
Shopping list per bebè: la mia esperienza
Questo post, che contiene poca ironia e molto buon senso, ha l’obiettivo di aiutare chi è in dolce attesa (o vorrebbe esserlo!) nel decidere come spendere il proprio denaro. Come al solito, è basato sulla mia esperienza e sul mio budget, e obbedisce al modello di gestione del ménage famigliare che io ho adottato e che, ci tengo a premetterlo, non è minimalista.
In particolare, i miei principi guida sono stati:
- spendere e investire su gadget di vitale importanza, destinati a durare, altamente visibili (= cioè che in casa si vedono tutti i giorni) e facilmente rivendibili
- spendere poco su articoli superflui o condannati a vita breve
- cercare nel limite del possibile di non farmi cogliere impreparata
Prima di muoversi in una direzione o un’altra, vi suggerisco di farvi alcune domande preliminari. Le risposte che vi darete a questa domanda vi guideranno nelle scelte e nello stabilire le priorità.
sonno.
- c’è una stanza destinata al bambino?
- praticheremo il cosleeping? Se sì, sarà spinto, medio o soft?
vita outdoor
- in quale stagione nascerà il bambino?
- ho l’ascensore? se ce l’ho, quanto è grande?
- la mia schiena è nelle condizioni di poter praticare il baby wearing?
vita indoor
- abbiamo un bagno spazioso per inserirci un’area cambio?
- possiamo permetterci tanti gadget in giro per casa?
- possediamo l’asciugatrice?
Shopping list per bebè: sonno e nesting
Ho già scritto ben 2 post (primo e secondo) su come ho arredato la camera da letto di Elia, che ho concepito come una stanza destinata a durare qualche anno e a svolgere anche un ruolo di playroom. Ho fatto questa scelta perché mi piacciono i mobili di design ma anche perché so che il brand Stokke è facilmente rivendibile qualora dovessimo stancarci, traslocare o volessimo cambiare stile, Ma avere una stanza per un bambino non è indispensabile: per i primi mesi -3 nel mio caso, ma possono essere molti di più- il bambino può dormire nella stanza dei genitori adottando soluzioni di cosleeping.
cosleeping spinto. Il bambino dorme nel letto dei genitori. Non occorre nulla se non un pigiama adatto alla stagione. Un articolo molto ergonomico che mi è stato prestato e che sarebbe stato utilissimo se Elia l’avesse apprezzato è il cuscino-riduttore adatto per cosleeping, lettini e pisolini.
cosleeping medio. Il bambino dorme in una culla agganciabile al letto dei genitori. C’è la famosissima Next-to-Me Chicco che io personalmente trovo brutta ma che tutte le mie amiche apprezzano molto e si trova abbastanza facilmente anche nei negozi di usato. Visto il costo e la durata brevissima di questo articolo (6 o 7 mesi, poi il bambino ci scoppia dentro) mi permetto di indirizzarvi verso questa versione economica. Se invece siete appassionati di design vi indirizzerei verso la Bednest che almeno è in legno e dondola pure. Occorrono materassino, almeno 2 coppie di lenzuola (solitamente su misura perché ogni casa produce le sue), una copertina leggera e una più pesante.
cosleeping soft. Culla, navicella o lettino con barre posto nella stanza dei genitori. La culla è uno strumento bello ma che non dura molto specialmente se vostro figlio ha i ritmi di crescita del mio: è secondo me il classico oggetto di cui si può fare a meno, ci si può far prestare o ereditare. Se l’avessi comprata, avrei preso la culla Stokke Home coordinata al resto della camera di Elia. In tutti i casi occorrono materassino, almeno 2 coppie di lenzuola, una copertina leggera e una più pesante. Nel caso si scelga un lettino, occorrono anche l’eventuale riduttore e il paracolpi.
Altri oggetti utili per il sonno. Un cuscino da allattamento (per allattare ma anche come appoggio per i sonnellini), un umidificatore/diffusore di essenze specialmente per le case molto calde e secche (la mia lo è), una lampada o lanternina da tenere accesa nottetempo.
La scelta che ho fatto io: non sono fan del cosleeping perché avevo paura di fargli male (io mi muovo tantissimo, suo padre è molto alto). In un paio di occasioni in cui ero particolarmente disperata ho tentato di farlo dormire nel mio letto, ma sono state infruttuose e ancora adesso Elia non mostra di apprezzare particolarmente il lettone condiviso. Per i primi 3 mesi della sua vita, Elia ha dormito nella mia stanza, all’interno della navicella del trio; poi si è trasferito nel lettino con le sbarre nella sua stanza. Poiché l’ho allattato fino a circa 8 mesi, di notte mi alzavo, andavo nella sua stanza e gli davo da mangiare su una poltrona da allattamento. Se tornassi indietro, lo farei dormire vicino a me in una culla agganciabile, per ben più di 3 mesi. Il cuscino da allattamento è un oggetto utile e mi è stato gentilmente prestato.
Shopping list per bebè: trasporto
Anche sul trasporto mi sono già espressa in passato spiegando che per me il babywearing è stato la chiave di svolta per l’acquisizione di una buona autonomia e libertà, oltre che per guarire Elia dal pianto inconsolabile e dalle coliche. Io vivo al 1 piano senza ascensore, per cui è stato vitale poter scendere le scale agilmente: che dio benedica la fascia e i marsupi.
il trio: il trio è quel sistema composto da “gambe con ruote” sulle quali si montano la carrozzina, l’ovetto e il passeggino. E’ un oggetto molto ingombrante e costoso che si sfrutta per un tempo relativamente breve: circa 6 mesi. L’ovetto/seggiolino auto, superato un certo peso, è inutile e va sostituito con un vero seggiolino auto. A un certo punto, il bambino si stufa di stare sdraiato e vuole stare seduto; il passeggino è molto pesante e, sommato al peso del bambino, è una zavorra inutile. Oltretutto, essendo composto da 2 pezzi (gambe+seduta) il trio riempie il bagagliaio dell’auto e nei viaggi è scomodissimo. Il mio consiglio è di farselo prestare o comprarlo in un negozio di seconda mano, e investire dopo 6 mesi su un buon passeggino leggero e su un seggiolino auto ergonomico. Ci sono due sistemi-trio che fanno eccezione sulla questione peso&manovrabilità: sono tutti i sistemi Stokke e tutti i sistemi Bugaboo. Con due punti a sfavore, però: costano tantissimo (intorno ai 1000 euro) e rimangono comunque piuttosto ingombranti. Qualsiasi soluzione sceglierete, vi consiglio un sacco passeggino per l’inverno: se siete danarosi prendete Picci che è il top di gamma altrimenti Nuvita che è praticamente uguale e costa la metà (in particolare questo modello che vi linko che dovrebbe andare bene fino al 3 anni). A me hanno prestato anche quello, ed era assolutamente perfetto.
passeggino leggero: è quello che userete dai 6/7 mesi fino ai 3 anni, quindi è quello su cui spendere, a mio parere. Non è sicuramente necessario comprarlo subito. Il passeggino leggero migliore al mondo, e lo dico con cognizione di causa perché ce l’ho e ho fatto una ricerca lunghissima, è lo YoYo di Babyzen. È leggerissimo (6,5 kg circa), si guida con una mano, è omologato fino a 18 kg, è contenuto in una borsa compresa nel prezzo e può essere trasportato come bagaglio a mano perché sta nella cappelliera di un aereo. La riprova che è un oggetto durevole che si può usare per più figli e che si rivende facilmente è questa: non se ne trova uno di seconda mano neppure a pagarlo oro. Un’altra marca carine, oltre al solito Bugaboo, è Jané. Le altre, sarà onesta, le trovo cheap e bruttine e non le consiglio perché comunque un passeggino leggero si usa, e moooolto più del trio, praticamente è come un cappotto bello che vi portate dietro per 3 anni quindi non sottovalutate la cosa.
