Post Image

Posta del Cuore n.4

 
posta del cuore n.4: MARRACASH

Il fidanzato 40enne di Marracash, stimato e creativo freelance, per via della pandemia non sta lavorando, tendenza negativa questa che era già iniziata in tempi non sospetti.

Usa il molto tempo libero in progetti personali che forse un dì realizzerà, ma in ogni caso è sofferente e la sua crisi lavorativa è anche d’identità. Pur non lamentandosi e mantenendo un atteggiamento positivo, ha paura di dipendere dagli altri o di doversi adattare a lavori che non sono nelle sue corde.

Marracash ha 15 anni in meno e si trova in una fase della sua vita professionale diversissima, eppure vorrebbe aiutarlo: non solo nella situazione contingente ma anche ad affrontare il futuro visto che non sono previsti straordinari miglioramenti a breve.

Cara Marracash, so che mi detesterai ma qualsiasi ingerenza nella vita professionale di un’altra persona sia potenzialmente malinterpretabile. Se io lo spingessi o lo incoraggiassi a fare altro che non sia il suo lavoro, il mio fidanzato reagirebbe malissimo (spoiler: una volta l’ha già fatto). Se minimizzassi sulla gravità della situazione, peccherei di superficialità e scarsa empatia (spoiler: ho fatto anche questo). I modo maschile di starsi vicini ed essere amici -senza voler curare o risolvere o tamponare, come tendono spesso a fare le amiche tra loro- penso sia più efficace. Non sono brava a metterlo in pratica, perché sono fatta della stessa materia di cui sono fatte le checklist, e se non ci metto sufficiente solerzia nel rallegrare tutto il mondo mi sento inutile come un calzino spaiato: tuttavia ci provo e negli anni sono migliorata. Leggere il libro che ti ho suggerito, ad esempio, mi ha aiutato.

Questo senza perdere quel livello di vigilanza che ti consente di capire quando invece il tuo fidanzato non sa più tenere a bada la propria tristezza e intervenire, se il caso lo richiede, con l’aiuto di una persona più specializzata di te.

Suggerimenti di lettura:Le otto montagne” di Paolo Cognetti è la storia di un’amicizia tra Pietro e Bruno, due ragazzi e quindi uomini uniti dalla montagna. Come nelle migliori tradizioni maschili, sono amici per la pelle ma non si dicono granchè. Impariamo anche noi.*

posta del cuore n.4: elizabeth

La storia di Elizabeth dura da 3 anni: mentre lei ha avuto due relazioni precedenti, lui è al primo legame serio. Questo ragazzo, che ha lasciato la regione d’origine per avvicinarsi a Elizabeth, non ha niente che non vada: affettuoso, generoso, focoso, affidabile, serio. Tuttavia, ha due limiti:

1-in presenza di altre persone (amici), assume un atteggiamento molto diverso: è scostante, pretende un distacco e una indipendenza esagerate. In parole povere, la malcaga e dimentica quelle cortesie/cavallerie alle quali lei è abituata.

2-si dimostra permaloso e rigido dinanzi al dialogo, alle richieste di chiarimenti, alle domande dirette, che ovviamente si traduce in una grande resistenza al cambiamento.

Questo ha portato la coppia a litigare pesantemente e frequentemente, quindi a lasciarsi e riprendersi secondo un meccanismo di rottura e recupero che è snervante e che scoraggia Elizabeth dal fare progetti importanti per il futuro. Il suo sospetto è che l’amore non basti e che la sua vita di coppia sarà sempre una faticaccia.

Cara Elizabeth, no, per far funzionare una relazione l’amore non basta ma serve una certa capacità di scendere a compromessi secondo un sistema di turni non scritto che funzioni per entrambi. In generale, io non amo parlare delle altre donne come “rompicoglioni” ma semplicemente penso che le persone siano tutte -a modo proprio- bisognose e richiedenti. Penso che entro un certo limite, se una persona manifesta un bisogno (nel tuo caso: verbalizzazione, conferma, confronto, chiarimento) è perché quel bisogno non è sufficientemente soddisfatto. Il tuo fidanzato però, anziché andare nella direzione che tu gli segnali, cerca di riparare e compensare con altri gesti, che sono belli e utili e significativi, ma non sono ciò che vuoi: vorrei il gelato alla fragola e tu me lo dai al limone, vorrei confrontarmi e tu mi compri un regalo. Il punto è che uno può imparare a dialogare e anche comprarti un regalo.

