
Avere una casa presentabile senza impazzire
Prima di entrare nei dettagli della mia manutenzione domestica finalizzata ad avere una casa presentabile devo fare 3 premesse:
- sono capace di fare tutte le pulizie, grazie a mia mamma. Tuttavia non mi piace, ci metto ore e comunque non mi vengono bene: voglio però che sappiate che esistono persone che facendo le pulizie sfogano le tensioni, incanalano il desiderio di ordine e si rilassano. Insomma, se siete persone ansiose e non avete altri sistemi per smaltire le vostre energie in eccesso potreste comunque dare una chance a questa attività. A maggior ragione perché, mentre si pulisce, si può ascoltare musica o dei podcast interessanti, insomma non deve per forza essere una valle di lacrime come lo è per me.
- sono una vera ordinata: non solo amo l’ordine ma ne ho bisogno per essere felice e avere buone performance fisico-intellettuali. Se sto in un ambiente disordinato dimentico cose, perdo oggetti, divento maldestra e sono in generale meno produttiva. Ma, ebbene sì, al mondo esistono anche i veri disordinati: cioè coloro che non solo non smaniano per una casa presentabile, ma che nel casino danno il meglio di sé. Mia madre, che è incredibilmente disordinata, non perde né rompe mai nulla, non dimentica niente e funziona da Dio in qualsiasi ambiente.
- non sono una maniaca dell’igiene domestica, non sono ossessionata da microbi, virus, batteri, disinfezioni e disinfestazioni. Non sono stata educata a questo rigore, non l’ho mai praticato e non lo sto insegnando neppure a mio figlio che gode in casa dello stesso livello di igiene di cui beneficiamo noi. Io però mi rilasso mettendo in ordine: vado fortissima durante le grandi pulizie stagionali degli armadi, la riorganizzazione dei cassetti e i traslochi. Forse non ci metterò tutta la filosofia romantico-esistenziale di Mary Kondo ma in quanto a efficienza, lo dico senza falsa modestia, le do merda in 5 minuti.
Per tutte le ragioni di cui sopra, unitamente alla scarsità di tempo, nei lavori domestici io vengo ampiamente aiutata da una persona. La verità è che la manciata di ore che una professionista dedica a pulire sono ottimizzate e non sarebbero invece sufficienti a me, che peraltro avrei risultati peggiori. Prima che arrivi la solita ondata di “Grazie al cazzo” vi dico che, per sostenere questo costo, ho fatto un calcolo costi-benedici, dal quale ho dedotto che disporre del mio (poco) tempo extralavorativo è per me una priorità. Per creare il budget necessario a questa spesa, giacché di cognome non mi chiamo Onassis, ho eliminato altre spese voluttuarie che mi piacerebbero ma che sono meno prioritarie: ad esempio non faccio quasi mai vacanze o viaggi fuori stagione, non vado a sciare né pratico sport dispendiosi, faccio una spesa domestica abbastanza parca (ad esempio compro pochissima carne: fa la differenza!), vado a piedi se posso, porto il pranzo da casa e vado a cena fuori raramente. Chiaramente, se per me andare spesso a sciare fosse una priorità rivedrei il mio budget di conseguenza.
Tornando alla manutenzione, io ho un ruolo proattivo pur non essendo una grande pulitrice, che consiste nel mettere la signora nelle condizioni di pulire al meglio e ottimizzare al massimo le sue ore di lavoro, lasciandole la casa presentabile e perfettamente in ordine: se delle 4 ore che lei trascorre da noi il venerdì mattina dovesse usarne mezza per raccattare da terra vestiti, scarpe e giocattoli, togliere dal lavello i piatti sporchi o raccogliere libri e giornali sparsi in giro, quelli sarebbero a mio modesto parere dei soldi buttati nel cesso.
