
Inglese per bambini: il programma Kokoro lingua
In queste ormai 5 settimane senza scuola di cui ben 2 in totale isolamento mi sono sentita contenta di me ben più spesso di quanto pensassi. Ma più che della mia ricchezza di risorse, mi piacerebbe parlare di quella di mio figlio. Sebbene mi renda conto che bearsi della prole è un atteggiamento fastidioso -e sono io la prima a trovarlo tale quando lo riscontro negli altri- scriverò comunque le prossime righe come promemoria per quando avrà 15 anni e sarà imbruttito da un’ombra di baffi, nonché scontroso come un capriolo di montagna.
In queste settimane è stato allegro e collaborativo, tranquillo e sereno. Nonostante le mie manifeste difficoltà dinanzi a tutta questa condivisione di tempi e spazi (ricordo che frequenta una qualche forma di scuola full-time dai 7 mesi di vita), all’insofferenza per non riuscire a lavorare e alla difficoltà nell’inventare ogni giorno attività ricreative, è stato sempre dolce e a volte anche docile. Mi ha regalato un sacco di risate e piccoli stupori: ha lucidato nicchie, lavato vetri, scolpito palle di pongo. È diventato un orgoglioso fruitore di water, un lavatore matto di mani, un impastatore di passatelli. Un giorno ha aperto una scatola e si è messo a fare un puzzle da solo. Inspiegabilmente, visto che detesta i puzzle.
Ma siccome la mia fissazione per la produttività non si ferma certo davanti a un virus, abbiamo anche iniziato Kokoro Lingua, un programma per imparare l’inglese. Che dirvi? A me piace, come in generale mi piacciono le opportunità di apprendimento non convenzionale. Quando si tratta di lingue straniere, però, sono più sensibile che su qualsiasi altro tema. Non solo perché sotto sotto nutro il sogno che diventi ministro degli Esteri, ma perché conosco il tipo di gioia e sicurezza derivante dalla consapevolezza di sapertela cavare. Che parli, che capisci, che sai difenderti e accogliere, che nessun luogo ti fa paura perché ovunque troverai modo di essere te stesso. È un tipo di gioia alla portata di tutti, ma particolarmente accessibile a chi parla bene più di una lingua.
Quindi, per chi vuole approfondire, ecco una panoramica sul perché investire 119 euro per un abbonamento annuale.
I fondamenti scientifico-pedagogici del metodo Kokorolingua
La prima è l’educatrice che ormai è indissolubilmente legata al delizioso insulto appioppatomi da una mia hater: vegana montessori. Maria definì “periodi sensibili” alcune fasi dell’infanzia in cui il bambino si appassiona naturalmente a specifici elementi del mondo esterno, mettendo in atto un apprendimento spontaneo e quasi senza sforzo. Quali sono questi elementi? Ci sono il movimento, l’ordine, l’ambiente ma soprattutto quello che interessa a noi è il linguaggio, il cui periodo sensibile si colloca tra i 2 mesi e gli 8 anni.
Il secondo è Alfred Tomatis, un otorinolaringoiatra che mise a punto un metodo per riabilitare la voce a partire dall’ascolto. Tomatis spiegò perché la pronuncia di alcune lingue è difficile per chi non le parla: i suoni di ogni lingua presentano frequenze caratterizzanti. Poiché la capacità di riprodurre un suono dipende primariamente dalla sensibilità dell’orecchio, che è massima nei primi anni vita, l’esposizione precoce a una lingua è il modo migliore per facilitarne l’apprendimento. Per i curiosi: sempre secondo Tomatis, i popoli più agevolati sono quelli le cui lingue contemplano un ampio range di frequenze, quindi i cui timpani sono avvezzi fin dalla prima infanzia a sentire suoni molto variegati: per dirne due, Russi e Olandesi che -combinazione!- sono tra i popoli che si dice parlino più lingue.
L’apprendimento di una lingua presenta ricadute successive sulla plasticità cerebrale e sulla capacità di imparare, in generale: questo però avviene se l’idioma è appreso nella fascia d’età maggiormente ricettiva con un metodo che coinvolga anche la sfera emozionale. Non a caso, in giapponese, Kokoro significa cuore e anima: un apprendimento “caldo”, basato sul sentimento e non solo sulla razionalità. La lingua, secondo la visione di Kokoro è l’elemento facilitante di un progressivo percorso di apertura all’altro e di creazione di relazioni positive.
