Chupacabras 2
Messico, ovvero Gynepraio goes latina
Sabato 25 luglio parto e torno a Torino il 16 agosto. Vado in Messico, anche se dopo questo post non mi converrebbe tanto, eh. Come nelle migliori tradizioni, la settimana pre-partenza è costellata di rogne lavorative, impegni sociali, acciacchi che hanno richiesto l’intervento di un team di osteopata+fisioterapista, nascite di nipoti, ritorni di genitori, clima e temperature pestilenziali e tante, tante coloritissime parolacce. Insomma, non ho ancora mangiato un solo jalapeño e già mi brucia il culo.
messico: Cosa è stato fatto?
- leggere la guida, ma velocissimamente, come faceva Supervicky (voi-sapete-chi)
- elaborare un programmino excel a scopo puramente ansiolitico (io)
- comprare l’Imodium (voi-sapete-chi)
- brevettare un interessante&innovativo packing method (io)
- prenotare le prime 2 notti a Città del Messico (io)
- delinare innumerevoli e nerissimi pronostici su quanto litigheremo in viaggio (voi-sapete-chi)
- annunciare alla mia amica Pilar che in una data generica compresa tra il 28 e il 30 luglio le faremo visita (io)
il proverbio perduto: l’effetto Chupacabras
In periodi di grande stanca come quello che vivo, amo ancor di più i proverbi e le espressioni già pronte che mi evitano di elaborare pensieri autonomi.
I proverbi non piacciono solo a me, comunque. Ho un amico ed una amica che trascinano da anni una competizione amichevole alla ricerca dei detti piemontesi più significativi. Così, per il vostro sollazzo e con il loro aiuto ne ho fatto un piccolo florilegio. Se vi va, potete stamparli su cartoncino e attaccarli sul frigo con i magneti a forma di Mole Antonelliana. Non la trovate un’idea magnifica?
Tornando a bomba, da alcuni giorni ho detto basta ai soliti chiodi fissi (mi piace di più il Roquefort o il Gorgonzola? Chi troverà per primo il mio cadavere? Starei bene mulatta?) e mi sto dedicando alla ricerca del proverbio perduto. Il proverbio deve descrivere un comune fenomeno: (altro…)