A casa mia la regola non è tanto andare a dormire con la casa ordinata perché molto spesso mi succede di sistemare sommariamente la cucina e addormentare Elia: se mi mettessi a caricare la lavastoviglie farei baccano e lo sveglierei, visto che la sua stanza e la cucina confinano. Spesso sono stanca, vorrei leggere oppure guardare mezzo episodio di qualcosa: insomma, accade spesso che non spazzi la cucina e mi getti sul divano al grido di cazzomene. La mia regola è non uscire al mattino senza che la casa sia posto e in questo vengo molto aiutata dai risvegli precoci di Elia: dovendo uscire di casa alle 8:15 e svegliandomi alle 6:30 ho tutto il tempo per prepararmi, prepararlo e fare il seguente giro di ricognizione che, vi assicuro, richiede 20 minuti (se non avete bambini, poi, anche meno!). Comunque, molte delle cose che io includo nel mio giro mattutino possono essere svolte la sera prima di andare a letto, se si preferisce.
Casa presentabile: step pre-colazione
- arieggiare tutte le stanze 15 minuti minimo (sarebbe meglio un’ora ma il riscaldamento costa e soprattutto vivo in una via trafficatissima)
- sprimacciare cuscini dei divani, piegare la copertina del divano
- raccogliere i vestiti eventualmente rimasti in giro dalla sera precedente e le scarpe (che andrebbero tolte e riposte appena si entra in casa)
- se sporchi metterli da lavare o nel sacco per la tintoria, piegare e riporre quelli ancora utilizzabili
- se asciutti, raccogliere i panni stesi e piegarli bene per facilitare lo stiraggio
- fare il letto e piegare il pigiama piegato sotto il cuscino
Casa presentabile: step post colazione
- niente piatti nel lavello: caricare la lavastoviglie o lavarli a mano, metterli ad asciugare nello scolapiatti
- pulire bene il lavello perché se rimangono residui l’acciaio si sporca e si rovina
- passare la spugna al tavolo della cucina e al piano cottura se sporco
- spazzare il pavimento (anche senza aspirapolvere, basta la cara vecchia ramazza)
- tirare fuori dal freezer eventuali pietanze da scongelare per la cena
- raccogliere i giochi dei bambini e metterli in una scatola un cesto/un contenitore in cui loro siano abituati a tenerli (se sono in età, responsabilizzarli a farlo da sé!)
Casa presentabile: step post-toilette mattutina
- spugnata rapida a lavandino, water e bidet. Io, nonostante non sia proprio aggraziata come una damina del ‘700 e tenda più alla goffezza di Pippo, ho imparato a fare attenzione: non spruzzo, non schizzo, non lascio aloni e spesso non sembra neppure che io sia passata dal bagno
- spazzare i capelli se li perdete
A me questo giro non pesa e non pensava nemmeno quando vivevo da sola: accendo la radio per sentire due news e tre canzoni e la passeggiatina per casa serve anche a ricalibrarmi e svegliarmi. Un’innegabile pregio di questo di questa mia tecnica è che la sera, quando arrivo a casa alle sette -decomposta, sfatta e con 13 kg appesi al collo- il mio appartamento mi accoglie esattamente come io desidero: mi sembra che la mia casa mi sorrida e mi dica benvenuta, padrona. Ultimo risvolto positivo di questa routine, se all’ultimo momento ho degli ospiti ho una casa presentabile e a volte mi becco pure due o tre complimenti altamente corroboranti.
A monte di ciò che ho detto finora, c’è stato anche un pensiero strategico quando abbiamo ristrutturato casa e definito il décor. Se dovessi sintetizzare le nostre linee guida, sarebbero queste
- Scegliere mobili semplici, ad esempio non intarsiati (accumulano più polvere) né troppo pesanti (difficili da spostare, quindi vi passa la voglia di pulire)
- limitare i gadget acchiappa polvere (su questo ho ampio spazio di miglioramento, lo so)
- occhio ai materiali: vetro e acciaio sono belli ma rognosi (da pazza quale sono, ho avuto per 5 anni una cucina interamente in acciaio: la amavo e #iregretnothing però all’epoca non avevo figli)
- scegliete pavimenti semplici e mobili coi piedini (chi è che ha avuto un bagno con i pavimenti in resina bianca? Io, ovvio)
- in generale una casa vuota si pulisce meglio di una casa piena: se non volete vivere nel vuoto pneumatico della casa di amicahomeblogger, quanto meno procurate dei contenitori idonei a tutte le cose che non devono stare a vista (giocattoli dei bambini, vestiti fuori stagione, scorte alimentari) e riponete ogni oggetto sempre nello stesso posto
Con l’aiuto della signora che mi aiuta e della sua esperienza ventennale in famiglie e case di tutti tipi (incluse le nobildonne decadute) ho stilato uno schedule delle pulizie “medio” che dovrebbe funzionare per qualsiasi casa, salvo particolari specificità che non posso chiaramente prevedere (es. allergie agli acari, un fidanzato che quando si sbarba fa una Caporetto in bagno, cane con l’alopecia androgenetica etc.).