seggiolino auto: anche questo, dismesso l’ovetto, lo userete per molti anni. Il seggiolino ha l’arduo compito di proteggere il bambino in caso di incidente ma soprattutto di farlo addormentare istantaneamente e consentirvi, almeno in auto, di godere della quiete. Vale la pena di spendere due soldi in più e viaggiare sereni ma soprattutto silenziosi. In tema di sicurezza, il meglio del meglio è Cybex. L’azienda ha vinto un sacco di premi, ha brevettato sistemi di sicurezza originali e soprattutto ha studiato prodotti durevoli. Vi consiglio questo modello Pallas che è un po’ il loro cavallo di battaglia e che funziona dai 9 mesi ai 12 anni!).
marsupio: io l’ho usato praticamente fin da subito e continuo a usarlo adesso, portandolo sulla schiena. Non voglio fare la pedante ma nel 2017, dopo che l’hanno scritto i medici, gli ortopedici e l’hanno riportato pure nella Bibbia dei testimoni di Geova, è risaputo che il marsupio a) non deve avere una seduta fronte strada e b) deve mantenere la corretta posizione delle anche. Ci sono ancora aziende -di cui non farò il nome, ma sono BabyBjorn e Chicco- che si ostinano a produrre marsupi in tessuti tecnici dove ‘sti poveri bambini sudano come insaccati, stanno dritti come fachiri mentre le madri ondeggiano con un principio di ernia addominale. Il marsupio deve essere a-traspirante b-dotato di una fascia addominale rigida e c-essere pensato per mantenere le ginocchia del bambino più alte delle anche (la cosiddetta posizione “ranocchio”). Quello che ho io si chiama Manduca, l’ho acquistato di seconda mano (ma inutilizzato!) e il suo design elegantemente teutonico vale tutto il prezzo. Altre marche di marsupi ergonomici affidabili sono: Ergobaby, Tula, Buzzidil, Emeibaby, Fidella, Boba, Lenny Lamb, Kokadi. Preferito dagli uomini rispetto alla fascia, è un ottimo modo per migliorare il bonding padre-figlio.
fascia: è uno degli investimenti più utili e auto-ripaganti che io abbia fatto. Non vi consiglio la marca che ho scelto io perché l’ho trovata casualmente su Amazon 4 giorni prima di partorire e credo che l’azienda sia fallita perché non ne esistono più tracce sulla faccia della terra. Era una fascia elastica che io ho usato tantissimo finché Elia ha avuto 7 mesi circa: ci sono andata in giro, in spiaggia, in montagna, l’ho usata per andare al ristorante, in pizzeria, per fare shopping. Il mio consiglio, se non avete un’amica capace di aiutarvi e insegnarvi le legature, è di chiamare una consulente diplomata alla Scuola del portare, prenotare un incontro o una lezione di gruppo. Nel giro di due ore vi avrà spiegato gli essenziali e vi avrà consigliato il supporto adatto a voi. Per l’analisi che ho fatto io, le migliori marche di fasce rigide di alta qualità sono: Didymos, Natibaby jacquard, Oscha, Baie sling, Pavo, Linuscka.
La scelta che ho fatto io: il trio mi è stato gentilmente prestato e l’ho restituito quando Elia ha compiuto 6 mesi. In quell’occasione ho comprato il passeggino leggero YoYo BabyZen e il seggiolino Cybex Ho un marsupio Manduca e una fascia di marca non meglio identificabile. Se tornassi indietro, rifarei tutto ma mi comprerei una fascia Dydimos.
Shopping list per bebè: igiene
I bagni di casa mia non erano idonei a ospitare un’area cambio quindi ho deciso di allestirla nella stanza di Elia; inoltre confesso che quando aveva quel testone tutto molle che se ne andava qua e là, l’idea di sciacquarlo a ogni cambio nel lavabo con le mani scivolose e il rischio di fare danni mi ha sempre spaventata quindi grazie salviette grazie.
fasciatoio. Mi piacerebbe essere una di quelle mamme minimal che cambia i figli sul letto o sul piano cottura, ma purtroppo non lo sono e secondo me una superficie ad altezza “gomiti” è non solo utile ma fondamentale per evitare il mal di schiena. Il nostro fasciatoio è un mobile Stokke che, una volta privato della superficie “fasciatoio”, diventa una normalissima cassettiera. Ma può andare benissimo un cassettone in camera dei genitori dotato dell’apposito materasso.
mangiapannolini. Uno degli oggetti più utili che abbiamo acquistato: un cestino ermetico per tenerci dentro i pannolini sporchi che si svuota ogni due o tre giorni. Serve a non inquinare la spazzatura di casa con odori nauseabondi. Il Maialino Foppapedretti è il più famoso, io ho il Tommee Tippee che è brutto uguale ma costa meno.
vaschetta da bagno. Potrebbe andare bene una bacinella qualsiasi ma io ne consiglio una col cucchiaio riduttore, cioè quella specie di poltroncina e che serve a non far scivolare il bambino in acqua, lasciando quindi 2 mani libere a chi lo lava. Noi abbiamo preso la Flexi Bath di Stokke approfittando del mega ordine Stokke per la stanza di Elia, ma ce ne sono altre simili e altrettanto valide anche se forse non pieghevoli e indistruttibili come questa. So che esistono alcuni fasciatoi con vaschetta incorporata ma sono solitamente poco profonde e quindi utilizzabili per pochissimi mesi.
kit cambio. Gli indispensabili sono kit per la medicazione del cordone, pannolini (vedi sotto), salviette umidificate (non lesinate, ne vanno a centinaia: queste a marchio Amazon sono ottime), pasta cambio allo zinco, bagnodoccia/bagnoshampoo, olio da massaggio, una crema idratante viso-corpo, crema solare spray, tagliaunghie. Io ho usato e uso tuttora i prodotti Equilibra Baby che sono buoni, belli, profumati e hanno un INCI perfetto. I prodotti utili anche se non indispensabili nell’immediato sono: acqua di colonia, talco non talco Fiocchi di Riso, pettine o spazzolina, termometro elettronico, kit per il lavaggio nasale. Ovviamente ho anche quelli perché sono schiava del marketing.
asciugamani. Io ho preso quelli col cappuccio zoomorfo perché sono scema, ma in verità vanno bene dei normalissimi asciugamani in cotone morbido.
pannolini. Non so niente di pannolini lavabili o biodegradabili perché non sono sufficientemente coraggiosa e coscienziosa per avventurarmi in questo mondo: quest’estate spero di togliere il pannolino a Elia e dimenticarmi definitivamente la questione. La mia scelta però è andata ai Pampers Progressi perché sono oggettivamente quelli più ergonomici e resistenti: non i Pampers in generale, ma i Progressi. Mio figlio, che mangia come un bove e caga di conseguenza, da quando è nato si è sporcato in 2 sole occasioni. Siccome sento continuamente madri che lamentano esondazioni tipo piena del Polesine mi sento di dire: provateli, magari state usando un pannolino scadente. Costano più di tutti gli altri, ma anche pulire merda costa fatica: noi compravamo centinaia di pannolini, stoccavamo gli scatoloni in cantina e attingevamo da lì. Indispensabili anche i teli cambio usa e getta.
