Henry&Henry, design e produzione made in Italy a prezzi superfriendly, li trovate sul loro e-commerce. Un altro mio guilty pleasure estivo sono gli zoccoli Pescura di Scholl, nel modello Heel; sogno da anni che producano di nuovo quelli con tomaia in suede color corallo.
telo mare tipo fouta in cotone
Siccome, come vedrete dopo, suggerisco borse mare capienti ma non enormi, potreste usare il telo tipo fouta in luogo di quello in spugna che è anche un po’ inutile, mica vi asciugate veramente no? Questo qui mi è parso tra tutti il più bello, occhio a scegliere la misura grande perché con quello più piccolo vi fate forse il bidet.
cappello
Predico bene ma razzolo male: amo i cappelli estivi sugli altri ma io li perdo e in tutte le vacanze ne ho smarrito almeno uno. Ve lo dico col cuore, non è adatto ai voli aerei perché lo lascerete da qualche parte e in valigia si schiaccia.
borsa mare in paglia
Allora, una soluzione facile è andare in spiaggia con una bella borsa di tela bianca con i manici larghi e resistenti: per capirci, la tela deve essere quella della totebag del New Yorker, che è solida e corposa, non una di quelle flaccidone semitrasparenti. Altrimenti, per me in spiaggia vince la paglia. Ho selezionate 3 borse, tutte pieghevoli (=no cestini rigidi che non stanno in valigia) e con maglie relativamente strette: non dovrebbe cadere fuori niente. In ogni caso, mettete gli effetti personali in una trousse piatta e i cosmetici in un’altra, non fatevi trattare come sceme, dai, lo sapete.
valigia
Io nei voli aerei uso i trolley ma per gli spostamenti in auto i borsoni morbidi sono più belli: ne ho un in pelle fiorentina, regalo aziendale ricevuto millesettecento anni fa, che mi porterò anche nella tomba. Segue spunto totalmente voluttuario e unnecessary: ve ne metto qui uno di Rains bellissimo a un prezzo pazzesco che potreste anche comprare e regalare a un fidanzato per Natale, siate furbe insomma.
birkenstock
Per me sono sinonimo di estate e non me ne frega niente se non sono sexy. Queste sono le Arizona, in quel colore grigio-nero che sta bene anche col blu. Le uniche calzature con cui potete fare i km, le discese nelle pinete, i giri in bici, le attese in aeroporto, i voli lunghi che gonfiano i piedi, il traghetto e tutte cose. Durano anni, anni e anni e se ci sono pure le pazze che le rivendono su Depop evidentemente esiste anche un aftermarket.
Vi segnalo che Mauro Leone ne ha fatto un dupe, che ho visto dal vivo e che mi è parso ottimo dal punto di vista estetico: non conosco però performance e la durata, chi sa non taccia e riveli.
shorts lino
Quest’anno mi sono dotata di ben 2 shorts in lino: un paio bianchi tipo paperbag e un paio a quadretti vichy bianchi e neri.
pantaloni lunghi lino
Idem come sopra, per me sono una soluzione pass-partout. Per evitare l’effetto matchy matchy, io li preferisco non abbinati con una camicia in lino ma con una t-shirt in cotone nomale, anche a maniche lunghe. Se volete sapere quello che penso, no, i pantaloni in lino -specialmente con coulisse in vita- non sono eleganti. Sono comunque informali.
gonna in cotone e culotte in lino
Le mie gonne in cotone -poplin spessa che sembra lino- sono del brand spagnolo Compania Fantastica e arrivano da OneSize80shop che vende campionari in taglia 42-44 (ergo: solo pezzi unici). Mentre scrivo vedo che ce ne sono ancora un po: con le arance, rosa antico, a quadretti, con stelle marine.