Per scaricare: tasto dx + apri immagine in un’altra scheda di Chrome. Da lì tasto dx + salva immagine con nome.
Visto che di questo argomento si era parlato già su Instagram Stories, vi riepilogo qui i prodotti per la pulizia che da sempre utilizzo con soddisfazione (proprio io, eh, non la signora: è farina del mio sacco). Tendo a usare spugne simili e lo stesso detersivo per quasi tutte le superfici, sia per risparmiare sia perché appunto abbiamo un arredamento semplice che non richiede particolari premure.
- ammoniaca profumata, di qualsiasi marca ma che io di solito compro nei flaconi giganti da 2 litri che diluiamo nel secchio o travasiamo nello spruzzino. Si può usare per i pavimenti, i vetri delle finestre e della doccia, l’acciaio, il plexiglass, i laminati, i melaminici. Costa pochissimo e funziona benone.
- Panno Magico Wettex, che è un panno rettangolare quadrettato che assorbe fino 15 volte il suo peso, asciuga, sgrassa, pulisce senza aloni né pelucchi, si mette in lavatrice e dura un sacco. Ha un costo accessibilissimo e performance eccellenti; si trova nei supermercati grandi oppure nelle catene come Tigotà e Acqua&Sapone ed è smaltibile nell’umido.
NOTA: l’utilizzo ricorrente del soggetto io e dei verbi alla prima persona singolare non significa che svolga tutte le incombenze da sola. Ho scelto di evitare il “noi” perché credo che di family blogger che parlano al plurale e ci sbattono in faccia il loro perfettamente oliato meccanismo famigliare sia pieno il web. Grazie a Dio divido la casa e la vita domestica con una persona collaborativa e in grado svolgere gli stessi compiti che porto a termine io, senza mai lagnarsi e con un filo di pignoleria in meno.
polepole
Gennaio 22, 2018 at 11:41 am
Ho due figli più pigri di me, sono maledettamente disordinata e mi perdo pezzi di vita nell’armadio, però con questo metodo magari posso riuscire a trovare la giusta via, ne sono convinta: da prima di Natale ho sentito un forte bisogno di vuoto pneumatico (:D scherzo, non riuscirei a vivere così compressa e circondata di nulla) e ho cominciato a fare piccoli passi verso l’ordine minimo. Al momento il mio più grande desiderio è quello di sentirmi accolta dalla mia casa al rientro con un bel sorriso, pulito e splendente. Posso farcela.
Sulla Kondo non commento, devo ancora avvicinare quel famigerato testo, magari ci risentiamo!
Grazie per i consigli, ne farò tesoro prezioso!
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 1:09 pm
Io non l’ho letto, ma penso possa essere un buon punto di partenza!
Gi
Gennaio 22, 2018 at 11:53 am
Ma che bel post Valeria!!!!
Mi ci ritrovo quasi completamente (con la differenza che casa vostra e’ più bella della mia).
A me una casa ordinata e pulita fa stare bene. Anche io ho fatto una lista costi/benefici per una persona che mi aiuta a pulire casa e cerco di far capire al mio compagno (che e’ abbastanza collaborante, un po’ disordinato ma cucina e stira benissimo quindi gli perdono un po’ di disordine) che e’ importante fare ogni giorno/ogni 3 giorni qualcosa in modo che quelle 3 ore settimanali di pulizia siano ottimizzate al meglio.