borsa cambio. Io ne avevo ricevute due e non le ho mai usate. Per la mia modesta esperienza, se si sta fuori casa mezza giornata è ampiamente sufficiente portarsi 3 pannolini e un pacchetto travel-size di salviette, che stanno tranquillamente in una trousse. Raramente mi sono portata il famoso “cambio completo” anche perché mio figlio non si sporcava (usavo pannolini di qualità? Può essere eh) e, essendo nato in estate, non c’era tutta questa necessità di maglie, scialli, berretti, guantini e via dicendo: in fascia la temperatura era già perfetta, se era nel passeggino la copertina di scorta stava nel passeggino stesso Non prendeva il biberon, il ciuccio ce l’aveva legato addosso con la catenella, io sono fan del viaggiare leggera quindi in sostanza non starei a comprarne una ma al limite comprerei una borsa sobria tipo Longchamp o una Chapelier con dentro delle bustine per dividere gli accessori e che potete usare anche nei vent’anni successivi.
Shopping list per bebè: NUTRIMENTO
kit allattamento. Io ho allattato esclusivamente al seno e alla rispettabile età di quasi 18 mesi non ho mai avuto il piacere di somministrare a mio figlio un biberon, quindi non so assolutamente nulla del kit necessario. Sono persuasa che il nostro non sia stato un problema legato al gusto del latte in polvere (perché con il cucchiaio lo beveva) ma proprio alla sensazione tattile data dal lattice in confronto al seno. Dagli torto, tra l’altro. Il mio errore comunque è stato quello di non abituarlo fin da subito al biberon, ma di attendere i 5 mesi, cioè quando mi sono improvvisamente trovata nella necessità di assentarmi 4 o 5 ore e mi sono resa conto di non poterlo fare. Per questo motivo lo svezzamento di Elia è iniziato presto: ho introdotto velocemente la merenda a base di frutta o biscotti proprio per consentirgli di tirare fino a pranzo in mia assenza. Penso che, qualora si sappia già a priori di voler allattare artificialmente sia bene acquistare tutto ciò che serve; se invece si pensa di allattare al seno, una prova col tiralatte andrebbe fatta, quanto meno noleggiandolo in farmacia. Io non l’ho fatto e ho sbagliato. Se tornassi indietro, chiamerei una ostetrica o una consulente dell’allattamento, mi farei spiegare come usare il tiralatte e insegnerei a mio figlio a mangiare indifferentemente dal seno o dal biberon.
seggiolone e sdraietta. Sembrano scelte premature e lo sono, ma io caldeggio fortemente il sistema Stokke Steps che include una base in legno (che è di fatto una sedia alta) sulla quale montare una sdraietta e in seguito un seggiolone. La sdraietta Stokke è stato il prodotto-svolta dei primi mesi perché, pur essendo una normalissima sdraietta “manuale”, è incredibilmente comoda, morbida, accogliente e soprattutto soporifera. È leggera e se piegata diventa piattissima: si può portare a casa di amici, in spiaggia, in piscina, insomma in tutte le occasioni in cui passeggino o carrozzina sono scomode. Visto che per circa 6 mesi il bambino non sa stare seduto, la sdraietta è uno dei pochi modi per farlo essere partecipe della vita domestica, svagarlo e nel mio caso, addormentarlo. Inoltre, siccome si può agganciare alla sedia del sistems Steps e collocare ad altezza occhi, il piccolo può stare a tavola con il resto della famiglia, seguire le conversazioni, vedere i genitori mentre si muovono per la stanza senza perderli di vista, sedere a loro fianco mentre guardano la TV (rivolto al contrario, prima che i miei haters chiamino i servizi sociali). Anche durante lo svezzamento diventa utile, perché aiuta il bambino a mantenere la posizione eretta adatta per deglutire anche quando ancora non sa stare drittissimo nel seggiolone. Il sistema Stokke Steps costa un po’ ma considerate che il seggiolone stazionerà nella vostra cucina circa 3 anni: io sinceramente un ecomostro in plastica con le ruote non avevo voglia di vederlo ogni giorno, ecco. Ci sarebbe anche il più celebre Stokke Tripp-Trapp ma ha un limite: la sdraietta non dondola e soprattutto non “vive” indipendentemente dalla base in legno, problema che invece la Home non ha.
La sdraietta Stokke, come quasi tutte le sdraiette, ha però un limite: si può utilizzare fino ai 9 kg, dopodiché non svolge più il suo ruolo di rimbalzo e forse non è nemmeno così sicura. L’unica sdraietta che può essere utilizzata molto a lungo (=fino ai 18 kg, quindi 3 anni e oltre diciamo) di cui io abbia conoscenza è la Chicco Hoplà che noi abbiamo o e che svolge egregiamente il suo lavoro. Sul design, il colore, il tipo di rivestimento e la qualità del tessuto vi dico solo 3 parole: non è Stokke. Ne aggiungo altre tre: e si vede.
La scelta che ho fatto io: Confermo tutte le scelte fatte, ma proverei a usare anche il tiralatte
Shopping list per bebè: abbigliamento
La premessa è che secondo me non vale la pena di spendere sui vestiti dei neonati, eccezion fatta per giacche/giacche a vento/cappottini e, più avanti, per le scarpe. Il primo anno di vita di un neonato è caratterizzato da un ritmo di crescita incredibile, nel giro di 3 mesi i vestiti diventano letteralmente inutilizzabili. La seconda premessa però è che mi piace vestire mio figlio secondo il mio modestissimo gusto, quindi, sebbene il buon senso suggerisca di farmi prestare abiti usati e ne abbia ricevuti un sacco, la verità è che non li ho quasi mai usati perché non mi piacevano. Quindi ho fatto shopping in catene fastfashion e lowcost che, per un motivo che non so spiegarmi, mettono nella preparazione degli abiti per neonati una cura speciale: si tratta di Kiabi e HM Kids. Ho fruito sia dei negozi fisici che degli e-commerce e posso dirvi che sono il giusto compromesso tra costo e qualità. Chiaramente io preferirei comprare tutto da Petit Bateau ma la verità è che non ha semplicemente senso.

Questi sono outfit di Kiabi che Elia ha sfruttato un sacco
A mio parere il kit indispensabile per un neonato sono 10 cambi diurni completi, composti da intimo (body+calzine antiscivolo oppure solo body se è estate) + vestiti (es. felpa+leggings, tutina intera, salopette+maglietta se è inverno oppure pagliaccetto, shorts+maglietta se è estate). Se si ha un’asciugatrice forse anche 6 cambi bastano, ma per quello che costano i vestiti da neonato direi che si può comprare un po’ più del necessario. Per la notte, servono 3 pigiami preferibilmente interi e dotati di piedi se è inverno. Per l’esterno, una giacchetta imbottita col bavero alto, berretto e moffole. Per uscire, scarpine finte che sono superflue eppure bellissime.
Vi suggerisco di acquistare le grucce in velluto per bambini perché servono un sacco e durano anni visto che ci vorrà tempo prima che possano anche solo usare quelle da bambini Ikea!
