Indonesia 3
Terima Kasih – Grazie mille
ATTENZIONE! CONTIENE AFFERMAZIONI PREGIUDIZIOSE E GENERALISTE. Trovo i travelblog incredibilmente noiosi, perché sono poco più di cronodiari conditi da descrizioni paesaggistiche. Non provo alcun piacere a leggere le avventure degli altri: preferisco viverle, diciamo. Poi, statisticamente, molti travel blogger sono ottimi organizzatori ma pessimi storyteller. Resto in attesa che mi facciate ricredere indicandomene uno che sappia scrivere. Ma siccome diverse persone mi hanno chiesto un resoconto delle vacanze, ho comunque fatto del mio meglio. Inizialmente volevo fare un diario il cui leit motiv fossero i bagni pubblici, ma poi ho pensato che un mix fosse meglio -oltre che meno blasfemo-. Al fondo del post trovate anche una piccola playlist Spotify, fatta apposta appostino.
INDONESIA: ITINERARIO
A dispetto del mio spirito iniziale e della scarsa pianificazione, si è trattato di un percorso molto razionale. (altro…)
discovery channel luglio 2013
Un solo obiettivo mi ero data per queste settimane: studiare la Lonely Planet, che l’amica mia mi aspetta trepidante a Jakarta smaniosa di partire per il Kalimantan. Povera stella, crede che io arrivi vestita come il Giovane Esploratore Tobia con suggestivi itinerari ed invece niente, vedrà che non ho nemmeno imparato a dire ciaograzie in indonesiano e si chiederà dov’è finita la ragazza che conosceva lei. In compenso, questi giorni strani e caldi che non preludono a niente sono stati forieri di grandi scoperte, tutte giunte alla rinfusa come questo post. Oggi si va a braccio, non me ne vogliate.
il karaoke. Sul potere liberatorio del canto non mi dilungo che la doccia ce l’abbiamo tutti (tranne, a quanto pare, alcuni sul tram). Vi dico solo che sono stata due volte al Pingo Pongo Karaoke presso il Caffè della Repubblica. Il premio spetta al peggior performer, ma possono cantare tutti quanto vogliono. Ne nascono magnifici duetti: dopo Pensiero Stupendo corredato di languida lesbocoreografia, sono stata la voce femminile di Cara ti Amo. Pensavo non sarei mai riuscita a dire a un uomo “Non sei più quello di una volta” e invece. In conclusione, invece di stare a casa a lamentarvi del governo o lucidare la collezione di brugole Ikea, veniteci anche a voi. (altro…)
Gynepraio goes East
Nel caso in cui vi stiate mangiando le unghie fino alle nocche dall’ansia di sapere dove vado quest’estate, sciolgo subito il dubbio dicendovi che vado in Indonesia dal 27 luglio al 20 agosto. Difficilmente potrei annunciarlo con meno entusiasmo, ma dietro il mio dito (seppur grassoccio) non riesco a nascondermi: IO VOLEVO FARE ALTRO.
Il mio sogno era andare in Messico a caccia di chupacabras con il mio non-più-innamorato, ma avendomi costui scaricato ho scartato la meta: ad ogni cucchiaiata di chili avrei pensato a lui e SO che avrei fatto una pessima fine. Mi sarei fidanzata per ripicca con un narcotrafficante, o avrei finito con l’unirmi ad una compagnia di Mariachi.
Occorreva una decisione rapida, era luglio, mio padre mi invitava a levarmi dai piedi che il prossimo step è il TSO (sic), tutti si erano già organizzati con i loro apparentemente-ancora-innamorati. E’ lì che sono partiti gli incubi, colorite rielaborazioni della mia fervida immaginazione diurna. (altro…)