E hai ragionissima: bastano pochi gesti per tenere un buon livello di ordine e pulizia. Anche da noi funziona così. Speriamo che con un piccolino in arrivo le cose non cambino tanto, mia cognata mi ha gia’ terrorizzata, ma io stamperò la tua foto e questo post e li appenderò per venerarli come meritano.
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 1:01 pm
Non ascoltare chi ti dice che i neonati mettono disordine perché almeno per i primi 8 mesi della loro vita impattano solo le lavatrici. In compenso tu non avrai grande voglia di pulire, ma perdonati che te lo meriti
Cristina
Gennaio 22, 2018 at 2:17 pm
Un post che mette serenità!
Anche io, quando viene la ragazza che mi aiuta, faccio trovare tutto in ordine: ho sempre giustificato con il fatto che mi vergognavo di farla entrare nel casino. Ma ora il tuo punto di vista mi apre un mondo!
Il prossimo step per me è fare decuttering serio, soprattutto non al fine di aver nuovo spazio da riempire!!
ciao
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:59 pm
Il vuoto mette serenità, almeno per me è così!
Bonnie
Gennaio 22, 2018 at 2:33 pm
Bellissimo post pieno di spunti interessanti. Differiscono solo sulla scelta delle ceste contenitori per i bimbi. Per Zoe ho scelto un mobile con ripiani a vista e non contenitori perché ho notato che i giochi se “nascosti” non si ricorda neanche di averli. Invece gli scaffali a portata di mano sua le permettono di scegliere e gestire i suoi giochi in autonomia. (ho poi scoperto che praticamente questa cosa la insegnano chi segue i principi educativi montessoriani, io ho solo osservato Zoe.)
Scegliere però gli scaffali ni ha reso anche più facile responsabilizzare Zoe, ma questo non so dire se dipenda dalla sua indole (è nata precisetti…una vergine in piena regola) o dalla scelta fatta.
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:59 pm
Inizialmente anche io pensavo così ma poi abbiamo fatto chiudere le sue nicchie portagiochi che ci sono nella sua stanza con delle ante facili da prire. Quando torniamo a casa verso le 18:00, lo accompagno a scegliere i giochi della “serata” così per un paio d’ore si fa bastare quelli e cerco così di farli “girare” un po’.
A volte apre lui l’armadio e vedo che in questa fase è infognato sempre con gli stessi giochi. A breve chissà se cambierà idea!
Elena
Gennaio 22, 2018 at 7:32 pm
Questo post è stupendo! Io ho un rapporto di amore/odio con le pulizie, quando penso al sabato mattina (che a casa mia è interamente dedicato alle faccende) mi viene la morte, mentre le faccio alla fine non mi pesa neanche…diciamo che è proprio iniziare il tutto. Premesso che anche io la mattina e la sera metto in ordine e cercò di tenere più pulito possibile mi rendo conto che incastrare il tutto con lavoro, corso universitario, bimba di due anni è veramente difficile e molte cose che prima riuscivo a fare in modo metodico adesso… Ci chiudo un occhio e via! Non ho una donna che mi aiuta però, dunque diciamo che do la priorità alle cose fondamentali e magari tralascio vetri ( magari non ogni due mesi precisi) e se riesco minimizzo le cose da stirare con un buon giro di asciugatrice. Per gli interni armadi cercò ogni 4/5 mesi ma a volte faccio passare di più anche perché ODIO spolverare e mettere in ordine cassetti, armadi, pensili… Diciamo che traggo maggiore soddisfazione dai lavori di grande manovalanza (pulire, sgrassare, disinfettare, etc etc).
Adesso mi stampo il memo 🙂
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:56 pm
Se vuoi io ti faccio gli armadi, tu vieni a farmi i pavimenti. Mi sembra equo.