Shopping list per bebè: gioco
Resto dell’idea che ai bambini piaccia soprattutto stare addosso alla mamma, succhiare come idrovore ed essere cullati ritmicamente. Tuttavia, può essere una buona idea procurarsi quanto segue:
carillon. Dotato delle classiche musichette che rincoglioniscano il bambino, possibilmente in un formato carino e romantico
palestrina. Ho accarezzato l’idea di fabbricarne una, mi sono crogiolata su Etsy per ore per poi finire da Ikea e comprare la mitica Leka di Ikea, cioè quella che hanno tutti e che ha svolto benissimo il suo lavoro per circa 3 mesi. Su Amazon ho trovato questa in legno che per il prezzo che ha è molto carina: non spendete molto di più perché davvero la fase di utilizzo è brevissima.
doudou. Secondo i guru della puericultura un oggetto transizionale serve a rassicurare il bambino: io ne ho comprato uno in lana austriaca che sembra un ibrido tra un orso e una pecora e mio figlio l’ha schifato. So che molti altri bambini vivono invece felici col loro straccetto zoomorfo, mi auguro che il vostro sia così.
Shopping list per bebè: PER LA MAMMA
letture. I libri che io consiglio, che ho letto e variamente recensito su questo blog sono i seguenti
Il linguaggio segreto dei neonati. Un classico che propone un metodo forse non interamente applicabile me che contiene comunque numerosi spunti utili
Il metodo maman. Più divertente che utile, ma aiuta a riflettere sui modelli di maternità diversi dal nostro
Il bambino è competente. Secondo me il più utile tra tutti, propone una idea di genitorialità inclusiva e rispettosa
Il metodo danese per crescere bambini felici. Riprende in alcuni punti i contenuti de “il bambino è competente” e divulga un modello di genitorialità scandinavo e sportivo che mi affascina molto
I no che aiutano a crescere. Diviso in sezioni, ciascuna relativa a una fascia d’età; per ora io ho letto solo quella dedicata ai bambini molto piccoli; forse più adatto dopo i 12-18 mesi
Ero una brava mamma prima di avere figli. Scritto da una giornalista italiana che ha ben 3 bambini, è il più nostrano tra quelli che ho letto. Racconta in modo piuttosto attendibile e colorito le tappe fondamentali dei primi 12 mesi di un neonato (purtroppo c’è solo in e-book)
Mammamia! Scritto da due giornaliste italiane, contiene 88 storie di maternità veritiere che vanno dalla prima infanzia alla preadolescenza, divertenti e a volte commoventi.
Tutto quello che dovresti sapere sul tuo bambino. Una serie di conferenze tenute da Maria Montessori in inglese e recentemente tradotte in italiano (per questo sono molto più semplici!) che secondo me costituiscono un’ottima introduzione al metodo Montessori e ai suoi capisaldi.
Naturalmente intelligenti. Questo saggio vuole essere d’aiuto a genitori ed educatori nell’incanalare gli sforzi e selezionare adeguatamente le azioni da compiere per allevare bambini intelligenti e felici: perché sì, pare che le due cose vadano di pari passo!
Uppa. Che sta per “Un pediatra per amico” ed è la rivista indipendente e senza pubblicità su medicina, psicologia, educazione. Molto spiccia, sintetica e veritiera, promuove l’alto contatto. Della stessa casa editrice, sono disponibili anche alcuni bellissimi manuali sull’arredamento Montessoriano e sull’auto-svezzamento
prodotti per l’igiene e l’allattamento. Il kit minimo include gli assorbenti post-parto, gli slip monouso, le coppette assorbilatte e l’olio Vea per i capezzoli. Io ho trovato estremamente utile la tisana per l’allattamento di erboristeria Melissa ma credo che una qualsiasi tisana contenente Galega Officinalis bada bene comunque. In alternativa agli slip monouso vi consiglio le mutande in cotone dotate di un tassello semirigido adatto a ospitare l’assorbente post parto che all’inizio è spesso come lo zerbino di casa (si trovano in merceria). Magari dopi 10 giorni di lochiazioni (nome orribile per definire le lunghissime mestruazioni post parto), diciamo quando il grosso è passato, potete usare gli slip lavabili di Cocoro: ne ho parlato ampiamente e sono un prodotto che avrei voluto avere ma che ai miei tempi non esisteva!
Io non ho mai posseduto dei reggiseni da allattamento ma ho sempre usato dei reggiseni Tezenis 100% cotone pagati pochissimo, sfruttati molto e finalmente gettati via una volta riprese le proporzioni originali.
Aiuti e supporti. Un compagno comprensivo e collaborativo (questo va comprato a prescindere dalla maternità); una signora che faccia le pulizie, almeno finché non siete di nuovo in forze; una suocera o una mamma che vi cucinino e congelino scorte alimentari; Carrefour, Esselunga e Cortilia che vi consegnino la spesa. Il regalo migliore che potete farvi, soprattutto se non avete mamme, suocere, sorelle disponibili e/o competenti, è un’ostetrica a domicilio che per le prime settimane vi faccia periodicamente visita, vi aiuti con l’esordio dell’allattamento e a prendere confidenza con la situazione. Un circolo per mamme o una ASL dove fare un corso di massaggio neonatale. Il numero di telefono di un osteopata specializzato in prime infanzia; una manciata di opinioni su una buon pediatra possibilmente sotto casa; una farmacia ben fornita, anch’essa possibilmente sotto casa. Tanta pazienza e un po’ di culo.
Daniela
Novembre 20, 2017 at 10:08 am
Davvero una lista utile ed esaustiva, mi sarebbe piaciuto leggerla prima di partorire!! 😀
Mia figlia ha 4 mesi e concordo con te su diversi punti. Il trio l’ho sempre considerato una spesa inutile e alla fine ho ripiegato per il modello più economico della Chicco: non è fashion né forse il più comodo da usare, ma ingombra poco, non pesa troppo e soprattutto svolge egregiamente il suo lavoro considerato quanto lo useremo (la navicella in pratica l’ho appena pensionata, per ora uso l’ovetto ma a breve pensionerò pure quello per il passeggino). I prodotti Stokke sono meravigliosi ma per le mie tasche decisamente troppo esosi, quindi ho optato per la classica sdraietta chicco, su cui mia figlia trascorre bellamente delle ore, mentre per il lettino mi sono rivolta a Ikea.
Il babywearing mi ha salvato, ma essendo impedita con le fasce, ho optato da subito per il marsupio della Ergobaby che si può usare anche per i neonati (dai 3,2 kg mi pare), con cui ci stiamo trovando benissimo, Giulia ci si fa certi sonni lì dentro!
Io poi purtroppo non ho potuto allattare, mia figlia si è dovuta da subito abituare al biberon, io mi sono tirata il latte per circa 1 mese, ma ne avevo pochissimo! Come tiralatte ho usato quello elettrico di Medela, ottimo devo dire, mentre come biberon per me i migliori restano gli Avent, mentre Chicco fa un sacco d’aria, e nel mio caso silicone meglio del caucciù. Quando allatti al biberon, sterilizzatore e scaldabiberon sono una salvezza, a noi li avevano regalati e li stiamo sfruttando moltissimo fortunatamente. Di biberon ne abbiamo una marea, a mio parere averne almeno 3 di ricambio aiuta molto nella gestione poppate! 🙂
Elena
Novembre 20, 2017 at 11:11 am
Daniela mi ha preceduto!l’avessi scritto prima il post!!!
Noi siamo più indietro (la mia Giulia ha solo tre settimane),ma i consigli sono utilissimi!!!
