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By gynepraio7 Febbraio 2020In BabyPersonale

Attività per bambini dai 3 anni in su

Scrivo questo post sulle attività per bambini dai 3 anni in su per esplicita e disperata richiesta popolare e non perché mi senta realmente competente sul tema. Un anno e mezzo fa avevo scritto un altro post su come intrattenere i bambini e da allora alcune cose sono cambiate, altre sono rimaste uguali: il piccolo ha scoperto gli schermi e i libri, che al tempo non gli interessavano. Anche io su alcuni fronti sono migliorata: ho imparato a comunicare un po’ meglio con lui, a risolvere dubbi e domande con un linguaggio adatto.

Sono anche diventata un filino più paziente, non molto eh, ma quello che serve a tollerare i suoi momenti più esasperanti senza adirarmi troppo: all’alba dei 3 anni e mezzo, siamo riusciti a trovare una quadra per la routine mattiniera e serale lavorando su un trade-off molto interessante (che possiamo riassumere come: hai notato che se ci vestiamo in 5 minuti te ne rimangono 20 per giocare liberamente prima di andare a scuola?)

Quando in “Storia di un matrimonio” Charlie enumera i pregi della moglie Nicole, dice “È una madre che gioca, gioca davvero”. Ecco, di me questa cosa non la sentirete mai dire perché a me non piace giocare con i bambini, nessun bambino, nemmeno il mio. A me piace “fare cose” con lui: andare al cinema o a teatro, visitare un parco, provare una gelateria, leggere un libro o mungere una mucca, specialmente se si tratta per entrambi di prime volte e c’è una piccola emozione comune tutta nostra. In questi casi mi diverto autenticamente, sono molto presente nel momento e pertanto ricerco attivamente questo tipo di esperienze. Ma, ogni volta che apriamo l’armadio dei giochi, simulo entusiasmo, sì, esatto, lo ammetto, fingo come quelle mogli che vogliono compiacere il marito attempato ma preferirebbero starsene sul divano con la maschera in faccia a leggere un Harmony. In questo non sono cambiata, rispetto a qualche tempo fa, ma, come qualche tempo fa, mi faccio coraggio e gioco ugualmente.

Ho anche notato alcune dinamiche: al mattino e fino a metà pomeriggio Elia gioca da solo, dalle 17.00 in poi mostra maggiore bisogno di attenzione, giustamente quando sono più stanca e avrei bisogno di un tagliere di formaggi francesi e un calice di vino. In attesa di insegnargli a prepararmi l’aperitivo, ecco come ci si intrattiene da queste parti.

Attività per bambini 3+: intrattenimento multimediale indoor

audiolibri. La migliore scoperta da qualche mese a questa parte: ce ne sono su Spotify quindi reperibili gratuitamente, ma soprattutto su Storytel dove trovate la collezione degli Audiolibri Disney che sono praticamente perfetti. Hanno la lunghezza ideale (18-25 minuti) per lo span di attenzione di un bambino e in auto sono una vera manna dal cielo. Aiutano a sviluppare il linguaggio perché non sono poi così basic, anzi sono ricchi di termini belli: ad esempio, le folate di vento e ghiaccio di Elsa sono una delle nuove parole preferite di Elia. Come sempre, se volete provare il servizio Storytel potete fare una prova di 30 giorni anziché 15 registrandovi da questa landing page

libri. Un tempo non gli interessavano, ora sì. Un importante impulso lo ha dato la scuola dell’infanzia: ogni lunedì i bambini, usando una borsa di tela che hanno dipinto personalmente, scelgono dalla biblioteca della scuola un libro che possono portare a casa per poi restituirlo il lunedì successivo. Questo fa in modo che ogni settimana entri un libro nuovo, a volte anche in altre lingue: non sono tutti bellissimi, anzi alcuni sono un po’ attempati e donati chissà quando da chissà quale ente, ma ciò che conta è il gesto. Altri libri li abbiamo ricevuti o li abbiamo comprati noi, alcuni dei quali sono diventati i suoi favoriti per la seconda, bellissima pratica: quella di leggerli a qualcun altro. Li sa a memoria, quindi il fortunato uditore è invitato a sedersi sul divano e sorbirsi la storia che viene recitata con grande pathos. Guai a chi ride.