Clelia
Gennaio 23, 2018 at 12:11 am
Sono una disordinata cronica che si nasconde dietro la definizione romantica di “creativa”. Ho scoperto vivendo da sola che in realtà il mio disordine dipende fortemente da chi ho intorno, e mi sono ritrovata sorprendentemente più ordinata di come non mi aspettassi una volta tornata single! Sempre in questo percorso verso la consapevolezza mi sono affidata ad una signora come supporto per le pulizie, e come suggerisci tu, ho sempre cercato di ottimizzare le ore del suo lavoro al meglio facendole trovare casa ordinata. Si era creato un meraviglioso circolo virtuoso nel quale magicamente riuscivo a tenere ogni cosa al suo posto! Lo scorso anno una personale spending review mi ha portata a rinunciare al meraviglioso benefit della “signora”, ma potendolo fare, è un validissimo strumento alla gestione della casa se approcciato con “saggezza e senso del sacro” 🙂
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:56 pm
Ci sono stati dei momenti in cui volevo mollare la signora ma poi ho stretto i denti e no, è troppo importante per me!
sabrina g. peccatonondirlo
Gennaio 23, 2018 at 2:04 am
Ciao! Bel post, ti devo dire che mi ci ritrovo molto. Per il momento non ho una signora che mi aiuta, ma non lo escludo: lavoriamo sia io che mio marito, e nonostante io abbia delle pause pranzo lunghe, dove spesso pulisco, non la vedo come una cosa da ricchi. Io non sono ordinata,ma mi ci impegno molto anche perchè la mia dolce metà è peggio di me, ma mi aiuta quindi lo perdono 🙂 Sono d’accordo con te sul fatto che sia molto bllo tornare e trovare una casa linda e profumata! Ti posso chiedere un post? Mi piacerebbe sapere come ti organizzi per l’attività di blogger: come trovi le idee e il tempo per aggiornare! Grazie 🙂
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:55 pm
In realtà vado molto per tentativi, ma se riesco a radunare le idee lo farò! A presto
giulia
Gennaio 23, 2018 at 11:59 am
Ciaoooo. Scusami, ma non riesco a scaricare l’immagine. Possibile? Rimane piccola, non c’è propio il click per scaricare l’A4. Sighhh!
Giulia
gynepraio
Gennaio 23, 2018 at 12:51 pm
Se fai: tasto destro + apri immagine in un’altra scheda ti si apre grande in un’altra scheda di Chrome. Da lì fai di nuovo tasto dx + salva immagine con nome. La salvi dove vuoi tu, la apri e sarà in formato grande.
Io ho appena provato e funziona
giulia
Gennaio 23, 2018 at 1:14 pm
Aaaah ora la vedo grande e con la “manina” che punta! Ieri e oggi provavo anche con tasto dx apri immagine ecc.ecc ma non funzionava. Sarà il mio browser che si era incriccato, o la chache o va a sapere 🙂
Grazie! Scarico e stampo 😉
Giupy
Gennaio 23, 2018 at 8:45 pm
Ho solo una parola: COMPLIMENTI! Mai e poi mai credo che diventerei così organizzata. Magari un pochino, però ci sono cose che semplicemente non faccio (vedi: stirare) e cose che faccio solo quando mi accorgo che è proprio ora (vedi: materassi o frigo). E poi vivo nel caos, perchè solo nel caos trovo tutto e soprattutto ho bisogno che ci sia un accumulo di cose all’esterno del mio cervello per smatassare le idee aggrovigliate che ho dentro (infatti casa mia ancora ancora, ma ho un ufficio per fortuna da sola e con scrivania grande che straborda di cose e che probabilmente è pure un covo di acari visto che non lo pulisce nessuno…)
gynepraio
Gennaio 24, 2018 at 6:58 pm
Però sai, se nel disordine sei a tuo agio non vale la pena di interrompere il circolo virtuoso (vedi il caso di mia madre che nel disordine performa benissimo.
Silvia
Gennaio 24, 2018 at 3:10 pm
Io esco alle 6:45 al mattino e torno a casa alle 18:30 quando va bene, lavoro a 33 km da casa, per me non esiste pre colazione post colazione infatti non esiste nenache la colazione perché mi viena da vomitare al solo pensiero del cibo alle 6 del mattino (quindi non devo lavare i piatti della colazione…eh? Geniale!).
