Recensioni 109
Beauty Routine SkinLabo: la mia esperienza
Da un po’ di tempo sto seguendo una beauty routine Skinlabo, brand torinese che propone prodotti per la skincare con un posizionamento particolare: le formule e l’efficacia dell’alta profumeria d’alta gamma abbinata a prezzi sostenibili. Risulta difficile individuare i comuni denominatori di SkinLabo trattandosi di decine di prodotti con diversa destinazione d’uso, ma sono in generale formule concentrate con principi attivi di elevata qualità, in abbinamento a ingredienti naturali dermocompatibili.
Da un punto di vista marketing, la proposta di valore SkinLabo è in sé rivoluzionaria. Accedere a prodotti d’alta gamma significa eliminare un certo tipo di frustrazione tipica dei consumatori più consapevoli ma meno abbienti: avere un interesse genuino per la cosmesi, sapere ciò che si desidera e sarebbe utile alla propria pelle ma -semplicemente- non poterselo permettere.
Questa riduzione dei costi, e quindi dei prezzi a beneficio del consumatore, viene ottenuta limitando significativamente i costi: non ci sono intermediari né strutture fisiche poiché la vendita si svolge interamente online. Analogamente, il piano di comunicazione di SkinLabo non prevede testimonial o grandi “iniezioni” di advertising di massa.
QUINDI, IL MARKETING DI SKINLABO SU COSA SI BASA?
- la prova gratuita. È possibile ricevere gratuitamente alcuni prodotti “star”, semplicemente pagando le spese di spedizione (che si annullano aggiungendo al carrello un altro prodotto a propria scelta, che si pagherà interamente). La scommessa alla base di questa scelta è che il tasso di riacquisto è così alto da ripagare l’investimento, che è importante: si parla infatti di full size e non di campioni gratuiti. Il livello di soddisfazione delle consumatrici di SkinLabo è molto elevato, come testimoniato dalle numerose review positive. Inoltre, SkinLabo propone periodicamente alle clienti iscritte alla newsletter dei prodotti in test: ciò significa che la possibilità di testare gratis nuovi prodotti è valida anche per chi ha già acquistato e consente, progressivamente di scoprire tutto l’assortimento.
- un servizio di consulenza al cliente, anche svincolata dall’acquisto. In SkinLabo lavora un grande team multilingue di beauty consultant, che ho visto personalmente all’opera: persone che, principalmente per telefono, ma anche con altri canali (Livechat, e-mail, Whatsapp) si occupano di guidare le clienti nel selezionare i prodotti di cui hanno bisogno e costruire una beauty routine SkinLabo, eventualmente provvedendo anche alla compilazione di un ordine telefonico laddove la cliente lo richiedesse. Questo servizio è gratuito e non subordinato alla presa ordine: in altre parole, è possibile rivolgersi alle beauty consultant anche solo per far validare un mix di prodotti o chiedere chiarimenti in merito a una referenza, senza obbligo di acquisto.
- una community piuttosto prolifica, che si regge su un Gruppo Facebook con oltre 18000 iscritti, dove si svolgono dirette tematiche e in cui gli iscritti e le iscritte posso confrontarsi e ricevere supporto tecnico da un team di moderatori qualificati.
beauty routine SKINLABO: TU CHE HAI FATTO?
Oltre ad aver visitato glI headquarters, aver fatto un giro sul gruppo Facebook ed essermi studiata fondo il loro sito, ho fatto una consulenza con una delle loro beauty consultant che ha messo a punto per me una (altro…)
From the Blog: il mio manuale per Zandegù
Il 10 novembre 2020 è uscito per Zandegù il mio primo manuale. Si intitola “From the blog” -titolo chiaramente ispirato a JLo- ed è destinato ad autori, imprenditori, freelance, digital copywriter e in generale a chi desidera inserire all’interno del proprio piano editoriale anche dei contenuti complessi. In particolare, è pensato per chi vorrebbe trasformare il blog aziendale o professionale nel cornerstone della propria comunicazione, nel motore dal quale attingere energia e contenuti per tutti gli altri canali.

Ecco la copertina!
A dispetto del prezzo piccolino (solo (altro…)
Valigia e shopping per vacanze senz’ penzier’
Io ero quella che amava follemente fare le valigie perché, nella mia mente un tempo giovane, fare la valigia per la vacanza era essa stessa vacanza. Ricordo che, in occasione del viaggio per la maturità (=7 notti e 6 giorni a Calella de Barcelona, una sorta di scannatoio a cielo aperto, o meglio una nave scuola nel cuore della Costa Brava) ero riuscita a riempire una valigia Delsey credo ormai fuori legge per mere questioni ergonomiche (=pesava 8 kg vuota) così grossa e solida che la usammo come sedia per la foto di rito alla stazione. Eravamo in tre e ci stavamo sedute comode, non dico altro.