Attività per bambini dai 3 anni in su

Uno dei suoi favoriti

cartoni animati. Io non desidero che Elia veda la TV non perché voglio che diventi un Amish emarginato dai suoi coetanei (come mi ha fatto notare una hater su Instagram) ma per non esporlo alle pubblicità di giochi e oggetti che non gli servono. Quindi tendenzialmente guarda solo Netflix. I suoi preferiti sono quelli che io detesto: i maledetti Gormiti, che pare siano popolarissimi tra i suoi compagni. Tra quelli che io apprezzo maggiormente: Bing, Topo Tip, Superwings, Miracolous, Heidi, Pimpa e Se a un topino dai un biscotto. Un po’ meh: Super PJmasks, Daniel Tiger, Paw Patrol. Il mio guilty pleasure è Gumball, che secondo me è un prodotto ipercreativo per adulti ingiustamente sottovalutato dalla critica.

film. Non è facile far appassionare Elia a un film, perché è un po’ restio a provare cose nuove. Come tutti i bambini, entra in fissa con un titolo (abbiamo avuto la fase Nemo, Coco, Shrek, adesso è la volta di Piovono Polpette) e vuole vedere solo quello fino alla nausea. Nausea tua, perché lui sta benissimo. In questo è più bravo suo papà, che riesce ogni tanto a convincerlo a guardare altro. Utilizziamo soprattutto Netflix, ma ho visto che su Amazon Prime ci sono cose bellissime, tipo il film di animazione tratto dal Gruffalo. Non ho Disney Plus ma se volete regalarmi un abbonamento non mi opporrò.

Nota su cartoni e film: alcune mie amiche, più brave e rigorose di me, guardano il film sempre insieme ai bambini. Cioè lo “screen time” diventa una espressione del “family time” e pertanto lo si pratica come un rituale condiviso (es. la domenica sera ordiniamo la pizza e guardiamo un film tutti insieme, ma solo la domenica). Io non sono così virtuosa: di solito guardo insieme a Elia un film la prima volta (molto volentieri, visto che mi interessa vedere un film nuovi, anche d’animazione) e magari anche la seconda. Appurato che va bene, lo capisce ed è a suo agio con la storia, posso anche alzarmi e andare nell’altra stanza a svolgere qualche incombenza, oppure sedermi vicino a lui a leggere. “Piovono polpette” l’ho visto 12 volte, ma solo perché mi piaceva tantissimo; invece “The polar express” dopo 2 tentativi l’abbiamo accantonato perché c’era qualcosa che gli faceva paura sebbene fossi seduta al suo fianco a tenergli la mano.

In ogni caso, ogni 15 minuti metto dentro la testa e verifico che stia bene, che gli piaccia e che stia effettivamente seguendo la storia, altrimenti spengo e facciamo altro. Idem per quanto riguarda i cartoni animati: di solito da un paio di episodi si deducono tono e contenuti. Per dire, i Gormiti mi sono parsi una cagata pazzesca fin dalla 01×01. Non nascondo che uso la TV anche per avere un’oretta libera o per concedermi un filo di respiro in quelle giornate in cui si è costretti in casa da cause di forza maggiore.

intrattenimento multimediale outdoor

cinema. Dopo i 3 anni si può portarli al cinema, purché si tratti di pellicole sotto i 90 minuti. In questo caso, la soglia di attenzione di Elia è altissima ed è una gioia vederlo. In verità è una gioia anche per me: qualche settimana fa ci sono tornata dopo quasi 4 anni ed ero così felice che avrei abbracciato tutti. Penso che il cinema, per non perdere la sua aura di magia, vada limitato a una volta ogni tanto altrimenti diventa la norma e addio all’effetto stupore. Non amo i multisala e se possibile li evito perché secondo me l’esperienza di consumo è molto triste, ma anche perché sono tutti lontani da casa. Stiamo aderendo all’iniziativa Cinema con bebé che ha un equivalente anche in altre città d’Italia e che non posso che amare follemente.

