Post Image
By gynepraio9 Luglio 2023In Books

“C’era una volta il sesso” S.Pulpo

Le letture da ombrellone, nella mia personale definizione, non sono quelle sciacquacervello. A questa categoria, sempre nella mia personale definizione, appartengono l’intrattenimenti da water che però quasi mai sono libri.

Alla spiaggia io riservo invece le letture che richiedono mente pulita, poca fretta e animo ben predisposto: ad esempio “C’era una volta il sesso” di Stella Pulpo edito da Feltrinelli all’interno della collana Urrà. L’autrice di “Memorie di una Vagina”, uno dei personal blog più longevi d’Italia, rimasta probabilmente l’unico caso nazionale di autrice che non fa anche l’influencer e la formatrice e la divulgatrice e la panelist e la conduttrice radiofonica, ma solo l’autrice. 

Partendo dalla propria esperienza personale, Stella Pulpo si chiede in quale meandro della vita sia andato perduto il suo -storicamente spiccato e non occultato- desiderio sessuale. Nella metamorfosi da single spregiudicata a donna con prole concepita all’interno di una relazione monogama stabile è obbligatorio lasciar andare qualcosa? E perché proprio la voglia di scopare?

La sua storia non è che la punta dell’iceberg di un fenomeno noto come “recessione sessuale”, un fenomeno non certo squisitamente italiano, del quale si parla da ben prima dell’era pandemica: multiple e stratificate sono le concause che hanno reso il sesso meno attraente, meno preferibile rispetto ad altre forme di interazione e, diciamolo, quasi démodé. 

Intrecciando autofiction -anni di esperienza sul campo saranno pur servite a qualcosa!-, testimonianze raccolte all’interno della propria community, saggi e ricerche statistiche, Stella passa in rassegna le radici di questo declino e lo fa senza dimenticare niente. In “C’era una volta il sesso” trovano spazio le storture e limiti della famiglia tradizionale in quanto istituzione fondante la nostra società: la romanticizzazione della coppia e le sue nefaste conseguenze, la genitorialità (o l’assenza di), tradimento e fedeltà, gelosia e libertà, trasparenza e segreti. Ma dalla coppia, il discorso si allarga poi all’intera società: l’assenza di una educazione sessosentimentale combinata alla spinta performativa neoliberista, l’accesso potenzialmente illimitato alla pornografia e alle nuove forme di sex work, fino ai riverberi della pandemia sulla nostra già minata voglia di esporci. 

La penna di Stella è brillante, accarezza temi grossi come macigni con acume e rispetto, mantenendo un atteggiamento possibilista (i poliamori! le monogamie etiche! l’astinenza felice!) e applicando una sistematica sospensione del giudizio nonostante un evidentemente alto grado di coinvolgimento personale. Arricchisce ogni capitolo con storie di vita vera, quasi sempre la sua, mettendo a servizio del pubblico il ricco catalogo umano che ha avuto la possibilità di esplorare e offre alcune conclusioni -non soluzioni- altamente condivisibili che hanno a che fare con l’arte di desiderare, più che con quella di scopare. 

“Forse la relazione umana diventerebbe un atto di disobbedienza al sistema, di protesta civile, di  militanza tutt’altro che violenta. Forse troveremmo un  nuovo significato per il caro vecchio sesso”

Per acquistarlo, ecco il link affiliato Amazon da cui ricaverò qualche centesimo.

Comprare “C’era una volta il sesso”

 

svgIl creator è un lifelong job?
svg
svgEssere freelance: il bilancio, 4 anni dopo

Leave a reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.