Poiché un titolo verità come quello di questo post (“perché i maschi non mi guardano”) può dare adito a numerosi fraintendimenti, e avendo io deciso che qualsiasi affermazione forte deve essere preceduta da un disclaimer volto a minimizzare polemiche e interventi cretini di haters e troll, dichiaro le seguenti premesse:
1- I’m not fishing for compliments, cioè questo post non è un mezzuccio passivo-aggressivo perché mi si dica che sono carina e che in me non c’è niente che non vada. Per quello metto delle foto truccata su Instagram, insomma, ho già le mie tecniche. Questo vuole essere un post di confronto e analisi.
2- Queste settimane sono collane di macigni, quindi ho fisicamente bisogno di parlare di vacuità, fissarmi su finti problemi, pormi domande retoriche. Un giorno tornerò a interrogarmi sui massimi sistemi, ma quel giorno non è oggi.
Insomma, mi sono resa conto che negli ultimi anni nessun maschio ha avuto nei miei confronti un atteggiamento sessualmente desideroso. Ora, non che prima si svolgesse una lotta all’ultimo sangue per tenermi la porta aperta, o che ricevessi anonimi mazzi di rose in ufficio ma insomma, anche io ho avuto qualche corteggiatore, qualche persona che mi faceva un complimento o che aveva per me parole più che cameratesche. Qui ci starebbe un altro disclaimer, ma mi sento quasi in colpa a sospettare della vostra intelligenza: io non voglio gli approcci volgari, le insistenze, i fischi da film di Alvaro Vitali, ok? Sto parlando di quei gesti, sempre nell’ordine del rispetto, che dimostrano un apprezzamento per la tua apparenza, la tua allure, la tua grazia.

Ecco, non è questo ciò a cui mi riferisco
Lo so che là fuori è una giungla, che io sono fidanzata e devo solo ringraziare sant’Antonio per la grazia di aver trovato uno che mi rende felice e che ha millemila pregi, altro che anelare gli sguardi viscidi dei passanti. Ma il punto è che il tipo di compiacimento che sa offrirti un’occhiata ben assestata da uno sconosciuto, poche cose possono dartela. Quelle manifestazioni d’apprezzamento che non mettono in discussione niente, ma che semplicemente prendi e porti a casa per i tempi bui. Personalmente non ci trovo niente di male e in questo il mio fidanzato concorda con me, anzi mi dice spesso che ci tiene che io sia carina, mi senta carina e che il mondo mi trovi carina perché se mi sento apprezzata sono più simpatica e meno rompicoglioni. Non mi sento di dargli torto.
Tornando alla mia lucida analisi, mi sono fatta delle domande. É indubbio che un tempo fossi più giovane e più carina, ma non credo di avere avuto un declino estetico così marcato da avermi resa respingente. Anzi, complici una serie di investimenti economici e di accortezze rubate alle MUA, credo di avere capelli e un make-up migliore rispetto a 10 anni fa. Forse la pelle di viso e decolletè si è lasciata un po’ andare, ma compro cosmetici di qualità superiore quindi secondo me la rovina finora l’ho contrastata abbastanza bene. Ho fatto un bambino però sono tornata come prima, anzi direi più magra. C’è spazio di miglioramento sul tono muscolare, però non mi pare di cadere a pezzi, ecco.
Io so di vestirmi in modo discutibile, ma posso affermare dinanzi a Dio che i vestiti che porto mi stanno complessivamente meglio rispetto a quelli di 10 anni fa: non metto cose che mi stiano male, porto capi in cui sono a mio agio e riesco a camminare decentemente, ho quasi bandito i colori che mi spengono. É vero che il mio look è ammazzacazzi il 90% dei giorni, che non metto una gonna sopra al ginocchio da 20 anni e porto solo maglie accollate da suora laica, ma non pensate che dieci anni fa mi vestissi in modo più provocante.
Insomma, questa analisi non troppo impietosa per dire che, al netto dei giorni in cui mi mostro su IG stories in pigiama con la maschera all’argilla e i capelli che paiono nidi di quaglia, mediamente ci tengo abbastanza a essere presentabile. Non mi sento presuntuosa se dico che non posso aspirare a fare la cover girl, ma ecco, in giro vedo molte ragazze decisamente più brutte di me.