Il trio noi l’abbiamo comprato e per ora lo usiamo un sacco perché Giulia dorme dentro alla carrozzina – non ho comprato la culla perché tutti dicevano che si usava poco,ma il lettino ancora non le piace- con un sacco nanna che per ora mi pare molto utile.
Concordo sul fatto che il trio pesa una tonnellata,noi abbiamo l’ascensore ma tre gradini per entrare in casa e devo sempre farmi aiutare per sollevare la carrozzina e non ribaltare la bambina.
Le fasce le terrò presenti,ci hanno regalato un marsupio della Chicco ma l’abbiamo usato solo una volta.
Della fascia ho solo il terrore di non saperla legare mentre il marsupio è facilissimo da indossare.
A me la Stokke è stata super consigliata e grazie ad un gruppo e di amici ho la sedia base e il kit per montare il seggiolone quando starà seduta,ma mi presteranno a breve la sdraietta per i primi mesi.
Anche io poco latte,quindi tiralatte e biberon. Un paio di biberon consiglio di comprarli che tanto possono sempre tornare utili e poi si vede se servono e si devono implementare (a me il latte è mancato giusto un sabato sera che se non li avessi avuti in casa la pupa non mangiava per due giorni)
Il tiralatte da noi si può affittare in farmacia comunicando la data con un po’ di anticipo,poi se il bambino si attacca bene,si restituisce!
E si,farmacia/parafarmacia di fiducia vicino a casa perché mio marito la prima settimana ci sarà andato almeno una/due volte al giorno per un sacco di stupidate che però prima non avevi comprato e poi diventano improvvisamente ed immediatamente indispensabili!
So che vado contro i diktat delle puericultrici ma anche un ciuccio è meglio averlo sotto mano,magari non lo si usa ma in alcuni casi è un jolly fantastico per distrarre la creatura quando ha qualcosa che non va.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:38 am
Il ciuccio è utile, per quello che costa meglio averlo. Il marsupio della Chicco mettilo in pensione e fai un minicorso per usare la fascia: hanno imparato tutte, lo saprai fare benissimo anche tu dopo 1 volta!
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:42 am
Sai cosa ne ho fatto io dei 75 biberon che avevo? Delle maracas. Li ho riempiti di riso, pastina, maccheroni, lenticchie e ci facevo giocare Elia. Bravissima me.
roberta
Novembre 20, 2017 at 10:57 am
Ottima lista!
Noi abbiamo evitato sia il trio che il passeggino leggero: abbiamo scelto il Cybex Iris M-Air, e per ora (mio figlio ha un anno) si sta dimostrando una scelta versatile e vincente. Non è eccessivamente pesante, lo schienale si reclina fino a 180 gradi e non ti dico le dormite che si fa lì sopra. Per i primi tempi e per la macchina l’abbiamo abbinato all’ovetto Cybex reclinabile anche questo: con un bel sacco termico (noi ci siamo trovati molto bene con il vello di agnello, caldissimo ma che non fa sudare, scusate mamme vegane) abbiamo sfidato le peggiori temperature alla grande, e per spostarsi in auto bastava staccarlo dal passeggino, aprire la zip del sacco e via, senza troppi movimenti per la creatura.
Due errori che invece ho fatto sono stati scegliere la fascia elastica anzichè rigida (mio figlio a sei mesi pesava già come una porchetta, quindi dopo poco me lo ritrovavo ad altezza ginocchia) e scegliere il mangiapannolini compatibile con qualsiasi sacchetto. Quest’ultima credevo fosse una scelta risparmiosa, ma in realtà non sigilla ermeticamente ogni pannolino, quindi all’aprire il coperchio un po’ di odore si sparge.
Per la questione allattamento io ho obbligatoriamente scelto tutto MAM, perchè la creatura non accettava altro: comodi da sterilizzare, a parere mio se si ha il microonde non è necessario lo sterilizzatore!
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:40 am
Sai che il vello me l’hanno indicato tutte? Io non sapevo nemmeno che esistesse, ma forse perché mio figlio è nato d’estate ed è stato nella navicella su lenzuola di cotone, e non me ne sono mai preoccupata.
PS L’unica volta che ho provato a sterilizzare un biberon nel microonde (perché, che non l’ha mai voluto? Boh, ci ho provato) per poco non esplode. Bravissima me!
Michela G
Novembre 20, 2017 at 11:12 am
Direi che c’è tutto! Mio figlio è nato a marzo di quest’anno e il tuo blog mi era stato già di grabde aiuto nello scegliere cosa/come comprare, ma questo articolo me lo salvo e lo linko a qualunque amica avrà la bislacca idea di riprodursi.
Ps. Io ho usato il tiralatte, che ho vissuto come una tortura maledetta, ma effettivamente abituare il bimbo da subito a biberon e ciuccio mi ha portato sul lungo periodo un bel vantaggio.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:36 am
Se tornassi indietro, lo farei al 101%
Elisa
Novembre 20, 2017 at 2:09 pm
Porca vacca! Avessi avuto consigli così quasi tre anni fa! Quanti errori si fanno per inesperienza!
A noi hanno prestato sia il trio che la culla. Una fortuna, altrimenti sarebbero stati davvero soldi sprecati!
Anche noi abbiamo lo yo yo. Fantastico, comodo, leggero. Soprattutto per chi ha un ascensore minuscolo e scomodissimo. E’ stata la soluzione vincente.
Anche noi sedia e vaschetta per il bagno stokke. Validissime!
Invece scelta sbagliatissima è stata farci regalare il lettino con le sbarre. Teo dorme spesso con noi perchè proprio non sopporta l’idea di essere chiuso lì dentro. Pertanto stiamo valutando di comprare uno di quei lettini bassi. Sono sicura che andrà meglio!
Ciao! Elisa
roberta
Novembre 20, 2017 at 3:08 pm
puoi provare a mettere il materasso a terra in stile montessori e vedere se così ci dorme!
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:36 am
Se provi il lettino montessoriano fammi sapere come va!
LaFra
Novembre 20, 2017 at 3:12 pm
Consigli validissimi, averli avuti prima! Mia figlia ha quasi due anni e condivido molti dei consigli che dai. Poi ovvio, ogni bimbo ha le sue peculiarità, io avrei voluto “portarla” e ho utilizzato 2 differenti fasce (una comprata e una prestata), un marsupio e un mai-tai, ma niente, più di mezz’ora non ci stava, non le piaceva stare troppo ferma nella stessa posizione, così come non stava più di 10 minuti nella sdraietta (che sta usando più adesso …) e non sopportava il lettino (che per fortuna ci era stato regalato, l’abbiamo usato si e no per 2 mesi d’inferno, in cui si svegliava ogni 20 minuti, argh!). Anche io non ero fan del cosleeping, ma ci siamo piegati alle necessità inventando un cosleping alternato: visto che non stava nel lettino le abbiamo comprato un letto a una piazza e mezzo (che userà per i prossimi 20 anni) e a turno, secondo le necessità, passiamo qualche ora con lei nel suo letto, almeno quello che rimane nella camera matrimoniale riesce a dormire (l’ho già detto che mia figlia non sta mai ferma?)
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:35 am
vedo che la questione sonno rimane per tutti la spina nel fianco peggiore. Ti sono vicina
Elena
Novembre 20, 2017 at 4:37 pm
Quoto tutto Valeria, abbiamo avuto esperienze simili!