teatro. Il teatro è una istituzione favolosa e se potessi ci andrei sempre. Ultimamente ho frequentato il Teatro dei Ragazzi e il teatro Casa Fools, mentre questo weekend proveremo uno spettacolo di marionette all’Alfa Teatro; so che Elia andrà a vedere uno spettacolo con la scuola, e sinceramente vorrei andarci anche io!

reading.  Esperienza meravigliosa, anche se il successo dipende dall’abilità del lettore e dalle dimensioni del gruppo. Recentemente ne ho seguita una da Mamme in Sol (l’associazione presso la quale frequentavo un corso di musica mamma-neonato) ed è stata molto bella: il gruppo era piccolo e la lettrice bravissima. Ce ne sono state altre, gratuite, dove l’eterogeneità del gruppo (soprattutto per via dell’età) genera brusio, disattenzione, con una qualità dell’esperienza globalmente peggiore. La scuola di Elia, grazie alla collaborazione di una mamma e di una libreria, seguirà un ciclo di incontri sull’Odissea e, di nuovo, vorrei andarci anche io.

ristorazione pubblica. A mio figlio piace mangiare e a me pure. Ama le merende, la pizza e l’aperitivo: non è un santo, ma negli esercizi pubblici si comporta davvero da ometto. Scegliendo con senno, cioè evitando i ristoranti stellati o inadatti tipo quelli troppo fusion/etnici, andare fuori è già di per sé un’attività interessante e stimolante: decidiamo dove andare, ci vestiamo e camminiamo alla volta del luogo, ci sediamo a prendere la cioccolata calda coi biscottini o un aperitivo servito al tavolo o una pizza. Ogni tanto ho sfidato la sorte e l’ho portato anche in luoghi molto pettinati tipo Baratti&Milano o La Farmacia del Cambio, ed è stato sempre bravissimo. Consiglio: l’operazione deve durare circa 40-45 minuti.

Attività per bambini 3+: giochi guidati

questionari tipo Sapientino. Ne abbiamo sia di “brandizzati” (Bing, Spiderman) sia uno originale, con tantissime schede diverse in base all’età. Gli piacciono, ha capito come funzionano e lo esalta la penna che fa bip se sceglie la risposta giusta, ma richiede la mia presenza e non funzionano più di mezz’oretta, il che è comprensibile perché si tratta praticamente di un’interrogazione e non ha neppure 4 anni, povera creatura.

libri stickers. I libri Usborne sono una garanzia, li ama e li adora. Ha sviluppato una buona destrezza nel posizionare gli adesivi, un po’ meno nello staccarli dal foglio perché spesso hanno sagome un po’ strane quindi ha ancora bisogno di aiuto.

macchina fotografica. Su consiglio di Elisa (che in quanto a shopping per bambini è un drago) gliene ho comprata una morbida e rimbalzina per Natale, ogni tanto ci fa delle foto ma ancora non ha percepito la magia di riguardarle e ricordarsi l’evento. Conto però di fargliela portare a qualche gita per fotografare gli animali o i luoghi, per farlo appassionare.

bricolage. Mi dispiace, Elia non ama ritagliare, dipingere, disegnare, incollare, pitturare: forse perché sono attività che associa alla scuola? Forse non le ama perché io non so coinvolgerlo? Io non sono Mucciaccia, qualcosina saprei anche fare, ma forse non sono capace di suscitare interesse: per cui, se avete risorse utili da cui posso imparare, per favore ditemelo che provo volentieri.

pongo. Per ora Elia fa polpette, salami e spaghetti utilizzando un ordigno infernale proveniente da Tiger. Tutto il resto, lievemente più complesso, lo faccio io sotto la sua supervisione. Mi sono specializzata in sushi grazie a un kit bellissimo che abbiamo ricevuto in dono tempo fa.