La sera quando ritorno cucino e preparo il pranzo per il giorno successivo per curare l’alimentazione come preferisco piuttosto che mangiare fuori tutti i giorni, fegato ringrazia.
Non faccio mai le pulizie durante la settimana, ribalto la casa nel weekend spostando tutti i mobili come se avessi perso per l’ennesima volta gli orecchini di perle. Oltre al salto della colazione c’é anche il mollettone; raccolgo sempre i capelli cosí non mi vanno in giro :D.
Pur potendomi permettere una donna delle pulizie, non mi rallegra l’idea di un estranea in casa senza referenze (non conosco nessuno dove vivo che me ne possa raccomandare una seria). Ho comprato un’aspirapolvere cordless che fa la differenza. Scodinzolare una Roomba per casa in un cottage del 800 non funziona molto ma mi sono ripromessa di provarci. Se avessi figli sicuramente mi darei da fare per trovare una colf che sia brava perché non vorrei mai privarli del mio tempo con loro ( e temo che la colazione gliela dovrei fare, póre stelle) peró la farei stare in casa solo quando uno di noi é presente. Non so ma l’idea che ma gente mi apra il cassetto delle mutande mi inquieta.
Consiglio risolutivo numero 1 per fare ordine: cambiate casa. Il solo pensiero di dover fare un altro scatolone di roba vi fará buttare tante di quelle cose di cui non ricorderete in futuro perché quando si trasloca é tutto un casino pazzesco.
Consiglio risolutivo numero 2: siate ignoranti (o comprate un ebook) la quantitá di polvere che si deposita sulla carte (e non si tira via) é incredibile
Consiglio risolutivo numero 3: non camminate con le scarpe in casa. Questa e la base delle norme igieniche, qui dove abito tutti se le tolgono anche quando vanno in casa degli altri, se le tolgono anche quando vanno a vedere una casa da acquistare, che e un segno di grande rispetto e cortesia.
Consiglio risolutivo numero 4: chi se ne frega di rifare il letto se guardandolo disfatto vi ricorda i numeri della sera precedente?!
gynepraio
Gennaio 24, 2018 at 6:57 pm
Togliermi sempre le scarpe è un buon proposito che a volte non pratico, ma adesso me lo segno.
Straw_mips
Febbraio 3, 2018 at 9:08 pm
eh niente, leggo il post mentre sto con le gambe all’aria contro la parete della camera…dopo che stamani…”oooh aspetta che sistemo queste due borse nuove nell’armadio, ops, non c’è spazio, fammi un attimo sistemare lo scaffale…” e poi: svuotato tutta una colonna dell’armadio a ponte e riorganizzata, cambiato posizione dei libri, svuotato quattro cassetti di cianfrusaglie, risistemato la zona contenente le scarpe, aspetta già che ci siamo fammi buttare via le dispense dell’università (10 kg di carta finita del bidone del ricilo), vabbé ma che fai, non sposti i mobili per passare l’aspirapolvere anche dietro?
Io quando inizio proprio non ce la faccio a contenermi, impazzisco…
gynepraio
Febbraio 5, 2018 at 10:33 am
Fai solo bene, quando ti punge la tarantola devi assecondarla.
Federica
Febbraio 17, 2018 at 1:42 am
Grazie ottimi consigli, non avevo mai pensato che fare ordine al mattino potesse essere rilassante per il rientro a fine giornata lavorativa…quante cose scopro leggendoti!
Che bello il tuo blog, famoso ma non così tanto da pensare “questo prodotto di cui parla con tanto entusiasmo è l’ennesimo regalo/promozione che deve fare?”
gynepraio
Febbraio 18, 2018 at 10:20 am
Grazie per le tue parole, e ora fila a rifare il letto.
annaracchia
Febbraio 28, 2018 at 12:17 pm
A ‘sto punto dicci pure in che proporzioni diluisci l’ammoniaca nello spruzzino 🙂
gynepraio
Marzo 2, 2018 at 12:07 pm
Credo totalmente a caso, ovvio!