Io aggiungerei, ma solo perché a mia figlia di un anno e mezzo piace tanto, il sacco nanna. L ho preso piuttosto perplessa ma qui in alto Adige va tantissimo (come in Germania d’ altronde) e lo abbiamo usato dal terzo mese in poi. È comodo, caldo, non ho mai avuto la “paura” che si scoprisse nella notte, quando allattavo la prendevo dal lettino direttamente dal sacco, senza doverla tirare fuori dal caldo delle coperte (facevo come te, 10mesi di levatacce, sul divano ad allattare, stavo molto scomoda a letto e cmq lei ha sempre dormito nella sua camera) e nel sacco si sente avvolta e “sicura”. Insomma io ne sono fan!
E anche un’ altra cosa che consiglio e che qui è un must è il vello d’ agnello per passeggino, non tanto per l’inverno quanto per l estate: non ho mai visto mia figlia sudare, era sempre asciutta.
Al prossimo post!
P.s. la scorsa settimana ho ricevuto la tua newsletter ma sai che l ho vista solo dopo aver fatto il controllo settimanale nella casella spam? Non so perché ma gmail me l aveva cacciata lì! Non so se sia un problema mio, te lo segnalo!
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:33 am
Io avevo comprato 2 sacchi nanna estivi del supermegaprestigioso brand inglese Gro-Store ma il bambino era troppo insofferente e anche adesso tende a scalciare e scoprirsi un sacco. Li ho rivenduti entrambi e ho ripiegato su pigiamoni di ciniglia supercaldi, e via.
PS Per la questione dello spam, talvolta accade soprattutto con Gmail che ha dei criteri imponderabili…
Giulia Corradi
Novembre 20, 2017 at 6:42 pm
Lista utilissima, il mio bambino ha un mese e mezzo, ma avevo già chiesto la tua lista!
Per la ma beve esperienza: si al trio in prestito:noi usiamo parecchio la navicella perxhé ora è freddo ed esco molto a piedi, ma prevedo di utilizzare molto poco il passeggino dell’inglesina e investirò in un ultraleggero.
Io ho preso la next to me e mi trovo bene, dentro ho preso passato da una amica il cocoonababy che personalmente mio figlio adora. Prenderlo usato perché costa molto, tanto è sfiderabile, soprattutto se avete un bambino che ama il contenimento.
Bellissima la camerette stokke ma ho dovuto ripiegare su qualcosa di meno costoso.
Assolutamente si ad un fasciatoio ben organizzato.
Purtroppo il cesareo mi ha lasciato un brutto mal di schiena e per ora non ho usato fascia.
Idem ho problemi di allattamento quindi biberon (mam anticolica ), sterilizzatore Chicco e scaldabiberon chicco.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:30 am
Sono contenta che la mia lista ti sia stata un po’ utile!
Martacci
Novembre 21, 2017 at 11:56 am
Che bella lista! Sapessi il tempo che ho perso a googlare “oggetti indispenasibili nascita” e altre variabili!
Ora che Tommaso ha due anni e mezzo, posso dare anche io i miei 2 cent alla discussione e lo faro’ su un punto che mi sta davvero a cuore: il seggiolino auto.
Per coloro che parlano francese, vi dirigo direttamente sul sito e sul blog di securange https://www.securange.fr/meilleurs-si-ges-b-b–coque-nacelle e, se avete dubbi, vi consiglio di aggiungervi al loro gruppo su facebook e fare un post con eta’, peso e altezza del bambino e loro vi consiglieranno il seggiolino piu’ adatto.
E’ un associazione che raccoglie i risultati de crash test indipendenti fatti in diversi paesi e stila una lista di seggiolini raccomandati su questa base. I loro criteri sono MOLTO stretti e raccomandano di tenere i bambini rivolti all’indietro fino ad almeno due anni (vertebre cervicali troppo deboli in caso di shock) e idealmente fino a 4 anni (5 volte piu’ sicuro).
Mi permetto qualche dritta per punti:
1) Niente culla / carrozzina in macchina. In caso di incidente le cervicali del bambino non sono protette.
2) L’ovetto e’ il seggiolino piu’ sicuro fino a quando il bambino raggiunge il peso limite dell’omologazione (in genere 13kg) o la testa esce dalla parte alta dell’ovetto. Le gambe piegate non sono assolutamente indizio di un seggiolino troppo piccolo. A seconda dell’ovetto, questo puo’ durare anche fino ai 2 anni del bambino. L’ovetto piu’ grande con ottimi risultati al crash test e’ la nania be-one che si trova su internet a prezzi variabili tra i 40 e i 60 euro.
3) Una nota sui seggiolini 1/2/3 che in teoria vanno dai 9 ai 36 kg e sono unicamente fronte alla strada. Nessun seggiolino di questo gruppo con le cinghie ha ricevuto risultati sufficienti al crash test per essere consigliato. In questo senso, sono migliori i seggiolini con il “cuscinone antiurto”, MA solo a partire dei 2 anni e 90 cm del bambino (due anni per via delle cervicali, e 90 cm perche’ altrimenti il “cuscinone” rischierebbe di fare danni a sterno e collo, arrivando troppo alto).
4) Non comprate seggiolini di seconda mano perche’ non sapete la loro storia (hanno avuto un incidente? sono stati trattati con cura? etc..). Anche quando lo comprate nuovo, abbiate cura di rimuovere il rivestimento in tessuto e ispezionare il polistirolo. Se e’ rotto o con delle fessure, il seggiolino non e’ sicuro e deve essere cambiato (oppure potete contattare il rivenditore e vedere se possono darvi il pezzo di polistirolo di ricambio). Se avete un incidente a piu’ di 10km/h, il seggiolino e’ da cambiare. Informatevi presso la vostra assicurazione per sapere se il seggiolino e’ coperto (ho amiche con piu’ figli che hanno circa un migliaio di euro in macchina di seggiolini!) e ricordatevi di segnalarlo nella costatazione in caso di incidente in modo da farveli rimborsare.
La mia esperienza: non avendo una macchina e essendo ignorante, ho comprato un seggiolino fronte alla strada per Tommaso appena egli ha superto i 9kg (tipo a 8 mesi). Al momento di cercarne un secondo (e un terzo) per le macchine dei nonni (quando Tommaso aveva 2 anni), sono capitata per caso sul sito di securange e sono rimasta di sasso: non solo avevo messo mio figlio rivolto alla strada troppo presto, ma il seggiolino che avevo acquistato (“tanto e’ omologato, no?!”) era anche pessimo ai crash test. Vista la sua eta’ e misure (2 anni e mezzo, 94cm e 13kg) viaggia in “joie trillo shield” che il seggiolino a “cuscinone” raccomandato meno caro sul mercato (tra i 100 e i 120 euro a seconda dei siti).
Per tornare a quanto scritto da Valeria, Cibex fa degli ottimi seggiolini ed e’ probabilmente la marca con il maggior numero di seggiolini raccomandati, ma non tutti lo sono. Se avete un dubbio, mettete su google il nome del seggiolino seguito da “securange” e dovrebbe sputarvi fuori il risultato del crash test (almeno a me lo fa, ma scrivo dal Belgio), se non esce niente, vuol dire che il seggiolino non e’ stato sottoposto a crash test indipendenti e quindi non raccomandato.
Spero di esservi stata utile.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:30 am
Grazie mille davvero, io avevo frequentato per un po’ di tempo un gruppo FB sulla sicurezza dei bambini ed è lì che ho deciso di acquistare Cybex. A presto!