Io penso che dovresti prima di tutto chiarirti sui tuoi bisogni: in termini di contenuti e in termini di modi. Dopodichè, siete incredibilmente giovani: alla sua e tua età c’è ancora molto da imparare e sensibilità da affinare, nessuno vi corre dietro e avere tutto il tempo per trovare un linguaggio d’amore che vada bene a entrambi. Ma per carità di Dio, ascolta questo unico consiglio: per un po’ posticipate le grandi decisioni, non comprate ancora case né cani e soprattutto non fate figli.

Suggerimenti di lettura:Viva la vida” di Pino Cacucci. un monologo che immaginiamo sia pronunciato da Frida Kahlo. Frida chiede a suo marito Diego un certo tipo d’amore e di atti d’amore, ma ne riceve in cambio un altro: a palate per carità, ma non del tipo che lei vorrebbe.*

posta del cuore n.4: Goodman

Goodman ha 22 anni, sta da 5 col suo fidanzato. Nei primi 3 anni della loro relazione, Goodman ha frequentato altre persone, in un caso addirittura informandolo e lasciandolo: dopo una rottura, sono tornati insieme e da allora le cose vanno bene. Sono felici tranne che non fanno sesso perché a lei non piace farlo con lui. 

Comunque, Goodman ha conosciuto un bel 40enne che le ha offerto da bere, l’ha invitata in piscina, ci ha provato spudoratamente ma che -nonostante la voglia di cedere- lei ha stoicamente rifiutato: non può fare a meno del suo fidanzato, non saprebbe stare senza il suo sostegno quotidiano. Questo non toglie che ogni tanto pensi a questo avventore e abbia desiderio di andarci a letto.

So che esiste un vero e proprio orientamento sessuale basato proprio sull’assenza di desiderio, ma -ipotizzo eh- credo si tratti di un’acquisizione, una consapevolezza alla quale si arriva dopo un percorso di scoperta.  Io sono tagliata con l’accetta o forse ho gli ormoni pazzerelli, quindi trovo inconcepibile perdere interesse nei confronti del sesso, ma questa è una mia mera opinione.

Tornando a voi, nonostante le migliori intenzioni faccio molta fatica a pensare che una coppia così giovane possa rinunciare tout-court al sesso. Mi sembra che stiamo guardando la pagliuzza (hai solo incontrato uno sconosciuto sexy e scemo che ti ha fatto vibrare l’animo, cosa che potrebbe succederti anche tutti i giorni per quanto mi riguarda!) e non la trave: tu e il tuo compagno state vivendo una storia “scissa”, vi state privando quasi a priori di una parte della vostra relazione, una fetta di condivisione che potrebbe unirvi. Non sto dicendo che non vi amate perché non fate sesso, ma forse non saprete quanto vi amate finché non lo fate e non diventerete coppia anche a quel punto. Ma poi, giusto per smettere di guardarti solo l’ombelico: siamo sicuri che al tuo fidanzato stia bene così? Che non si ponga domande? Insomma, si fa andare bene la situazione in maniera passiva? Se sì, perché secondo te? Goodman, dimmi, cosa pensi di lui, alla luce di questa rassegnazione? Facciamoci domande vere, non stiamo a pensare agli sconosciuti sexy e scemi conosciuti nei bar.

Suggerimenti di lettura:Esserti fedele sempre” di Stella Pulpo, una sorta di reportage attraverso le relazioni amorose ai giorni nostri. Un interessante capitolo è dedicato sui cosiddetti asessuali e, in senso ampio, ai matrimoni bianchi.*

Leggi le precedenti edizioni della Posta del Cuore

*Questo articolo contiene degli affiliate link ad Amazon.

 

svgShopping abbastanza sobrio per l'Autunno Inverno 2020
svg
svgEssere genitori, essere sfigati

Leave a reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.