Attività per bambini dai 3 anni in su

Piatto di sushi by Valeria-san

lego “liberi”. Abbiamo un po’ di kit Lego Duplo che ricreano negozi, stazioni di polizia e via dicendo, che però devono essere costruiti e che nuovamente richiedono la mia presenza. Per Natale, sempre su ispirazione di Elisa, gli ho comprato dei Lego Duplo semplici (solo mattoncini colorati e basi su cui costruire) sperando appunto di stimolare la creatività e il gioco autonomo ma per ora non ho visto un grande entusiasmo.

puzzle. A Elia non piacciono, è inutile che ci giri intorno. Ne ama solo uno, enorme, che riproduce l’arca di Noé e grazie al quale ha appreso i nomi degli animali esotici. Ovviamente è complesso, ci vuole più di mezz’ora a farlo con lui, perché va guidato con ragionamenti induttivi (del tipo “vedi che qui c’è il collo della giraffa? Vuol dire che dobbiamo trovarle la testa, ma dove sarà? Chiamiamola: giraffaaaaa). Gli altri, quelli semplici da pochi pezzi li sa fare ma non gli piacciono nonostante glieli abbia offerti più volte. Li tengo lì, prima o poi glieli riproporrò.

giochi linguaggio. Un modo utile per stimolare i bambini al pensiero deduttivo e all’osservazione sono gli indovinelli: cose semplici tipo “è nero, lo beve mamma a colazione, si fa con la capsula” (se siete lì con la goccia di sudore in fronte, ecco la soluzione: caffè). L’altro gioco, che è una specie di pre-reading, è cercare parole che inizino con una certa sillaba: la sua favorita è CA come CACCA. Un altro gioco che non abbiamo ancora provato ma che ai bambini piace molto è quello delle rime. Salvano la vita in macchina, insieme agli audiolibri.

Attività per bambini 3+: giochi autonomi

automobiline e macchine varie. Questo lo fa da solo, con piacere, senza bisogno di essere pungolato. Ha la pista, un tappeto che ricorda un circuito di Formula Uno, segnali stradali, svariate bisarche e cassette degli attrezzi. Dio benedica Fordismo, Taylorismo e il comparto dell’automotive tutto.

giochi in gomma per vasca da bagno. Barchette e animali gommosi sono l’equivalente acquatico delle macchinina. A proposito di bagno, vi segnalo delle pastiglie colorate da sciogliere nella vasca (alternative alle carissime bombe da bagno Tinti) che devo ringraziare sentitamente perché un po’ di tempo fa Elia detestava lavarsi mentre ora si lascia convincere subito.

giochi da spiaggia. Uno dei pochi luoghi in cui l’ho visto isolarsi totalmente è la spiaggia, ma poiché non viviamo in Martinica queste attività sono limitate a pochi giorni l’anno. Peccato.

Attività per bambini dai 3 anni in su

grandi lavori di movimentazione. Un altro dei giochi preferiti da Elia è fare barriere, muri, montagne, discariche costituite dalle scatole dei suoi giochi che preleva dall’armadio e impila meticolosamente. Perché? Non lo so. A volte viene da me e mi dice “ho scaricato un camion della spazzatura nel tuo letto” e infatti ci trovo una ludoteca decomposta. Lui ne è molto orgoglioso.

Attività per bambini 3+: giochi di ruolo e simulazione

dottore. Grande evergreen: ha la sua cassetta con cui visita tutti secondo un rituale prestabilito che si conclude con “vai, sei guarito”.

Attività per bambini dai 3 anni in su

Il kit da dottore di Elia, grande prop per fotografare libri

negozio. Armato di bilancia e calcolatrice, vende prevalentemente prodotti ortofrutticoli in legno; tutto costa alternativamente 59 o 65.

Attività per bambini dai 3 anni in su

Qui costa tutto 59 signora

Attività per bambini 3+: collaborazione domestica

Qui, me lo dico da sola, sono bravina: in fin dei conti, quella che mi ha insultata su Instagram dicendo che sono una Montessori vegana ci ha visto giusto. Non sono una Montessori ma è evidente che queste sono le attività che piacciono ai bambini e se non gliele proponete vi perdete un mondo.

