Chicago 1
WWJD: what would Jessica do
Ieri sera sono andata a cena dai miei genitori carica di aspettative. Infatti, i due sono appena tornati da un tour in Veneto, il che nel mio linguaggio vuol dire solo una parola: regalini. Ora, non ho mai posseduto il Camper di Barbie, ma i miei sono sempre stati generosi e profondamente kitsch nella scelta dei souvenir. Annoveriamo la bambolina voodoo da New Orleans, le sardine vintage da Lisbona, l’olio massaggi all’hashish dalla Thailandia, le carte da gioco con i ricercati CIA da New York. Il meglio è stato un gadget -straight from Chicago- da infilzare nel fianco del tacchino ripieno del Ringraziamento e miracolosamente in grado di rivelarti quand’esso è pronto.
Per stavolta, i pronostici davano per favoriti la gondoletta-carillon e il Sant’Antonio nemico del demonio in plastica tipo Madonnina di Lourdes. Ma anche una lattina di sarde in saor avrebbe fatto la sua porca figura! Dagli SMS materni, tuttavia, si intuiva che questo tour aveva assunto i contorni loschi di un superstizioso e scaramantico pellegrinaggio. (altro…)