Gi
Novembre 21, 2017 at 6:13 pm
Grazie Valeria per questo post! E grazie a tutti i contributi delle mamme nei commenti! Ringrazia anche Leonardo nella pancia che arriva a febbraio, si spera con due genitori un po’ più consapevoli.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:28 am
Vedrai che sarete preparatissimi!
Francesca
Novembre 22, 2017 at 12:56 pm
Lista utilissima e ben fatta! Il mio Elia ha quasi 11 mesi e ci dà un gran da fare. Noi il trio lo abbiamo comprato nuovo della Peg Perego Book 51 e lo abbiamo usato tanto…tuttora usiamo il passeggino perchè è bello comodo e accogliente. Ed avendo le ruote della larghezza di 51 cm..entra benissimo nel nostro vetusto ascensore.
Il trio lo cercavo in prestito da amiche e parenti ma erano tutte incinte o con bimbi piccoli…quindi nada.
Abbiamo un passeggino leggero fantastico…della Be Cool by Janè modello Zaz…chiuso entra nella cappelliera dell aereo ed è leggerissimo…inoltre ci sono colori bellissimi tra cui scegliere.
Per la nanna…Elia ha adorato la Nextome Chicco..abbiamo dovuto archiviarla per raggiunti limiti di peso a soli 7 mesi…abbiamo provato a metterlo nel suo lettino in camera sua e non abbiamo dormito per 2 mesi…quindi il lettino è diventato una nextome accanto al lettone…togliendo una sponda. Il nostro lettino è fantastico…marca Leander…fanno un design molto semplice ed elegante ma soprattutto questo lettino si allunga e si trasforma in un letto x un bimbo di 6-7 anni quindi si sfrutta tanto! Idem per il fasciatoio che diventa scrivania…ma è molto molto ingombrante e non lo usiamo. Questi 2 mobili ci sono stati dati da amici…non li avrei comprati di tasca mia perchè costano molto. Ho un fasciatoio della Cam in bagno…mi trovo benissimo perchè ha la vasca bella grande e profonda con schienale antiscivolo (la usiamo ancora) e si svuota con un tubicino. Ha un ripiano per tutto il necessario e può essere messo sopra il bidet in caso di bagni piccoli. Tolta la vasca è richiudibile.
Elia di fasce non ha voluto mai saperne…piangeva disperato…non ha mai amato molto stare in braccio.
Per l’abbigliamento…confermo per Kiabi ed H&M…si spende poco e sono fatti bene e molto carini…aggiungo c&a…io ho comprato online e sono di ottima qualità ma costano un pochino più di kiabi. E anche con la linea dell’ OVS mi sono trovata benissimo…body tutine e copertine fantastici. Tutt’ora ci compro body e pigiami per Elia.
Per l’allattamento…non mi sento di poter dare troppi consigli…Elia ha avuto un rapporto di amore-odio col mio seno…cmq noi usiamo solo ciucci, biberon e accessori Mam…anticolica ed adatti al palato…dico solo che abbiamo qualcosa che 10 biberon…perchè mio figlio mangiava tipo ogni ora e mezza…e io non riuscivo neanche a lavare i biberon tra una poppata e l’altra…perchè stava 1 ora e mezza o 2 al seno e poi voleva pure l’aggiuntona di artificiale. Io consiglio a tutte di tenere in casa 1 biberon e una confezione di artificiale…perchè non si sa mai…può tardare la montata lattea…può non arrivare…o può arrivarvi un figlio come il mio che piange disperato anche dopo 5 ore di seno…e piange per fame!
Io come tiralatte ho usato il manuale della Chicco ed era comodo.
Un dudù da impregnare del vostro odore di mamma può far dormire più tranquillo il bimbo…il mio ne ha 3 solo nel lettino e mentre dorme li tocca e li accarezza…li adora. Carillon idem….la musica piace quasi sempre ai bimbi…ma deve piacere anche ai genitori che la ascolteranno infinite volte!
Credo sia tutto!
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:28 am
ma quanto sono belli mobili leander! Sono innamorata di quello scrittoio da Libro Cuore
Maurizia
Novembre 22, 2017 at 3:22 pm
Bella lista! Io proprio per non spendere nel trio ho optato per in passeggino dalla nascita che, con il sacco passeggino praticamente lo faceva diventare una navicella ma si può fare solo se il pupo masce in inverno. Io ho scelto il graco evo che costa poco, pesa poco ed è comodo anche dopo. Mia figlia ha due anni e al leggero non siamo passati mai perché mi trovo bene cosi. Per l’allattamento artificiale, che io ho scelto a prescindere, consiglio i biberon mam (almeno 3), un dosatore di latte che abbia il beccuccio a bottiglietta (io ce l’ho nuk) ma ce ne sono tantissimi; èutile sia in giro che di notte per avere già il latte dosato e non fare casino. Per andare in giro mi ha salvato la vita un thermos di acqua bollente da miscelare a quella fredda ed avere ovunque la temperatura ottimale, cosi si è in completa autonomia tutto il giorno. Spwzzerei una lancia anche a favore del seggiolone ikea che coata pochissimo e va bene almeno per il primo anno e mezzo.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:24 am
Il seggiolone Ikea è dignitosissimo, noi l’abbiamo preso per tenerlo a casa dei miei infatti!
Camilla
Novembre 22, 2017 at 3:40 pm
Bel post! Molto utile. Sarebbe bello un post successivo sullo svezzamento? Comunque Cybex è il meglio. Producono un seggiolino da auto/ovetto (Cloud Q), utilizzabile dalla nascita e completamente reclinabile, che peraltro è compatibile con le basi del passeggino Cybex e anche con il passeggino Yoyo+. Inoltre il passeggino Cybex priam ha un seggiolino completamente piegabile, che rende il passeggino facilmente trasportabile con una mano solo sulle scale. Costa molto, ma per noi è stato un investimento azzeccato. Per la nanna, lo sleepyhead è un ottimo riduttore da letto, ma non sono certa che sia commercializzato in Italia. Come biberon per chi allatta, noi ci siamo trovati molto bene con il latch della munchkin, perché riproduce il movimento dell’allattamento al seno e non confonde il bimbo.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:23 am
Se tornassi indietro probabilmente valuterei anche la carrozzina di Yoyo. Se faccio un altro figlio sicuramente (sto ridendo da sola per quest’ultima frase)
Alice
Novembre 22, 2017 at 6:47 pm
Bel post che mi sarebbe piaciuto leggere prima dell’8 settembre. Concordo con te su tanti punti, per esempio sull’investire soldi in cose che possano durare alcuni anni. Io ho scelto per Pietro una cameretta Kidsmill con un letto che potrà usare fino ai 7/8 anni cassettone/fasciatoio e armadio a misura di bambino. Tutto bianco e legno naturale niente colorini pastello. Per il momento invece dorme nella culla (Zara Home presa in saldo) in stanza con noi. Riguardo al passeggino ho scelto il Joolz Geo (navicella e seduta che porta un peso fino a 40kg) sul quale posso montare tramite adattatori il Cybex Cloud Q. Il tutto è un po’ costoso ma secondo me per praticità solidità e bellezza ne vale assolutamente la pena. Altro elemento indispensabile per me è il seggiolone Bloom. Si può usare dalla nascita agli 8 anni grazie alle varie configurazioni e l’ho comprato un mese fa quando il bambino ha iniziato strillare appena veniva lasciato solo nella culla, noi non riuscivamo più a pranzare o cenare insieme e io potevo muovermi solo durante il suo sonno. Ora se ne sta tranquillo nel suo Bloom e lo trascino (ha le ruote anti graffio) in giro per casa mentre pulisco, stiro o semplicemente leggo o guardo la tv. Dettaglio non trascurabile: è bello da vedere! Per uscire ho optato per due sacchi grazie ai quali posso evitare di imbottire Pietro con piumini e giacche. Ora sto usando nell’ovetto il sacco BabyShower.es (marchio che fa delle cose meravigliose). Ha i tagli a misura delle cinghie quindi lo trasporto sempre al caldo. Per quando crescerà e userà il passeggino ho il sacco Joolz. Non ho considerato l’idea di utilizzare fasce o marsupi perchè ho problemi di schiena e non riuscirei a sopportare il peso.