Negli anni sono diventata più frugale: porto poche cose, sempre le stesse, ormai collaudatissime e spesso non riesco nemmeno a mettermele tutte. Ma vorrei che vi focalizzaste più che altro sulla parola collaudatissime: quelle che vi propongo sono le soluzioni che io adotto da tempo per le vacanze estive mare+città e che da mia modesta esperienza funzionano. Si tratta di (altro…)
Recensioni beauty eco coscienziose
Recensioni beauty eco coscienziose: Oriculi in bambù
Oriculi, che pare sia un orpello di origine orientale, è un bastoncino riutilizzabile in bambù che annulla e sostituisce i cotton fiocc. Risale a quasi un anno fa la piccola guida alla vita eco-friendly e plastic-free in cui avevo incluso i cotton fiocc in bambù: tuttavia, dopo aver visto un video di Vice in cui una zerowaster raccontava la sua esperienza con Oriculi ho scoperto che il prezzo era così basso che valeva la pena di tentare: la confezione da 5 bastoncini costa meno di 8 euro e infatti ne ho subito regalato uno a Giorgia facendola felice come una Pasqua.

Oriculì in bambù
Che dirvi se non che (altro…)
Libri per l’estate: Le parole sono finestre (oppure muri)
Quasi ogni estate recensisco e suggerisco qualche saggio da mettere in valigia: Le vostre zone erronee nel 2014, la dittatura delle abitudini nel 2015, varie opere nell’estate 2018. e nell’estate 2019- Ho saltato il 2016, vostro onore, ma a mia discolpa devo dire che stavo partorendo.
Quest’anno tocca a una pietra miliare della psicologia ma anche della comunicazione intitolata “Le parole sono finestre (oppure muri)” scritte da Marshall B Rosenberg, uno psicologo statunitense scomparso nel 2015.

Un muro parole e di Lego
La biografia e la formazione di quest’uomo raccontano e giustificano molte delle sue inclinazioni professionali: è un ebreo cresciuto in un’area popolare di Detroit caratterizzata da grandi contrasti di matrice razziale. Poteva diventare un integralista hasidico, oppure un rapper dai denti d’oro, e invece è diventato un mediatore. La Comunicazione Non Violenta è l’approccio al dialogo e allo scambio che Marshall B. Rosenberg ha ideato e applicato con successo nella sua vita di terapeuta, formatore e (altro…)
Pavimento pelvico, gravidanza e ripresa dell’intimità: tutto quello che (fino a ieri) non sapevo
Post realizzato in collaborazione con Pureeros.
Capita che ci siano pensieri -sottili, insistenti- che sbattono contro la mia scatola cranica, tipo mosche contro un vetro, e tendenzialmente continuo a ignorarli perché ce ne sono altri più insistenti. Ad esempio, fare la valutazione del pavimento pelvico è un’idea che mi è balenata in mente circa 20 volte negli ultimi 4 o 5 anni ma ho sistematicamente posticipato in nome di urgenze più prepotenti: paga il bollo, fa’ la detartrasi, apri la partita IVA, spannolina il bambino.

Un esempio di quello che c’è nel mio cervello normalmente (Ilaria Faccioli)
È solo grazie a una collaborazione con Pureeros preannunciata nell’ultima newsletter, che ho potuto finalmente sottopormi a una valutazione del pavimento pelvico e intervistare l’ostetrica Rita Anna di Molfetta, una delle maggiori specialiste d’Italia sul tema. Qualcosa, per fortuna, già lo sapevo: quando il pensiero si presentava -vedi la sopracitata metafora della mosca- reperivo informazioni, salvavo link, seguivo profili Instagram.
Un importante approfondimento me l’ha offerto (altro…)
Recensioni beauty Gran Rinascita
Recensioni beauty Gran Rinascita: prodotti capelli HAIRFAX, linea comfort plus
Hairfax è un brand francese che, se ho capito correttamente, in Italia non è praticamente distribuito. Io l’ho ricevuto all’interno di un kit di Vedani, un’azienda torinese specializzata nella fornitura di prodotti per saloni di acconciatura. Sempre se il mio francese non mi tradisce, il marchio Hairfax è celebre soprattutto per i suoi trattamenti anticaduta, al quale si sono affiancati altri prodotti per cuoio capelluto pazzo, tipo il mio.
Premessa: il lockdown non ha è stato certo un toccasana per il mio scalpo affetto da dermatite. Sommando l’allarmante livello di stress cui eravamo tutti sottoposti a un’alimentazione fatta di piatti elaborati e lievitati, col tocco finale della vita forzatamente indoor che -ipotizzo- non penso favorisca il ricambio cellulare, ho osservato per settimane una certa recrudescenza della dermatite e del prurito.