per chi è il programma kokoro lingua
Il target sono bambini dai 3 agli 8 anni, anche non perfettamente in grado di parlare la propria lingua: il programma può essere seguito da più bambini contemporaneamente, anche di età diverse, indipendentemente dal loro livello di inglese. I video di Kokoro Lingua non interferiscono con il metodo di apprendimento adottato dalla scuola e con quanto appreso in precedenza
come funziona il programma kokoro lingua
Ogni settimana è disponibile un video di 10 minuti che deve essere visto 3 volte. Ogni video include:
- una breve sequenza di movimenti che facilitano la concentrazione
- la presentazione dei contenuti
- piccoli giochi o canzoncine
- un momento di relax e consigli per replicare i giochi in famiglia
I contenuti sono pronunciati dai Kokoro Kids: bambini madrelingua provenienti da Inghilterra, Stati Uniti, Australia, Sudafrica o Nuova Zelanda. Non ci sono traduzioni: l’apprendimento è svolto tramite l’imitazione, l’emozione e la ripetizione (che possono essere incoraggiate ma non forzate).

Ecco qui i Kokoro Kids al gran completo
screen time, ma non passivo
Come scriveva John Medina in “Naturalmente intelligenti” l’età minima per essere esposti a uno schermo è 3 anni, che è proprio il limite inferiore del range di età consigliato dagli esperti di Kokoro Lingua. Ciò che conta di più, però, è che questi video sono brevi e non prevedono una fruizione passiva: lo spettatore deve reagire ed è quasi sempre in movimento.

Esempio di esercizi che preparano all’ascolto attivo
e noi, c’amm a fa’?
E, you know what, li possono guardare anche nonni e genitori! Non solo quelli che sanno l’inglese di Lino Banfi, ma anche quelli che si sono formati sulle videocassette “L’inglese per te” in edicola ogni settimana con Fabbri Editori, quelli che pensano di parlare meglio di Margaret Thatcher, quelli che hanno fatto l’Erasmus e si sentono gente di mondo, anche quelli che lo usano ogni giorno per lavoro. Perché attraverso l’esperienza condivisa si genera l’emozione che, secondo il metodo Kokoro, è alla base dell’apprendimento! E poi ci fa bene, eh.
la promessa del metodo kokoro
È stato provato che dopo 12 mesi di programma Kokoro Lingua, i bambini abbiano imparato e assimilato 250 parole ed espressioni in lingua inglese con un accento corretto. Alcuni bambini lo adorano fin da subito mentre ad altri (il mio, ad esempio!) servono alcuni video per entrare in confidenza. È però previsto un rimborso nel caso in cui, dopo 4 settimane, il bambino non voglia più vedere alcun video o se vi riterrete insoddisfatti del programma.
Il metodo Kokoro è stato messo a punto da un’equipe di linguisti, neuroscienziati ed educatori, è stato premiato con la Medaglia d’oro al Concorso Internazionale Lépine nel 2018, finalista al BETT a Londra nel 2019 e 2020 a fianco di Lego e Microsoft (vi risparmio la googlata: sono due premi internazionali dedicati alle migliori tecnologie didattiche).
RISVOLTI BENEFICI e altre opportunità
Il programma è stato creato da Big Bang Generation, un’associazione svizzera fondata da una mamma ed ex top manager di LVMH che, evidentemente stancatasi del lusso, ha deciso che era meglio pensare alle nuove generazioni. Mi fa sempre piacere quando una persona si forma in settori voluttuari e altamente competitivi, per poi fare il gesto dell’ombrello al capitale e dedicarsi a progetti ad alto impatto sociale. Per ogni abbonamento Kokoro Lingua venduto, infatti, un altro viene donato a una famiglia in difficoltà.
Esiste per gli insegnanti la possibilità di abbonare un’intera classe a una tariffa agevolata, ma in quel caso vi invito a mettervi in contatto con l’equipe di Kokoro.
Ho detto tutto? Credo di sì, per tutto il resto chiedete ai Kokoro Kids.
Alessandra
Marzo 29, 2020 at 2:01 pm
Ciao Valeria. Grazie per aver ricordato questo tuo post (non lo avevo proprio visto). Sono molto incuriosita per il mio nipotino di 4anni.. proverò a convincere i genitori a vedere le 4 lezioni (è un bimbo che si stufa moooolto facilmente ma da sempre si incanta davanti a persone che parlano diverse). Poi posso procedere al mio regalino da zia che vizia ma con gusto e consapevolezza . Grazie per il suggerimento
gynepraio
Maggio 1, 2020 at 2:00 am
Spero gli piaccia, anche mio figlio va un po’ pungolato ma alla fine apprezza molto!