Tra le cose utilissime non posso dimenticare i teli in mussola di cotone o bamboo e il cuscino gravidanza che si è rivelato comodissimo per la pancia ma anche adesso per la pappa e i pisolini. Io ho preso il Doomoo.
La vaschetta per il bagnetto l’ho comprata all’ultimo momento dopo lunghe ricerche: ne volevo una economica non troppo ingombrante e comoda (sempre per i miei problemi di schiena). Alla fine la scelta è ricaduta sulla vaschetta Luma Babycare.
Spero di poter essere utile con questo commento alle future o neo mamme che si stanno attrezzando, io avrei apprezzato a tempo debito questo genere di consigli.
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:21 am
Alice sei il il mio nuovo mito, mi hai menzionato mille brand che ovviamente voglio acquistare fino a morire di bancarotta. Babyshower.es non dovevi dirmelo, è la fine dell’inizio
Alice
Novembre 25, 2017 at 1:04 am
Mi fa piacere esserti stata d’aiuto, Mi sono limitata in questo post ma potrei continuare con la lista dei marchi che amo! La mia fortuna (e rovina per il mio portafogli) è stata quella di lavorare a fianco al negozio per bambini più figo della zona (Bimbirilli provincia di Bergamo) poi va beh, internet credo sia la rovina di tutti.
Ti segnalo altri marchi da sbirciare: Done by Deer, Lilliputiens (per i giocattoli), Babyclic, Bamboom.
giulia
Novembre 22, 2017 at 7:23 pm
che brava Valeria! Ho letto tutto l’articolo anche se non mi interessa nulla di tutto ciò, da tanto è esaustivo e ben fatto
gynepraio
Novembre 23, 2017 at 11:16 am
Mi sembra di sentire i tuoi ormoni che fanno risveglio muscolare
Lisa
Novembre 23, 2017 at 1:42 pm
Approvo tutto e ho trovato anche molti spunti… Grazie!
gynepraio
Dicembre 18, 2017 at 7:03 pm
grazie a te per aver letto!
Roberta
Novembre 23, 2017 at 8:08 pm
Io sono l’unica madre snaturata che non si è trovata bene con la vaschetta? Io ho sempre lavato il bambino nel lavandino, e quando ha iniziato ad essere troppo grande nella doccia, seduto su un tappeto antiscivolo solo per lui.
gynepraio
Dicembre 18, 2017 at 7:04 pm
Credo che la forma idiota dei miei lavandini, insieme al fatto che li contorno sempre di prodotti fragili, non deponga a favore di questa scelta!
Penny
Agosto 5, 2018 at 1:15 pm
Grande, anche per noi sei arrivata troppo tardi, avere avuto questo articolo un paio di anni fa……… Un consiglio che posso dare, noi abbiamo preso un nido imbottito, (quello di Woodly, che è l’unico senza prodotti sintetici di nessun tipo), lo abbiamo di volta in volta spostato sul lettone, o nel lettino, e anche portato i viaggio, cosi abbiamo saltato la culla, e quando è stato il momento di andare nel suo lettino, era gia un posto che conosceva bene da mesi e non ci sono stati problemi :))
Antonia
Agosto 5, 2018 at 1:17 pm
Ciao Penny, dove lo avete preso?
Anto
Novembre 20, 2018 at 9:30 am
Ciao e grazie per i consigli, seguiti tutti mi hanno aiutato tantissimo nei momenti di panico!Matteo arriverà a breve ….vi farò sapere
Mi consigliate un buon materasso per lettino 120×60 ? Grazie ❤️
Chiara
Aprile 7, 2019 at 4:49 pm
Grazie mille! Articolo super-utile!!! Noemi arriverà tra due mesi e, leggendoti, ho chiarito molti dubbi!
gynepraio
Aprile 8, 2019 at 9:13 am
Sono felice per te! In bocca al wolf
Andrée
Luglio 22, 2019 at 12:31 pm
Questo post, anche se non recentissimo, cade proprio a fagiolo con me e il mio, di fagiolo, in arrivo.
Grazie per le dritte, sono contenta di leggere che su certe cose siamo allineate (cosleeping, babyzen yoyo, fascia/marsupio) e spero di trarre vantaggio da alcune letture che mi mancano ma che ho tutta l’intenzione di ultimare quando andrò in maternità, quindi se dio vuole a breve! 🙂
Cristina
Novembre 18, 2019 at 3:33 pm
Giro questo link a tutti quelli che mi chiedono: “ma cosa serve, veramente?”
Per motivi di spazio, economici ed ideologici abbiamo deciso di comprare il meno possibile. Abbiamo ereditato un tris della tuc tuc, molto piccolo e leggero, che era proprio quello che faceva al caso nostro (ascensore, scalette dell’androne, spazio ridotto nel portabagagli causa cane); la nana ha dormito in camera con noi nella navicella per i primi 3 mesi scarsi, poi siamo passati al lettino (Ikea, questo sì, comprato) con riduttore ed al passeggino. A 5 mesi l’ovetto è fisso in macchina come seggiolino. A breve acquisteremo il seggiolino ed il passeggino nuovo e tutto il tris andrà in eredità al prossimo nano in arrivo.
Ho portato la nana in fascia (elastica fino a 3 mesi e poi rigida) ora iniziamo col marsupio e portarla mi ha salvato la vita. Mi ha reso autonoma negli spostamenti e mi ha aiutato a superare le difficoltà emotive di un allattamento che proprio non ha voluto funzionare. Abbiamo utilizzato biberon Mam e ci siamo trovati benissimo (almeno 3), sterilizzatore Chicco ereditato, nessuno scaldabiberon. Sul tiralatte ho voluto risparmiare (Bellababy) ma ho fatto male, tornando indietro investirei su un Medela e su una consulente dell’allattamento. Avrei forse risparmiato in latte in polvere e pianti disperati. Sdraietta e palestrina, tutto di seconda mano e quasi pronto per la pensione, che ormai già quasi gattona ed abbiamo preso il tappetone imbottito ed è sempre lì a fare la lombrica… Abbiamo scelto di metterla a tavola con noi, seduta sull’alzatina, quindi niente seggiolone per noi. Ho letto poco, in gravidanza e poi. Ma non smetterò mai di ringraziare l’amica che mi ha regalato l’abbonamento a Uppa.
gynepraio
Novembre 20, 2019 at 12:39 pm
Sono davvero contenta che questo post ti sia stato utile o che possa essere utile ad altre persone!
Corella
Aprile 29, 2021 at 10:35 am
È molto importante scegliere il passeggino giusto. Passeggini eccellenti sono offerti da Anex: https://anexbaby.com/it-it