Se siete schiave del marketing come me, fate un giro da Ikea e dotatevi di: grembiulino, guanti da forno e cappello da cuoco, uno sgabellino largo e sicuro (che sostituisce la learning tower che io non ho mai avuto) e posate di plastica. Le ricette che potete fare insieme sono:

spremute ed estratti: non potrà tagliare la frutta (anche se gli si può dare un coltellino di plastica Ikea per pasticciare con un quarto di mela) ma la può mettere dentro all’estrattore e girare la levetta

torte semplici tipo quella ai 7 vasetti: enumerare e passarvi gli ingredienti, mescolare a mano, usare le fruste elettriche o il minipimer, imburrare la teglia, accendere il forno

pop corn: dosare i chicchi di mais e metterli nella padella, chiuderla ben bene col coperchio e aspettare insieme che si senta lo scoppiettio.

polpette: fare le palline e passarle nel pangrattato

biscotti: può impastare e usare le formine; ci sono anche dei biscotti che si creano con lo “spallinatore” da gelato, arnese che i bambini adorano.

Questo era Natale 2018

Ci sono poi alcuni compiti domestici tipo: dare l’acqua alle piante d’appartamento, apparecchiare, fare il caffè con le capsule (tirarle fuori, contarle, inserirle e abbassare la leva), dividere i panni del bucato in lavatrice, infilarli dentro e farla partire, stendere e raccogliere i panni sul polipo Ikea, asciugare e riporre alcune stoviglie mentre si svuota la lavastoviglie (es. le pentole e le posate tranne i coltelli), fare e disfare l’albero di Natale, aiutare nell’invasare le piante (quest’ultima cosa ancora non l’ho provata ma sento che ce la possiamo fare).

Ultimo, il più divertente: fare la spesa. Operazione questa che parte con lo scrivere la lista includendo

  • ciò che serve, dando a lui il compito di verificare cosa manca nel frigo e nella dispensa
  • ciò che vorrebbe mangiare (spoiler: sono sempre le stesse quattro cose)

Al supermercato, che è quasi sempre il Lidl, la gioia si fa pura e cristallina: può sedersi sul carrello grande, scegliere subito qualcosa da sgranocchiare dal banco panetteria (di solito un quadratino di focaccia) e tenere in mano la lista che sappiamo a memoria anche perché è sempre la stessa. Può anche darmi indicazioni su ciò che serve: incredibile a dirsi, a volte mi ricorda di prendere cose che ci siamo dimenticati solo perché le vede nel banco frigo o sugli scaffali.

Attività per bambini 3+: IDEE E FONTI

A questo proposito vi segnalo Montessoriinreallife un account statunitense che per me è stato di aiuto non tanto per il tema Montessori, nella quale mi pare evidente che mi muovo in modo totalmente intuitivo, quanto per la parte relativa al comunicare con i bambini (ad esempio ho trovato illuminante il modo in cui gestisce i contrasti tra i due figli piccoli, oppure tra sua figlia e altri bambini incontrati al parco: queste situazioni sono spiegate indicando le parole vere e proprie che utilizza).

Un’altra figura che mi sta aiutando, è quella di Stefania Andreoli, una psicoterapeuta specializzata in adolescenza ma competente anche sulla prima infanzia. Non le faccio domande, ma seguo le sue Q&A del martedì e mi aiutano a farmene di altre e interrogarmi sui miei comportamenti.

Altre mamme di Instagram che apprezzo sempre sono: Mariasole Racca, Valentina Grispo, Barbara Damiano, e, tra le straniere, quel genio di Petra Gardefjord. Trovo che abbiano tutte nei confronti della maternità l’approccio disinvolto e allegro che a volte sento di non possedere: è uno dei pochi casi in cui ho scelto di guardare e ispirarmi a modelli che vorrei fare miei (cosa che invece tendo a evitare quando si parla di altre sfere tipo la bellezza o lo stile).

svgLibri in 3 parole: parità in pillole
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svgPosta del Cuore febbraio 2020

2 Comments

  • Daya

    Febbraio 7, 2020 at 11:54 am

    Ciao, ho un bambino di 5 anni e condivido totalmente il tuo:
    <>
    in passato mi sentivo in colpa per non aver voglia di giocarci, ma poi ho imparato ad essere onesta con me stessa… lo faccio ma nel frattempo cerco altre attività/esperienze nuove da condividere.
    Il teatro ed il cinema sono le nostre preferite…
    Articolo interessante dal quale prendere spunti! 🙂

    svgRispondi
    • gynepraio

      Febbraio 8, 2020 at 11:46 am

      Alla fine se siamo stati bambini un giorno e non lo siamo più un motivo ci sarà eh

      svgRispondi

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