Io devo sempre essere cauta nel propinare novità ai capelli, introdurre un solo prodotto nuovo per volta, non esagerare con le quantità e via dicendo. Ho provato più volte, spesso in associazione, il soin lavant (non shampoo, eh, soin lavant) preceduto da una lozione senza risciacquo che io, però, ho tenuto in posa molto tempo prima dello shampoo e ho sempre risciacquato perché escludo di potermi permettere dei prodotti leave-in. Nonostante l’utilizzo non ortodosso, ho notato un netto potenziamento del potere anti-irritante dello shampoo se appunto preceduto dalla posa della lozione.
Rispetto allo shampoo per dermatite che sono solita usare (il caro vecchio farmaceutico e chimicissimo (altro…)
Recensioni beauty per reclusi
recensioni beauty per reclusi: Crema mani Mediterranea Cosmetics
Questa quarantena sarà per me il periodo in cui mi sono lavata le mani e ho pulito. Noi tre non abbiamo mai vissuto così tanto insieme: una volta stavamo tutti fuori dalle 8 alle 7, quindi io procuravo di lasciare la casa a posto prima di uscire al mattino, poi la sera sbattevo giusto due pentole&piatti in lavastoviglie e ciao. Nel weekend c’era anche il pranzo, ok, ma era un’eccezione e quasi mi piacevaahahahahah stolta, idiota, stupida che non sono altro.
Quando a settembre ho iniziato a lavorare da casa, qui dentro c’ero solo io. Che non solo sono iperordinata ma che mi muovo come un ninja per non sporcare. Mi pettino a testa in giù con il capo sul water per non spandere capelli, mi lavo le mani tipo una damina del 700 per non schizzare schiuma ovunque, mangio in 30 cm quadrati evitando pane e cracker per non sbriciolare e gli intingoli per non raccogliere l’olio, anzi, lo confesso, se nessuno mi guarda raschio rumorosamente e meticolosamente il piatto col cucchiaio e se necessario lo lecco pure per metterlo in lavastoviglie senza manco sciacquarlo. Potrei mangiare dalla pentola ma non lo faccio per la stessa ragione in nome della quale non lavoro in pigiama: per scongiurare il rischio di abbrutimento totale (al liceo, quando tornavo a casa alle 14:30 comunque lo facevo e intanto guardavo pure i Simpson come una barbara qualsiasi)
Quindi, dopo oltre 2 mesi (altro…)
Recensioni Beauty Incoronate
Recensioni Beauty Incoronate: Crema corpo Amàla
L’accento è al punto giusto, così non sembra l’inno dell’Inter. Amàla significa speranza in arabo ed è una linea cosmetica creata dal Gruppo Abele in collaborazione con l’azienda Reynaldi. I prodotti sono realizzati a partire da estratti vegetali di rosmarino, salvia e lavanda cresciuti su terreni confiscati alle mafie o in comunità che offrono alle persone in difficoltà una possibilità di riscatto.
La presenza degli olii essenziali si sente: il profumo è molto erboristico, molto naturale e quindi a me piace molto. La texture è leggera e si assorbe in fretta: questa crema appartiene a una linea di prodotti, tutti caratterizzati da un pack molto piacevole e prezzi onestissimi che vi invito ad acquistare quando dovete andare a casa di qualcuno con un cadeau e vi coglie il malsano pensiero di prendere un cestino Bottega Verde.
Prezzo: 10 € per 150 ml, in vendita sulla bottega di Gruppo Abele
Parlare del e con il Gruppo Abele è un piacere, ma di quelli (altro…)
Libri in 3 parole: parità in pillole
Parità in pillole di Irene Facheris me lo sono comprato da sola perché mi interessava, quindi niente di niente, né paid advertising e nemmanco un misero gifted. L’autrice, da lungo tempo presente online (sia su Youtube e Instagram con il nome Cimdrp sia tramite l’associazione Bossy di cui è fondatrice) in veste di attivista e divulgatrice su parità, diritti delle comunità LGBTQ+ e delle minoranze in generale e ovviamente, femminista. Ha già pubblicato un’altra opera per Tlon Edizioni dal titolo “Creiamo Cultura Insieme: 10 cose da sapere prima di iniziare una discussione” che ho acquistato ma non ancora letto. Non la seguo neppure da molto, quindi ecco, se volete un giudizio rotondo e completo sulla figura autoriale di Irene temo di non essere la persona migliore.
La storia
Si tratta di un’opera di divulgazione e non di un romanzo, quindi più che di storia parlerei di intento. Esistono alcune forme di discriminazione note e vecchie quanto il mondo: quella razziale o quella nei confronti del genere femminile. Dopo secoli, non solo queste due macro-discriminazioni sono cambiate (passando fondamentalmente da una forma più palese ad altre più subdole) ma alla grande famiglia delle disparità si sono aggiunti i figli che nel frattempo sono nati: (altro…)