Le mie culotte in lino arrivano da Muji e hanno ormai qualche anno. Non sono modelli slouchy: sono strutturati, con vita alta, con cerniera e bottoni e purtroppo non sono riuscita a trovarne di simili su Amazon. Sempre su OneSize80shop ci sono ancora alcuni pantaloni alla caviglia in poplin molto belli (ricordatevi però la questione taglia; solo 42-44 e solo 1 pezzo disponibile).
pullover in cotone (metti che fa fresco)
Un pullover ci vuole, anche in una località di mare. Io di solito evito la lana merino e vado su un 100% cotone in un colore neutro tipo questo.
cerata
Io non me la porto, ma se andate in Normandia o in montagna non scordatevela. Questa, palesemente ispirata a quella Rains, sembra bellissima e infatti a settembre me la comprerò, magari un po’ oversize da portarla anche in bici sotto la pioggia.
vestitini all day long
Segue miniselezione di vestitini in cotone, oppure lino&cotone, adatti a un uso trasversale: sia per le visite urbane, sia per tiratone lunghe aperitivo-cena.
flats
Qui invece trovate una selezione di scarpe piatte perché a me di mettere i tacchi in vacanza non mi passa manco per la testa. Trattasi di ciabattine, sabot traspiranti, menorquinas e sandalini sbatacchini in suede.
sneakers leggere in cotone
Un paio di scarpe chiuse servono: quest’anno le mie scarpe chiuse saranno quelle da corsa così, chissà, le userò anche al mare. In tutti gli altri casi, direi che vanno benissimo delle Bensimon o delle Superga.
Silvia
Agosto 8, 2020 at 3:49 pm
Complimenti per le scelte! Condivido molti punti, specialmente le Birkenstock, il sistema migliore per fare km in estate!
gynepraio
Agosto 13, 2020 at 6:20 pm
Io devo dire che non le trovo nemmeno così brutte, ma forse è perché dopo 10 anni ci ho fatto l’occhio…
Elena
Agosto 8, 2020 at 10:55 pm
Vorrei dire solo brava Valeria ma soprattutto che anche io andai a Calella con amiche durante viaggio di maturità!!! non ho mai conosciuto un’altra persona che ci fosse stata 🙂
gynepraio
Agosto 13, 2020 at 6:20 pm
Andavano tutti a LLoret de mar che era più trendy. Calella defilata ma piena di danesi e olandesi, il che per me fu un plus!
Missmosta
Agosto 11, 2020 at 9:42 am
Direi che è la base perfetta di un buon armadio estivo anche per chi non va in vacanza ma resta in città
gynepraio
Agosto 13, 2020 at 6:19 pm
(anche perché diciamolo, io al mare mi vesto come a Torino, solo col costume sotto)
francesca
Agosto 13, 2020 at 6:13 pm
solo le scarpe mi sembrano un po’ troppe, io parto per il mare solo con le birkenstock, che uso anche in spiaggia per fare la doccia e dovunque (c’è da dire che a me veramente un paio di birkenstock non dura più di due-tre anni massimo, perchè le stra-uso). Per il resto copio tutto. E qualche consiglio per valigie baby? io ho una pupa di 4 anni e ci aspettano 2 settimane di mare. Finisce sempre che porto troppi vestiti per lei!!Consigli? grazie!
gynepraio
Agosto 13, 2020 at 6:26 pm
Non so che tipo di vacanza fai, ma in generale la mia idea per 2 settimane, valida per bambini e adulti è: parto da 5-6 “completi giorno” e 5-6 “completi sera” già abbinati (crea proprio l’outfit sul letto mentre fai la valigia). Sulla base di questi outfit, porta gli accessori (scarpe/berretto/maglioncini serali che stiano bene con tutto) e qualche altro capo-variante in più per moltiplicare la funzionalità di un outfit (es. magliette tinta unita che vanno bene con pantaloncini a righe colorate). L’idea è quella di mettere lo stesso outfit 2 volte, che è abbastanza realistico secondo me.
Grazia
Settembre 30, 2020 at 8:28 pm
Cara, perché non scrivi più? Spero tutto bene.