Disclaimer. Al momento della stesura di questo post ho un umore ottimo e una elevata fiducia nel genere umano, ve lo dico. Mio figlio ha avuto e continua a intermittenza ad avere la tosse, il moccio al naso, la diarrea, il vomito, il sonno leggero, l’insonnia, l’atteggiamento cazzicazzi che solo la malattia è capace di mettergli addosso. Le mie opinioni potrebbero essere meno imparziali del solito, visto che mi sembra di non dormire da mai e per giunta mi sento una emarginata sociale.
Discovery channel dicembre 2016: ricetta delle pizzette di Vitasumarte
Tutti hanno dei tabù, in cucina. Di solito si tratta di:
- esperimenti venuti male che hanno generato un tale sconforto, o un’umiliazione così bruciante da togliere qualsiasi voglia di riprovarci. Un Capodanno mi ero impegnata a preparare il New York Cheesecake, cioè la versione calda e infornata della più volgare cheesecake fredda, e nonostante sia un dolce americano quindi elementare per definizione, è uscito un ecomostro e ho dovuto portare alla cena un panettone Maina.
- ripetuti insuccessi inanellati a mo’ di collane e divenuti dei veri e propri tunnel cognitivi dai quali è impossibile uscire. In questa categoria, per me rientrano: tutto ciò che a che vedere con le melanzane, gli gnocchi di patate, i dolci infornati a bagnomaria come il crème caramel.
La pizza è uno dei piatti che ho sempre evitato di preparare perché conteneva una triade pericolosa: l’impasto manuale, la lievitazione, l’infornata. Bene, con questa ricetta di Vitasumarte ho risolto due problemi su tre, visto che questa pizza/pizzette si impastano in 3 minuti e non devono lievitare. Il forno ha fatto il suo dovere, per una volta tanto, e il risultato è stato ottimo. Unico dettaglio: calcolate i tempi e servitele calde di forno, perché in quel momento sono eccellenti. Tiepide, o rinvenute nel forno sono certamente buone, ma non reggono il confronto. A breve preparerò una pizza tonda usando la stessa base.
Se volete sapere qual è stata la mia personalizzazione, ecco qui svelato l’arcano: ho sostituito la passata cruda con un po’ di sugo di pomodoro cotto (cucchiaio di olio+cipolla tritata+latta di pomodorini). Come diciamo in Piemonte, è tutto un’altro ciulare.
Costo: irrisorio
Discovery channel dicembre 2016: Touche Eclat
Avevo parlato qui del correttore simile al Touche Eclat di Syrio che mi ha salvato la faccia e la vita per tutta questa estate fatta di notti in bianco e occhiaie bluastre e mancata abbronzatura e pisolini saltati (vedi disclaimer all’inizio). Durante l’inserimento al nido di Elia sono stata forzosamente costretta a passare ore intere dentro il piccolo Sephora di Piazza Gran Madre, dove un’addetta vendite ha palesemente approfittato della mia debolezza psicologica per vendermi 35 euro di correttore firmato Yves Saint Laurent. Ebbene, io credo che funzioni, amici.
Come me ne sono accorta? Semplice: Michele ha smesso di dirmi che assomiglio alla Meloni ma con le occhiaie. Potrebbe essere un effetto collaterale legato della taccagneria: dopo aver speso tutti quei denari, ci manca solo che non funzioni. O forse spesso è vero che chi più spende meno spende? Magari è perché io valgo? Non lo so, amici, ma per me è troppo importante sentirmi luminosa e presentabile.Grazie, Ivano San Lorenzo, I owe you one.
Costo: 35 euro da Sephora
Discovery channel dicembre 2016: la cattiveria della gente
Il mio problema dinanzi alla cattiveria altrui non è difendermi o controbattere: lo scoglio è decisamente precedente e ha molto a che vedere con le mie scarse doti immaginative. Perché io ho una fervida fantasia e potrei suggerirvi il regalo di Natale perfetto per il vostro prozio sordomuto, inventare una filastrocca per bambini, financo scrivere un romanzo, ma no, non riesco a figurarmi dove possa arrivare la cattiveria delle persone.

Io che accolgo gli stronzi arms wide open
Non la cattiveria strategica, eh: mica parliamo di complotti internazionali, intrighi a corte e strategie militari! Mi riferisco alla piccolezza di chi non può nemmeno per un secondo accantonare il rancore, di chi conserva sempre nel profondo del proprio animuccio bacato un angolo per l’odio. Di chi evidentemente ha tempo per architettare vendette trasversali anche quando non gliene arriva alcun beneficio, e non ha l’inventiva per pensare ad altre attività in cui investire le proprie energie. Per aiutare queste persone a convogliare tutta questa voglia di fare, io vorrei condividere con loro qualcuno dei compiti che stanno sulla mia nuova agenda del 2017: andare a portare o prendere Elia al nido, cercare di inserirmi in un nuovo contesto professionale nonostante -mi ripeto, vedi disclaimer- abbia molto sonno, preparare dei pasti decenti al mio fidanzato, mantenermi carina per me stessa e per lui con l’ausilio di tanta Somatoline e del Touche Eclat sopra menzionato, consolare mia mamma dopo che lei ha consolato mio padre per la sua malattia. Per aiutare me stessa a immaginare le mosse cattive dei cattivi, invece, non so da dove iniziare. Ma chissà che in un Discovery Channel 2017 non scopra come fare.
Costo: ulcera
2 Comments
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AnnaGiuliaB
Dicembre 31, 2016 at 11:41 am
Amica, tu lo sai che sono un bradipo a cogliere le cattiverie, figuriamoci prevederle, ma nei casi in cui arrivano – corredate di taglienti sorrisi – dritte sul muso, ho scoperto che una sonora risata spesso funziona da specchio riflesso.
Soprattutto, immagino, se accompagnata dai bagliori di un correttore francese da millemila euro.
T’abbraccio!
virginiamanda
Dicembre 31, 2016 at 7:30 pm
Io invece ho capito che più tu ti senti “risolta” meno le cattiverie ti feriscono.
Poverini, che vite banalmente tristi e noiose, passate a pensare male degli altri!
Goditi Elia, abbraccia la mamma, fatti una risata con papà e ***** con il tuo fidanzato. La cattiveria altrui manco la noterai più! Buon 2017, sarà un anno stupendo!