L’altro aspetto del quale sono consapevole è che non frequento più i luoghi classicamente deputati a fare nuove conoscenze, tipo cocktail bar o locali notturni. Però ecco, esco, nei negozi vado, cammino per strada, faccio benzina, ultimamente giro anche un sacco per ospedali, non è che stia sempre in casa a fare la calza. Ma poi, ripeto, io non voglio mica limonare con uno sconosciuto nel cesso di una discoteca, si è capito spero.
Prima di giungere su questi schermi, la questione è già stata ampiamente discussa in occasione di alcune cene femminili e sono venute fuori diverse teorie, che vi sottopongo nella speranza che vogliate aggiungere nuovi spunti interpretativi
Perché i maschi non mi guardano? la butto in caciara
La mia amica F. sostiene che, dopo i 30, la donna è sufficientemente sicura di sé da sottrarsi al gioco preda-cacciatore. Quando l’uomo-cacciatore fa anche solo un velato complimento o un’affermazione vagamente suscettibile di interpretazione, insomma dà inizio a quello che sarebbe un classico processo di seduzione, la risposta della donna matura e autoconsapevole è quella di ironizzare, abbozzare, sottrarsi o spostare altrove l’asse della conversazione. Questo meccanismo, però, non è conscio: è più un riflesso incondizionato. Come se, nel declinare gentilmente ogni approccio, una parte del cervello dicesse: “Sì, ok, bene, questa scena l’ho già vista, non hai davvero niente di nuovo da inscenare?” Tipo così, insomma
Perché i maschi non mi guardano? non sono biodisponibile
La mia amica E. dice invece che io sono evidentemente contenta del mio status sentimentale, anzi diciamo pure che non provo desiderio o interesse nei confronti di altri uomini: è come se questa mio appagamento si percepisse esternamente, come se fossi circondata da un alone viola come nello spot sull’AIDS degli anni ’90 e la gente mi evita, come suggeriva appunto la pubblicità. Mi è capitato così in tutte le fasi particolarmente felici delle mie storie d’amore: parafrasando Rosy Bindi e la sua eccellente risposta a quella che penso sia stata l’uscita peggiore della carriera politica di Silvio Berlusconi, il mio interlocutore capisce che non sono una donna a sua disposizione.
Perché i maschi non mi guardano? sono candida
Cioè non ometto niente della mia vita personale: chi mi parla sa entro breve che ho un fidanzato e un bambino, quindi deve avere davvero tante velleità di conquista per non farsi scoraggiare da queste informazioni preliminari. Non è forse la prima cosa che si apprende di me, ma dopo non molto esce: sempre per tornare al punto precedente, poiché non sono alla ricerca di una storia, non faccio attenzione a quello che dico. Già da single non ero esattamente una creatura notturna e misteriosa, adesso sono praticamente un libro aperto scritto in Arial 24.
Piccolo edit successivo gentilmente suggerito dalla mia amica L.: l’anello al dito non aiuta tanto, ecco.
Perché i maschi non mi guardano? non me ne accorgo
Questa è un mia teoria abbastanza vecchia, che ho elaborato dopo aver raccolto una molteplici testimonianze da parte di ragazze di ogni età, origine ed estrazione sociale accomunate dal triste destino di essere iperdesiderate. Questo nella corsia latticini della Conad ci ha provato con me, questo personal trainer della Palestra mi scrive sempre, questo collega si fionda a prendere il caffè quando mi alzo a fare la pausa, questo mio ex delle medie non se ne fa una ragione che nel 1992 sia finita e organizza cene di classe solo per vedermi. Io non voglio mettere in discussione il loro fascino ma in alcuni casi stento a crederci: ma chi sono io per dire a queste ragazze che davvero possono dormire tra due cuscini? Non sono nessuno. Però mi chiedo se non c’è là fuori una piccola legione di miei corteggiatori della cui esistenza non mi sono accorta e che ho involontariamente snobbato ridendogli in faccia, che ho annoiato parlando della dentizione di mio figlio e che ho deluso raccontando dei risotti stellari preparati dal mio fidanzato. Scusatemi, è che non me ne sono proprio accorta, vi consiglio per la prossima volta di rivedere il vostro approccio perché mi sa che era soft e mi è sfuggito.