Discovery Channel Marzo 2018: SERVIZIO NUTRIBEES
Nutribees è una start-up che produce e consegna ovunque pasti studiati per alcuni obiettivi nutrizionali: controllo del peso, aumento del peso (sì, può accadere), depurazione. Attraverso un test è possibile indicare le proprie preferenze o limiti (intolleranze o divieti particolari) per poi scegliere tra i numerosi piatti completi proposti: contengono tutti un mix di carboidrati, proteine e grassi e sono confezionati in vaschette sigillate e riscaldabili al microonde in 2 minuti.
I pasti sono buoni, gustosi e molto colorati: per me è stato necessario aggiungere un pacchetto di crackers e un frutto, ma io sono a) perennemente affamata e b) incapace di fare uno spuntino a metà mattinata. Se volete vedere le loro pietanzine graziosamente impiattate vi rimando all’account Instagram di Nutribees perché io mi sono sempre gettata sul pasto come un leone e, osservata da colleghi, non sono riuscita a scattare delle foto anche solo vagamente decenti
Il costo/pasto varia da 12 a 10 €, in base all’abbonamento stipulato: superiore a quelli di un piatto preparato a casa, ma paragonabile a quelli di un piatto consumato in un bistrot di medio livello dove però vengono utilizzati sale, glutammato, condimenti in abbondanza. Pertanto credo che sia un’ottima soluzione per chi non ama cucinarsi la schiscetta ma non vuole uscire a pranzo ogni giorno, oppure non può perché ha una pausa pranzo troppo breve, oppure ha la pessima ma persistente abitudine di mangiare alla scrivania. Il fatto che l’abbonamento sia settimanale non significa però che i pasti vadano per forza consumati tutti nella stessa settimana, visto che sono conservabili in frigo 20 giorni: quindi Nutribees può essere anche una soluzione da adottare una o due volte alla settimana, ad esempio quando si va in palestra durante la pausa pranzo e non si vuole vanificare i risultati raggiunti mangiando, che so, un timballo di cinghiale ripieno di trippa.
Se volete provarlo, con il codice sconto gynepraio15 avrete uno sconto del 15% sul vostro primo ordine.
Prezzo: da 59,95 a 49,95 euro alla settimana in base al tipo di abbonamento stipulato. Come avrete intuito, l’abbonamento mi è stato omaggiato; le argomentazioni di cui sopra sono frutto del mio test e non sono retribuite
Discovery Channel Marzo 2018: centrifuga
Per il compleanno della mia dolce metà gli ho regalato due ingressi per la mostra fotografica su Carlo Mollino, alla quale per tanto così non è andato da solo pochi giorni prima. Gli ho anche regalato una cena per due al Piano35, il ristorante in cima al grattacielo Sanpaolo: peccato che lui mi abbia fatto lo stesso regalo. Per fortuna avevo previsto un terzo cadeau, cioè una centrifuga.
Questo per assecondare i suoi desideri salutistici e frenare le sue ricerche internet che l’hanno portato a dire follie tipo “Paola Maugeri sta pubblicizzando una macchina che si chiama Estraggo e che costa solo 469 euro, che dici la prendo?”. Prima che fosse troppo tardi, mi sono documentata et voilà è arrivato questo gioiellino HR1869/80 firmato Philips che, da tutti i siti che ho consultato risultava essere il migliore per il rapporto prezzo-qualità (a proposito, ma chi è che si prende la briga di fare tutti questi confronti? I pazzi? I maniaci? I vegani? I monaci buddisti? Chi può dirlo).
Io una centrifuga già ce l’avevo nel lontano 2009, l’avevo comprata da Lidl ma mi era lentissima, pesantissima e difficilissima da pulire: è stata venduta per pochi denari a una ex collega quando mi sono trasferita in questa casa. Questa è leggera, velocissima (5+5 secondi per due bicchieri di succo, non scherzo) e ha una funzione di pre-pulizia che rende le operazioni molto più semplici. In più, è in gran parte bianca quindi ha il diritto di stare nella nostra cucina. I succhi, tutti nati dalla intuitiva e visionaria fantasia del mio fidanzato, sono buonissimi: io me li immaginavo molto liquidi e invece sono lievemente cremosini. Per ora abbiamo provato: fragolemeleananas, melecarotesedano, melakiwilimonezenzero ma siamo pronti ad andare verso l’infinito e oltre. Aspettatevi una gallery Instagram sempre più colorata.
Prezzo: 115 euro su Amazon
Discovery Channel Marzo 2018: i gruppi facebook
Io sono una maledetta asociale e ho pertanto sempre disdegnato i lavori di gruppo, il sesso di gruppo, le chat di gruppo. Figuriamoci i gruppi FB, che mi immaginavo come luoghi in cui si parla a oltranza di un solo argomento o in cui si sparla di qualcuno che sta in altri gruppi. Oltretutto, l’orrido caso del Signor Distruggere mi ha indotto a pensare che i gruppi FB fossero praticamente delle sacche di ignoranza e analfabetismo di ritorno dove mi sarei trovata malissimo. Invece mi sbagliavo, e l’ho scoperto perché nel giro di due settimane sono entrata in due gruppi tematici.
- uno dedicato al blogging, fondato e gestito da una blogger molto in gamba di cui avevo già parlato nella mia newsletter di gennaio. Il livello medio di preparazione in ambito informatico è superiore al mio e infatti spesso vengono posti quesiti di natura tecnica quali, avendo una persona bravissima che mi assiste in questo, non sono assolutamente in grado di rispondere. Mi ha fatto molto piacere scoprire che in Italia esiste una community di bloggers enorme: ragazze che scrivono di crafting, cucina, moda, viaggi, cultura, libri. Blog molto più di nicchia, molto più tematici e specializzati del mio. Ho scoperto che c’è chi studia, si dà da fare, segue corsi e legge manuali ad esempio per padroneggiare le tecniche di SEO; insomma, tutto ciò che dovrei fare e non faccio. La mia sensazione è che le iscritte facciano altri lavori “ufficiali” e che, come me, scrivano nei ritagli di tempo.
- uno dedicato al mondo del social, fondato e gestito da un team di SMM. In questo caso conosco molte delle iscritte e so per certo che sono quasi tutte addette di settore. In generale, il tono della discussione vira più verso la gestione dei social che la scrittura. Il tono dei post è più elastico, cioè è possibile anche rivolgersi alle iscritte con argomenti praticamente off-topic come richieste di consigli per gli acquisti oppure segnalazioni di posizioni lavorative: mi sono stupita di quanto supporto si riesce a ricevere! In questo senso i due gruppi si integrano vicendevolmente e sono molto contenta di essermi iscritta. Ovviamente non ho mai fatto nessun intervento, ho forse risposto a un paio di thread altrui ma non escludo di farlo in futuro in caso di necessità.
Beh, poi mi sono anche iscritta a a un gruppo chiuso dedicato ai fan dei prodotti LIDL, ma giuro che tra un po’ abbandono perché mi stanno facendo uscire pazza con le loro foto dei coniglietti pasquali in feltro.
Prezzo: gratis
2 Comments
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Giulia
Marzo 29, 2018 at 11:01 am
Ciao Valeria, sono una tua avida lettrice. Perdonami se pecco di curiosità, ma potresti dirmi qual è il gruppo dedicato al blogging, che è un campo che mi interessa molto?
gynepraio
Marzo 29, 2018 at 11:30 am
Si chiama Progetto Blog ed è tutto ben raccontato qui: https://combinando.it/progetto-blog/